Le relazioni sono un aspetto essenziale della vita umana, ma spesso possono portare a dinamiche complesse. Una delle chiavi per una relazione sana e duratura è l’indipendenza emotiva dei partner. Una coppia emotivamente indipendente è caratterizzata da una forte base di fiducia e comprensione reciproca, ma al tempo stesso consente ai partner di mantenere una propria identità e autonomia.
Nell’immaginario comune l’amore è la fusione di due corpi in un’unica anima; la metà mancante di una mela
Nell’ottica di questi concetti, il pensiero di due individui autonomi, indipendenti, differenziati l’uno dall’altra, appare come una seria minaccia per il rapporto. In effetti, tra i difetti che caratterizzano noi esseri umani, troviamo una dose notevole di dipendenza nelle relazioni dove il benessere personale e la felicità sono strettamente correlati al comportamento di un altro individuo.
All’inizio di un amore, quando le emozioni che si provano per un nuovo partner sono così intense da togliere il fiato, spesso si vuole dedicare ogni secondo della propria giornata all’altra persona. Nei casi più estremi, si arriva al punto da annullarsi completamente, perdendo di vista i propri bisogni e la propria identità, si arriva a fare questo per non rischiare di perdere la persona amata. Assistiamo dunque a una modalità distorta di vivere la relazione, una forma di appagamento sostitutivo a ciò che ci manca che provoca sia sintomi che effetti spiacevoli. Ovviamente, non si tratta di vero appagamento, ma di compensazione.
La nostra felicità non può dipendere sempre dal partner
La convivenza è un’esperienza meravigliosa, ma può nascondere delle insidie da non sottovalutare. Pena: l’auto-smarrimento. La coppia non è sinonimo di rinunce sofferte, privazioni e sacrifici. Si può essere felici anche avendo interessi diversi; ricavando un po’ di tempo per se stessi, nel totale rispetto dell’altra persona. La vera minaccia per un rapporto è l’amore simbiotico.
Quando uno dei partner è disposto a dimenticare se stesso pur di accontentare l’altro in qualunque aspetto, si crea un dannoso disequilibrio tra le due parti. La persona dipendente accetterà qualunque tipo di comportamento del partner pur di renderlo felice. In questo modo soltanto i bisogni di una delle due parti coinvolte sono soddisfatti, mentre quelli dell’altra sono ignorati completamente.
Si può amare ed essere liberi, consapevoli e presenti, con il giusto distacco ma anche con la giusta partecipazione
È evidente che le emozioni sono fondamentali nella vita, poiché riescono a farci sentire partecipi della realtà circostante, ma nello stesso tempo devono venire gestite in maniera equilibrata.
Una sana capacità di autoregolazione emotiva rappresenta senza dubbio la base per impostare un rapporto sentimentale, dove la coppia non rimane legata dalla paura dell’abbandono, ma dalla consapevolezza di essersi scelti vicendevolmente e di poter mantenere la propria autonomia. In questo senso un certo distacco emotivo in amore non può che essere vantaggioso, in quanto oltre ad evitare inutili tensioni, contribuisce a potenziare l’autostima e il senso d’appartenenza.
Essere in coppia è un piacere, non un sacrificio
Essere indipendenti all’interno di una coppia è una prerogativa che dovremmo imparare tutti a mettere in pratica sin da subito, quando si inizia una relazione. Non si perde la propria dignità dando vita a una coppia! Si può benissimo trovare un punto di equilibrio tra la propria realizzazione e la vita di relazione. E in realtà dovrebbe essere una regola di vita che dovremmo applicare a tutti i rapporti umani che coltiviamo durante la nostra esistenza.
Mantenere il più possibile i propri spazi e la propria indipendenza aiuta certamente a cementificare la coppia: bello condividere passioni, esperienze, momenti importanti… Altrettanto bello preservare passioni individuali, momenti da passare da soli ciascuno con i propri amici, essere in grado di concepire una vita anche senza il partner. Se impariamo a controllare come investiamo le nostre emozioni, potremmo risparmiarci anni di sofferenza e dolore, e trovare equilibrio nelle relazioni che instauriamo nel corso della vita.
“Amare con distacco” non vuol dire essere distaccati, vuol dire essere capaci di amare e restare se stessi in ogni situazione, cercando di essere al meglio e di fare il meglio. Non ci preserva dalle sofferenze, in quanto siamo umani, ma ci aiuta a gestirle, a comprenderle, e fa in modo che possiamo agire e non subire, cioè essere parte attiva, e non passiva, in un evento emotivo che ci coinvolge.
Come applicare il distacco emotivo nella relazione
Per affrontare in maniera giusta il distacco da una persona amata è necessario innanzitutto acquisire la consapevolezza che un rapporto sentimentale deve garantire la massima libertà a entrambi i partner.
Il distacco emotivo dal partner non deve essere confuso con freddezza e disinteresse, dato che un simile comportamento deriva proprio dall’amore e non dall’indifferenza. Non è sempre facile essere in grado di gestire il distacco emotivo in amore, perché qualsiasi relazione di coppia prevede una certa dose di attaccamento affettivo che a volte può sconfinare nella dipendenza.
Le caratteristiche di una relazione emotivamente indipendente
Solo conservando la nostra diversità, la nostra identità, possiamo riconoscere nell’incontro con il partner le somiglianze e le differenze. Solo così potremo creare un contatto (una relazione) che trascenda l’io e il tu e dare vita ad un noi differenziato e non fusionale. E tutto ciò all’insegna della reciprocità. Per questo nelle relazioni il rispetto della diversità dell’altro non può limitarsi ad una mera accettazione passiva delle caratteristiche del partner, ma riguarda il modo in cui la coppia riesce a gestire attivamente i seguenti aspetti:
- Si ha il tempo per gli interessi personali
- C’è comunicazione chiara e coerente
- Assunzione della responsabilità personale per le azioni
- Rispetto dei confini
- Rispetto delle ragioni dell’altro
- Riconoscimento dei ruoli
- Ascolto empatico
- Sostegno reciproco
- Vulnerabilità pur sentendosi sicuri
- Autostima sana
Quando queste qualità sono presenti, una relazione diventa un luogo sicuro di tregua, dove ogni partner è in grado di esistere in modo interdipendente, sicuro e supportato all’interno e all’esterno della relazione.
Perché è così importante mantenere un buon grado di autonomia, o la “giusta distanza”?
Perché quando subentrano le difficoltà, i momenti di attrito, le occasioni in cui i due partner non reagiscono come l’altro si aspetta, le persone non autonome o immature tendono a trasformare questi incidenti in prove del rifiuto di cui si sentono vittime, prove del fatto di non essere veramente amate. In questo modo anche piccole difficoltà possono diventare grandi conflitti.
Le persone autonome, invece, hanno una grande capacità di assorbire i colpi, di non lasciarsi ferire da piccole difficoltà. Inoltre, rispettano il bisogno del partner di seguire la sua strada, di stare da solo, di avere uno spazio indipendente dalla relazione. Le persone autonome in una relazione non sentono sempre la necessità di essere al centro della scena, non chiedono continue attenzioni, non vanno in ansia quando il partner è distratto da altre situazioni: sanno lasciare questa libertà a se stesse e alle persone che amano.
Prendersi cura della propria emotività dopo la fine di una relazione
Qualsiasi sia la situazione di distacco emotivo che ci troviamo ad affrontare, è necessario imparare a prendersi cura della propria emotività, quella che esiste e ci accompagna indipendentemente da chi non è più al nostro fianco.
Il distacco emotivo in questo caso, anche se conseguente a una separazione dolorosa, soprattutto in campo amoroso, può rivelarsi utile a recuperare le energie e a trovare del tempo per prendersi cura di sé guardando al futuro con rinnovata fiducia sia per quello che di bello deve ancora accadere, sia per quanto riguarda le nostre capacità e risorse di reagire al meglio anche nelle situazioni più difficili. Imparando a lasciare che il passato sia di insegnamento, senza permettergli di impedirci di andare avanti.
Purtroppo le persone che si invischiano in relazioni disfunzionali non hanno affatto un passato leggero, quindi inizia a riconoscere che non sei stato tu l’artefice delle tue sventure ma puoi essere tu l’artefice di qualcosa di bello, che parla davvero di te, dei tuoi bisogni, delle tue priorità. Perché sentirsi immeritevoli d’amore comporta non conoscersi affatto e precludersi il bello della vita: stare bene con se stessi. E quando ti sentirai degno di amore, troverai l’amore che cerchi, quello vero, fatto di stima, rispetto, complicità e comprensione.
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A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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