Di certo innamorarsi della persona sbagliata o vivere un amore non corrisposto non è una cosa così rara, anzi. Almeno una volta nella vita, tutti noi abbiamo sperimentato il mal d’amore. Quando finisce una storia s’amore importante e prendiamo atto che chi credevamo essere l’amore della nostra vita in realtà non lo era, ecco che nella nostra mente si scatena una sofferenza tale che risulta difficile descriverla a parole. Il problema è che il mal d’amore agisce anche sul nostro corpo, scatenando tutta una serie di malesseri a cui dobbiamo porre fine. Questo dolore si mostra con sintomi ed effetti differenti, che toccano non soltanto l’animo, ma anche il fisico.
La relazione di coppia è un continuum di emozioni: talvolta sono dolci e romantiche come un tramonto, altre splendide e raggianti come un’alba, in certe occasioni sono una vera e propria devastazione fatta di sofferenze, rabbia e frustrazione.!
L’innamoramento e la reazione del corpo
Quando ci innamoriamo, il nostro corpo reagisce in modi interessanti. L’euforia e l’eccitazione che accompagnano l’innamoramento possono innescare una serie di reazioni chimiche nel nostro cervello. La dopamina, l’ossitocina e la serotonina sono neurotrasmettitori che svolgono un ruolo chiave nella creazione di sensazioni positive durante la fase dell’innamoramento. Queste sostanze chimiche possono stimolare il sistema nervoso, aumentare la frequenza cardiaca e persino influenzare l’appetito. Tuttavia, l’innamoramento può anche portare ad un senso di dipendenza emotiva, ansia e stress. Ad aggravare il tutto è il mal d’amore! La fine di una relazione sottopone corpo e mente ad un intenso grado di stress. Di per sé la risposta di stress non rappresenta un danno per l’organismo, in quanto tende a mobilitare le necessarie energie per fronteggiare al meglio la situazione. Il problema nasce se questa risposta di stress continua non soltanto a perdurare nel tempo, ma anche a non attenuarsi.
Nulla è tanto importante come conoscere l’amore e imparare ad amare
La capacità di amare è troppo spesso lasciata al caso, data per scontata… ma in realtà bisogna imparare ad amare proprio come impariamo a leggere o a scrivere. Innamorarsi, provare sentimenti ed emozionarsi è positivo… Il problema sorge quando ci si imbatte in relazioni insane, che fanno solo soffrire, perché l’amore s’intreccia con la dipendenza affettiva o con la necessità di soddisfare vecchi bisogni insoddisfatti e curare ferite del nostro passato. Può essere facile e veloce innamorarsi. Tuttavia, può essere altrettanto facile anche cadere in vere trappole affettive, che ci offuscano la mente. Di conseguenza, diventa difficile capire che abbiamo una relazione problematica e probabilmente che ci siamo innamorati della persona sbagliata o comunque non adatta a noi
D’amore ci si ammala? Mal d’amore e conseguenze sul nostro organismo
Il mal d’amore provoca un drammatico dolore emotivo. Lo senti visceralmente, nel tuo petto, nella tua gola e nel tuo intestino. Il tuo cuore può letteralmente sentirsi dolorante, motivo per cui è possibile paragonarlo all’esperienza come a un cuore spezzato. Vi è un senso di colpa verso sé stessi, più che verso l’altro. Senti di aver perso la fonte della felicità e del futuro e di aver fatto tutto con le tue mani. Ti senti come se il mondo stesse crollando intorno a te e ti sembra che la vita non abbia più senso. Eh sì, si soffre…e tanto! E non solo dal punto di vista affettivo ma anche per le conseguenze che le pene d’amore hanno sul tuo fisico. La sofferenza amorosa, infatti, coinvolge potentemente anche il nostro organismo con una serie di sensazioni tipiche: mal di stomaco, insonnia, crisi di ansia, attacchi di panico, inappetenza, mal di testa, senso di vuoto…..
A qualcuno può sembrare insolito? Se al primo appuntamento hai sperimentato quella sensazione tanto viscerale delle “farfalle allo stomaco”, perché l’amore o i conflitti di coppia, nella stessa misura, non potrebbero causare effetti fisici meno piacevoli? Anche nausea o attacchi di fame si possono aggiungere all’elenco.
Ecco una spiegazione a tutto ciò!
Nel nostro cervello, le sensazioni provocate dall’innamoramento vanno ad attivare alcune aree situate nel tronco encefalico, nella stessa zona in cui si collocano alcuni degli istinti vitali legati alla sopravvivenza. Si sa da tempo che le zone del cervello che si attivano quando ci si innamora o si sperimenta l’orgasmo sono quelle della cosiddetta area tegmentale ventrale, la stessa che si accende quando si assumono droghe come la cocaina.
In pratica, quando si troviamo davanti alla persona amata ci comportiamo come dei tossicodipendenti. Quando il rapporto si conclude entriamo in una sorta di stato di astinenza, in cui il desiderio dell’altro si riaccende anche solo al vedere una sua foto o un post pubblicato sui social. Inoltre, il fatto di soffrire per amore attiva le stesse aree del cervello che si accendono quando si soffre per un dolore fisico, tant’è vero che si avverte un dolore localizzato simile a quello del cuore che si spezza. Questo avviene perché il sistema nervoso centrale elabora nello stesso modo il dolore fisico e quello psicologico.
Oltre a somatizzare l’ansia e il dispiacere attraverso i comuni sintomi che tutti abbiamo sperimentato almeno qualche volta nella vita, il dispiacere amoroso può causare un calo immunitario e far aumentare la produzione di ormoni dello stress nocivi per la salute del muscolo cardiaco. Oltre al calo immunitario si può incorrere anche in altri problemi: nel sangue aumentano i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, causa di insonnia, inappetenza e senso generale di debolezza. Un forte stress può anche determinare un indebolimento dei capelli, con conseguente caduta (per fortuna temporanea).
Prepararsi alla vita da single? No, preparati a essere te stesso! Il resto verrà da sé…
Ritornare single non è affatto facile! Quando il partner ti lascia, con lui/lei va via anche un pezzettino di noi e questa non è una frase fatta. Nello stare in coppia ci identifichiamo sì come parte di un noi. Quando si lascia o si viene lasciati, dobbiamo tornare a identificarci esclusivamente con un «me» e questo significa molto, significa cambiare il proprio senso dell’identità. All’inizio è del tutto naturale sentirsi disorientati, persi: è innegabilmente uno sconvolgimento quello che si sta verificando.
Per prepararsi a ritornare single (ma anche per stare meglio in coppia!) è saggio rafforzare quel «senso di me», quel senso di identità personale che prescinde dall’altro e anzi, prescinde da tutto ciò che è esterno da sé (anche quindi dalla famiglia di origine). È importante imparare a definirsi come una persona completa, degna di stima, soddisfatta di sé e quindi in grado di “propagarsi“. Propagarsi significa affermarsi, accrescere un senso di sé che possa trasmetterti sicurezza e fiducia. Questo può avvenire solo attraverso la conoscenza di sé.
Quanto pensi di conoscerti?
Quando si è in coppia inevitabilmente si diventa abitudinari e, finisce che mettiamo da parte noi stessi e i nostri bisogni pensando di perseguire un bene comune. In realtà, ogni volta che rinunciamo a soddisfare un nostro bisogno, ci allontaniamo da noi stessi, da chi siamo davvero, fino a sentirci confusi.
Questo si evince soprattutto se hai difficoltà a prendere decisioni, a non sapere esattamente cosa vuoi, se ti definisci entro un dominio ma poi non assecondi in nessun modo quella definizione…! Per esempio, io mi definisco un’amante del mare e dei fondali marini, ma poi non faccio nulla per coltivare questa passione. Inneggio la vita libera, le gite fuori porto e le avventure, ma poi ho una vita abitudinaria… Quando ti allontani da te stesso, vedi un enorme gap tra le definizioni che hai di te e i tuoi comportamenti. Un gap che per fortuna si può colmare…con l’auto accudimento.
Mi piace pensare che l’amore, quello per se stessi, sia un potente fattore di cura. Non onnipotente, ma certo prezioso. E come diceva Antoine de Saint Exupéry in “Il piccolo principe” “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Un messaggio profondo che ci invita a guardare oltre le apparenze superficiali e a cercare ciò che davvero conta nella vita. Spesso ci focalizziamo su ciò che possiamo vedere e toccare fisicamente, ma ciò che ha un vero valore e significato risiede nelle emozioni, nelle connessioni con se stessi. E quando saremo in grado di riconoscere l’essenza dell’amore, saremo in grado di creare relazioni significative e durature capaci di arricchire la nostra vita.
“D’amore ci si ammala, d’amore si guarisce”. Il mio secondo libro
Di cosa tratta il libro? In ogni pagina vi parlo di amore, di cure e di auto accudimento. Dai nostri scambi e messaggi ho capito che se c’è qualcosa che può farci toccare il cielo con un dito e poi scaraventarci giù negli inferi, quella cosa è l’Amore. La vicinanza affettiva, la solitudine, il senso di appartenenza, la condivisione… sono tutte tematiche che ci riguardano in prima persona e che ci accompagnano da che prendiamo la prima boccata d’aria su questa Terra. Da che veniamo al mondo, l’amore domina le nostre vite; veniamo alla luce con un pianto ed è un abbraccio a lenire le nostre pene. Da adulti, continuiamo a ricercare calde braccia per alleggerire i nostri fardelli, continuiamo a desiderare condivisione e vicinanza. È naturale che sia così! Anche se troppo spesso, tale naturale propensione ci fa soffrire e, con il tempo che scorre, più che un dono sembra di vivere una condanna.
Beh, cari amici miei, nel libro vi mostrerò che non c’è alcuna condanna da scontare, non ci sono pene ma solo tanto Amore da raccogliere. Quell’amore è lì, pronto per ognuno di voi. C’è solo qualche apprendimento da fare: cose vecchie da lasciare andare e altre nuove da accogliere. E io sarò lì quando tutto questo accadrà e avverrà, ve lo prometto! In fondo, è grazie al nostro innato bisogno d’amore che io oggi posso sentirmi affettivamente vicina a tutti voi e rispondere ai tanti dubbi che gravano sul vostro cuore perché quegli stessi dubbi, per molto tempo, hanno albergato anche nel mio.
Ecco perché nel libro troverete una spiegazione alle dinamiche affettive concrete che vivete ogni giorno. Una risposta ai tanti perché che affollano la nostra mente gettando un’ombra sulle nostre vite. Il regno delle ombre è finito. È arrivato il momento di risplendere e brillare, prima di tutto per se stessi. Perché la luce che hai dentro, è bellissima lì dov’è, non è necessario che “gli altri” la vedano per poterla apprezzare e poterne gioire. Un passo alla volta, una pagina alla volta, impariamo a trovare amore nella nostra stessa luce! E come scrivo nel libro ” Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso” Il libro lo trovi in libreria o su Amazon, a questo indirizzo e su tutti gli store online. Se hai tanta voglia di prenderti cura di te è il libro giusto per te.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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