Tipi di Intelligenze Multiple e la Teoria di Howard Gardner

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Fino alla prima metà del ‘900, era convinzione diffusa negli ambiti accademici, che l’intelligenza fosse identificabile con una capacità monolitica  comune e misurabile in tutti gli individui, anche attraverso rigidi test di valore scientifico e…assoluto. Molte aziende per esempio sottoponevano ai diversi candidati ad un posto di lavoro un test per misurare il Q.I. ( quoziente intellettivo )

A scardinare tale paradigma ci ha pensato Howard Gardner, il quale, basandosi su studi neurologici, arrivò a individuare numerose forme di intelligenza. Con il suo libro  “Formae mentis“, Gardner introdusse nel mondo scientifico ed accademico la cosiddetta “Teoria delle Intelligenze Multiple”,  secondo la quale non esiste un solo tipo di intelligenza, ma una molteplicità di forme, ovvero potenzialità biologiche presenti sin dalla nascita che in ogni essere umano assumono una particolare combinazione di livelli di sviluppo, rendendo unico il suo profilo intellettivo.

L’evolversi di ciascuna intelligenza e il raggiungimento di gradi più o meno elevati, risulta in parte condizionato da fattori genetici, ma dipende anche dalle opportunità di apprendimento offerte da una particolare contesto culturale. Non basta, dunque, individuare le inclinazioni personali, occorre esercitarle, in caso contrario rimarranno nello stato embrionale.

8 Tipi di intelligenze multiple

La Teoria delle Intelligenze Multiple si basa sul concetto che tutti gli esseri umani possiedono almeno otto forme di “rappresentazione mentale”, ovvero otto tipologie di intelligenze… vediamole più nel dettaglio:

Intelligenza linguistica

Si riferisce alla capacità di fare buon uso del linguaggio in tutti i sensi. Una persona con intelligenza linguistica è quella che domina la comunicazione, verbale, non verbale o scritta. È qualcuno capace di cogliere rapidamente i significati che si celano nella parola scritta, oltre che nel discorso parlato. Si tratta, infatti, di un’intelligenza spesso apprezzata nei poeti, scrittori, leader politici o religiosi, oltre che nei grandi oratori . Dal punto di vista neurobiologico, lo sviluppo di questa intelligenza è legato ad alcune aree specifiche del cervello, come l’area di Broca, l’area di Wernicke e la regione frontale, che sono le principali responsabili della comprensione linguistica, dell’elaborazione grammaticale e del linguaggio.

 Intelligenza logico-matematica

È un tipo di intelligenza basata sul pensiero logico e sulle abilità fisico-matematiche. Le persone con questa intelligenza sviluppano una capacità superiore alla media di identificare modelli e fare calcoli, formulare e verificare ipotesi e analizzare idee astratte. Queste persone hanno aree altamente sviluppate del lobo parietale sinistro e della corteccia frontale, aree che migliorano il ragionamento induttivo e deduttivo. Di conseguenza, tendono ad avere una grande capacità di risolvere mentalmente problemi complessi, motivo per cui diventano scienziati, ingegneri, economisti e astronomi.

Intelligenza musicale

È un tipo di intelligenza che caratterizza musicisti, compositori, critici musicali, nonché persone che hanno una particolare sensibilità alla musica e ai suoni. Questa intelligenza è legata allo sviluppo di alcune aree cerebrali specifiche, come il lobo temporale destro, che è legato alla percezione, all’udito e alla sensibilità uditiva. Infatti chi sviluppa l’intelligenza musicale possiede una grande acutezza uditiva che gli permette di catturare suoni e toni praticamente impercettibili agli altri. Tuttavia, mentre la predisposizione biologica è importante, è anche essenziale crescere in un ambiente che incoraggia le capacità musicali.

Intelligenza spaziale

Questa intelligenza si basa sulla capacità di osservare il mondo e gli oggetti da diverse prospettive. In sostanza, queste persone sono in grado di apprezzare l’ambiente in tre dimensioni e di astrarsi per estrarre frammenti diversi da quelle prospettive. È un’abilità legata all’emisfero cerebrale destro e al lobo occipitale, sebbene sia anche strettamente legata allo sviluppo dei recettori sensoriali. È  comune in architetti, ingegneri, chirurghi e professionisti del design, della decorazione e dell’arte.

Intelligenza cinestetica corporea

Al di là dell’uso quotidiano che tutti noi facciamo delle nostre capacità motorie, c’è chi ha una capacità speciale di risolvere i problemi usando il proprio corpo. Questi sono generalmente atleti, ballerini, scultori, attori e chirurghi. Queste persone sviluppano una naturale capacità di controllare il movimento, che è essenzialmente dovuta all’aumento dello sviluppo della corteccia motoria, dei gangli della base e del cervelletto.

Intelligenza intrapersonale

Queste persone sono in grado di formarsi un’immagine molto accurata di se stessi: sanno quali sono i loro bisogni, punti di forza e  debolezza. Si tratta, infatti, di un’intelligenza strettamente legata alla conoscenza di sé, alla riflessione e all’autoanalisi. Fondamentalmente, sono persone capaci di controllare il proprio mondo interiore, che hanno gli strumenti psicologici necessari per motivarsi e trovare la propria strada nella vita. Hanno una grande capacità di fissare obiettivi, valutare i pro e i contro delle decisioni e controllare le proprie emozioni. In questo tipo di intelligenza i lobi frontali giocano un ruolo fondamentale in quanto legati allo sviluppo del pensiero riflessivo, della metacognizione e della comprensione. Sono persone con grande maturità emotiva, profonda conoscenza di sé e grande disciplina.

Intelligenza interpersonale

L’empatia, la capacità di comprendere gli altri e la capacità di fare amicizia facilmente sono le qualità principali che caratterizzano le persone con questo tipo di intelligenza. Questa capacità si basa sullo sviluppo del lobo frontale, la cui attività è legata alla capacità di gestire le relazioni umane e alla sensibilità di riconoscere i bisogni, le motivazioni e le emozioni degli altri. È un’intelligenza che ha la sua peculiarità principale nell’interazione sociale. E’ riscontrabile nelle persone che preferiscono lavorare in gruppo o che sentono la vocazione ad aiutare gli altri, come insegnanti, psicologi, terapisti, coach e psichiatri. (L’intelligenza intrapersonale insieme all’intelligenza interpersonale formerebbe il concetto di intelligenza emotiva proposto da Goleman).
Per approfondimento leggi l’articolo ” Come capire se si è dotati di intelligenza emotiva

Intelligenza naturalistica

È  legato alla sensibilità di osservare e godersi la natura. In realtà tutti abbiamo questo tipo di intelligenza, ma ci sono persone che sviluppano una capacità più acuta di osservare, identificare o relazionarsi con diverse specie di flora e fauna, come: biologi, veterinari, ambientalisti e naturalisti. Queste persone hanno anche una speciale capacità di sopravvivenza che consente loro di funzionare con maggiore libertà e autonomia nel mondo naturale. Di solito, infatti, sono esploratori innati e si impegnano a mantenere uno stile di vita che permetta loro di essere a diretto contatto con la natura.

A queste otto intelligenze, nel corso degli anni di studio, Gardner aggiungerà una nuova forma di intelligenza, ovvero “l’intelligenza esistenziale legata alla capacità di autoriflessione.

Correlazione tra intelligenza e interiorizzazioni di attaccamento

Ci sono due tipi di interiorizzazione di attaccamento che concorrono allo sviluppo delle intelligenze e che è importante prendere in considerazione: esperienze cristallizzanti ed esperienze paralizzanti.

Le  interiorizzazioni cristallizzanti sono pietre miliari nella storia personale! Favoriscono lo sviluppo del talento e delle competenze. Questi eventi si verificano spesso nella prima infanzia. Sono queste esperienze che accendono la scintilla di un’intelligenza e ne avviano lo sviluppo verso la maturità.

Ci sono poi le interiorizzazioni paralizzanti come contropartita alle precedenti. Sono le esperienze che bloccano il normale sviluppo dei processi cognitivi. Infatti, molti studi hanno evidenziato come sentimenti di paura, vergogna, colpa, odio, impediscano lo sviluppo intellettivo. È quindi probabile che dopo un’esperienza paralizzante, un bambino decida di non avvicinarsi più a uno strumento musicale o di non disegnare più perché ha già deciso che “non lo sa fare”.

La teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner ha avuto un impatto su coloro che sono coinvolti in un modo o nell’altro nel processo di insegnamento-apprendimento. In molte città degli Stati Uniti, a Porto Rico, nelle Filippine, a Singapore, così come in Europa, sono nate scuole dove si svolgono attività volte a sviluppare le diverse intelligenze che l’individuo possiede.

Riflessioni sulla didattica

Gardner dimostra con la sua teoria come e perché gli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento spesso evidenziano deficit nell’ intelligenza verbale-linguistica o logico-matematica, ma, ad esempio dimostrano una grande intelligenza musicale! La teoria di Gardner si pone come una vera e propria “rivoluzione copernicana” rispetto all’approccio classico allo studio dell’intelligenza… Questa nuova visione consente di rivolgere l’attenzione alle differenze nei processi di apprendimento e di considerare, come si è già ripetuto più volte, le diversità come risorse, nel rispetto del bisogno di speciale normalità che accomuna tutti gli alunni e, a maggior ragione, quelli disabili.

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