Nella mitologia Greca Eros, il figlio di Afrodite, è colui che lancia i suoi dardi facendo scoccare l’amore fra gli esseri umani. Questa figura mitologica ci dice molto dell’immagine sovrannaturale e misteriosa che abbiamo del sentimento amoroso e di quanto facilmente siamo portati a sentirci in balìa della sua comparsa. L’obiettivo principale di molte persone è quello di trovare la persona perfetta per vivere una relazione sentimentale. In maniera consapevole o inconsapevole siamo spinti a cercare un partner come se quella fosse l’unica condizione per raggiungere la felicità. Il pensiero comune è credere che, una volta trovata la persona giusta, tutto andrà bene e tutte le pene spariranno.
Qualcuno sostiene che l’amore giustifica tutto
Di sicuro non giustifica l’abbandono di noi stessi e l’annullamento della nostra persona. La condizione migliore dell’essere umano non può essere quella di amare fino a sopprimere la propria personalità. Eppure, la paura di rimanere soli spinge molti individui ad adeguarsi, spesso fino ad annullarsi, pur di avere accanto qualcuno.
Essere se stessi in una relazione apre le porte al vero amore
È facile capire perché la creazione di un legame forte comporti una totale revisione di noi stessi, dei nostri valori e della gerarchia delle “importanze”; il nostro mondo viene ridefinito e rinegoziato con la persona amata. Ma tutto avviene solo a partire dalla capacità, non così diffusa di avere il coraggio, quando ci innamoriamo, di metterci a nudo e confessare tutto di noi, anche fatti del nostro passato a causa dei quali potremmo essere respinti o deludere.
Ed è qui che fa capolino il nud emotivo, ovvero quando ci spogliamo – in senso metaforico – di paure, ansie, preoccupazioni e ci riveliamo per quello che siamo. In quell’istante siamo privati di quegli elmetti e di quelle corazze che ci proteggono dai colpi esterni, pronti a esternare il nostro essere.
La ricerca a tutti i costi dell’amore
Molte persone, nel corso della propria vita, vivono periodi in cui ansie, sensi di colpa o paure sembrano gettare un’ombra negativa su ogni aspetto della loro quotidianità. D’improvviso la nostra autostima vacilla e crollano le certezze su chi siamo, cosa desideriamo e di cosa abbiamo bisogno.
Una delle “soluzioni” utilizzate di frequente per uscire da periodi di vulnerabilità e solitudine è quella di ricercare sicurezza, stabilità e comprensione nella relazione con un’altra persona. Senza rendercene conto, affidiamo la responsabilità del nostro benessere e della nostra felicità al nostro partner e alteriamo l’amore, riducendolo a rapporti disfunzionali. La verità è che c’è solo una persona con cui trascorri ogni secondo di ogni giorno della tua vita: te stesso. Imparare ad amare se stessi può essere un processo lungo e complicato, ma ti porterà anche a una maggiore libertà e consapevolezza di te.
Prima di cercare il vero amore ricorda queste 2 cose
Come potrai immaginare, la ricerca del vero amore è tutto fuor che semplice. D’altronde, se fosse facile, non saremmo qui a parlarne e non ci sarebbero così tante persone desiderose di approfondire l’argomento. Tuttavia, devi sapere che ci sono due aspetti fondamentali che possono rendere più facile l’incontro dell’anima gemella.
1. Accettati per come sei
” E’ solo quando avrai smesso di inseguire le cose sbagliate che darai una possibilità alle cose giuste di raggiungerti”. Ti vedi pieno di difetti e hai paura che se le altre persone ti conoscessero veramente ti rifiuterebbero. Per compensare questa paura cerchi di dare un immagine di te ” riveduta” e “corretta”, cioè cerchi di mostrarti ” migliore” di quello che sei. Cerchi di fare buona impressione sugli altri, mettendoti una maschera.
In certe situazioni questo può essere necessario, ad esempio sul lavoro o con le persone che conosci poco, ma con gli amici e soprattutto con il partner devi lasciarti andare! Non ha senso lottare contro te stesso per diventare una persona completamente diversa da quello che sei. Non ci riuscirai mai.
Per esempio, se sei una donna alta 1,55 non potrai mai diventare, per quanti sforzi tu faccia e per quanto impegno tu ci metta, alta 1.80. Però puoi essere una donna felice alta 1,55. Se invece ti ostini a voler sembrare più alta ricorrendo ai tacchi o altri mezzi, (perché pensi che se si è più alti si è maggiormente apprezzati), avrai sempre ansia e non sarai mai in pace con te stessa! Quindi, tormentarsi, essere perennemente insoddisfatti o intolleranti nei confronti del proprio modo di essere, non porterà da nessuna parte.
C’è tanta gente davvero disposta a tutto pur di plasmarsi in modo da aderire ai desideri (espliciti o meno) del partner, pur di compiacerlo. E tu vuoi far parte di questa schiera? Non credo! E’ tutto tempo sprecato, tempo che può essere meglio impiegato nell’amore attivo verso te stesso.
Allora, come accettarsi? Un ottimo punto di partenza è rendersi conto che tutto il rumore che senti e che ti spinge a cambiare è solo questo: rumore. Nessuno dovrebbe cambiare per adattarsi e questo è il primo, forse il più grande, passo per accettarti per come sei.
Molti penseranno di non andare bene, di essere inadeguati perché insicuri o poco brillanti, perché bassi o senza stile, e ci sta anche questo. Ma se ci rifletti, in questo caso, il problema non sta nel come sei ma nel come ti vedi. Prova a dirti “Io mi piaccio così come sono, ogni giorno di più. Mi piaccio e ho fiducia in me. Io mi amo. Posso credere in me“, e vedi come ci si sente a farlo. E poi, se c’è qualcosa che non ti piace di te, la puoi cambiare, ma passando prima per l’accettazione di quello che sei ora.
2. Prova gratitudine verso la vita
Per cosa essere riconoscenti? Avendo imparato a dire grazie, siamo facilmente convinti che essere riconoscenti sia un atto rivolto verso l’esterno. In realtà, la riconoscenza è prima di tutto un valore verso se stessi, poiché è solo interiormente che le cose possono essere significate. Per sperimentare veramente l’amore che abbiamo per noi, è importante non andare nella mancanza, nella ricerca di quello che ci manca dimenticando quello che abbiamo già.
Soffermati a pensare alle cose belle per cui sei grato e che spesso dai per scontate. Abituati a riconoscere ciò che hai e che ti rende felice, anche se hai smesso di farci caso: rimarrai stupito delle tante cose per cui sei grato. Quindi “Apprezza quello che già hai. Ringrazia per tutto che ciò hai. L’acqua per lavarti, l’elettricità che ti illumina, le gambe che ti fanno muovere, ringrazia per le persone che hai attorno”. E vedi come ti senti a farlo!
Che immagine hai di te stesso?
Possiamo considerare il tuo rapporto con te stesso come l’unità di misura del tuo rapporto con gli altri. Trovare il vero amore coincide con l’avere, innanzi tutto, una relazione d’amore sincero con se stessi. Amarsi è l’anticamera di qualunque altra forma di amore. Quando noi per primi manchiamo di rispetto a noi stessi o abbiamo una bassa autostima, inevitabilmente incontreremo persone che si comporteranno con noi allo stesso modo. Perché qualcun altro dovrebbe rispettarci se non siamo in grado di rispettare noi stessi?
Quello che credi di te si basa per caso su convinzioni esterne? Sono credenze che ti porti dietro da bambino? Prova a farci caso… Chi sei? Quanto vali? Quanto senti di meritare? Prenditi del tempo per rispondere a queste domande. Non siamo abituati a guardarci dentro e quindi le risposte potrebbero non arrivare subito ma prendere coscienza di chi sei e cosa credi di te stesso è il primo passo per andare incontro alla vita che desideri.
Se è vero che il profilo originale che ti sei fatto di te stesso deriva da alcune opinioni dei tuoi genitori, dei tuoi professori o dei nonni, zii e parenti… E’ arrivato il momento di prenderne atto soprattutto perché non c’è scritto da nessuna parte che tu debba portarteli dietro per sempre.
Non è facilissimo liberarsi da certe etichette che ci sono state appiccicate addosso, spesso inconsapevolmente, ma credo sia più doloroso tenersele se si considerano le conseguenze a lungo termine. Se tuo papà non ti ha mai detto bravo, sono orgoglioso di te, questo non significa che tu sia un buono a nulla. Se tua mamma non ti ha mai abbracciato e detto ti voglio bene, questo non significa che non meriti amore.
Quello che vali è determinato da te
Il tuo valore è un dato di fatto che non ha niente a che vedere con il tuo comportamento, con le tue sensazioni, emozioni o stati d’animo. Può capitare che il tuo modo di fare in alcune situazioni non ti piaccia ma ciò non ha rapporto con il tuo valore. Prendi coscienza della tua importanza, del tuo valore, senti di meritare una relazione stabile
Il rispetto di sé è la base
Si parla pochissimo di rispetto di sé. Eppure si tratta di una componente essenziale per la salute (fisica e mentale) e per il mantenimento di relazioni sane. Se ti riconosci in questi punti, vuol dire che stai trascorrendo la tua vita remandoti contro. È mai possibile andare “contro se stessi”? Purtroppo sì, questo capita quando non ti hanno insegnato a riconoscere il tuo valore. Come spiego nei miei incontri e come ho dettagliato nei miei due libri (entrambi bestseller), siamo la sintesi dei nostri vissuti e, il modo in cui ci comportiamo con noi stessi, riflette in qualche misura il modo in cui gli altri ci hanno trattato durante l’infanzia. È lì, a quell’età che impariamo come scendere a patti con noi stessi, se rispettarci e stimarci oppure se metterci da parte e calpestare i nostri diritti emotivi e finanche negare i nostri bisogni!
Anche se la vita che hai vissuto fino ad oggi non è stata soddisfacente, questo non significa che tu non possa cambiarla. Tutti facciamo scelte sbagliate: se, tuttavia, continui ad autopunirti per ciò che hai fatto non concluderai nulla di buono. Se continui ad odiare il tuo lavoro, la tua casa, la tua città o il tuo partner potrai cambiare poco nella tua vita. Indipendentemente dal tipo di situazione negativa in cui ti trovi, sappi che il cambiamento vero inizia dall’accettazione della tua realtà. Possiamo cambiare solo quello che abbiamo accettato, il giudizio ci tiene fermi. A volte per raggiungere l’accettazione di sé, serve conoscersi meglio, per scoprire quelle convinzioni e paure nascoste che ci impediscono di vedere il bello che c’è in noi.
D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce
Insieme alla psicoterapia, c’è un altro strumento che può rivelarsi preziosissimo per concederti modalità inedite di esistere: il mio secondo libro. Questa volta, il tema portante è l’amore e come si evolvono i nostri stili relazionali dall’infanzia fino all’età adulta. Anche con questo secondo manuale offro strumenti utili, esercizi psicoterapeutici e tante strategie per l’autoanalisi. Ognuno di noi dovrebbe diventare il suo oggetto di studio: mettere se stessi al centro della propria vita non è un errore, è il primo passo per iniziare a vivere relazioni, amori, emozioni e non subire. L’amore è un dono, non una condanna! Il libro è disponibile in tutte le librerie oppure su Amazon. Il titolo non poteva essere che questo: «D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce».
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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