Il concetto di ‘canzone del buonumore’ nasce in seguito ad uno studio scientifico effettuato nel 2015 (ripreso e riconfermato poi nel 2016) dal neuroscienziato olandese Jacob Jolij (professore di psicologia cognitiva e neuroscienze dell’università di Groningen, Paesi Bassi), autore di diversi studi sugli effetti psicologici e neurologici della musica, commissionatogli dal britannico brand di elettronica ALBA e successivamente pubblicato sul quotidiano inglese The Telegraph.
Il brand aveva infatti intenzione di effettuare una grande indagine tra i cittadini del Regno Unito e della Repubblica d’Irlanda per scoprire quali fossero le loro canzoni preferite e, in particolar modo, le canzoni che meglio riuscivano a metterli di buonumore. Hanno poi contattato il neuroscienziato olandese, che aveva già eseguito diverse ricerche utilizzando la musica per manipolare l’umore dei soggetti, per analizzare l’enorme insieme di dati con l’obiettivo di individuare un pattern comune a tutte queste canzoni definite positive, capaci di tirar su di morale, e riuscire ad arrivare ad una vera e propria formula.
Ma esistono davvero delle ‘feel good songs’ che mettano d’accordo tutti?
Come lo stesso ricercatore ammette, parlare di canzoni del buonumore non è semplice, ovviamente l’esperienza musicale è estremamente soggettiva e dipende soprattuto dal contesto a cui leghiamo una determinata canzone e dai ricordi che il suo ascolto è capace di evocare, per non parlare poi di quanto incidano i nostri personalissimi gusti musicali.
E’ infatti molto probabile che alcune delle canzoni presenti nella top 10 che troverete a fine articolo non siano affatto capaci di mettervi di buonumore, potreste addirittura trovarle brutte o legarle ad un periodo non particolarmente felice della vostra vita. Oggi però la scienza sa che ci sono alcune specifiche caratteristiche musicali che giocano un ruolo importante nella ricezione emozionale delle canzoni e sono la tonalità (maggiore o minore) e il tempo.
Quindi ciò che Jacob Jolij fece fu analizzare queste due caratteristiche in tutti i pezzi riportati come feel good song nella ricerca della compagnia elettronica, e procedere poi analizzando altre possibili variabili importanti come quando furono rilasciate le canzoni, il genere e il testo.
Due particolari gli balzarono all’occhio, cioè che tutte le canzoni riportate avevano un tempo nettamente superiore a quello che era in media il tempo di una qualsiasi canzone pop, nello specifico le canzoni pop hanno in media un tempo di 118 BPM, mentre tutte queste canzoni si aggiravano intorno ai 140-150 BPM; e che la stragrande maggioranza delle canzoni era in chiave maggiore.
Ovviamente anche il testo aveva la sua importanza, infatti notò che vi erano solo testi positivi o che non avevano alcun senso. Ciò che il brand gli aveva chiesto era un formula e lui creò una formula che potesse spiegare i principali ingredienti di una canzone del buonumore: Rating = 60 + (0.00165 * BPM – 120)^2 + (4.376 * Major) + 0.78 * nChords – (Major * nChords)
Attraverso la creazione di una equazione che considera contemporaneamente il tempo, la chiave musicale di un brano e il suo testo, gli è stato possibile individuare le canzoni pop che negli ultimi 50 anni hanno generato più benessere negli ascoltatori. In assoluto, la prima classificata è:
“Don’t Stop Me Now“
brano capolavoro cantato dall’indimenticabile Freddie Mercury dei Queen (anno 1978). Secondo la ricerca, la canzone è in grado di modificare anche il battito cardiaco, elevandone la frequenza. Gli elementi dell’equazione che devono essere presenti in un brano per farci stare bene sarebbero il tempo tra i 140 e i 150 battiti al minuto, la tonalità in “maggiore” e un testo senza significati malinconici o nostalgici, ma con contenuti positivi o neutri o senza un senso particolare.
Ecco le altre classificate:
2. Dancing Queen – ABBA
3. Good Vibrations – The Beach Boys
4. Uptown Girl – Billy Joel
5. Eye of the Tiger – Survivor
6. I’m a Believer – The Monkees
7. Girls Just Wanna Have Fun – Cyndi Lauper
8. Livin’ On A Prayer – Bon Jovi
9. I Will Survive – Gloria Gaynor
10. Walking On Sunshine – Katrina and the Waves
Ovviamente, come lo stesso ricercatore puntualizza, non si tratta della formula perfetta, abbiamo già detto quanto la musica sia un’esperienza personale e soggettiva, e questa è stata solo una ricerca commissionatagli per scopi di marketing, è però una ricerca da cui emergono non solo una fantastica playlist di 10 pezzi che hanno fatto la storia della musica ma anche diverse interessanti domande che potrebbero essere oggetto di ricerca nei prossimi anni.
Come ad esempio perché il ritmo veloce e la tonalità alta hanno effetti così positivi su di noi, o ancora se un giorno sarà possibile per i musicisti comporre canzone con un’alta probabilità di successo basandosi su una semplice formula.
Top 10 della musica per il buonumore: le playlist
In questo paragrafo troverete altre classifiche musicali del buonumore. La Stampa propone una playlist diversa, senza citarne tuttavia le fonti:
“Don’t Worry Be Happy” di Bobby McFerrin
“Happy” di Pharrel Williams
“Three Little Birds” di Bob Marley
“Felicità“, di Al Bano e Romina Power
“Surfin’ USA” dei Beach Boys
“Nel Blu Dipinto di Blu” di Domenico Modugno
“Hey Ya!” degli OutKast
“Splendida Giornata” di Vasco Rossi
“Grace Kelly” di Mika
“Feel Good Inc.” dei Gorillaz
Ecco infine, la top 10 delle migliori canzoni, secondo uno studio dello Psicologo David M. Greenberg per Spotify, per iniziare la giornata con energia (scaricabile sulla propria applicazione). I fattori chiave che generano la motivazione per iniziare la giornata sarebbero il ritmo, la positività, e il crescendo graduale: il primo posto del podio è per Viva la Vida dei Coldplay (come dargli torto?!), seguita da Elevate (St. Lucia) e da Downtown (Mecklemore & Ryan Lewis). A seguire:
Lovely Day, Bill Withers
Wake Me Up, Avicii
Can’t Sleep Love, Pentatonix
Confident, Demi Lovato
Wake Up, Arcade Fire
Love Myself, Hailee Steinfeld
Money On My Mind, Sam Smith
A cura di Ana Maria Sepe, psicoanalista
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