Negli USA si sta parlando tanto di Childhood Emotional Neglect (CEN), un fenomeno che in italiano potremmo tradurre come trascuratezza emotiva nell’infanzia. A un occhio poco esperto, il nome “trascuratezze emotiva nell’infanzia” può dire poco e nulla, ma in realtà nasconde una serie di dinamiche che hanno interessato tutte le generazioni passate e che interessa anche la nuova progenie.
Childhood Emotional Neglect
La trascuratezza emotiva è legata all’incapacità del genitore di rispondere adeguatamente ai bisogni emotivi dei figli. Uno dei compiti fondamentali dei genitori risiede nell’educazione, oggi è sempre più importante parlare di educazione emotiva. Il primo passo per impartire una sana educazione emotiva ai propri figli sta nel convalidare le emozioni che sperimentano quotidianamente e far sì che possano incanalarle nel modo più appropriato. All’educazione che si trasmette con gesti e con parole, si aggiunge quella che il bambino assorbe quasi per osmosi, dove il genitore diventa il modello emotivo del figlio.
Se i genitori non sono in grado di riconoscere i bisogni dei bambini oppure, quando le emozioni si presentano e i genitori le minimizzano con frasi come “non c’è nessun motivo per piangere” o “non è successo niente” o ancora peggio “se non smetti di piangere subito la mamma ti lascia qui al supermercato” staranno dicendo al bambino che la sua reazione, del tutto normale e comprensibile, è inadeguata. Il bambino ha una tendenza a generalizzare: se ciò che provano è inadeguato, loro stessi iniziano a sentirsi inadeguati e sbagliati, è così che nascono insicurezze, fragilità, bassa autostima, sensi di colpa e rabbia ancestrale (quella che da adulti possiamo definire rabbia patologica o con spiccata aggressività).
A differenza dei maltrattamenti, dell’abbandono o dell’abuso, dove i segnali sono evidenti fin da subito, la trascuratezza emotiva non dà sintomi così eclatanti, almeno non fin da subito. La trascuratezza emotiva nell’infanzia crea il terreno fertile per una lunga serie di disturbi e disagi quali: bassa autostima, depressione, vergogna, inadeguatezza, aggressività, incapacità di instaurare legami duraturi e stabili, ammutinamento emotivo, anaffettività, stili di attaccamento disfunzionali e disturbi di personalità.
Disturbi di personalità
La trascuratezza emotiva, portata all’estremo, può essere la causa di disturbi di personalità come il disturbo narcisistico di personalità, disturbo borderline di personalità, disturbo dipendente di personalità..
Come l’infanzia che hai vissuto sta influenzando la tua vita di coppia
Le attuali conoscenze in ambito psicologico, supportate da una vasta letteratura, rivelano l’esistenza di una significativa vulnerabilità psicologica associata alla “negligenza emotiva”. I bambini che crescono privi di una sana educazione emotiva non imparano a valutare, comprendere o usare le proprie emozioni in modo funzionale. Questo “deficit emotivo” si fa sentire in molti ambiti della vita ma ancora di più in ambito sentimentale e nei rapporti intimi. Le conseguenze più comuni dalla Childhood Emotional Neglect, che puoi riscontrare nel rapporto di coppia, sono:
- Incapacità di accedere alle tue emozioni o di esprimerle in modo funzionale e coerente con i tuoi reali bisogni.
- Difficoltà a regolare le emozioni,
- Difficoltà a comprendere realmente i tuoi bisogni.
- Difficoltà a prendere decisioni.
- Difficoltà a instaurare un legame stabile e duraturo.
La trascuratezza emotiva che hai sperimentato durante l’infanzia ti segue come una nuvola invisibile che limita le tue possibilità di essere felice e godere a pieno della ricchezza offerta dalla vita e dalle relazioni sentimentali. Le conseguenze appena elencate interferiscono tangibilmente sulla vita di coppia innescando una serie di sintomi, tutti con un impatto negativo sulla relazione.
La trascuratezza emotiva sperimentata nell’infanzia rende i legami sentimentali più confusi di quanto dovrebbero essere.
Per gestire con successo qualsiasi tipo di relazione, è necessaria una buona dose di intelligenza emotiva. L’intelligenza emotiva include la capacità di sapere cosa si prova in un dato momento e perché, da qui, riuscire a confrontarsi con l’altra persona in modo coerente.
Se durante l’infanzia non hai ricevuto una giusta alfabetizzazione delle emozioni, probabilmente molti scontri/incontri/confronti con il partner potrebbe generare in te e nel tuo partner confusione. Potrebbe esserci anche un’incoerenza tra:
- Le richieste che fai al partner o ciò che riferisci al tuo partner come tua volontà.
- I tuoi reali bisogni (la tua reale volontà)
- Le tue aspettative circa gli eventi e i comportamenti dello stesso partner.
In questo moto, la relazione finisce per diventare un vero puzzle sia per te (che spesso finisci per sentirti incompresa/o), sia per il tuo partner che spesso finisce per sentirsi confuso. E’ difficile affrontare con chiarezza un problema quando non si può toccare con mano ne’ tanto meno comprenderlo.
La trascuratezza emotiva ti fa allontanare dall’altra persona e rende il rapporto meno profondo.
Nel rapporto di coppia ti senti spesso sprovvisto/a di quegli strumenti atti a gestire i conflitti e qui si configurano due scenari differenti. Da un lato c’è chi i conflitti li innesca e tende a esasperare il partner e dall’altro, invece, c’è chi vuole evitare a priori i conflitti. Entrambi gli atteggiamenti inevitabilmente porteranno a un’allontanamento dal partner. Anche qui, in entrambi i casi, dovresti lavorare sulla tua intelligenza emotiva.
Ricorda che dare e ricevere supporto emotivo crea calore, unisce e rende i legami più profondi. Se tendi a ignorare problemi, emozioni e sentimenti discordanti, ti ritroverai con un rapporto superficiale che non sarà in grado di darti le gratificazioni che meriti.
Ti senti disorientato e spesso non sai cosa è giusto.
Tutti i sentimenti e le emozioni, positive o negative che siano, possono essere stimolanti. Se con l’alimentazione mettiamo in moto il nostro corpo, sono le emozioni e sentimenti a fornirci il carburante per affrontare la vita. Le emozioni ci motivano, ci guidano e ci muovono.
Un mancato accesso alle emozioni non solo rende difficile la gestione di ogni conflitto e la messa a fuoco dei propri reali bisogni, ma finisce per mettere anche in dubbio quello che dovrebbe essere l’ABC di una relazione sana, paritetica e matura. Cosa significa? Che spesso puoi avere dubbi su cosa può essere giusto e cosa sbagliato, sia per te che per il tuo partner.
Finisci per avere relazioni non completamente gratificanti
Se non conosci i tuoi reali bisogni, come puoi farti a sentirti profondamente appagata/o? Chi ha una dipendenza affettiva si appaga attraverso l’altro, chi, al contrario, ha sviluppato una certa anaffettività, ripiega inevitabilmente sul lavoro e l’affermazione professionale. Cosa fare?
Un messaggio chiaro che spero ti sia arrivato con questo mio articolo è: “le emozioni sono importanti e non vanno tenute nell’ombra“. Finché rimani inconsapevole, le tue emozioni possono influenzare silenziosamente la tua vita e possono farlo in modo disfunzionale. Fortunatamente, è vero anche il contrario: “se fai luce su ciò che ti porti dentro, puoi iniziare a dare alla tua vita di coppia -e alla tua vita in generale- la rotta che desideri”. Quando ascolti le tue emozioni stai onorando chi sei davvero, ti stai rispettando e stai aprendo le porte a una vita più gratificante. Non tutte le emozioni sono “giuste” ma sono tutte “reali” e quindi vanno accettate e gestite. Qualsiasi emozione è segno della tua umanità e della tua forza.
Inizia a prestare maggiore attenzione ai tuoi sentimenti e anche alle emozioni di chi ti sta accanto. Per farlo, puoi avvalerti dell’aiuto di uno psicoterapeuta che potrà aiutarti ad accrescere la tua capacità introspettiva e la tua capacità di creare legami davvero gratificanti.
Una lettura per accrescere la propria consapevolezza
Siamo tutti il frutto del nostro passato, siamo diventati quello che siamo a causa, (o grazie) alle esperienze che abbiamo avuto in famiglia, con gli amici, a scuola, al lavoro, nelle relazioni. Possiamo però non limitarci a “essere la conseguenza di quello che è stato”, ma regalarci la possibilità di essere semplicemente come meritiamo di essere. Se vuoi migliorare la tua presenza e diventare più consapevole di cosa avviene dentro di te, ti consiglio la lettura del mio manuale di psicologia. S’intitola «Riscrivi le Pagine della Tua Vita». In ogni pagina ti spiego come acquisire maggiore libertà di scelta, svincolandoti dai bisogni insoddisfatti e costruendo la tua piena autonomia. Il libro lo trovi nella tua libreria di fiducia o su Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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