Il sovraccarico emotivo, anche conosciuto come sovraccarico affettivo o iperstimolazione emotiva, si verifica quando una persona è esposta a un livello eccessivo o prolungato di stimoli psicoaffettivi, che superano la sua capacità di elaborazione e gestione delle emozioni.
Le emozioni coinvolte nel sovraccarico emotivo possono includere ansia, paura, tristezza, rabbia, frustrazione, euforia o persino sentimenti contrastanti (per esempio, alcune persone possono sentirsi eccitate e annoiati contemporaneamente). L’iperstimolazione emotiva non è qualcosa da prendere con superficialità dato che può avere seri impatti sulla salute fisica e può rendere difficoltoso il normale svolgimento delle attività quotidiane. La persona “sovraccarica” infatti, dovrà fare i conti con una sensazione di oppressione, una sorta di sopraffazione emotiva che ben presto li farà sentire esausti o apatici. Questa condizione, come premesso, può anche innescare sintomi fisici, quelli più comuni sono:
- mal di testa,
- disturbi del sonno,
- gonfiore addominale,
- iperidrosi,
- disturbi gastrointestinali (digestione lenta, bruciore di stomaco, sindrome del colon irritabile).
Il sovraccarico emotivo può essere causato da una serie di eventi o fattori stressanti. Tra le cause più frequenti:
1) Stress acuto
Incidenti, lutti, separazioni e divorzi, traslochi, tradimenti, perdita del lavoro e tracolli finanziari sono i fattori di stress acuto più diffusi.
2) Stress cronico
Più silenzioso e sottovalutato dello stress acuto è la sua forma cronica. In genere, ignoriamo le condizioni che causano stress cronico perché fanno parte della nostra vita quotidiana e, quindi, ci siamo “abituati” a sopportarle. L’unico inconveniente è che il nostro apparato psicofisico non è fatto subire! Nell’ideale, dovremmo circondarci di persone genuine, pronte ad accoglierci e garantirci la massima accettazione e cooperazione. Ahimè, la vita di molti di noi non è così ideale. Allora anche le relazioni affettive possono trasformarsi in fattori di stress cronico quando il partner è altamente lesivo, scostante e richiedente. Analogamente, anche un ambiente di lavoro usurante può costituire un fattore di stress cronico. Le scadenze economiche e le responsabilità familiari, rappresentano pressioni costanti nella vita quotidiana.
Tutto ciò che ti fa affannare, innervosire, disperare e preoccupare… rappresenta un carico emotivo. Quando tanti fattori si accumulano, ecco che si verifica un sovraccarico e boom, la tua struttura psicofisica ne risente! Nel corpo, i primi segnali d’allarme arrivano dal sistema immunitario che diviene più fragile. Nella mente, invece, le manifestazioni possono essere numerose, così come vedremo successivamente.
3) Sensibilità, altruismo ed empatia
Le persone che non hanno mai avuto la possibilità di imparare ad autoaccudirsi e autocontenersi, tendono a vivere le emozioni in maniera dirompente. Questo le espone a molti più rischi, soprattutto quando entrano in risonanza con i problemi altrui, addossandosi anche responsabilità che non le competono.
4) Disturbi d’ansia, disturbi dell’umore…
Le persone che soffrono di disturbi d’ansia, depressione o altre condizioni psicopatologiche, sono più suscettibili all’iperstimolazione emotiva.
5) Esperienze traumatiche passate
Chi ha vissuto esperienze traumatiche e stress acuti nel passato, può sviluppare una certa vulnerabilità emotiva. Il risultato? Può avere reazioni molto intense anche con stimoli che, di norma, sarebbero sottosoglia.
6) Cambiamenti ormonali
Fluttuazioni ormonali, come quelle che si verificano durante la gravidanza o in alcuni momenti del ciclo mestruale, possono influenzare le risposte emotive e aumentare la suscettibilità all’iperstimolazione emotiva.
7) Eccessiva esposizione ai media
Le persone che si espongono in modo eccessivo a contenuti emotivamente carichi attraverso i media, come notizie tragiche o drammi televisivi, possono essere più suscettibili a un sovraccarico emotivo.
8) Relazione disfunzionale
Che sia con un genitore o con un partner, le relazioni disfunzionali rappresentano un fattore di rischio sia in termini di sovraccarico emotivo sia in termini di salute fisica. Avere un partner distante, passivo, non partecipe alla vita di coppia, può essere deleterio e divenire un pozzo psicoaffettivo senza fondo: tu continui a investire e a non ricevere in cambio l’amore e le attenzioni sperate.
Anche elevati livelli di ambivalenza relazionale (per intenderci, le storie con i partner che fanno il bello e il cattivo tempo! Che sfruttano ogni minima occasione per litigare, che affermano di amarti ma poi ti sminuiscono…) non solo costituiscono, di per sé, un enorme sovraccarico emotivo, hanno anche dimostrato di essere un fattore di rischio cardiovascolare.
10 indicatori di sovraccarico emotivo
1) Ansia e nervosismo
Avere i nervi a fior di pelle, preoccuparsi e scattare per un non-nulla… sono chiari sintomi di sovraccarico emotivo. Questi, in genere, sono accompagnati da frequenti mal di testa. La tensione accumulata, infatti, è anche muscolare. Palpitazioni e difficoltà a rilassarsi sono molto frequenti.
2) Irritabilità e sbalzi d’umore
Una persona con sovraccarico emotivo può diventare facilmente irritabile e reagire in modo eccessivo a situazioni che normalmente non la disturberebbero. Ciò può portare a sbalzi d’umore, in cui lo stato d’animo cambia rapidamente da una forte tristezza o rabbia a momenti di vuoto, indifferenza o euforia.
3) Stanchezza e affaticamento
La gestione delle emozioni richiede tantissime energie, questo investimento si fa pagare caro! L’iperattivazione emotiva, infatti, è molto stancante e causa una sensazione di affaticamento, anche dopo un sonno apparentemente sufficiente.
4) Difficoltà di concentrazione
Rumori leggeri, odori, luci… tutto diventa insostenibile. Con un’eccessiva attivazione emotiva, la capacità di concentrazione può ridursi, rendendo difficile completare attività quotidiane o svolgere il proprio lavoro o studio in modo efficace.
5) Problemi di sonno
Il sovraccarico emotivo può interferire con il sonno, causando difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti durante la notte o un riposo non rigenerante.
6) Sensazione di pesantezza
Le emozioni intense possono causare una sensazione di oppressione o di pesantezza, come se la persona tentasse di andare avanti, nella vita, portando 10 casse d’acque sulle spalle!
7) Interesse altalenante
Se con la depressione vi è un netto calo d’interesse nelle attività che solitamente si ritengono piacevoli, nel sovraccarico emotivo, l’interesse diventa intermettente. A tratti, la persona si sente apatica e potrebbe evitare di fare cose che normalmente apprezza.
8)Agitazione psicomotoria o passività
Difficoltà a stare fermi, quindi gambe che si muovono, irrequietezza… Sono una diversa faccia della stessa medaglia. Dall’altro lato, infatti, vi è l’immobilismo, la passività e la più oscura apatia. La persona non è più in grado di rispondere agli stimoli e per reagire, deve sforzarsi molto.
9) Isolamento sociale
Quando lo stress cronico è alle stelle, insieme alla passività, può subentrare il ritiro sociale. Gli altri vengono visti come nemici da cui proteggersi, come persone completamente inutili oppure, estremamente distanti. In quest’ultimo caso, può emerge un senso di solitudine.
10) Sensazione di impotenza
Il sovraccarico emotivo può far sentire una persona impotente nel fronteggiare le avversità della vita. Il senso di impotenza può influenzare negativamente la visione del futuro e la fiducia in se stessi. È importante comprendere che si tratta di emozioni che hanno un’origine che può essere indagata, compresa ed elaborata.
Come rimediare?
I fattori di sovraccarico emotivo possono essere molto soggettivi. Per esempio, per chi soffre di germofobia, prendere un pullman gremito di persone può essere un forte fattore di stress, così come tenere un discorso pubblico per chi soffre di fobia sociale. Le persone con storie di abbandoni e tradimenti, potrebbero vivere ogni litigio o contrasto con il partner come qualcosa di devastante.
Lo specifico perché l’elenco visto in precedenza è solo indicativo. Sono sicura che tu sai bene cosa ti appesantisce e ti fa trattenere il respiro! Il segreto per non sentirsi sovraccarichi? Crearsi un ambiente su misura. Una nicchia ecologica (il proprio ambiente ideale si chiama così in biologia animale) ideale, dove lasciar entrare solo chi prova per te stima e accettazione e accompagnare al varco chi sfrutta, umilia, deride o peggio, lancia frecciatine nascondendosi poi dietro a un dito (una forma aggressività passiva molto frequente)!
Quando alcune persone devono proprio condividere il tuo stesso “spazio vitale” -e, dunque, per eventi e persone inevitabili -, l’unica cosa che puoi fare è porre una “distanza di sicurezza emotiva”. Praticare il distacco emotivo non è così difficile come sembra ed è l’unico rimedio possibile per chi è particolarmente sensibile. Lavorando su te stesso e imparando ad auto-accudirti, non ci sarà modo di perturbare la serenità conquistata. Se hai voglia di crearti il tuo ambiente ideale, farti rispettare e lasciare fuori dalla tua vita qualsiasi fonte di sovraccarico emotivo, ti consiglio la lettura del libro pluripremiato «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», lo trovi in tutte le librerie o su Amazon, a questo indirizzo.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Autore del bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita» (tradotto in 5 lingue) e del libro più consigliato dai terapeuti «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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