Alcune storie d’amore sembrano essere destinate a causare più dolore di quanta gioia riusciranno mai a darti. Attenzione però, non è l’amore che fa soffrire ma sono le dinamiche disfunzionali di coppia a farlo, sono le persone a far soffrire, sono i partner che non sanno amare. Ci sono persone capaci di rispettare, amare e valorizzare chi hanno scelto accanto a sé, ci sono poi persone incapaci di creare legami appaganti che semplicemente, non sanno amare. Ciò che sanno fare è stringere relazioni basate su una gerarchia, dove lei/lui conta, mentre tu sei solo un subordinato. In queste relazioni (che storie d’amore non sono), l’abuso emotivo è dietro l’angolo.
Il tuo partner sa amare? 10 domande per scoprirlo
Ti propongo un breve test con una batteria di 10 domande nate appositamente con lo scopo di farti riflettere sulla relazione che stai vivendo. È vero amore quello che ricevi? La tua relazione ha sfumature d’abuso? Ancora più importante, la tua relazione è di peso alla tua vita o ti dà quel valore aggiunto che tutti desideriamo? Ecco, al termine di queste 10 domande, avrai le idee più chiare su ciò che dovresti aspettarti dal partner e ciò che invece non dovresti proprio accettare! Mai!
1. Sei teso quando sei con il tuo partner?
2. Puoi essere pienamente te stesso quando sei con lui/lei?
3. Per evitare che si arrabbi, devi prestare attenzione a non dire/fare determinate cose?
Le relazioni d’amore sono un luogo sicuro dove poter esprimere pienamente se stessi. Se questo manca, qualcosa non va. Vuol dire che lui/lei non ti accetta per ciò che sei ma solo per ciò che fai. Lo stress, le tensioni, le paure, non sono elementi caratteristici del vero amore. Sono elementi peculiari delle relazioni d’abuso.
4. Ti senti costretto ad assecondare ciò che vuole fare? Per esempio, vai in determinati posti controvoglia, vai a letto con lui/lei anche quando non vuoi…? In qualsiasi rapporto, hai il diritto di dire «no» e far valere i tuoi bisogni. Se il tuo partner più che fare richieste, muove pretese, allora non sa relazionarsi in modo rispettoso. La coercizione è una forma di abuso psicologico.
5. Quando esprimi un’opinione diversa dalla sua, viene rispettata/o o sminuito/a?
6. Valorizza i tuoi successi? Ti apprezza e fa complimenti?
7. Ti fa sentire spesso sbagliato? Ti dà la sensazione che per lui/lei non sei abbastanza? Per lui/lei c’è sempre un «sì, va bene… ma…»?Chi si sente minacciato nella sua identità, non riesce a tollerare opinioni diverse dalla propria così, se provi a dire la tua, cercherà di sopraffarti. Queste persone, generalmente, non riescono a stringere rapporti paritetici perché, intimamente, serberanno il bisogno costante di sentirsi migliore di tutti, te compreso. Per farlo, allora, saranno disposti anche a screditarti, umiliarti e sminuirti.
Anche i complimenti, quando arrivano, non sono pieni ma carenti in qualcosa, sono senza sostanza. Magari può dirti «Sei meraviglioso» ma al contempo farti capire che vorrebbe una persona diversa da te. Per sminuirti, arriva a paragonarti ai suoi ex e fare espliciti apprezzamenti su terzi.
8. È geloso e spesso ti accusa di avere altre relazioni?
Nelle relazioni d’amore sano, la gelosia è un ingrediente che fa sentire l’altro più desiderato. La gelosia può essere funzionale quando nella relazione è presente fiducia. Nelle relazioni patologiche, la gelosia è del tutto disfunzionale e viene usata come pretesto di controllo e umiliazione.
9. Cerchi di compiacere il tuo partner in tutto, anche se questo significa andare contro i tuoi principi o i tuoi stessi bisogni?
Questo meccanismo si verifica nelle relazioni sbilanciate, dove vi è una chiara gerarchica. I suoi bisogni, quindi, vengono anteposti sempre ai tuoi e questa situazione si è cronicizzata così tanto, da diventare la tua “normalità”. Sappi, però, che anche i tuoi bisogni contano quanto i suoi. Hanno lo stesso diritto di essere accolti, accettati e rispettati.
Magari temi un suo abbandono e per questo ti senti costretto a compiacerlo. Talvolta, il partner che non sa amare applica il trattamento del silenzio, cioè ti ignora, non ti parla per giorni, esce senza avvisare, non sai mai quando o se torna, se si farà sentire. Questa è una forma di violenza psicologica, un atto punitivo con lo scopo di “correggere” la tua condotta.
10. Ha sempre una scusa pronta quanto ti offende?
Invece di offrire delle sentite scuse e impegnarsi a non ripetere il comportamento offensivo, chi non sa amare, non considera affatto i danni che provoca. Ecco, quindi, che, ancora concentrato su se stesso, porrà delle giustificazioni alla sua condotta che in realtà, sottilmente, la legittimano. Allora, le sue “scuse” assomiglieranno a queste: «scusami è che sono troppo stressato per il lavoro», oppure «sai quanto la mia famiglia mi metta pressioni…», ancora «è colpa tua, me le tiri!» o peggio «stavo solo scherzando!».
Perché mi fa questo?
Sappi che se hai risposto con un «sì» alla gran parte delle domande viste in precedenza, ti ritrovi in una relazione disfunzionale. Una delle domande più frequentemente mossa dalle vittime di una relazione abusiva è: «perché il partner mi fa questo?» O peggio: «dove ho sbagliato?». Sappi che tu non hai sbagliato nulla. L’unica cosa che adesso puoi fare è cercare di svincolarti dalla relazione. Non è sempre facile ma è doveroso. Ognuno di noi ha il sacrosanto dovere di tutelarsi e, costruirsi per sé, una vita piena e appagante.
Il partner, nel trattarti come una persona subordinata, è motivato da smanie di controllo. Le ricerche riferiscono che sono svariati i motivi che spingono una persona a umiliare e sminuire il partner scelto. Tra i vari:
- Gelosia patologica
- Rabbia cronica
- Complesso di inferiorità
- Scarsa autostima e complesso di superiorità
- Disturbi di personalità
- Convinzioni culturali che gli hanno fatto credere di avere il diritto di controllare il proprio partner
- Comportamento appreso (anche il matrimonio dei suoi genitori funzionava così)
Più che interrogarti sul perché, dovresti soffermarti sul come ti fa sentire. Sicuramente tu non meriti di sentirti così. Inoltre, un partner che non sa amare:
- tende a biasimarti per qualunque cosa dici o fai. Ha sempre da ridire!
- Ti incolpa per il suo comportamento o incolpa il lavoro, la società, lo stress (…). Insomma, non si assume mai le sue responsabilità.
- Fa pressioni fino a ricattarti per ottenere ciò che vuole.
- Ti fa sentire come se tu non fossi capace di prenderti cura di te stesso.
- Può metterti in imbarazzo davanti ad amici e familiari.
- Minimizza i tuoi problemi.
- Ti prende in giro e ti scredita per i tuoi risultati. Non è capace di valorizzarti.
Tu meriti l’amore, quello vero
In un mondo pieno di sfiducia e superficialità, è importante ricordare che l’amore vero esiste. Sai quando smetterai di stringere relazioni gerarchiche, dove tu e i tuoi bisogni non vengono valorizzati? Quando imparerai a esprimere pienamente te stesso. A quel punto, la vita non potrà negarti l’amore che meriti. Troppo spesso, nell’interagire con gli altri, indossiamo una maschera di accondiscendenza. La parola “maschera” è vista come sinonimo di falsità ma non è sempre così.
La maschera dell’accondiscendenza l’abbiamo indossata la prima volta quando eravamo molto piccoli, quando, per far contenti mamma e papà siamo stati costretti a negare noi stessi. Molti di noi, infatti, non hanno avuto modo di conoscere il famoso amore incondizionato e, fin da piccoli, hanno dovuto guadagnarselo. Per un bambino questo significa “fare contenti i grandi” e quindi, auto-assegnarsi un ruolo gerarchicamente inferiore rispetto all’altro. Così, crescendo, abbiamo continuato a indossare quella maschera, abbiamo continuato a essere accondiscendenti alla richieste degli altri. Quella maschera ci ha obbligato a dire sempre «sì» anche a richieste scomode, ci ha costretti ad accettare compromessi che poi ci stavano stretti! Ci ha fatto allontanare da ciò che siamo veramente. Eppure, noi, non siamo inferiori a nessuno, abbiamo gli stessi diritti di tutti gli altri! Abbiamo il diritto di sentirci amati e valorizzati!
Adesso che siamo adulti, possiamo sbarazzarci finalmente della maschera dell’accondiscendenza. Possiamo finalmente imparare a esprimere pienamente noi stessi, senza pura di affermarci come persone complete e degne di stima quali siamo!
Attrarre e lasciarsi attrarre dalla «persona giusta»
L’amore è un sentimento complesso. Implica emozioni, bisogni, relazioni, espressioni di sé, accoglienza delle diversità altrui, implica vicinanza e talvolta paura del distacco. L’amore è scoprire l’altro e farsi scoprire per ciò che si è davvero e, nel bel mezzo di questa scoperta, sentirsi accolti, stimati, valorizzati nella propria identità. Quanta roba è l’amore vero? E qui non mi sono soffermata sul lato attrattivo-passionale delle prime fasi. Eppure, un qualcosa di così complesso, spesso lo lasciamo al caso. Lasciamo che sia il destino a scegliere per noi chi dovrà stare al nostro fianco. Certo, il “caso fortuito” fa la sua parte ma in questo gioco di scambi fisici ed emotivi, noi facciamo una grossa parte.
Se sei stanco di essere ferito in amore, di sentirti messo in disparte, di ricorrere sempre l’altro, non ti resta che capire e osservare un po’ più da vicino le intricate dinamiche dell’amore. L’amore è tante cose ma ridotto ai minimi termini è… semplicemente un “legame”, un “legame affettivo” profondamente studiato in psicologia. Se ti va di comprendere quali variabili giocano un ruolo predominante nella tua vita affettiva, ti consiglio di leggere il libro bestseller «d’amore ci si ammala, d’amore si guarisce». È un saggio di psicologia che ha già aiutato e riempito migliaia di cuori. Puoi trovarlo in qualsiasi libreria d’Italia o su Amazon a questo indirizzo.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita», Rizzoli
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi su Instagram: @annadesimonepsi e seguire le pagine ufficiali di Psicoadvisor su Facebook, fb.com/Psicoadvisor e su Instagram @Psicoadvisor