L’approccio terapeutico IFS (dei sistemi familiari interni), ha messo in evidenza le otto caratteristiche del sé che, ognuno di noi, può e anzi deve sviluppare per vivere bene e con pienezza la propria vita. Senza queste qualità, non c’è felicità! Si tratta di caratteristiche già intrinsecamente presenti in tutti noi ma solo raramente nutrite e coltivate. La chiave per la pace interiore si cela proprio dietro questo otto qualità. Ecco perché ho deciso di dedicarci un’articolo.
Le qualità appaiono semplici ma non farti ingannare, è difficilissimo nutrirle. I nostri automatismi appresi ci spingono sempre verso da direzione opposta: è per questo che è tanto difficile essere felici, ci lasciamo dominare dal passato! Le qualità del sé di cui ti parlerò, come premesso, sono già presenti dentro di te in qualche misura, magari qualcuna è più sviluppata delle altre, allora quella sarà il tuo piano d’appoggio, il tuo punto d’inizio. Inizia a pensare in termini di:
- coraggio
- calma
- chiarezza
- fiducia
- curiosità
- creatività
- connessione
- compassione
Adesso queste frasi non ti dicono nulla, ma man mano che leggerai, tutto ti sarà chiaro.
Curiosità e creatività
Il giudizio critico, l’autocondanna, l’occhio accusatore, possono essere “spenti” da una sana e genuina curiosità. La prossima volta che trovi un intoppo, invece di chiederti: «perché ce l’hanno tutti con me?» oppure «cosa c’è che non va in me?», prova a esercitare la tua curiosità con un’analisi più chiara e curiosa. La curiosità e la chiarezza sono parti fondamentali della vita di ognuno di noi.
Cerca di comportarti come farebbe uno scienziato, con spirito acritico, osserva la situazione in cui sei finito e analizza, in modo curioso e creativo, come sei finito lì.
Coraggio
Quando tentiamo di cambiare, una parte di noi è spaventata e si oppone: vuole mantenere lo status quo. Perché abbiamo così paura del cambiamento? Te lo sei mai chiesto? In realtà, noi non abbiamo paura del cambiamento in sé o dell’ignoto. Secondo la teoria dell’economia fisiologica, il nostro sistema nervoso centrale si è sviluppato per “risparmiare risorse”, pertanto, riproporre gli stessi schemi e automatismi diventa vantaggioso. Cambiare, invece, richiede enormi investimenti di risorse. Ecco perché nel tentare di cambiare affronterai molte resistenze.
Cosa c’entra il coraggio in tutto questo? Lo schema “più resistente” che ci accompagna fin da bambini è quello della dipendenza. Veniamo al mondo dipendenti da qualcuno, da un genitore che dovrebbe accudirci. Impariamo, dunque, che dipendiamo dall’altro e questo apprendimento dovrebbe sparire se il genitore ci supporta nell’opera di emancipazione. In realtà lo schema svanisce raramente, nella gran parte di famiglie disfunzionali, i figli rimangono “subordinati” dei genitori anche una volta adulti. Può arrivare l’autonomia fisica ma quella psicologica è una cosa che il genitore concede raramente… allora il figlio deve lavorare su se stesso per prendersela.
Lo schema della dipendenza diventa ancor più forte quando stiamo male. Il cambiamento ci porterebbe a uno stato di indipendenza che, paradossalmente, associamo alla solitudine. In pratica, tu hai paura di emanciparti davvero, hai paura dell’indipendenza, perché l’associ inconsapevolmente alla solitudine.
Curarsi da soli, stare male nella propria solitudine, può essere un incubo finche lo schema della dipendenza non viene spezzato. Allora abbi il coraggio di prenderti cura di te e abbracciare quell’autonomia positiva che ti condurrà alla vera emancipazione. Bastare a se stessi è, in fondo, un grande atto di coraggio.
Tutte le volte che una parte di te oppone resistenza o ha paura, tu accoglila come se fosse un bambino spaventato. In fondo, hai appreso lo schema della dipendenza quando eri un bambino, ecco perché esso emerge con emozioni che un occhio poco compassionevole potrebbe “giudicare” come “infantili”. Quella parte di te ha bisogno di un punto di riferimento, per lungo tempo è stato il genitore, successivamente il partner… adesso tocca a te prendertene cura! Dentro di te, infatti, c’è una parte più saggia e coraggiosa, che è pronta a rassicurarla.
Compassione
Quando stiamo male con noi stessi, crediamo che mostri e draghi dormano dentro di noi e che, per combatterli, abbiamo bisogno di una corazzata! Niente di tutto questo. Mostri e draghi sono solo parti di te che stanno ancora tentando di proteggersi da qualcosa. Non essere severo, mostrati compassionevole verso di te, gli errori che ritieni di aver commesso e che ritieni di commettere. Ricorda che hai fatto sempre il meglio che potevi con le consapevolezze che avevi e le risorse di cui disponevi in quel momento.
Calma, chiarezza e connessione
Quante volte agisci in preda all’impulsività? Parole aggressive, scatti d’ira, azioni compulsive varie come mandare giù di tutto, bere o lasciarsi andare in relazioni tappabuchi, una dopo l’altra. Conosciamo molti espedienti per disconnetterci da noi stessi, per mettere distanza dalle emozioni indesiderate.
Eppure, rallentando, con la giusta dose di calma, puoi integrare ognuna di quelle emozioni. Le emozioni non sono mai irrazionali. Ti suona strano? Milioni di anni di evoluzione della specie non hanno portato a selezionare un «sistema emotivo difettoso». Il tuo sistema emotivo funziona eccome, solo che tu, trattandolo come difettoso, non ascoltandolo, lo deprivi di ogni senso. Ogni emozione, un senso ce l’ha!
Il punto è che, quando non le ascoltiamo con chiarezza e con calma, le emozioni si accumulano. Quante emozioni hai accumulato fino a oggi? La rabbia dirompente di oggi, potrebbe parlarti dei torti che hai subito ieri. Il senso di solitudine di oggi, ti racconta quanto ti sei sentito incompreso e non ascoltato proprio quando ne avevi più bisogno.
Ogni volta che un’emozione ti permane, cerca di rallentare, trovare la giusta calma e chiarezza per analizzarla. Trovando un senso di connessione con il tuo sistema emotivo, esso non ti “remerà più contro” perché ogni parte di te si muoverà verso la stessa direzione. Se non sai da dove cominciare, il libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ti offre gli strumenti per comprendere ogni tua emozione e per sviluppare ognuna di queste otto qualità. È un viaggio dentro di te che ti svelerà aspetti inediti della tua personalità. Puoi trovarlo in tutte le librerie o su Amazon, a questo indirizzo.
Fiducia
La fiducia è un elemento chiave per essere felici. In precedenza, ti ho parlato della paura della solitudine. Alcuni di noi, da un lato hanno paura di stare soli e dall’altro, hanno paura di affidarsi completamente all’altro come se nutrissero la certezza che saranno feriti, derisi, traditi o abbandonati. Anche se questo sembra essere una palese mancanza di fiducia nell’altro o addirittura (per alcuni di noi) nel genere umano, in realtà stiamo mostrando una scarsa fiducia in noi stessi perché così facendo alimentiamo la credenza di essere in balia dell’altro. Ancora una volta, è lo schema della dipendenza che si fa sentire.
Lo schema della dipendenza, quando si è formato, durante la nostra infanzia, ci raccontava una verità: hai bisogno dell’altro per stare bene. Certo, questo era vera perché eravamo bambini, piccoli e indifesi. Oggi siamo adulti e abbiamo tutte le risorse necessarie per guarire le nostre ferite e anche per “sopportare” un nuovo abbandono. Perché è così che, in qualche momento della nostra vita, ci hanno fatti sentire: soli e abbandonati. Allora ti chiedo di avere fiducia in te, o almeno, in quella parte di te più saggia, più matura e coraggiosa. Quella parte di te che si prenderà cura di ogni tua fragilità, perché -semplicemente- meriti di essere felice.
Se la tua causa di sconforto sono le relazioni affettive e i legami, ti consiglio la lettura del mio libro: «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce». Lo trovi a questo indirizzo amazon o in qualsiasi libreria. È il manuale più consigliato dai terapeuti e può davvero tenderti una mano per spezzare lo schema della dipendenza che, seppur non si manifesta in ambito amoroso, domina ancora la tua vita precludendoti la felicità!
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Autore del bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita» (tradotto in 5 lingue) e del nuovo «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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