L’intuito è difficile da definire, Steve Jobs ha più volte affermato che l’intuito è un’abilità più potente dell’intelletto, in effetti, anche se sfruttiamo il vocabolario Treccani, viene fuori che l’intuizione è: la conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta alla mente senza bisogno di ricorrere al ragionamento. L’intuito è considerato come un forma privilegiata di conoscenza che consente, superando gli schemi dell’intelletto, una più vera e più profonda comprensione.
Essere intuitivi ha molto a che fare con la psiche
Chi è dotato di intuito, infatti, può beneficiare di un ragionamento inconscio che spinge a fare, a dire qualcosa o capire il quando, il come e il perché di determinati avvenimenti. La natura dell’intuizione sfugge anche alle più grandi menti, eppure è stata fonte di ispirazione in campo scientifico, medico, in psicologia o filosofia…!
Forse tu non ti sei mai soffermato a pensarci ma la comunità scientifica sì. L’intuizione è qualcosa di studiato. La ricerca suggerisce che l’intuizione è un tipo di ragionamento inconscio di cui l’essere umano è poco o per nulla consapevole e può dirci come quella determinata persona interagisce con l’ambiente esterno e interno. L’intuito, inoltre, sembrerebbe guidare la gran parte delle nostre decisioni sfruttando, tra le altre cose, canali emotivi (emozioni).
La mente intuitiva è il dono più prezioso e si spinge ben oltre l’intelletto
“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servo fedele. Abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono“. (Albert Einstein). Albert Einstein conosceva bene l’importanza delle intuizioni, lui che ne ha avute così tante da gettare le basi della fisica teorica, lui che aveva solo 5 anni quando, per la prima volta, osservando una bussola, si rese conto che “qualcosa” nello spazio “vuoto” agiva sull’ago spostandolo in direzione del nord.
Einstein ha descritto questa esperienza come una delle più rivelatrici della sua vita, non è un caso che è passato alla storia anche per i suoi studi sull’interazione fra corpi carichi in movimento e il campo elettromagnetico (elettrodinamica dei corpi in movimento). Fu quella bussola a mettere in moto la sua curiosità infinita di Albert e a innescare, una dopo l’altra, le più geniali intuizioni del XX secolo e probabilmente anche di tutta la storia dell’umanità.
Albert Einstein ebbe in dono, dal padre, una bussola tascabile all’età di 5 anni ed egli stesso ha descritto questo come un ricordo catartico. Si dice che il primo ricordo che abbiamo sulla nostra infanzia possa essere rivelatore per la nostra vita da adulti, per Albert Einstein sicuramente lo è stato!
Essere intuitivi significa essere autocoscienti
Essere consapevoli di se stessi, è essere in grado di comprendere le parti immateriali che esistono nell’ essere fisico. I vantaggi di questo tipo di comprensione sono ovviamente infiniti, ma raramente vengono discusse tutte le sfide che derivano dal sintonizzarsi con le “conoscenze” intuitive.
Persone intuitive, 10 caratteristiche che le differenziano
Secondo le neuroscienze l’intuizione si fonda sulla raccolta e analisi di informazioni sensoriali che il nostro cervello elabora ogni volta che deve prendere una decisione o formulare un pensiero pratico.
Alcuni scienziati parlano di inconscio di adattamento riferendosi a quei soggetti che maggiormente riescono ad adattarsi alle nuove situazioni o circostanze o ambienti perché dotati di una migliore capacità di adattamento, di adeguamento e di riorganizzazione del loro modo di operare rispetto alle nuove esigenze o risorse.
La capacità di adattamento è quella darwiniana per cui la specie che sopravvive non è quella più forte o resistente ma è quella che maggiormente e più velocemente si adatta ai nuovi sistemi e si adegua in base ad essi riuscendo a sopravvivere nello stesso modo. Lo stesso vale anche per l’individuo, in realtà la società non riconosce il pregio della forza fisica ma quello della capacità di rinnovarsi ogni volta per conformarsi alle esigenze che cambiano costantemente nella vita sia per il corso dell’età, dei cambiamenti interni od esterni dovuti a dei nuovi contesti ambientali o sociali. Gli individui più dotati sono dunque coloro che sanno rilevare e adattarsi meglio alle più piccole variazioni ambientali, sociali, culturali e via dicendo.
L’intuito inoltre permette anche la realizzazione dei sogni e delle ambizioni anche quelle più recondite e che razionalmente vengono sempre accantonate per motivi pratici, ma che di fatto rappresentano i bisogni di ogni individuo, la sua ragione d’essere e le scelte che lo rendono felice. Pertanto possiamo dire che l’intuizione è la strada più diretta verso la soddisfazione, il benessere, l’appagamento e la felicità. Senza divagare ulteriormente sul significato e l’importanza che le intuizioni hanno avuto per la comunità scientifica, in questo articolo ti propongo le 10 cose che le persone dotate di intuito fanno in modo diverso dalla massa.
#1. Ascoltano la loro voce interiore
Ti ho spiegato che l’intuito è legato al ragionamento inconscio. Le persone intuitive hanno una “connessione speciale con il loro inconscio”, quindi sono in grado di entrare in contatto con la loro “voce interiore”; una capacità che hanno affinato con tempo, prestando sempre attenzione alle sensazioni e dando spazio alle intuizioni.
Ascoltare la propria voce interiore ha grossi vantaggi: consente di fare sempre scelte giuste, o comunque in armonia con i propri reali bisogni. Gli eterni indecisi, infatti, o sono molto insicuri, oppure non sono per niente in contatto con la propria voce interiore.
#2. Trascorrono del tempo da soli
Non sono necessariamente dei solitari ma amano ritagliarsi spazio per se stessi e danno molto valore alla solitudine. La solitudine può “aguzzare l’intuito”, può far nascere il pensiero creativo e aiutarci a connetterci al nostro io più profondo. Per sfruttare la solitudine per affinare l’intuito, ti consiglio di leggere il mio articolo Vi spiego perché mi piace la solitudine.
#3. Sono creative
La creatività tende a esprimersi al meglio quando funziona in modo intuitivo e, in effetti, le persone intuitive sono molto creative.
#4. Prevedono il futuro
Le persone intuitive sono inconsapevolmente attente: riescono a cogliere dettagli che agli altri sfuggono. L’intuizione è una particolare elaborazione mentale: a essere “elaborati” sono delle sfumature, dei dettagli, ai quali la mente riesce a dare il giusto significato e, anticipare così ciò che sta per accadere.
Grazie all’intuito, non solo è possibile prevedere il comportamento altrui ma anche cogliere coincidenze, schemi comportamentali e modelli di cui gli altri non si accorgono.
#5. Sono dotate di empatia costruttiva
L’empatia è una risorsa fondamentale per l’intuizione. Le persone intuitive sono in grado di connettersi emotivamente agli altri, a un livello superiore, che gli consente di aiutare il prossimo o di notare ciò che stanno vivendo senza cadere nell’empatia distruttiva così come ti ho spiegato nell’articolo gli aspetti negativi dell’empatia.
#6. Lasciano andare le emozioni “negative”
Le persone intuitive sono molto “sensibili” e percepiscono a pieno il mondo emotivo circostante. L’intuizione, infatti, può generare sensazioni sgradevoli ma le persone intuitive non si lasciano bloccare da queste.
Sono consapevoli che emozioni come frustrazione, rabbia o risentimento, soffocano la vita. Ciò significa, ancora una volta, che riescono a evitare gli aspetti negativi dell’empatia e che sono pienamente consapevoli delle loro emozioni e sano come gestirle con saggezza.
#7. Sono propositive
Sono orientate al cambiamento, al miglioramento e all’autoaffermazione. Le persone intuitive sviluppano una grande fiducia in se stesse, così riescono ad affrontare le avversità della vita in modo propositivo.
Sono dotate di uno spiccato senso dell’iniziativa che è perfettamente in linea con emozioni e pensieri. Non si aggrappano alle persone, non si aggrappano alle cose della vita, ne positive, ne negative. Questa capacità consente agli altri di descrivere le persone intuitive come “persone emotivamente forti”.
#8. Non seguono schemi rigidi
Le persone intuitive non hanno schemi rigidi, ne’ pensieri fissi. Lasciano che il pensiero possa fluire, sono in grado di cambiare idea rapidamente quando hanno una intuizione e non sono ancorati a un’etichetta. I loro gusti e le loro abitudini, possono evolversi facilmente nel tempo.
Ciò non significa che la persona intuitiva non ha una sua personalità definita. Significa che è aperta al cambiamento e riesce a seguire sempre la voce interiore per sperimentare condizioni migliori per se stesso e per chi lo circonda.
#9. Non incolpano gli altri
Le persone intuitive sanno di essere responsabili per la propria vita e per le proprie decisioni. Se qualcosa va storto, non cercano di additare qualcuno, ne’ si isolano dal mondo: prendono in considerazione le proprie scelte contestualizzandole nelle circostanze vissute.
Tendono sempre a guardare dentro di sé per trovare le risposte perché sanno che prendono le decisioni in considerazione alle loro aspettative, ai loro bisogni o alle loro illusioni.
#10. Non sono sempre in grado di spiegarsi il “perché”
La “ragione dell’inconscio” ha molti misteri e le persone intuitive, per quanto possano essere consapevoli, non ne sono immuni. Così, talvolta, possono ritrovarsi a prevedere scenari catastrofici oppure prendere decisioni importanti senza sapere bene il perché. Le persone intuitive non sempre possono spiegare razionalmente le proprie scelte agli altri. A volte, l’assenza di motivazioni logiche può originare dubbi e allora bisogna fare un passo indietro e interrogare, con più attenzione, la propria voce interiore.
Ricordiamolo sempre!
Intuire per agire consapevolmente e con cognizione di causa può fare veramente la differenza nella nostra vita, prima di tutto per noi stessi, poi per gli altri a cui teniamo e infine per le scelte di vita a cui siamo chiamati ad affrontare costantemente e che devono essere lo specchio dei nostri desideri altrimenti rischieremmo di aver vissuto invano.
La vera forza che abbiamo è quella che ci rende liberi, dalle convenzioni sociali, dalle prigioni che noi stessi ci costruiamo e da tutte quelle cose che fino ad un certo punto abbiamo ritenuto importante dover fare. Per essere forti, l’aiuto più grande ci viene dato dall’autostima, uno strumento prezioso per risolvere tutti i nodi che si incontrano nella propria vita. Solo rafforzando la propria autostima smetteremo di credere agli astri, agli oroscopi, al destino prestabilito, alla sfortuna, alle combinazioni dei pianeti, per concentrarci solo sulle nostre capacità, che possono cambiare notevolmente il nostro destino. Lo sviluppo di una personalità forte e vincente parte proprio da sé stessi, perché il nostro destino dipende dalle nostre azioni.
L’autostima va costruita! Iniziamo a valorizzarci nelle piccole cose come il curare il proprio aspetto fisico, apprezzarsi tra amici e conoscenti, ecc.” Per rafforzare la propria autostima non contano né soldi, né notorietà. L’autostima si rafforza apprezzando i piccoli traguardi nella vita di tutti i giorni e in qualsiasi contesto
Il problema lì fuori è che siamo troppo ipercritici e severi verso noi stessi!
Se sei tu il primo a buttarti giù e a demolirti, mi dici dove puoi trovare le energie interiori per rimboccarti le maniche e metterti all’opera così da acquisire una mentalità vincente? Ogni problema potrebbe avere una soluzione ma sta a te avere la capacità di trovarla. Napoleone una volta disse: “siccome ho molta fretta, vado molto piano” perché la fretta ti porta ad arrivare a conclusioni talvolta errate che combaciano con il tuo personale preconcetto e con la tua modalità di guardare e percepire il mondo, ma spesso si discostano dalle reali caratteristiche del problema impedendoti di risolverlo.
La pianta di bambù impiega 5 anni solo a coltivare le sue radici sotto la terra. Durante quel periodo, il coltivatore non ha altro che un piccolo germoglio come unico aspetto visibile della pianta che si trova effettivamente lì, sotto i suoi piedi. Quindi, dopo cinque anni, la pianta improvvisamente si alza fino a 25 metri in un brevissimo lasso di tempo. E questo non succede solo con la pianta di bambù. Ad esempio puoi martellare una roccia, forse un centinaio di volte, senza che mostri nemmeno una crepa. Eppure al colpo successivo, improvvisamente, si spacca
Solo perché ti vedi come persona fragile, questo non significa che tu non abbia carattere!
Anzi, forse sei più forte di quanto pensi ma il peso del tuo vissuto così ingombrante e difficile ti impedisce di riconoscere a te stesso la tua forza d’animo. Essere fragile non coincide con l’essere debole: essere fragile vuol dire avere piena coscienza delle proprie emozioni, positive e negative, senza nascondere una parte di sé, ma con trasparenza e coraggio mostrarsi come si è….e questo ti conferisce il pieno diritto di sentirti forte mentalmente a dispetto di tutta quella sofferenza che ti trascini dietro!
È venuto il momento di rispolverare i tuoi bisogni e metterli al centro di tutto!
Nel mio secondo libro «d’Amore ci si ammala, d’Amore si Guarisce» (edito Rizzoli) ti spiego come prenderti cura di te e disinnescare le dinamiche relazionali più scomode, sia in coppia che in famiglia. È un viaggio introspettivo che ti consentirà di trasformare le tue ferite e la tua attitudine difensiva in un’inattaccabile amor proprio. Già, perché l’armatura che più di tutte può difenderti (dalle umiliazioni, dai torti, dalle delusioni e dalla rabbia…) è proprio l’amor di sé. Perché come ho scritto nell’introduzione al mio libro: “Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso”. Se hai voglia di costruire relazioni sane e appaganti, se hai voglia di scoprire le immensità che ti porti dentro e imparare a esprimere pienamente chi sei, senza timori e insicurezze, è il libro giusto per te. Il libro puoi acquistarlo in libreria o a questa pagina Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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