Ti svegli la mattina e già ti senti una povera vittima della tua vita. Poi, ci sono quelle giornate in cui non fai altro che puntare il dito verso qualcuno, qualcuna o qualcosa che pensi ti offenda, ti screditi. Ma il tuo peggior nemico sei TU! Prova ad osservarti con obiettività: in che modo ti rivolgi a te stesso? Ecco, ti accorgerai che hai a che fare con interlocutori interni, inconsci, di cui magari non ti accorgi ma che non sempre sono gentili e affettuosi anzi direi sgarbati e severi: eredità del passato, teatri mentali che ti rendono una persona insicura, svalutata e ipercritica. Voci che ti parlano da dentro e che dicono sempre le stesse cose, noiose e pesanti; in molti casi prendono il sopravvento, acquistando sempre più potere. Attingono da esperienze lontane, da atteggiamenti svalutanti che sono stati assorbiti, integrati nei tuoi modelli di pensiero, interiorizzati come punto di vista per interpretare il ruolo: “Io non valgo”, ” non mi sento meritevole d’amore”
A volte queste voci sono forti e chiare, altre sussurrano e quasi non te ne accorgi
E intanto prendi decisioni sbagliate, permetti a qualcuno di sminuirti o abusare di te, oppure ti concentri sui bisogni e desideri degli altri ignorando i tuoi. E’ la legge della negatività; quando ci si trascura, ci si sente depressi, schiacciati dalla rabbia, non riusciamo a prendere tempo per qualcosa di bello, ci sentiamo persone indegne, prive di valore, di fascino, non permettiamo a nessuno di conoscerci.
La voce interiore ipercritica spadroneggia nel momento in cui credi di essere senza speranza, impotente, costretto o colpevole. E gliela dai vinta ogni qualvolta ti dedichi a qualcuno pur non volendo, quando permetti a qualcuno che abusi di te. Quando ti precludi la vita che vuoi vivere. Questo dialogo interno distruttivo diventa tossico nelle relazioni più strette! Perché indipendentemente dalle circostanze, ti fa sentire insicuro, dubbioso, finendo per assumere un comportamento tale da allontanare l’altro, in una sorta di profezia che si auto avvera.
Ecco come ti vedi
“Sbaglio sempre”. “Non ce la faccio”. “Sono troppo stupida per riuscire”. “Non sono abbastanza interessante”. “È tutta colpa mia”. “Non mi ama come prima”. Sono solo alcuni dei pensieri che formuli attingendo dal tuo “critico” interno che ti giudica, emette sentenze, commenta, rimprovera, valuta. E non perde occasione per farti notare quanto sei inadatta, ridicola, inappropriata. Non sei abbastanza, Non vai bene, questo ti dice realmente. Un personal coach che non motiva ma schiaccia. Un “genitore” ipercritico piazzato dentro di te, che torna sempre sugli stessi argomenti rendendoti instabile, scoraggiata e debole.
Ecco come ti appare il mondo
Non hai scampo. Ti vedi brutta dentro…e anche il mondo lo vedi brutto! A volte, infatti, la tua voce interiore ama lamentarsi, piagnucolare e brontolare. Ti ripete che tutto intorno è scadente, terribile, assurdo, dice che sei la povera vittima di un mondo crudele ed egoista, impantanata in realtà avverse, accanto alle persone sbagliate. Ti mette alla prova e ti surclassa con i suoi giudizi drastici ed esasperati: nessuno è in grado di capire, di fare bene, sono tutti pazzi, corrotti, stupidi, maleducati. Si sfoga e tenta di suggestionarti con immagini forti e alla fine ci riesce, sembra tutto vero: il problema sta sempre nell’altro, comunque fuori da te. E così ti tiene nello stesso posto a fare le stesse cose senza cambiare niente, stressandoti e rendendoti instabile. La voce lagnosa non è ribelle, né rivoluzionaria, alla fine sa solo dire ‘Non posso farci niente’.
L’amore per se stessi passa attraverso la conoscenza di sé
Come possiamo imparare ad amarci perdutamente? La risposta sta nell’essere sinceri con se stessi. La strada verso la vera consapevolezza di noi stessi è costellata di ostacoli che ci impediscono di vederci realmente per ciò che siamo. Si tratta di ostacoli che si basano sugli automatismi che governano la nostra vita e che, in maniera circolare, rinforzano la nostra permanenza in una esistenza puramente automatica e incosciente.
La menzogna è forse il più invisibile ostacolo al lavoro su noi stessi. e persone non conoscono se stesse, eppure si comportano come se si conoscessero; hanno opinioni su ogni cosa anche se non si concedono mai del tempo per un vero contatto con se stesse e con la realtà per comprendere la verità dei fatti ed avere una profonda conoscenza. Se ciascuno di noi riuscisse già a vedere tutto questo, a partire da questa piccola consapevolezza potremmo iniziare a rimuovere gli ostacoli che si contrappongono alla piena coscienza di noi. Ecco alcuni spunti di riflessione
- Non vuoi fare una certa cosa? Spiega il vero motivo, niente scuse o giustificazioni esterne.
- Trovi che un amico stia sbagliando? Dillo apertamente, a lui, non a tutti. Fallo con modi gentili, ma non nascondere il tuo disappunto.
- Hai un problema o lo avete in più persone? Ammettilo e coinvolgili per risolverlo. Fallo nel modo giusto, senza presentarlo come una tragedia, ma spiega come stanno le cose.
L’errore che più commettiamo è far dipendere la nostra felicità da qualcosa o qualcuno. Nessuno può renderti felice. Nessuno, lo ripeto. Questo esercizio che trovi di seguito vuole solo aiutarti a capire che la tua felicità dipende da te. Perché quando impariamo a credere nel tuo valore non avrai bisogno di dipendere da nessuno!
- Pensa a una persona che ti è vicina, che ami e ti ama, su cui conti.
- Immagina che per essere felice prenda una strada diversa, che la porti lontano da te. Immagina la sua gioia, concentrati sulla sua felicità.
- Pensa a come potresti vivere senza la sua presenza, a come impegnare al meglio il tuo tempo, a come continuare a essere felice anche senza.
- Immagina la tua forza nel lasciare che sia libera di fare la sue scelte e felice. E immagina te felice di aver saputo come amare oltre i tuoi interessi personali.
Come darsi affetto da soli?
Potenzialmente, ogni gesto di attenzione verso i nostri bisogni o inclinazioni può rappresentare un modo per avere cura di sé stessi. Incluse quelle parti che allontaniamo perché consideriamo meno desiderabili o meno importanti delle altre. Come tutti gli atteggiamenti, anche l’approccio positivo alla vita può essere appreso. Cambiare atteggiamento mentale verso se stessi e la vita e quindi imparare a diventare più positivi, implica un allenamento quotidiano e costante che consiste nell’acquisizione di piccoli “esercizi cognitivi” che inizialmente richiedono uno sforzo razionale e consapevole per poi gradualmente essere interiorizzati. A tal proposito ti darò qualche suggerimento per allenarti mentalmente.
Le ricerche di psicologia sociale dimostrano che i comportamenti, perlopiù, sono figli dell’abitudine. Pertanto è intervenendo sulle abitudini che puoi modificare quegli aspetti del tuo carattere che non ti piacciono e che sono alla base della personalità. A tal proposito ti darò qualche suggerimento per allenarti mentalmente. Per impostare una routine basata sulle abitudini indubbiamente serve tempo. Gli studiosi hanno stimato in oltre due mesi il tempo necessario per “installare” un’abitudine. Ma una volta che agisci per abitudine, diventi la persona collegata a quell’abitudine.
1. Concentrati sulle cose positive, setaccia le esperienze, valorizza quelle che ti fanno bene, disperdi quelle negative. Di sicuro hai da raccontare a te stessa cose di cui ne vai orgogliosa.
2. Punta l’attenzione su ciò che è più utile e positivo, evita di pensare continuamente a ciò che disturba. Impara a lasciare andare. Devi fare in modo che le ferite del passato non siano motivo di negazione del presente. Qualsiasi sia la causa legata al tuo dolore, adesso sei qui, in questo mondo. Puoi apprezzare tutte le meraviglie della vita.
3. Rallenta per assaporare ciò che c’è di buono, goditi le cose. Trova momenti per distaccarti e allontanarti da quelli che assillano. Vai matta per le coccole del tuo cane? Hai piacere a chiacchierare con una tua amica? Anche le cose semplici possono riempirti il cuore.
4. Sii indulgente con te stessa. Smorza il critico interiore. Hai fatto un errore? Pensi di aver fatto una brutta figura? Che te ne importa, la vita va avanti! Se hai fatto un errore, pensa a cosa hai imparato facendolo, cosa avresti fatto in maniera diversa, e come puoi usare questa conoscenza in futuro. Le persone che non riescono a rilassarsi sono così incastrate nel tentativo di essere perfette che si sentono come dei grandi perdenti, se fanno un qualche passo falso nel percorso.
5. Concentrati sul presente, su quello che puoi fare da ora in poi. L’autocritica non serve, concentrati sulle forze costruttive. Il passato è sepolto, tocca ora a te rinascere, rialzarti più forte di prima!
5. Blocca il flusso dei pensieri negativi, non farli circolare liberamente. Concedi alle preoccupazioni del tempo limitato, imparando ad averne il controllo senza farti travolgere. Ogni problema ha sempre una soluzione. In ogni circostanza c’è sempre qualcosa di buono da cui ripartire. Ogni esperienza, per quanto dura, offre sempre un insegnamento che ci aiuterà a migliorare nella vita. Non c’è nessun problema tanto grande da non poter essere affrontato, anche se si deve convivere con difficoltà e disagi.
6. Connettiti agli altri, apriti a nuove esperienze…..ricorda che si vive una volta sola!
Impara a inserirti nella lista delle tue priorità
Detto così può sembrare un’idea egoista, ma non significa calpestare i diritti degli altri, semplicemente significa far valere i tuoi, implica cercare un equilibrio tra ciò di cui hai bisogno e ciò di cui hanno bisogno le persone intorno a te. Si tratta di rivalutare i tuoi obiettivi e stabilire delle priorità. Dopo tutto, se non lo fai tu, chi lo farà per te? Ricorda che l’amor proprio inizia in casa tua.
Volersi bene è fondamentale poiché le emozioni influenzano la nostra qualità di vita. Nel momento in cui iniziamo ad amarci, i nostri pensieri e sentimenti cambiano. Di conseguenza prenderemo decisioni diverse, che a loro volta influenzeranno tutta la nostra vita. Avrai capito che l’amor proprio è alla base della nostra esistenza, ci aiuta a fare scelte consapevoli e a guidarci nella giusta direzione. Inizia oggi la tua trasformazione mentale…Impara a creare spazio intorno a te e dentro di te, quello spazio che ti consente di vedere, di ascoltare cosa tieni dentro di te e che scegli di non portare fuori per paura, per difesa….solo così riuscirai a innamorarti di te perdutamente. E io te lo auguro di cuore.
Una lettura per vivere felici sia da single che in coppia
«d’Amore ci si Ammala, d’AMORE si Guarisce» è il secondo libro ed è il PRIMO libro di Psicologia a fornire un’analisi schietta e sincera su come funzionano le dinamiche psicoaffettiva che ci accompagnano, dalla nostra nascita a oggi. È, in assoluto, il primo libro di psicologia che tiene conto, a 360° delle basi biologiche che accompagnano lo sviluppo umano e di come queste influenzano processi come l’attrazione, l’innamoramento, l’amore e… gli incastri emotivi! Sì, gli incastri emotivi sono diversi dall’amore e nel libro tracciamo un netto confine tra quelle che sono le dinamiche interpersonali sane (e che fanno bene) e ciò che invece è disfunzionale e finisce per danneggiarci o addirittura distruggerci nella nostra identità. Quanti di noi, infatti, si sono persi fondendosi nella coppia? Quanti di noi, hanno trascurato i propri bisogni per il bene dell’altro? Purtroppo, molti!
Quando siamo in coppia, dimenticano di nutrire la nostra identità e di far valere quei bisogni legittimi che rappresentano l’ABC del benessere psicofisico personale. Eppure, un modo assertivo per affermare se stessi e far valere i nostri bisogni, c’è! È necessario “solo” imparare ad ascoltarsi, comprendersi profondamente e comunicare all’esterno ciò che ci portiamo dentro. Come? Anzitutto guarendo. In questo libro, infatti, non ti racconto una favola, non addolcisco la pillola, nessuno affermerà che risanare se stesso sia un gioco da ragazzi. Non ti racconterò una storia d’amore, piuttosto ti fornirò gli strumenti per comporne “UNA VITA TUA”, ricca, ricchissima e piena di emozioni tutte da vivere. Perché le emozioni vanno vissute e non subite, così come l’amore. Impara a vivere l’amore che meriti. Perché come scrivo nell’introduzione del libro “Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso”. Il libro lo trovi su Amazon, a questo indirizzo e su tutti gli store online.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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