Sappiamo bene che non è possibile essere sempre felici; ci sono situazioni in cui è inevitabile essere tristi. Essere tristi è parte della natura umana. Lo spettro delle emozioni che ognuno di noi vive è ampio e variabile e tutti, in un modo o nell’altro, percepiamo gioia e tristezza, soddisfazione e insoddisfazione, appagamento e vuoto. Tuttavia, molte volte siamo infelici perché, consapevolmente o inconsapevolmente, siamo noi a deciderlo! Le emozioni negative iniziano a prevalere su quelle positive, la fluttuazione tra i due poli emotivi si irrigidisce e la tristezza diventa la caratteristica delle nostre giornate.
La felicità dipende dalla nostra scelta di essere felici
Le abitudini, i limiti, le paure, le difficoltà e molti altri fattori possono rappresentare un ostacolo al nostro benessere. Tuttavia, in mezzo a tutto questo, la vita ci dà sempre un motivo per essere felici e appagati. Ognuno di noi prova quotidianamente emozioni e crede di provarle a causa degli eventi, delle situazioni che si trova a vivere. Le cose però sono un po’ diverse! Infatti, di fronte alla stessa situazione, due persone diverse possono provare emozioni differenti: non è la situazione in sé a farci provare una certa emozione ma il pensiero che formuliamo a riguardo.
Per esempio, due persone alla guida potrebbero provare una rabbia e l’altra tranquillità, seppur entrambe vivano la stessa situazione di trovarsi bloccati nel traffico. L’automobilista arrabbiato potrebbe pensare: «È impossibile questo traffico! Io non devo stare qui bloccato, non lo sopporto! Ma com’è possibile, non deve esserci questa coda!». Diversamente, l’automobilista sereno potrebbe formulare una riflessione come questa: «Anche stamani il solito traffico, la cosa non è piacevole ma non val la pena né di disperarsi, né di arrabbiarsi, tanto vale cercare in radio una bella canzone oppure fare una chiamata (con l’auricolare) a quell’amica che non sento da tempo».
Ecco quando stai decidendo ogni giorno di farti del male
“Dipende dai punti di vista, da come guardi le cose. È come quando ti chiedono l’ora, tu guardi l’orologio e dici: «Le otto e quaranta». Io preferisco dire: «Le nove meno venti!»”. Secondo la Teoria Razionale Emotiva sviluppata da Albert Ellis, alla base della maggior parte delle difficoltà emotive e del malessere dell’uomo, vi sarebbero proprio delle idee irrazionali su noi stessi, sugli altri e sul mondo. Lo psicologo clinico americano identifica quelle che sono le idee insensate più diffuse e comuni che impariamo all’interno della società in cui viviamo e che a volte, diventando troppo invadenti, minano il nostro progetto di vita. Di seguito alcuni comportamenti che minano la nostra stabilità emotiva.
Quando dai importanza a quello che dice la gente
Essere amati ed accettati da chi ci circonda è uno dei nostri bisogni umani essenziali: nella famosa Piramide di Maslow, il bisogno di appartenenza si colloca addirittura al terzo gradino, subito dopo il bisogno di sicurezza (salute, lavoro, etc.). Tale bisogno è così importante che una delle paure più diffuse è proprio la paura del giudizio degli altri. Temiamo di non venire accettati per via del nostro aspetto fisico, delle nostre origini, del nostro livello di educazione, del nostro lavoro, della nostra età, etc. Ognuno di noi teme di venir giudicato su un aspetto piuttosto che su un altro, ma alla base di tutto vi è il timore dell’umiliazione, dell’esclusione dal gruppo, dell’emarginazione.
Quando vuoi per forza avere ragione
A tutti piace avere ragione e a volte siamo coscienti di averla. Tuttavia, non sempre è così e la cosa più saggia da fare è accettare di sbagliare: non per questo sei una persona sbagliata. Le persone che vogliono avere sempre ragione sono solite causare la rottura di rapporti, soffrire di stress e danneggiare anche chi le circonda.
Quando ti preoccupi
Le preoccupazioni possono derivare da problemi come lo stress, l’ansia e la depressione. Credi valga la pena sprecare le tue energie in qualcosa che non vuoi che succeda? Di certo ci sono cose inevitabili, ma preoccuparsi non è la soluzione. Impara ad avere fiducia e ricorda che tutto nella vita succede per un motivo; non dare colpa al fato o al destino.
Quando diventi insicuro/a
In questo mondo non c’è nessun altro che sia in grado di pensare come te e che abbia le tue stesse qualità. Evita di confrontarti con gli altri, abbi fiducia nei tuoi talenti e nella tua capacità di riuscire in tutto quello che ti propongono. Se qualcuno ti fa un commento negativo, ignoralo e fai le cose come meglio preferisci.
Quando senti la necessità di controllare ogni cosa
Rinuncia a questa sensazione di voler controllare tutto quello che ti circonda. Ricorda che ognuno è diverso, che tutto è come deve essere; impara ad occuparti solo della tua vita. Liberati di tutto quello che ti produce il desiderio di controllo e vedrai come inizierai a stare molto meglio
Quando sei prigioniero/a del passato
Tutti abbiamo avuto esperienze negative nella nostra vita e traumi che, solo al ricordarli, possono essere molto dolorosi. Ogni esperienza nella nostra vita ci ha dato una lezione e lasciare le ferite indietro vuol dire imparare e diventare più forti.
Quando corri dietro al denaro
Lavorare troppo per avere sempre più soldi, fare qualcosa di illecito per la stessa ragione o in generale credere che per essere felici siano necessari i soldi è un errore che ci può impedire di godere della vera felicità. Di sicuro i soldi sono una parte importante della nostra vita e con essi possiamo acquistare molte cose che ci piacciono. Tuttavia, non vale la pena trascorrere la vita combattendo per ottenere sempre più soldi, senza capire che la vera felicità si trova nell’amore, nella famiglia e nei bei momenti con i nostri cari.
Quando ti lamenti piuttosto che cercare una soluzione
Smetti di lamentarti della tua vita, del tuo lavoro, della tua famiglia, del tuo partner e in generale di tutto quello che ti succede ogni giorno. Se c’è qualcosa che non ti piace, cerca il modo per rimediare…agisci.
Quando ti fai prendere dalle paure
È normale provare paura e tutti in alcuni momenti della propria vita sentono timore per qualcosa. Tuttavia, non possiamo permettere che questa paura si trasformi in un ostacolo per realizzare le cose che vogliamo o per godere delle opportunità che ci si presentano. Vale di più rischiare e affrontare con forza queste paure.
Quando sei trascinato/a dall’ira e dall’orgoglio
L’ira e l’orgoglio sono due sentimenti che ci amareggiano, che danneggiano le nostre relazioni e che ci rendono infelici. Lascia che il perdono invada il tuo cuore e liberati di questi sentimenti negativi che non ti lasciano essere felice.
Dimenticarsi di sè
Non esistono formule magiche né esortazioni di sorta del tipo “prova a vedere il bicchiere mezzo pieno“. Se nei confronti del passato non puoi fare nulla, è anche vero che il presente, invece, è sotto la tua responsabilità. Hai il potere di fare moltissime cose. Sono poche le cose che non puoi assolutamente fare…e le persone infelici dimenticano questo potenziale. Tendono a sentirsi solo vittime e impotenti. La realtà è un’altra. Sei tu il comandante della tua nave. Certo, puoi incontrare delle tempeste, dei venti contrari e persino dei pirati, ma il modo in cui affronti il mare e superi le difficoltà resta sempre sotto il nostro controllo.
Ogni scelta e comportamento dipende da una miriade di ragionamenti inconsapevoli che si ripetono in un circolo continuo. Occupano tempo e spazio nella nostra mente e mentre ci allontanano sempre di più da noi stessi, accorgercene diventa sempre più difficile. Per ritrovare se stessi è necessario imparare ad esprimersi affrontando il giudizio e la disapprovazione degli altri. Esprimersi significa anche imparare a dire di no e a fare ciò che è giusto. Impossibile ritrovarsi senza tornare padroni della propria mente imparando a gestirla. Impossibile senza ridurre al minimo tutto questo per vedere e sentire “oltre”. Quando sei semplicemente te stesso e quello che sei è quello che offri, sei semplicemente felice…perché hai finalmente abbandonato tutti quei pesi del passato che ti trascini per sentirti accettato.
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A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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