5 affermazioni potenti per lasciare andare il passato

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

La vita è profondamente complessa. È fatta di eventi e situazioni spesso al di là del nostro controllo. Quante volte nella vita ci capita di sbagliare? Tantissime, perché altrettante sono le situazioni in cui ci troviamo a fare delle scelte. Spesso questi eventi hanno un impatto determinante su ciò che siamo, tanto da impedirci di perdonare noi stessi. Rabbia, risentimento, odio, inferiorità, frustrazione e senso di colpa sono talmente radicati che non riusciamo a fare a meno di pensarci.

Spesso siamo portati a rimproverarci; diamo la colpa a noi stessi quando qualcosa va storto! Così facendo, il danno che ci procuriamo  è di gran lunga superiore a quello che ci provocano gli altri. Tutte le nostre giornate sono fatte di scelte, più o meno importanti e, come diceva William James, ogni scelta (o non scelta) porta con sé il rischio dell’errore.  A nessuno piace sbagliare, ma il problema non è tanto l’errore in sé (dato che siamo umani e, in quanto tali, fallibili), quanto l’interpretazione soggettiva dell’evento: “Ho sbagliato”. Se interpreto l’errore come un fallimento, come qualcosa di irrimediabile o come fonte di senso di colpa difficile da gestire, eviterò il più possibile la possibilità di sbagliare. E, per evitare di sbagliare, dovrò vivere in un perenne stato di allerta, che può generare stress e ansia

Già perdonare qualcuno per ciò che ci ha fatto è difficile, e quando dobbiamo perdonarci per ciò che abbiamo commesso, questo processo può essere ancora più complicato.  Tuttavia, imparando a prendere consapevolezza di chi siamo, elaborando le dinamiche in modo obiettivo riusciremo a perdonare noi stessi.

Non esistono persone che non fanno sbagli

Ci sono errori e manchevolezze che proprio non riusciamo a perdonarci; ci provocano rabbia, rimorso e frustrazione. Al solo pensarci proviamo un senso di vergogna. L’unico rimedio ci sembra quello di auto-infliggerci una giusta punizione. Il ché per qualcuno può anche servire per espiare una colpa, purché duri poco. Ma arriva un giorno in cui bisogna chiudere i conti con il passato e perdonarci. Definitivamente.

Il primo passo per lasciare andare è perdonarsi

Il modo più semplice di affrontare i sentimenti più dolorosi è accettarli e lasciarli andare. Il primo passo per lasciare andare ciò che turba l’equilibrio, significa essere in grado di trovare la compassione e il perdono verso noi stessi. Sappiamo tutti, però, che non possiamo essere costretti a perdonarci. Ma se siamo in grado di trovare il coraggio di aprire il nostro cuore fino a noi stessi, il perdono lentamente emergerà. Come possiamo iniziare ad avvicinarci al perdono verso se stessi?

Perché perdonarsi? Se queste sensazioni di malessere e rabbia verso noi stessi non vengono attaccate dall’interno, corriamo il rischio di aggiungere sempre più centimetri alla nostra corazza emotiva.  Tutto ciò che reprimiamo ci avvelena e non fa altro che proiettare l’esatto riflesso del mondo interiore all’esterno: se guardiamo la realtà da una prospettiva ostile, essa non potrà che apparirci ostile.

Cosa mai hai fatto per essere così intransigente con te stesso?

Pensi di non essere un genitore all’altezza? Sappi che il genitore perfetto non esiste! Pensi di non essere in grado di portare a termine un obiettivo? Sappi che la vita è fatta di fallimenti.

Perché ogni cosa che fai deve trasformarsi in un “non è niente di che”?

“Non è niente di che, potevo fare meglio”…spesso abbiamo l’abilità di sminuire ogni cosa che facciamo! Sei proprio sicuro di non aver fatto nulla di bello nella tua vita? Certo che sì, ma se non dai il giusto valore alle cose che fai non potrai mai sentirti all’altezza di nulla. Se io ti chiedessi di farmi l’elenco di tutte le cose che fai, difficilmente ti renderesti conto del tuo valore….tanto diresti “non è niente di che”.

Perché devi continuare a vivere nel passato?

Tutte le energie che spendi per ricordare gli errori fatti in passato, per ricordare a te stesso come sei inutile e insignificante, potresti spenderle per mettere una pietra sopra a tutto invece di fondare la tua vita sulla rabbia e la frustrazione.

5 affermazioni che aiutano a perdonare se stessi

“Sono io sbagliato, è colpa mia, non sono in grado di …”Fare i conti quotidianamente con questo tipo di vissuti rende faticosa la nostra vita relazionale e sociale. Perdonare se stessi non è facile e non è qualcosa che è possibile realizzare da un momento all’altro. È un processo lento che richiede consapevolezza e cambiamento.

1. Mi libero dal pesante fardello del dubbio, della vergogna e della colpa

Queste tre emozioni sono la principale causa di molti dei problemi che ci poniamo. Perdonare se stessi dalle azioni che abbiamo compiuto o dalle parole che abbiamo espresso e che ci hanno portato a provare vergogna, senso di colpa o dubbio può solo migliorare la qualità della nostra vita. Fermarsi ad analizzare le situazioni che suscitano in noi queste emozioni ci obbliga a riconoscere le nostre debolezze. Vivere questo processo in modo onesto può solo rafforzarci emotivamente e renderci impermeabili a future situazioni simili. È persino possibile che scopriamo che quello che ci provoca vergogna, colpa e dubbio, in realtà, è una cosa senza importanza.

2. Lascio andare il passato per vivere pienamente il futuro

A volte, tutti i piani e gli obiettivi che avevamo sono stati mandati in fumo dal passato. Tutte quelle cose e persone che ci hanno fatto del male in passato possono danneggiarci e impedirci di guardare al futuro e di raggiungere i nostri obiettivi. Perdonarsi significa smettere di pensare a tutto ciò che è rimasto nel passato e che non si può cambiare. Ad esempio, c’è chi non si perdona di non essere stata la persona giusta per qualcuno. Non si è perfetti..e se qualcuno non ha trovato in noi quello che cercava non ci rende persone peggiori.

3. Sono capace di andare avanti nonostante i miei errori

Siamo cresciuti cercando di evitare errori ed equivoci. Per questo motivo, quando sentiamo di aver fatto male qualcosa, ci concentriamo troppo su esso. Possiamo passare mesi o anni analizzando cosa è andato male e perché.

Se non iniziamo ad essere benevoli con noi stessi non potremo mai andare avanti nella  vita. Non bisogna mai dimenticare che tutti commettiamo degli errori ogni giorno e che va bene così. Possiamo vedere ogni errore come un’esperienza che ci ha lasciato qualcosa. Gli errori sono i veri maestri di vita se impariamo da essi. Se tutto andasse sempre bene al primo colpo, in poco tempo resteremmo senza nozioni da imparare, senza esperienze di cui parlare né insegnamenti da apprendere ad ogni errore. È vero che ci sono errori che ci costano cari, ma persino questi insegnano un’importante lezione.

“Ciò che è rimasto capito male ritorna sempre; come un’anima in pena, non ha pace finché non ottiene soluzione e liberazione”. Questa è una citazione di Freud che ben esprime l’importanza di correggere gli schemi fallimentari. La psicologia psicodinamica ha evidenziato come il riuscire a fare tesoro di un errore implichi una serie di aspetti per nulla ovvi: elasticità mentale, umiltà, discernimento, volontà, determinazione e coraggio.

4. Ringrazio per ogni cosa positiva che la vita mi ha regalato

Perdonarsi comporta anche il fatto di accorgersi e accettare il fatto che non siamo soli. Quando perdoniamo a noi stessi tutte quelle situazioni in cui pensavamo che fosse solo colpa nostra, vedremo che non è poi così difficile apprezzare tutte le cose belle che la vita ci regala. Se in questo momento stiliamo una lista delle persone e delle cose che rendono migliore la nostra vita, probabilmente ne troveremo più di quanto speravamo. Quando ci perdoniamo per tutto quello che crediamo di aver causato, non è poi così difficile vedere tutto il bello che c’è nella nostra vita.

5. Riconosco di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità

“Siamo tutti impastati di debolezze e di errori; perdoniamoci reciprocamente le nostre sciocchezze: questa è la prima legge di natura” Voltaire. Se ci concentriamo solamente sui ricordi o sulle colpe che diamo a noi stessi non cambierà nulla. E’ meglio guardare al futuro e impegnarsi al massimo piuttosto che vivere nei rimpianti del passato. L’unico che può veramente perdonarci siamo noi stessi guardandoci allo specchio. La realtà è che ci sono situazioni in cui l’unico che può liberarsi dal fardello che portiamo siamo proprio noi.

Concediti di essere quello che sei in ogni istante anche se non sei come vorresti

Non dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo fatto in passato ma solo smettere di concentrarci su quello. Impariamo ad accettare che tutti fanno errori; solo così potremo riprendere il comando della nostra vita. Dobbiamo smettere di auto-commiserarci e colpevolizzarci, se vogliamo riappropriarci della nostra facoltà di scegliere, sbagliare e cambiare! Ricorda che sei unico e meritevole di amore e accettazione. Quindi, prenditi cura di te stesso, impara ad amarti incondizionatamente e abbraccia la bellezza di essere esattamente ciò che sei.

Anche se la vita che hai vissuto fino ad oggi non è stata soddisfacente, questo non significa che tu non possa cambiarla. Tutti facciamo scelte sbagliate: se, tuttavia, continui ad autopunirti per ciò che hai fatto non concluderai nulla di buono. Se continui ad odiare il tuo lavoro, la tua casa, la tua città o il tuo partner potrai cambiare poco nella tua vita. Indipendentemente dal tipo di situazione negativa in cui ti trovi, sappi che il cambiamento vero inizia dall’accettazione della tua realtà. Possiamo cambiare solo quello che abbiamo accettato, il giudizio ci tiene fermi. A volte per raggiungere l’accettazione di sé, serve conoscersi meglio, per scoprire quelle convinzioni e paure nascoste che ci impediscono di vedere il bello che c’è in noi.

D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce

Insieme alla psicoterapia, c’è un altro strumento che può rivelarsi preziosissimo per concederti modalità inedite di esistere: il mio secondo libro. Questa volta, il tema portante è l’amore e come si evolvono i nostri stili relazionali dall’infanzia fino all’età adulta. Proprio come con il nostro primo libro (bestseller 2022 e libro di Psicologia e self-help più venduto d’Italia), anche con questo secondo manuale offro strumenti utili, esercizi psicoterapeutici e tante strategie per l’autoanalisi. Ognuno di noi dovrebbe diventare il suo oggetto di studio: mettere se stessi al centro della propria vita non è un errore, è il primo passo per iniziare a vivere relazioni, amori, emozioni e non subire. L’amore è un dono, non una condanna! Il libro è disponibile in tutte le librerie oppure su Amazon. Il titolo non poteva essere che questo: «D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce».

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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