Partiamo con dei dati statistici: secondo l’Osservatorio Europeo dell’Infedeltà (realizzato all’istituto di sondaggi francese Ifop su un panel di donne e uomini d’Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna) gli uomini sono più infedeli delle donne. Una donna su tre, nella sua vita, ha già tradito. Tra gli uomini, la frequenza del tradimento è maggiore: un uomo su due tradisce.
Perché si tradisce?
Come è chiaro, le persone tradiscono per i più svariati motivi, spesso le ragioni possono sovrapporsi ma una cosa è certa: perdonare un tradimento non è mai facile. Se il tradimento è nato a causa della mancanza di amore o per vendicarsi del partner, è quasi impossibile recuperare la relazione. D’altra parte, se le motivazioni che hanno spinto al tradimento sono la mancanza di connessione emotiva, la scarsa autostima oppure una sbandata senza basi, la coppia (preso atto della volontà di entrambi) ha più possibilità di sopravvivere. Più che correre ai ripari, una terapia di coppia potrebbe prevenire tale evenienza mantenendo accesso il desiderio di unione.
Le scuse più assurde (e più comuni) per giustificare un tradimento
Più è lunga una storia, più è probabile che possano esserci periodi di crisi, momenti in cui tendiamo a mettere tutto in discussione, in cui non siamo neppure sicuri se vogliamo davvero che la persona che avevamo scelto ci stia ancora accanto. Quali sono le scuse più comuni che usiamo per giustificare il tradimento? Proprio quelle che vengono fuori quando si viene colti in flagranza di reato, alcune delle quali tutto sommato sono abbastanza logiche, altre invece sono davvero scorrete, eppure molto spesso ci cadiamo.
1. Ti ho tradito perché ti amo troppo
Ebbene sì, alcuni uomini (ma anche donne) arrivano a tirare in ballo persino l’amore, che per fortuna loro non può rispondere. Quale disturbo mentale possa portarli a concepire una giustificazione simile è impossibile da svelare.
2. Non mi sento apprezzato/a
Ecco una delle scuse più comuni per giustificare un tradimento, quella che si usa per far ricadere, paradossalmente, la colpa sul partner. Che i tradimenti nascano in situazioni di crisi relazionale è anche vero. Ma incolpare l’altro di essere la radice di tutti i mali è una maniera comoda per non assumersi le proprie responsabilità. In coppia si è in due.
3. L’ho fatto per noi
Quale bene non è dato a sapersi e purtroppo c’è gente che ci crede davvero. E’ la tipica situazione in cui si attraversa una crisi e piuttosto che chiudere una storia importante ci si mette alla prova prendendo qualche ora di svago, ovviamente senza che il partner ne sia a conoscenza.
4. Soltanto un’avventura
“Ti ho tradito, ma amo solo te”. Due concetti che nella stessa frase stonano tremendamente, come se una scappatella per un bisogno puramente fisico fosse meno importante di una relazione extraconiugale. Sicuramente sono due situazioni che stanno su due livelli differenti, però è bene analizzare e comprendere bene le intenzioni del partner. Sempre di tradimento si tratta. Secondo la stessa logica chiunque è libero di concedersi al primo che capita, tanto è solo una scappatella fisica.
E ancora….della serie: oltre al tradimento la beffa! Ecco altre frasi di giustificazione più usate
1. “Il mio non è un vero e proprio tradimento, ma è un percorso di vita”
2. “Il mio non è un vero e proprio tradimento, perchè quando stavo con lui/lei sentivo di non essere con te
3. “Non ti ho tradito/a io, è una cosa che è successa e basta
4. Lui/lei mi ha solo consolata/o, non è un tradimento
5. Ti ho tradito/a per fare del male a me stessa/o
6. Non so cosa mi sia successo, ero come ipnotizzata/o
7. Guarda che tradire ed essere traditi è la stessa identica cosa!!!
8. Non sapevo cosa stessi facendo. Lei/lui non significa nulla per me”.
9. “Ero ubriaco/a e non ricordo cosa stessi facendo”.
10. “Sta mentendo. Lei/lui è ossessionata/o da me!”
11) “Non c’eri mai per me quando avevo bisogno di te”.
12. “Lei/lui non è importante per me. Ho commesso un errore”.
13. “Non mi sento desiderato/a da te”.
14. “Vorrei che non l’avessi scoperto. Ero sul punto di farla finita”.
15. Sono istintivo/a, è quello che più ti piace di me
16. Non mi sentivo più desiderato/a
17. Mi trascuri per lavoro/figli/faccende domestiche/cane…
18. L’ho fatto per non lasciarti, per tenere unita la famiglia
19. Avevo bisogno di sentirmi vivo/a
20. Tu sei sempre stanca/o ed io ho delle esigenze…
21. Tradirti mi ha fatto capire che ti amo
22. Se mi ami, mi devi perdonare
Il tradimento è il riflesso di un malessere
Il tradimento, che sia platonico o fisico, sembra sempre arrivare come un fulmine a ciel sereno. Eppure, il tradimento, non arriva mai da solo. L’infedeltà è il segnale di un forte disequilibrio affettivo e mette in luce un disamore che, prima, veniva semplicemente ignorato, occultato nella routine di coppia.
Se vi sono delle vulnerabilità (individuali o di coppia), un incontro casuale potrebbe insinuarsi in quelle crepe e dare vita a un tradimento e questo è lo scenario più tipico. Una crepa che si trasforma in uno squarcio. Una fessura sanabile, trascurata per troppo tempo, che a un tratto si converte in un’enorme voragine. Chi tradisce non è da biasimare, avrebbe dovuto lavorare su di sé? Sì. Avrebbe dovuto essere più comunicativo con l’altro? Sì. Entrambi i partner avrebbero dovuto lavorare per migliorare la sinergia di coppia? Certo. Tuttavia siamo esseri imperfetti e, quando decidiamo di ignorare le prime breccioline, finiamo con l’essere sepolti da una frana.
La verità è che l’amore è un impegno condiviso. Anzitutto ci si impegna a valorizzare l’altro e non ferirlo e ci si aspetta che l’altro faccia lo stesso. Si chiama reciprocità e nelle relazioni sembra essere un bene rarissimo. Sono molte le coppie sbilanciate, in cui i due partner sembrano remare in direzione opposte, entrambi affannati, stremati ma in rotta di collisione. La reciprocità racconta la storia di due persone e non di una sola, racconta una meravigliosa storia d’amore e sicurezza, non di tradimenti e gelosie. È con questa reciprocità che insegniamo al partner come vogliamo essere ascoltati, accolti, rispettati e amati.
Se non sai che cos’è la reciprocità e nella vita ti ritrovi sempre a dare senza ricevere in cambio una equa contropartita, probabilmente questo capita perché fin da bambino hai imparato a mettere da parte i tuoi bisogni. Se hai voglia di riscattare il tuo valore di persona completa, a esprimere i tuoi bisogni e farli rispettare, ti consiglio la lettura del mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita», dove spiego in dettaglio come impostare relazioni appaganti, in grado di valorizzarti per ciò che meriti davvero. Il libro è bestseller 2022 e già ha aiutato decine di migliaia di persone a trovare il proprio equilibrio di coppia. Puoi trovarlo in tutte le librerie o su Amazon, a questa pagina. Parla di relazioni interpersonali a partire con la relazione più profonda, troppo spesso sottovalutata e bistrattata, ma indubbiamente la relazione più preziosa, quella che abbiamo con noi stessi.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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