Lo sai che l’infedeltà emotiva è riconosciuta ormai anche legalmente? Stando alla sentenza 8929/2013 della Corte di Cassazione che si è pronunciata sull’addebito di colpa di un divorzio, anche il tradimento platonico può essere preso in considerazione, senza che si sia consumato alcun atto fisico.
Questa insolita introduzione nasce per premettere che il tradimento platonico esiste eccome, ed è una realtà così conclamata che neanche la giurisprudenza ha potuto ignorarla.
Sheri Meyers, psicologa californiana esperta in dinamiche matrimoniali e familiari, lo definisce “sesso emotivo“, il tradimento platonico non si consuma occupando una camera di albergo ma condividendo momenti della vita quotidiana, scambiandosi confidenze intime e instaurando un legame di complicità che va ben oltre la tipica amicizia.
Le scappatelle emotive sono difficili da definire perché gli stessi confini tra amicizia e legame intimo sono ardui da tracciare quando si esclude la componente fisica. In questo tipo di infedeltà, il partner torna a casa di notte.
Comprendiamo i diversi tipi di infedeltà
Sebbene non sia sempre rispettata nel matrimonio e nei rapporti di coppia, c’è sempre un partner che si aspetta esclusività e monogamia in una relazione a lungo termine. Quando l’aspettativa di fedeltà non viene soddisfatta, nella coppia si crea una frattura e il partner tradito può andare incontro a sentimenti di rabbia e profonda delusione. Le persone più fragili vivono il tradimento come un pesante colpo all’autostima e al senso di fiducia personale.
Ho parlato genericamente di tradimento ma in realtà ci sono due principali categorie di infedeltà: fisica ed emotiva. L’infedeltà emotiva può essere suddivisa in ulteriori tre sottocategorie:
– Complice
La relazione che si instaura con l’altro è ricca di emozioni e caratterizzata da una forte confidenza e complicità. Chi è impegnato nella coppia può essere quasi ossessionato dall’altro pur non essendone necessariamente innamorato… in genere questo tipo di legame inizia quando il partner condivide interessi personali con una terza persona escludendo il suo legittimo compagno (o la sua legittima compagna).
– Virtuale
Le relazioni virtuali fanno parte della nostra realtà quotidiana e sì, è possibile tradire il proprio partner semplicemente chattando: chiacchierate online per ore, lunghissime telefonate, video-chat, scambio di foto private… Anche in questo caso è difficile tracciare il confine ma quando una relazione, seppur virtuale, richiede molte attenzioni e un forte carico emotivo, può rientrare nei casi di tradimento platonico.
– Legame emotivo
Tra i tre sottotipi è probabilmente il peggiore. Il partner si lega emotivamente a un altro che gli assorbe energie e attenzioni. Questo legame emotivo coinvolge a 360° la vita del partner che finisce per instaurare una relazione molto intima anche se non di natura sessuale.
Se per le scappatelle emotive è difficile dare una definizione, l’infedeltà fisica è molto più semplice da comprendere. L’infedeltà fisica non necessariamente prevede un legame emotivo tra chi è impegnato in una relazione e l’altro. L’infedeltà fisica si può consumare con l’avventura di una notte o una prostituta.
Alcuni indizi chiave che ti mostrano se sei colpevole di infedeltà emotiva
E’ interessante vedere come le persone che inciampano nell’infedeltà emotiva affermano che non si stavano guardando intorno, non cercavano nulla fuori dalla relazione e che, quel legame così profondo è semplicemente nato!
Inoltre, la strada dell’infedeltà è una scivolosa discesa e, ogni decisione quotidiana, porta sempre più vicino a passare dall’infedeltà emotiva a una relazione fisica.
Anche se i confini tra “profonda amicizia” e “scappatella emotiva” sono difficili da tracciare, la terapeuta Sheri Meyers ha provato a elencare alcuni indizi chiave che ti mostrano se sei colpevole di infedeltà emotiva. Ecco i campanelli d’allarme.
Se scopri che è più facile aprirti e confrontarti con un’altra persona di quanto lo sia con il tuo partner.
E’ difficile migliorare la comunicazione con il partner quando la coppia raggiunge determinati livelli di saturazione: si parla di problemi, questioni economiche, figli… tutti argomenti poco attraenti che potrebbero raffreddare il desiderio di scambio e confronto. Tuttavia, quando ciò si verifica, la relazione necessita di impegno per migliorare la comunicazione e non si dovrebbe cercare sollievo nell’altro, usandolo come via di fuga dal rapporto.
Se sei attratto/a sessualmente da un’altra persona.
E’ un grande classico: l’attrazione fisica per un altro si mescola all’insoddisfazione personale nella vita di coppia, così inizi a pensare che l’altro vi capisca più del partner ma in genere si tratta di un’illusione dettata dalle circostanze.
Se il tuo partner fosse presente, con l’altro assumeresti un atteggiamento diverso.
Questo è un segnale molto indicativo! Prova a chiederti “se il mio partner fosse accanto a me, gli scriverei queste cose? Gli farei queste confidenze? Farei ciò che sto facendo…?. Se la risposta è no, c’è qualcosa di sbagliato nel tuo rapporto.
Serbi riservo circa la tua relazione con l’altra persona.
La relazione che hai con l’altro non si svolge in segreto, tuttavia è un segreto la quantità di tempo che trascorri nel parlare o nel pensare a quella determinata persona. Magari se il tuo partner arriva all’improvviso quando gli stai scrivendo, decisi di chiudere subito la conversazione e non vuoi che i vostri messaggi vengano letti.
Paragoni spesso l’altra persona al tuo partner
Questo paragone è destinato a mettere il tuo partner in cattiva luce. Del tuo partner ormai conosci tutto e nel confronto, se la relazione non è ben alimentata, tenderai a focalizzarti sugli aspetti negativi del tuo partner legittimo.
Pensi spesso all’altra persona fino a essere distratta/o
Certo, l’immaginazione e il semplice pensare all’altro non è compromettente, non prevede un tradimento fisico ma è un segno di pericolo. Proiettarsi con il pensiero a un altro è indice di desiderio anche quando i pensieri sono tutt’altro che fisici.
Finisci per giustificare e razionalizzare il rapporto che hai con l’altro
Molte persone si autoconvincono che non ci sia nulla di sbagliato. “Siamo solo amici!”. “Non è come fare sesso!” oppure “E’ solo un flirt innocente“, “Abbiamo molto in comune ma non c’è nient’altro!“, ancora “Ho diritto alla mia privacy”. In realtà, con tutte queste frasi, stai solo mentendo a te stessa per giustificare i tuoi comportamenti.
Ti metti sulla difensiva se il tuo partner ti chiede dell’altro/a
Diciamoci la verità. Se fosse un’amicizia sana se il tuo partner sollevasse la questione tu riusciresti a raggiungere un compromesso. Se il tuo partner dovesse dirti che si sente a disagio per le tue continue uscite/telefonate/messaggi, dovresti prendere in considerazione i suoi sentimenti e cercare una sorta di compromesso. Al contrario, se invece scatti sulla difensiva, evochi la privacy e parli dei tuoi spazi e ti irrita la questione, qualcosa probabilmente non torna: ti arrabbieresti davvero così tanto se fossi sicura di non aver fatto nulla di male?
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