Molto spesso le persone tendono ad analizzare le proprie relazioni, da soli o con l’aiuto di un professionista, psicologo-psicoterapeuta, quando si accorgono che le cose non stanno andando bene, andando alla ricerca del problema e, soprattutto, del modo in cui affrontarlo, risolverlo e/o superarlo. E si domandano come gestire relazioni che stanno andando o sono andate male.
In questo articolo, però, non voglio parlare di questo, di come riconoscere e/o affrontare relazioni “tossiche”, ma, al contrario, desidero puntare l’attenzione su quali caratteristiche contraddistinguono il vero amore, una relazione “sana” e funzionale. Infatti, se è importante riconoscere quando una relazione sta andando male, lo è altrettanto imparare ad identificare quando una relazione sta andando bene. La domanda a cui cercherò di dare una risposta è, quindi, la seguente:
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono una relazione d’amore appagante?
A questa domanda molte persone non sanno bene cosa rispondere, non riuscendo ad identificare quali aspetti positivi andare a ricercare all’interno di una relazione. Se qualcuno è cresciuto guardando i propri genitori o altri membri della famiglia recitare schemi cronicamente “tossici”, allora questa persona potrebbe benissimo arrivare a definire tali schemi come “normali” ed avere difficoltà ad identificare quegli aspetti fondanti di una buona relazione.
12 aspetti che caratterizzano il cosiddetto «vero amore»
Le relazioni sane e funzionali hanno le seguenti caratteristiche. Non dovrebbero essere opzionali. E quando mancano, è importante affrontare il problema.
1. Fiducia
In una relazione, la fiducia è probabilmente tra le caratteristiche più importanti. Senza fiducia, viene a mancare una solida base su cui costruire l’intimità emotiva. Senza fiducia, la tua relazione è dominata dall’incertezza: ti sentirai costantemente incerto se poter contare sul tuo partner. E questo può logorare te e la tua relazione.
2. Comunicazione
Una buona comunicazione con il partner è la linfa vitale che nutre una relazione sana e funzionale.Però comunicare onestamente e rispettosamente, specialmente su cose che ci mettono in difficoltà, è qualcosa che non viene automaticamente a tutti. Potremmo aver imparato a tenere le cose scomode sotto la superficie per amore dell’armonia o dell’apparenza o della perfezione, oppure potremmo anche non aver mai imparato a riconoscere quei sentimenti che ci mettono in difficoltà. Altre volte, invece, potremmo avere la tendenza a prendere le cose sul personale e scagliarci contro il partner quando ci sentiamo minacciati. In entrambi i casi, piuttosto frequenti, l’importante è riconoscere queste dinamiche e iniziare a lavorarci su.
3. Pazienza
Nessuno può essere perfettamente paziente in ogni momento e fattori come la mancanza di sonno, lo stress e/o problemi di salute fisica o di altra natura possono renderci più facilmente irritabili. Siamo esseri umani. Ma la pazienza è sicuramente il denominatore comune che caratterizza una relazione sana e funzionale e che fa si che i partner si diano vicendevolmente sostegno quando uno dei due sta vivendo una brutta giornata o non è al meglio.
Invece, quando i partner sono cronicamente impazienti l’uno con l’altro, spesso creano una dinamica di conteggio degli errori commessi dall’uno o dall’altro, una dinamica di competizione e risentimento, in cui si accumulano mentalmente le “offese” o gli “sbagli” che l’altro partner ha commesso. Essere in grado di adattarsi ai flussi e riflussi degli umori di un partner, nella vita di tutti i giorni – entro limiti ragionevoli – può invece consentire la sensazione di essere amato incondizionatamente.
4. Empatia
Essere disposti a prendere la prospettiva di un’altra persona è utile in tantissimi casi e contesi differenti: aiuta se sei un genitore, se hai dei vicini di casa e anche quando qualcuno si fionda davanti a te sull’autostrada. Sicuramente, però, è importante essere empatici con la persona che hai scelto come partner. E allora domandati:
- riesci davvero a impegnarti per cercare di capire la sua prospettiva, anche quando non sei d’accordo?
- il suo dolore ti spinge a cercare di aiutarlo a sentirsi meglio?
- sei felice dei suoi trionfi?
Non so cosa hai risposto, ma ricorda: l’empatia è cruciale per l’amore a lungo termine.
5. Affetto e interesse
Dato per scontato che l’amore dovrebbe essere la caratteristica fondante di una relazione “sana”, è importante sottolineare che lo sono anche l’espressione di quell’amore sotto forma di affetto e di interesse genuino per il partner (simpatia reciproca). Piccoli gesti fisici di affetto, come abbracci, baci e un tocco confortante, possono fare molto per far sentire ogni persona confortata e sicura nella propria relazione. Non esiste una “giusta” quantità di affetto fisico all’interno di una relazione, purché entrambi i partner si sentano a proprio agio. Lo stesso vale per l’intimità fisica.
6. Flessibilità
Sicuramente l’hai già sentito prima: le relazioni sono compromessi. E la componente chiave che consente di realizzare un buon compromesso è la flessibilità. È importante, però, che entrambi i partner mostrino flessibilità, perché se è solo un partner che si “flette” sempre, tale squilibrio può diventare tossico nel tempo.
Nelle relazioni “sane”, entrambi i partner sono disposti ad adattarsi, se necessario, ai cambiamenti e alla crescita – positivi e negativi – che possono verificarsi durante una relazione di lunga durata. Due partner che non sono mai disposti a “piegarsi” per incontrare l’altro è difficile che riusciranno a condividere davvero una vita insieme.
7. Apprezzamento
Le ricerche dicono che sentirsi apprezzati dal proprio partner, rende più felici e più sicuri nella relazione. Anche piccole espressioni di gratitudine ed apprezzamento possono aiutare a migliorare il sentimento di soddisfazione per la propria relazione. Quindi la prossima volta che pensi che non abbia importanza se dici “grazie” per qualcosa che il tuo partner ha fatto, ripensaci.
8. Spazio per la crescita
Le relazioni diventano stantie non solo perché è trascorso un certo periodo di tempo, ma perché le persone si sentono bloccate e incapaci di progredire, sia come individui che come coppia. Non è realistico – e decisamente poco salutare – aspettarsi che due persone rimangano esattamente le stesse per mesi, anni e decenni di relazione.
Speranze, paure, obiettivi e interessi si evolvono costantemente, e questa è una cosa molto positiva. Una relazione non deve finire o neppure soffrire a causa di ciò, e questo avviene se entrambe le persone si permettono reciprocamente lo spazio per crescere, cercando di interessarsi a ciò che è importante per l’altro.
9. Rispetto
Il rispetto è fondamentale in una relazione. Nelle relazioni “sane”, le persone parlano tra loro in modo da non debilitare, invalidare o sminuire l’altro. Accettano che l’altro possa avere un’altra opinione dalla propria, anche se non la condividono. Proteggono reciprocamente la propria privacy e non si usano a vicenda. Quando il rispetto inizia a erodersi all’interno di una relazione, ricostruirlo è un sentiero lungo ed in salita: il danno è molto più facile da fare che da riparare.
10. Reciprocità
Nelle relazioni “sane”, generalmente, entrambi in partner si aiutano vicendevolmente quando necessario. In una situazione ideale, il “dare-e-ricevere” dovrebbe risultare all’incirca alla pari per i partner, e quindi nessuno dei due dovrebbe sentirsi risentito. Nella realtà, invece, nelle relazioni, il “dare-e-ricevere” non è mai paritario (prendiamo, ad esempio, il caso di un partner che ha bisogno di cure mediche a lungo termine o che lotta con un disturbo psicologico).
E questo va bene, a patto che entrambi i partner si sentano complessivamente a proprio agio in questo “scambio”, e che ognuno di loro trovi un modo per dare qualcosa alla relazione e al proprio partner, specialmente sotto forma di supporto emotivo, quando possono.
11. Individualità e confini
Due persone esattamente uguali, probabilmente, dopo un po’, non avrebbero molto di cui parlare; dopo tutto, saprebbero già quale sarebbe la prospettiva dell’altro, quindi perché preoccuparsi di ascoltarla? D’altra parte, due persone così diverse da non condividere i valori reciproci o gli stili di vita quotidiani avrebbero troppo poco in comune per mantenere un interesse reciproco (nella migliore delle ipotesi) o potrebbero essere assolutamente incompatibili, non apprezzando nessun aspetto dell’altro fin dall’inizio (nel peggiore dei casi).
Quindi l’ideale è una relazione in cui le somiglianze creano una base per connettersi tra loro, ma le differenze individuali sono ancora rispettate ed apprezzate.È importante, infatti, che ogni partner abbia la libertà di vivere la propria vita, soprattutto in termini di amicizie, obiettivi professionali e hobby. Una relazione forte e “sana” fa venire in mente un diagramma di Venn: vi è un’adeguata sovrapposizione per mantenere forte la connessione, ma ogni persona ha aspetti della propria vita propri ed il confine è rispettato da entrambe le parti.
12. Onestà e confidenza
Partner diversi hanno diversi livelli di confidenza all’interno delle loro relazioni: alcuni potrebbero essere inorriditi nel lasciare aperta la porta del bagno, ad esempio, mentre altri non avrebbero problemi a parlare dei dettagli fisici più intimi, senza pensarci due volte. Lo stesso vale per le speranze, i sogni e, persino, i dettagli della giornata lavorativa.
Ma non importa dove ti collochi nello spettro che va da una minore ad una maggiore confidenza, l’importante è che ci sia un’unione solida con il tuo partner e che l’onestà sia alla base di tutto. I partner che mascherano il loro vero io, che nascondono le loro realtà emotive o ingannano attivamente i loro partner sulle loro abitudini e comportamenti, stanno mettendo a repentaglio le fondamenta della fiducia di cui ogni relazione ha bisogno.
Autrice: Corinna Dagliana – Psicologa, psicoterapeuta. Riceve online e nel suo studio di Firenze. Per contatti: corinnadagliana@gmail.com