“Tempo fugit” (il tempo fugge) dice una antica locuzione latina. Quante volte continuiamo a rimandare situazioni, incontri, telefonate fino a che ci rendiamo conto, un giorno, che è tardi. Alzi la mano chi non ha detto, almeno in un paio di occasioni la frase: “Ma sì lo faccio domani”. Un’abitudine che si verifica, soprattutto quando ci troviamo a dover affrontare situazioni o faccende che proprio non ci piacciono o sono noiose e che al solo pensiero ci fanno sentire molto affaticati. Chiariamo, può capitare ogni tanto ed è del tutto normale, però se l’eccezione diventa la regola, a lungo andare procrastinare può compromettere la qualità della nostra vita, facendoci vivere nocive situazioni di stress che ci portano a una qualità di vita insoddisfacente.
Noi siamo costruiti, intessuti delle nostre abitudini, ovvero, di quei comportamenti, di quei movimenti, di quei modi di reagire e di pensare che facciamo in modo automatico. Quindi possiamo definire l’abitudine come il processo con il quale un comportamento diventa abituale. A fronte delle abitudini, vi sono poi situazioni che non possono essere cambiate, malgrado la nostra volontà e il bisogno che sentiamo, o l’energia che investiamo. Un esempio è la morte, un altro esempio potrebbe essere il cattivo tempo; dati di fatto non modificabili.
Tre regole per gestire i problemi in modo funzionale
La prima regola consiste nell’imparare a distinguere i problemi, le abitudini, le situazioni di fatto. Seconda regola, ogni problema è una sfida, quindi una occasione per valutare il nostro modo di operare nella realtà e di apportare ad essa i cambiamenti necessari. Terza regola, dobbiamo comprendere che un problema è tale solo se è potenzialmente risolvibile. Se non lo è, allora non è un problema, bensì una situazione di fatto che dobbiamo necessariamente accettare. Tutti noi siamo attrezzati alla risoluzione di ogni problema, solo che molto spesso ci manca un metodo.
Come trasformare i punti deboli in punti di forza con la mente creativa
Tutti abbiamo sofferto, chi più chi meno. Abbiamo affrontato situazioni che ci hanno segnato, circostanze che preferiremmo non aver vissuto. Bisogna, però, essere consapevoli che il passato non può cambiare. Anche se esistono persone che si trovano a vivere in circostanze più piacevoli di altre, la vita non è rosea per nessuno. È questo il segreto. Superare dei momenti difficili, apparentemente impossibili da risolvere, implica uno sforzo da parte nostra di ricercare soluzioni alternative ed originali. In questo caso si mette in moto il pensiero creativo che, attraverso un processo mentale, aiuta ad affinare le abilità di un individuo nel trasformare i punti deboli in punti di forza.
Dal momento che questo processo si “attiva”, si è in grado di affrontare qualsiasi situazione con uno spirito diverso, con un nuovo approccio e con una forza interiore che prima non si sapeva di avere. Una mente creativa mette in atto un pensiero che si distacca totalmente da quello tradizionale e logico: il pensiero creativo è in grado di intraprendere strade alternative, toccando idee, pensieri, percezioni e concetti anticonformisti, differenti da quelli più comuni. La creatività ci permette, quindi, di raggiungere i nostri obiettivi intraprendendo percorsi meno conosciuti, ma decisamente più efficaci.
Come sviluppare una mente creativa
La creatività non è una prerogativa di pochi eletti, ma si nasconde dentro ognuno di noi e spesso la utilizziamo senza rendercene conto. Come fare per sfruttare le potenzialità del pensiero creativo nella vita quotidiana? Siamo talmente presi con il lavoro e la nostra vita che non ci siamo mai fermati a pensare cosa accade nella nostra mente quando ci troviamo di fronte a un problema da risolvere. Siamo conviti, a causa di stereotipi, che la creatività sia un patrimonio che possiedono solo i bambini e gli artisti.
In realtà, il pensiero creativo si trova celato dentro qualunque individuo e viene utilizzato inconsciamente dalla mente nelle situazioni difficili. La creatività ci aiuta a sviluppare il cosiddetto problem solving, ovvero la capacità di trasformare un’esperienza difficile e problematica in un processo di crescita costruttiva personale. Per aiutarci a sviluppare al meglio il pensiero creativo e alleare la mente al problem solving è necessario liberare il pensiero dalla logica tradizionale e dagli stereotipi che la società ha imposto nell’immaginario collettivo
E’ opportuno che la nostra mente sia in grado di pensare liberamente senza essere influenzata dall’esterno: per riuscire a trovare soluzioni alternative il nostro pensiero deve essere aperto ad ogni prospettiva possibile, anche quelle più estrose e bizzarre. È necessario liberare il pensiero dai meccanismi della logica lineare e dall’inibizione con cui spesso siamo portati ad affrontare quotidianamente i problemi, rendendo il nostro modo di affrontare le situazioni in un certo senso “irrazionale” per aprirci a nuove prospettive.
Di fronte a un problema proviamo ad affrontarlo con un atteggiamento creativo: possiamo per esempio capovolgere la situazione per vederla da un punto di vista differente, cercando una possibile soluzione, anche la più assurda, senza dare nulla per scontato. Attenzione però a non vedere il problema come uno sbaglio o un fallimento personale, piuttosto come il punto di partenza per una nuova e fantastica opportunità creativa.
Cogli le opportunità, punta l’obiettivo!
Quando la mente gira al minimo, trascura spesso di scorgere opportunità anche evidenti. Se continui a fare le cose come le hai sempre fatte, ciò che ottieni è ciò che hai già! Diceva Henry Ford: “Che tu creda di farcela o no, avrai comunque ragione.” Non pensi sia ora di scegliere consapevolmente quali pensieri indossare ogni singolo giorno della tua vita per renderla meravigliosa? Non farti frenare dalle tue paure, ma affrontale a testa alta ricordandoti che quello che a te oggi appare come un ostacolo può rivelarsi, nel suo corso, una grande occasione.
Predisponiti ad aprire ogni porta che si presenta sul tuo cammino sapendo che, se lo fai, ci saranno grandi possibilità che ti aspettano. Tutte le esperienze vissute profondamente, indipendentemente dalle difficoltà sono opportunità di apprendimento. La perdita più grande l’hai quando non ti avvicini a queste opportunità per paura di fallire. Quando non tenti o ti arrendi troppo facilmente, quando volti la schiena a quella porta che solo tu puoi aprire.
Una delle motivazioni per le quali siamo eternamente indecisi è la paura
Abbiamo paura ad esempio che una determinata scelta possa compromettere la nostra stabilità o il nostro equilibrio. Abbiamo paura che quella determinata scelta possa portarci verso mete ignote e rischiose. O ancora semplicemente abbiamo paura di fare la scelta sbagliata o di farla nel momento sbagliato. Ciò che devi fare in questi casi è cancellare ognuna di queste paure e sostituirle con l’entusiasmo di chi si lascia andare alla vita e alle sue straordinarie opportunità. Potrà sembrarti difficile inizialmente, ma come dico sempre, l’unica differenza tra chi riesce e chi non riesce è il provarci… una volta, due volte, tre volte… finché riesci nell’intento.
I rimpianti non servono, non ti aiutano e distolgono l’attenzione da tutto ciò che hai ottenuto
Afferra le occasioni! Non essere riluttante attendendo la comparsa della sola GRANDE OCCASIONE! Rivolgi la tua attenzione anche alle piccole opportunità che hai a portata di mano. Prova a prendere tutto quello che capita e sfruttalo al meglio, ricavandone quanti più benefici possibile. In questo modo accetterai la sfida di esprimere tutto il tuo potenziale.
Ogni giorno, perseguita attivamente i tuoi sogni e desideri. Cerca uno spiraglio, una buona possibilità di successo; ricordati che sei tu che crei le circostanze giuste. Offriti alla vita anima e corpo. Apri porte e cancelli. Inoltrati lungo il sentiero….“Forse esistono tempi migliori, ma il nostro è questo” scriveva il filosofo francese Jean Paul Sartre. L’occasione è adesso, esattamente nel posto dove ti trovi. Riconquista il tuo più prezioso potenziale che è il tempo, ricorda che non è una risorsa inesauribile.
Il mio libro…
Se hai voglia di fare introspezione, guardarti dentro e metterti davvero in gioco, sappi che ho scritto un libro, ed è il libro che io stessa avrei voluto leggere tantissimi anni fa, prima ancora di diventare una psicologa. S’intitola «Riscrivi le Pagine della Tua Vita». C’è una persona che non dovrebbe deluderti mai: quella persona sei tu! Ricorda: anche tu meriti la tua fetta di felicità in questa vita, abbi il coraggio di allungare la mano per prenderla! È tua, ti spetta di diritto. Puoi trovare il libro in tutte le librerie e su Amazon, a questa pagina. Sarà il regalo più bello che tu possa farti.