Quando pronunciamo parole d’amore, più che innamorati sembriamo fuori di testa. Basterà pensare alle più celebri dichiarazioni: «Sono pazzo di te», «farei qualsiasi cosa per te!», «non riesco più a pensare a niente», «sei tutto il mio universo», «senza te non posso vivere» (…), siamo abituati ad adottare un linguaggio d’amore che somiglia più a qualcosa di patologico che non al vero amore, consapevole e incondizionato.
Non voglio infrangere nessuna magia, l’amore romantico fa sognare, languire… ma non funziona da solo. Ogni sentimento d’amore è regolato da chi lo prova e, in base alle circostanze, può essere alimentato o assopito. Chi è innamorato spesso si sente più come un «prigioniero d’amore» che non come un attore, padrone della propria vita (e in pieno possesso delle facoltà mentali). Eppure l’amore non dovrebbe lanciarti a tutta velocità verso destinazioni sconosciute, non è qualcosa di divorante, ma qualcosa che va compreso, accolto e di cui ci si prende cura in due. Ecco perché può essere utile chiarire quali sono i requisiti giusti per un rapporto di coppia appagante. L’amore, da solo, serve a poco. Sono necessari tanti altri ingredienti per ottenere quel «vissero felici e contenti».
7 requisiti indispensabili per una relazione appagante
Quando due persone si amano, hanno già molto ma non tutto. L’amore, da solo, non basta a far funzionare le cose. Ci vuole comprensione, complicità, accettazione, condivisione, ascolto (…) e queste, sono tutte qualità che alimentano l’amore ma che non sono dotazioni di serie: vanno conquistate e vanno costruite insieme. Ecco quali sono i 7 requisiti che garantiscono una relazione stabile e appagante.
1. Sicurezza e ascolto empatico
La prima promessa che i due partner dovrebbero farsi a vicenda risiede nella sicurezza: ognuno deve concedere all’altro lo spazio e il tempo per parlare, per esprimere se stesso nella massima serenità. Si può ascoltare l’altro con attenzione e pazienza, sforzandosi di comprendere il suo punto di vista e senza partire prevenuti. In più, nel dialogo, bisogna imparare a concedersi la calma per riformulare le frasi… ah, quanti litigi si risparmierebbero! Non sempre è facile esprimere alcuni concetti, quindi, ciò che diciamo non equivale sempre a ciò che volevamo intendere: è importante concedere il beneficio del dubbio se un concetto è stato espresso male. È importante imparare ad ascoltare davvero, senza scattare sulla difensiva e senza sentire il bisogno di sopraffare l’altro per sentirsi sicuri: la relazione in sé dovrebbe far sentire accettati.
«Qualsiasi cosa dirai potrà essere usata contro di te», questa frase terrorizza molte persone che, vedendo l’impazienza e l’aggressività difensiva altrui, finiscono per non esprimersi. Ecco perché è necessario rendere la relazione un luogo di confronto sicuro, calmo e di non giudizio, dove entrambi i partner possono trovare ascolto empatico e comprensione. Questi ingredienti partono con un presupposto di base: io accetto il mio partner così come è e non ho l’ambizione di cambiarlo, accettandolo così come è, non sento il bisogno di fargli cambiare idea se non condivide il mio stesso punto di vista su una questione…!
2. Stima
Anche le persone più simili tra loro hanno delle divergenze. Le idee e le opinioni dell’altro vanno rispettate e non schernite o screditate. «La tua idea non mi piace ma la rispetto, la rispetto perché ti stimo». Dovrebbe essere questo il prerequisito fondamentale, a che serve dire «sono pazzo di te» se poi non c’è stima?! Se hai scelto quel partner, è perché ti piace e nutri in lui una profonda stima. Se non stimi il tuo partner, vuol dire che la tua relazione è disfunzionale e un “accordo” probabilmente non servirà a molto.
3. Chiarezza
«Ti sei irrigidita. Cosa è successo?». «Niente! Sto bene!». Ecco il tormentone di molte persone che nutrono l’aspettativa irrealistica che il partner capisca e interpreti ogni variazione umorale. Ecco una notizia bomba: esiste il dialogo e serve a comunicare e prevenire rigidità di ogni sorta.
Un altro requisito fondamentale, infatti, è la chiarezza. Chiarezza di intenti, di aspettative, dei bisogni… Ricordando che al partner possiamo fare richieste ma che egli può declinare, può dire di no. Se il partner dovesse perdere il suo diritto al «no», allora le nostre non sarebbero richieste ma pretese. A te piacerebbe avere una relazione con qualcuno che ti impone cosa fare, non lasciandoti la possibilità di sottrarti? Non credo. I compromessi esistono in ogni relazione ma se una relazione è fatta solo da compromessi, l’amore muore.
Chiarisci cosa ti piace e cosa non ti piace. Non aspettare che il tuo partner ti legga nella mente. Chiarisci quali sono le tue aspettative e in che direzione vuoi che vada la coppia. Sulla base di questi chiarimenti, poi, potrete trovare delle finestre di dialogo e dei punti di incontro che possano andare bene a entrambi.
4. Confini sani in coppia sana
I confini regolano l’intera relazione, in ogni coppia bisogna trovare un equilibrio tra vicinanza e distanza, tra interdipendenza e autonomia. Le relazioni sane riescono a trovare un perfetto equilibrio tra i due poli. Mentre nella dipendenza affettiva vige il bisogno fusionale (esisto attraverso te, mi annullo per te), per il partner evitante le parole d’ordine sono autonomia e distanza emotiva. Impara a scandire la giusta distanza nella coppia così da poter essere un noi composto da due identità diverse.
5. Rinnovamento
Le coppie più felici sono quelle che sanno rinnovarsi. Il rinnovamento è l’antitesi della stagnazione. Ma cosa significa davvero rinnovarsi? Rinnovarsi significa crescere insieme, fare progetti e condividere nuove esperienze. Si cresce insieme con la convivenza, affrontando le sfide della vita e anche sperimentandosi in nuovi contesti.
Una ricerca (Aron et al., 2013), ha dimostrato che vi sono determinate attività, soprannominate NICE (acronimo inglese per New, Interesting, Challenging, Exciting) che possono migliorare la qualità della relazione. Queste attività devono essere: nuove, interessanti, stimolanti ed eccitanti. Brevi esperienze di coppia in cui mettersi in gioco, mettere alla prova se stesso e il partner. Le attività NICE aiutano a uscire dalla zona di comfort, aiutano a rinnovarsi, migliorare la percezione di sé e la coesione di coppia! Se ne hai la possibilità, organizza qualcosa di nuovo, coinvolgente ed eccitante. Le attività da fare sono tantissime: una partita a paintball, una gara su un circuito go kart, una partita a tennis o qualsiasi attività coinvolgente che non avete mai fatto prima. La ricerca citata aveva esaminato attività come lezione di sci e di vela prese insieme dalla coppia.
In realtà, per rinnovarsi, andrebbe bene qualsiasi nuova attività che vorreste fare: una fiera, una sagra di paese o una mostra, così come la visione di uno spettacolo al teatro o tanto altro. C’è un numero infinito di attività che potete sperimentare insieme e che possono rinnovare la coppia. Come premesso, l’amore non basta, inventiva e creatività sono doti da sviluppare e condividere.
6. Nessuno porta il conto
Nonostante le nobili intenzioni che potrebbe avere una persona innamorata, siamo tutti esseri umani e in quanto tali, fallibili. Se il partner commette un errore, certamente bisogna parlarne e affrontare la questione con attenzione e cura, ricordando che nella coppia non esiste l’ergastolo. Un errore non va scontato per l’intera vita. Le cose non vanno rinfacciate, rinfacciare significa nutrire rancore e questo lede il benessere di coppia. Se il tuo partner ha commesso qualcosa di imperdonabile, allora fai un favore a entrambi e lascialo, perché se non riesci a perdonargli qualcosa trasformerai la vita di entrambi in una condanna. Un requisito indispensabile, dunque, è la capacità di lasciarsi il passato alle spalle, senza covare rancore, senza rinfacciarsi nulla.
7. Vicinanza emotiva
Nella coppia, il partner dovrebbe sentirsi valorizzato e supportato e non di certo schernito e umiliato. Alcune persone, di indole, non perdono occasione per stuzzicare o sottolineare errori altrui: questo è un comportamento altamente nocivo per l’autostima del partner e per la stessa relazione.
Come premesso, la relazione dovrebbe essere un luogo sicuro in cui poter essere se stessi, entro il quale potersi esprimere e mettere a nudo le proprie fragilità, riscoprendo sempre la vicinanza emotiva dell’altro. Se la tua relazione somiglia più a un campo minato che stressa e terrorizza, qualcosa non va, cerca di analizzare la scelta del partner e il perché state ancora insieme. Ricorda che non sei prigioniero d’amore ma una parte attiva.
L’appagamento di coppia non è un’utopia
Lo so, ci insegnano che l’amore è cieco e così facendo ci dicono implicitamente che dobbiamo accontentarci di ciò che capita. Accontentarsi è sbagliatissimo e se ci rifletti, lo sai anche tu! La vita è unica e non è fatta per essere sopportata, non ci dobbiamo accontentare in amore, dobbiamo piuttosto imparare ad accogliere l’amore che meritiamo. Nel mio nuovo libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», ti parlo di relazioni ma, ancora di più, ti parto di te e di cosa puoi fare per te stesso per costruirti una storia d’amore appagante, lavorando sui carichi emotivi che ti porti dal passato. Come ti ho spiegato, le nostre esperienze ci rendono ciò che siamo ma noi non siamo impotenti. Sono molte le cose che puoi fare per te stesso e che puoi spiegare al tuo partner, nozioni che fino a oggi ignori. Anzi, che ignorerai soltanto fino al 4 luglio. È, infatti, a partire dal 4 luglio che il mio manuale di psicologia «d’Amore ci si Ammala, d’AMORE si Guarisce» sarà disponibile in tutte le librerie d’Italia. Intanto puoi partecipare al pre-ordine su Amazon, da questo indirizzo. Ricorda: ambisci sempre al meglio! Io te lo auguro.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita» e dell’attesissimo «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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