L’amore può dirsi maturo se si basa su valori imprescindibili quali reciprocità, stima, equilibrio, rispetto e progetti condivisi. Percepire il proprio partner come immaturo, scoprire che forse non è così in sintonia con noi, con i nostri progetti o che semplicemente ha aspirazioni diverse dalle nostre può creare un disequilibrio nella coppia difficile da gestire. Viaggiare a due velocità diverse può essere di stimolo per entrambi, ma anche di intralcio se questo aumenta la distanza fra i partner. Se dunque la relazione è caratterizzata da amore superficiale e vive di gesti eclatanti, pretese e aspettative infrante derivanti da promesse non mantenute, l’amore è immaturo.
La maturità emotiva dovrebbe arrivare spontaneamente con l’età e con le prime esperienze di vita. Le relazioni primarie, cioè i primi legami affettivi che stringiamo, fanno da modello e ci insegnano come relazionarci al prossimo nella vita. È qui che ognuno di noi si allena. Le relazioni che i nostri genitori hanno stretto con noi nei primi anni di vita sono stati la nostra palestra emotiva e diciamocelo, alcune di queste palestre sono state decisamente dannose!
John Bowlby nella “Teoria dell’Attaccamento” ha sostenuto l’importanza della qualità positiva dei rapporti di attaccamento sperimentati nell’infanzia.
Infatti, il legame di attaccamento diventa il garante della sopravvivenza dell’individuo nel corso del suo sviluppo e del suo adattamento al contesto sociale e ambientale di appartenenza. Secondo l’Autore, da questo legame si costituiranno dei “Modelli Operativi Interni” che guideranno il comportamento del bambino nel corso dei nuovi scambi interattivi e verranno da questi modificati.
Sembra plausibile, quindi, ipotizzare una relazione causale fra l’esperienza affettiva dell’individuo con la propria famiglia d’origine e la sua successiva capacità di stringere legami affettivi adulti. Infatti, i Modelli Operativi Interni diventano ben presto inconsapevoli e tendono ad essere stabili nel tempo, trovano la loro matrice nella relazione con la figura di attaccamento e sono costituiti da una rappresentazione di come è l’altro, e di come è il Sé e di quale relazione li unisce. La loro capacità anticipatoria degli eventi fa sì che influenzino le future relazioni affettive che, in un modo o nell’altro, tenderanno a ripetere la primitiva relazione tra il piccolo e la figura di attaccamento (coazione a ripetere), instaurando un circolo vizioso di rinforzo reciproco.
E’ accettabile mantenere una relazione con qualcuno che non ci stima o che ci manca di rispetto?
Probabilmente, tutti sappiamo che il rispetto è l’ABC di ogni relazione, tuttavia, molti di noi finiscono per rimanere completamente invischiati in relazioni dove la parola rispetto perde di ogni suo significato. Il motivo? Non sempre riconosciamo i segnali perché tendiamo a tollerare troppo. Fin da bambini siamo stati addestrati a sopportare: «non piangere» che in altre parole significa «sopporta il dolore senza lamentarti», «devi calmarti, fai il bravo!» che in altre parole significa «sopporta la situazione senza dar fastidio». In queste parole non c’è attenzione, non c’è interesse, non c’è empatia, c’è solo il desiderio genitoriale di archiviare qualsiasi questione senza dover accogliere, accudire, sostenere o consolare. Il bambino impara a sopportare per il bene dell’altro, accantonando i propri bisogni.
Così da adulti dimentichiamo che possiamo imparare anzitutto ad accogliere e sostenere noi stessi. Dimentichiamo che possiamo imparare a auto-consolarci e soprattutto diamo per scontato che nessuno mai lo farà, perché chi avrebbe dovuto amarci più di tutti (i nostri genitori) non lo ha fatto o comunque non ha dimostrato l’affetto nella sua dimensione più matura, ma lo ha fatto con gesti eclatanti. Gli indicatori di stima e rispetto altro non sono che fattori rientranti nella dimensione più matura e profonda dell’amore.
Segnali che il tuo partner è emotivamente immaturo
Una realtà con la quale ci si scontra solitamente dopo alcuni mesi, quando la fase di innamoramento lascia il passo alla frequentazione vera e propria o, in alcuni casi, quando in seguito ad una convivenza ci si trova a notare particolari che prima erano del tutto sfuggiti.
Tra i vari difetti che si possono riscontrare nel partner, uno dei più frequenti è quello di un livello di immaturità più alto del previsto. Un particolare che se a piccole dosi poteva risultare tenero, rischia di diventare difficile da gestire quando si riflette nella vita di tutti i giorni. Ma come fare a capire con sicurezza che ciò non va è legato ad un problema di immaturità. Esistono diversi segnali che caratterizzano le persone immature e che si possono riscontrare facilmente. Particolari che presi singolarmente possono anche non significare nulla ma che tutti insieme delineano una personalità ancora immatura e che ha bisogno di esperienze per crescere e maturare.
1. È molto egocentrico
Se il partner pensa sempre a se stesso e non riesce ad empatizzare con le persone che lo circondano, probabilmente è immaturo almeno da un punto di vista sociale. Pensare solo a se e non badare mai agli effetti che le azioni che si fanno possono avere sugli altri è infatti un segnale di immaturità. Un problema che è sempre bene considerare perché se spinto agli eccessi può portare a problemi di comunicazione anche gravi così come a mancanze nel rapporto. Un partner che sa preoccuparsi solo di se stesso, dopotutto, è un partner che non può offrire molto in coppia e che non saprà mai cogliere eventuali aspetti che non vanno per porvi rimedio. Un problema che con il tempo può portare a conflitti difficili da risolvere.
2. Da sempre la colpa al fato o agli altri.
Un altro tratto tipico delle persone immature è quello di non sentirsi mai responsabili per le cose che non vanno bene nella loro vita. Seppur egocentriche, quindi, non lo sono quando si tratta di trovare aspetti negativi. Così, ecco che un partner immaturo sarà quello che darà sempre la colpa a te per ciò che non va per la coppia. Al contempo se la prenderà con gli altri per ogni più piccolo problema e quando a non andare sono le finanze o il lavoro, la colpa sarà dei colleghi, del capo o del destino. Un partner che tende a dare la colpa a tutto e a tutti senza mai mettersi in discussione è indubbiamente una persona immatura. Uno che non sa fare i conti con la realtà e, ancor peggio, che non sa accettare anche solo il pensiero di poter sbagliare.
3. È dipendente.
Un altro segno di immaturità è la dipendenza affettiva. Per lui l’amore non è scegliere qualcuno per il sentimento che si prova ma perché se ne ha bisogno. Ciò porta ad un legame che da una parte può apparire molto forte in quanto stretto ma che dall’altra può generare incomprensioni. Spesso, infatti, se anche senza una logica si sente messo da parte (e può capitare anche per motivi di lavoro), finisce con l’arrabbiarsi senza aver mai voglia di comprendere l’altra parte. Un atteggiamento davvero impossibile da tollerare a lungo e che, ovviamente, mette in luce una profonda immaturità.
4. Fa i capricci
Un partner che non sa prendere decisioni da solo e che vuole controllare tutto ciò che fa l’altra persona, dimostra di non avere rispetto per la libertà altrui e, al contempo, si mostra come una persona che preferisce affrontare la vita a modo suo. In genere si tratta di qualcuno che davanti a situazioni che non gli piacciono mette il muso o fa i capricci. E tutto senza preoccuparsi minimamente delle difficoltà che possono esserci dall’altra parte. Ennesimo segno di immaturità che, in genere, può portare ad una profonda crisi o ad una rottura.
5. Non sa gestire il denaro
Un segno di immaturità piuttosto grave è quello legato alla gestione dei soldi. Un partner che non sa come gestire il denaro tenderà infatti a spendere tutto quello che ha. Si dimostrerà incapace di risparmiare e poco interessato a farlo. Per lui i soldi servono per essere spesi e l’idea di metterne da parte per un futuro che ancora non riesce a vedere lo innervosisce, risultandogli incomprensibile. Si tratta di un aspetto che spesso porta a grandi liti, specie se e quando si sceglie di vivere insieme e le economie diventano un problema comune.
6. Non vuole impegnarsi.
Una delle caratteristiche, forse più evidenti, di immaturità è l’incapacità di impegnarsi. Se il partner vive solo nell’oggi e rifugge il domani, è evidente che alla base ha un problema di immaturità. Di solito si tratta di una persona che non riesce a mantenere un rapporto stabile, che cerca sempre di divertirsi e che davanti alle difficoltà preferisce non vedere o si arrabbia se costretto ad affrontarle. Probabilmente anche la convivenza, il matrimonio e a volte persino una vacanza insieme riescono a metterlo in crisi. Tutto perché la sola idea di impegnarsi gli genera ansia. Un problema che, ovviamente, può solo crescere nel tempo e che spesso è la causa della fine di tante storie d’amore.
Come posso stare in relazione con partner immaturo e come posso farlo cambiare?
C’è innanzitutto da dire che nessuno ha il potere di cambiare gli altri a meno che non ci sia una richiesta diretta ed esplicita. Se vivi con un partner immaturo, vivrai una relazione instabile perché un partner immaturo è inaffidabile, non cambierà solo perché tu lo vuoi; con lui/lei potrai vivere una vita “simpatica” (forse), ma sicuramente non potrai mai vivere una relazione adulta. Perché stare insieme a una persona che si disidera diversa? Vuol dire che, in fondo, non vuoi quella persona ma semplicemente hai paura di lasciarla. Lavora allora sul tuo senso di sicurezza e sulle tue paure.
Impara a capire te stesso e il tuo partner
Molto spesso sento dire che per stare bene, per cambiare, per far ripartire una relazione basta la sola forza di volontà. Questa è la credenza più ingenua del mondo! Prova a svitare un bullone con la sola forza di volontà, finirai per farti solo male le dita! Il bullone lo devi conoscere, devi saperne il calibro e poi disporre di una chiave inglese e capire il verso giusto per svitarlo.
Ecco, anche per le relazioni è così e analogamente lo è per cambiare se stessi, per crescere e maturare! Solo che in gioco non c’è solo un verso e un calibro da decifrare… Devi conoscerti nel profondo e consocere profondamente anche l’altro, hai bisogno di capire come funziona la tua mente e poi adoperare, uno a uno, tutti gli strumenti necessari per cambiare e svoltare nella vita. Nel mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ho raccolto molti strumenti, esercizi psicologi e nozioni utili a guardare la vita di coppia con nuovi occhi! Leggendo il libro scoprirai che tutto l’amore che meriti, è proprio lì, a portata di mano, non ti resta che afferrarlo! Il libro puoi trovarlo in libreria e a questa pagina Amazon. ed è il regalo più bello che tu possa farti.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
Se ti piace quello che scrivo, seguimi sul mio profilo Instagram: @anamaria.sepe.
Se ti piacciono i nostri contenuti, seguici sull’account ufficiale IG: @Psicoadvisor
Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*