Quando ci innamoriamo perdiamo l’equilibrio e veniamo trascinati in un fiume in piena di emozioni, perdiamo la centralità e la parte razionale non ci assiste più. Non è sempre facile riconoscere una relazione benefica ma la sensazione di benessere è sicuramente un chiaro indicatore di essere sulla strada giusta. Per stare bene insieme in qualsiasi ambito è necessario che entrambe rispettino i limiti l’un dell’altro accettando le diversità , amare significa “io ti amo così come sei ” a sua volta “io mi amo e mi accetto cosi come sono”.
Dove cerchiamo l’amore
Sarà anche facile dire di desiderare una persona intelligente, bella, attraente, con la giusta occupazione e i giusti tratti caratteriali. Ma nel lungo termine non saranno questi gli aspetti che terranno in vita la tua relazione amorosa. A volte si trova l’amore in posti inaspettati e le qualità che sembrano necessarie in apparenza diventano futili nella vita reale. Per fare degli esempi concreti, nella vita reale:
- la curiosità è meglio dell’intelligenza;
- una persona carismatica mantiene viva la passione più di una sexy;
- una persona affascinante attrae più di chi veste abiti importanti,
- l’essere divertente serve più dell’essere ricco e noioso;
- una persona premurosa e attenta vale più di una bella e superficiale;
Molti vogliono una storia per sentirsi più sicuri, altri per aumentare la propria autostima, alcuni per non sentirsi soli e per tanti altri svariati motivi ma quello che ci porta a continuare a stare assieme è la consapevolezza che l’altro porta valore alla nostra vita e aggiunge bellezza.
Cerchiamo amore… ma forse lo cerchiamo nel modo sbagliato!
Investiamo giorni, mesi, anni in una relazione, salvo poi un giorno renderci conto che non siamo felici. Magari è una sensazione passeggera, che si intreccia e alterna a momenti di piena gioia, condivisione, scambio, collaborazione, a tratti anche di vero amore. Magari, invece, è una sensazione più radicata, di fondo, che non se ne va, nonostante qualche momento di maggiore leggerezza. Magari è prendere atto che qualcosa c’è stato, si esaurito e semplicemente non c’è più. Oppure, alla peggio, si tratta di realizzare che, in verità, ciò che ci aspettavamo, che credevamo di avere costruito, conquistato, in verità non esiste o non rispecchia quelli che potevano essere stati i nostri obiettivi iniziali.
A questo punto è doveroso chiedersi: “Sono in grado di distinguere una relazione basata sull’amore e non sul bisogno?” ” Il mio rapporto che basi ha e verso che direzione sta andando? Queste sono solo alcune domande da porsi per capire se il proprio rapporto ha le fondamenta giuste o se c’è qualche deviazione di percorso.
Compiacere l’altro per “comprare” l’amore
Il desiderio di far felice le persone che amiamo è insito in ognuno di noi ed è parte integrante del sentimento stesso! Ma cosa succede se questo desiderio diventa un bisogno, tanto da non ammettere eccezioni e da essere pervasivo e totalizzante? Il desiderio di rendere felice l’altro diventa il bisogno di aderire a tutte le sue aspettative esplicite o implicite, reali o presunte! La paura sottesa a questo bisogno è di non essere amati dall’altro, di essere rifiutati o abbandonati qualora si deludano le sue aspettative!
Ecco allora che si evita qualsiasi dissenso o parere contrastante, qualsiasi pensiero, parola o azione che possa anche solo lievemente far percepire all’altro una quota di disagio e delusione. Si ha fortemente paura del conflitto e di far arrabbiare l’altro. Come se la rabbia dell’altro fosse insostenibile e soprattutto come se la rabbia rappresentasse inevitabilmente il segno della rottura del rapporto.
Ci sentiamo amati solo quando siamo accettati per quel che siamo. Ma se cerchiamo di “comprare” l’amore forzandoci a compiacere l’altro, vivendo nel timore di sbagliare e quindi perdere la sua approvazione… c’è qualcosa che non funziona. Se quell’approvazione dobbiamo “comprarla” fingendo di essere quel che non siamo, anche ricevendola non ne saremo appagati. Se sono amato quando non sono autentico, non mi sentirò amato: quell’amore non è rivolto a me, ma a chi fingo di essere. In situazioni del genere, la scelta sembra essere tra:
- Continuare il gioco (faticoso) della tensione attenta e dell’assecondare l’altro/a (sapendo che questo favorisce la stabilità della relazione);
- Oppure abbandonare i timori ed essere autentici (col rischio di scontentare l’altro e perderlo).
Stare insieme per paura di restare soli
La paura di “restare soli” per molte persone ha il significato di rimanere single e diventa sinonimo di insicurezza verso sé stessi e verso la società.
Abbiamo paura di venire esclusi perché siamo senza un partner e pensiamo di non avere la capacità di stare senza gli altri e che, sentirsi soli, significhi non essere amati. Ed ecco che il partner diventa come una stampella che dà senso alla vita. La paura della solitudine, quindi, ci spinge ad accettare relazioni anche poco gratificanti. In pratica, tendiamo a essere meno selettivi nella scelta del partner con il rischio elevato di rimanere invischiati in tattiche manipolatorie come il love bombing, cadere in relazioni con predatori patologici, narcisisti, borderline e persone che non hanno ben assimilato il concetto di accudimento, cure e amore.
L’amore vero, quello duraturo dove lo cerco?
Come potrai immaginare, la ricerca del vero amore è tutto fuor che semplice. D’altronde, se fosse facile, non saremmo qui a parlarne e non ci sarebbero così tante persone desiderose di approfondire l’argomento. Tuttavia, devi sapere che ci sono alcuni atteggiamenti che possono rischiano di rendere più difficile l’incontro dell’anima gemella. Nella maggior parte dei casi si tratta di comportamenti che non vengono messi in atto in modo consapevole, e per questo è importante fermarsi e fare chiarezza con se stessi. A cosa stiamo facendo riferimento? Al fatto che, ancora prima di voler incontrare il vero amore, bisogna essere pronti.
Il vero amore è qualcosa di unico e prezioso che non tutte le persone hanno la fortuna di vivere, e perciò, prima di esporsi a questa grande occasione, è opportuno farlo nel migliore dei modi. La cosa più importante, dunque, è essere felici con se stessi, sentirsi autonomi e completi.
La ricerca del vero amore, infatti, diventa un’esperienza pesante e stressante quando si sente di avere la necessità di avere qualcuno al proprio fianco: un conto è avere il desiderio di trovare l’anima gemella, un altro è averne bisogno. In altre parole, i sentimenti che ti portano a voler condividere la tua vita con un’altra persona non devono essere la solitudine, la noia o il vuoto esistenziale. Anzi, è proprio il contrario! Una volta che la tua vita è piena, felice e in “equilibrio”, allora sì che giunge il momento di trovare un partner con cui condividerla. Quello che si rischia, altrimenti, è di accontentarsi della prima persona che ci dà le sue attenzioni e, con il tempo, di costruirci una relazione basata sul bisogno e sulla dipendenza
Non esistono teorie e leggi che regolano l’amore
Ognuno può amare a suo modo, ciò che conta è il bene di se stessi e il bene dell’altro, che siano salvaguardati come valori inviolabili dell’esistenza stessa. Il primo passo è trovare se stessi! Occorre comprendere chi sei, dove sei e dove vuoi andare. Scoprire la persona che tieni nascosta dentro di te e soprattutto cosa desideri per la tua vita ti porterà a incontrare il partner giusto che fa per te. Come ho scritto nei paragrafi precedenti, le cose importanti sono:
- Non “comprare” l’amore forzandoti a compiacere l’altro
- Non accontentarti per paura della solitudine!
Tu meriti amore
Hai idea di quante persone, consciamente o inconsciamente, sono convinte di non poter avere e di non poter meritare amore? Invece tu l’amore te lo meriti, eccome. E nel momento in cui ti apri al mondo con prudenza e attenzione e insieme con fiducia, con amore verso te stesso, l’amore lo troverai nel posto giusto. Il fulcro è proprio questa convinzione: “Io mi merito amore”. È la convinzione dell’essere degni d’amore. Questa convinzione ti permette di avvicinarti a una sana e vera relazione senza quel senso di vuoto di chi cerca disperatamente amore dall’esterno per sentirsi “pieno” e rassicurato sul proprio valore.
Una lettura per fare i conti con l’esperienza passata
Se trovi più facile decidere cosa vuoi dai tuoi colleghi, dai tuoi familiari, dai tuoi amici…piuttosto che decidere cosa vuoi in una relazione, potresti dover cambiare la tua attenzione. Tendiamo a ignorare molte cose del partner, preferiamo girarci dall’altra parte! Inganniamo noi stessi pensando che il nostro partner non sia cattivo; proviamo così a vedere le cose in modo positivo, dicendoci, ad esempio: “fa così perché è una persona protettrice, mi ama al di sopra di tutto e vuole prendersi cura di me”. Tuttavia, la realtà è che quella relazione si basa solo sull’incertezza, sull’ira, sulla necessità, sull’insicurezza e sul sospetto. Pur di avere l’oggetto del proprio amore si passa sopra a tutto: a tradimenti, freddezze, eclatanti mancanze di rispetto. Ammettiamolo! Non prendiamo mai in considerazione alcune delle questioni critiche che possono creare o distruggere una relazione. Forse è ora di pensarci.
Se vuoi finalmente costruirti il tuo spazio, fai mille passi indietro, allontanati da chi non sa amare e inizia a costruire le tue consapevolezze. Sai, ho scritto un libro che è diventato il testo più consigliato dagli psicologi. Il titolo? “D’amore ci si ammala, d’amore si guarisce“. Nel libro ti prendo per mano per visitare i tuoi luoghi bui e temuti, ti insegno a chiamare col nome le tue difficoltà senza giudicarti, a donarti e donare perdono a chi ha avuto un ruolo nelle tue ferite.. perché è imparando ad amarsi che si pongono le fondamenta per un incontro autentico con l’altro. Con il libro, potrai ripristinare un equilibrio perduto: ogni pagina ti insegna a rivendicare il tuo valore di persona completa, amabile e degna di stima, ad ascoltare i tuoi bisogni e soprattutto, a farli rispettare. Perché come scrivo nel libro perché come scrivo nell’introduzione al mio libro: “Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso”. Puoi acquistarlo in libreria o a questa pagina Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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