Uno degli aspetti più romantici dell’avere una relazione sentimentale stabile è immaginare e progettare insieme cosa riserverà il futuro. Certo, nessuna relazione è immune ai conflitti. Ciascuno di noi porta nel rapporto di coppia il proprio modo di essere, la propria capacità di vedere il mondo, le proprie fragilità, la propria storia. In ogni caso è opportuno non farsi trovare impreparati nel caso il partner pronunci la fatidica frase “Non sei tu, sono io” tipica di chi ha deciso di porre fine alla relazione.
Quando si è coinvolti in una storia che si ritiene importante, però, non sempre è facile avere la forza di riconoscere i segnali della fine di un amore. Tante volte, si preferisce mentire a se stessi e far finta che non sia cambiato nulla, ma alla lunga può diventare una condizione insopportabile. Prima di approfondire l’argomento, è giusto fare qualche passo indietro e scomodare la letteratura psicologica per comprendere al meglio i meccanismi intrapsichici che regolano le relazioni affettive. La scelta del partner solo raramente è svolta in modo pienamente consapevole. L’attrazione scatta per meccanismi intrapsichici che si svolgono a livello inconscio. Tali meccanismi riecheggiano le nostre esperienze del passato e riflettono i conflitti irrisolti che ci portiamo dentro.
Le storie d’amore sono quasi tutte caratterizzate da alti e bassi
Gli alti e bassi sono il percorso naturale di un rapporto di coppia: nessuno, infatti, ha una relazione sentimentale sempre equilibrata e pienamente appagante. A momenti felici trascorsi assieme, a volte ne seguono altri decisamente meno felici e sereni. L’importante però è capire se si è in grado di affrontare il momento difficile o se, dietro le incomprensioni, si nasconde una profonda incompatibilità.
I litigi e le discussioni (anche quelle banali) talvolta possono celare qualcosa di più importante e irreparabile…. un qualcosa che nella realtà dei fatti si è rotto in mille pezzi! Schegge taglienti che lacerano la sfera emotiva senza un apparente perché. Quel qualcosa che sta andando in mille pezzi e che ti sta procurando sofferenza, potrebbe essere la tua relazione e prima ne prendi consapevolezza meglio affronterai le conseguenze.
10 Segnali che il tuo partner vuole lasciarti
Non sempre, purtroppo, quello che sembrava essere un grande amore si rivela un idillio. Spesso, infatti, uno dei due partner non è più coinvolto sentimentalmente. Le cause sono molteplici, ma i segnali sono spesso e chiarissimi.
Amori che poggiano sul non ascolto, confronto e rispetto, bensì sulle continue critiche può essere già un chiaro segnale che il rapporto sta involvendo. La relazione non è più sostenibile quando le discussioni diventano solo un pretesto per insultare e denigrare. Quando non vi è nessuna intenzione di trovare un compromesso, ma solo la voglia di portare avanti le proprie questioni di principio. Insomma, quando mettiamo nel rapporto la parte peggiore di noi. E tutto questo succede quando non si sopporta più chi si ha accanto.
Quando siamo noi a non amare più, prima o poi lo capiremo e saremo in grado di porre fine a un rapporto stanco e ormai giunto al termine. Ma se è il nostro partner a non amarci più? La domanda da porsi, in tal caso, sarà: “come capire che il mio partner vuole lasciarmi?” A seguire, 10 indizi a cui prestare attenzione per capire se il tuo partner ha intenzione di porre fine alla relazione.
1. Assente anche se presente!
Stare insieme è un atto d’amore importante che coinvolge entrambe le parti e che fa si che ci si aiuti a vicenda. Avere un partner, dopotutto significa non solo avere qualcuno da amare e con cui passare il tempo ma anche e soprattutto qualcuno su cui contare. Se il partner si defila ogni qual volta c’è bisogno di lui e non si rende disponibile come sostegno emotivo, è chiaro che il suo interesse è pian piano scemato e che non ha più a cuore il benessere della persona che, almeno in teoria, dovrebbe amare e voler vedere sempre felice.
2. Niente coinvolgimenti!
Quando il partner non si sente più coinvolto nella relazione, tende a mostrare un certo fastidio o noia a fare qualunque cosa insieme. Se prima ogni evento era un’occasione per stare insieme, sorridere e divertirsi…quando il partner non è più innamorato, lo stesso evento diventa una vera e propria “seccatura”. Se addirittura, tende a innervosirsi quando gli viene proposto di fare qualcosa insieme, risulta evidente che non ama più la presenza del partner.
3. Niente complicità!
Nel momento in cui i dialoghi iniziano a basarsi soprattutto sui giudizi, del tipo “non sopporto quando fai così”, “Ma ti vedi allo specchio?” allora significa che si sta dimenticando i motivi per cui si è insieme. Se i nostri modi di fare, (che un tempo il partner trovava simpatici e spiritosi) oggi non lo attraggono più, anzi, iniziano quasi a infastidirlo, esattamente come qualsiasi cosa noi diciamo o facciamo, di sicuro non prova gli stessi sentimenti di un tempo!
Una relazione che sta per finire porta con sé rancore, dispiacere e nervosismo. Se il nostro partner è diventato insofferente o persino sgarbato anche per cose futili, è un chiaro segnale che non sopporta più la nostra presenza. Ma quando la situazione è così compromessa, vale davvero la pena cercare di rimettere insieme i pezzi?
4. Niente progetti!
Un altro chiaro segnale che evidenzia la fine di un sentimento è quello legato alla progettualità. Il futuro diventa qualcosa a cui pensare in singolo e ciò lo porta ad agire senza più prendere in considerazione chi gli sta accanto.
5. Niente dialogo!
Alcune persone non attaccano il partner e non lo criticano, semplicemente erigono un muro insormontabile, si chiudono nel silenzio e rompono tutti i canali di comunicazione emotiva. E’ risaputo: il dialogo è una delle basi dei rapporti che funzionano, motivo per cui ogni coppia dovrebbe lavorare sempre al fine di migliorarlo. Quando viene a mancare il dialogo è quindi ovvio che qualcosa non va.
In genere può simboleggiare una crisi all’interno della coppia ma se la mancanza arriva solo da uno dei tue partner può essere indice di qualcosa di diverso. Un esempio è la fine dell’amore. L’incapacità di rendere nota la cosa all’altra persona ha poi l’effetto di amplificare il problema, rendendo il dialogo praticamente inesistente.
6. È sempre impegnato!
Un partner improvvisamente alle prese con impegni sempre più frequenti e con una vita personale così ricca da non lasciare spazio alla propria metà, il più delle volte, indica che qualcosa non va. Quando c’è amore, la voglia di stare insieme è sempre tanta. Ci si cerca per messaggi, ci si telefona e quando si può si trova del tempo libero da trascorrere insieme. Se evita sempre più spesso ogni occasione per vedersi, allora è probabile che i suoi sentimenti siano cambiati.
7. È sempre più distaccato
Un partner sempre più distaccato, freddo e scostante ha chiaramente qualcosa che non va. Quando anche il desiderio di fare l’amore diventa sempre meno presente (magari accampando scuse e accusando una forte stanchezza) e soprattutto manca anche il desiderio di contatto fisico, (baci e abbracci) è evidente che il partner ormai si è raffreddato e ha preso le distanze. Soprattutto se prima era prodigo di attenzioni e romantico. Anche questo aspetto, quindi, può indicare la fine di un amore o un raffreddamento dei sentimenti che con il tempo può diventare sempre più forte.
8. Niente sostegno
Stare insieme è un atto d’amore importante che coinvolge entrambe le parti e che fa si che ci si aiuti a vicenda. Avere un partner, dopotutto significa non solo avere qualcuno da amare e con cui passare il tempo ma anche e soprattutto qualcuno su cui contare. Se il partner si defila ogni qual volta c’è bisogno di lui/lei e non si rende disponibile come sostegno emotivo, è chiaro che il suo interesse è pian piano scemato e che non ha più a cuore il benessere della persona che, almeno in teoria, dovrebbe amare e voler vedere sempre felice.
9. Scenate in pubblico!
Le scenate in pubblico sono un evidente campanello d’allarme che la persona che amiamo non ci sopporta più. Se ogni pretesto è buono per iniziare una discussione in pubblico, soprattutto di fronte a famigliari e amici, o magari di fronte a perfetti sconosciuti, vuol dire che non mostra rispetto per la nostra relazione, anzi!
10. Continue mortificazioni!
Non sempre riusciamo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, ma il ruolo della coppia è anche quello di fornire un sostegno reciproco nei momenti difficili.
Se invece il partner comincia a svalorizzarci, ci insulta o si esprime costantemente in modo sarcastico, è probabile che non sopporti più la nostra presenza. Questo accade perché ha smesso di apprezzare le nostre caratteristiche positive per concentrarsi solo su quelle negative.
Cosa faccio se il mio partner vuole lasciarmi?
E’ davvero dura elaborare la cosa più giusta: troncare la relazione o provare a sforzarsi di farla funzionare di nuovo? Nessuno tranne te conosce i dettagli e le sfumature della vostra relazione. Nessuno può dirti con precisione cosa prova per te il tuo partner. Solo lui può darti le risposte che cerchi…ed è giusto che tu chieda… che tu capisca.
E se hai certezza di non essere corrisposta, forse è giunto il momento di anteporre il rispetto per te stessa alla paura di stare sola. Non è facile accettare di essere infelici con il proprio partner ma non ammetterlo ci condanna a un destino che non meritiamo….e tu non meriti di essere infelice!
Ricorda, tu hai una strada da percorrere che si chiama “VITA”, che porta a una meta che si chiama “AMOR PROPRIO”. Il tuo compito è percorrere quella strada, anche se sulle spalle sentirai tutto il peso della solitudine. Non fermarti, permetti che la vita ti abbracci di nuovo, esattamente come meriti!
Perché è così difficile impegnarsi verso l’altro?
Quando due persone scelgono di stare insieme ognuno porta con sé il proprio bagaglio di conoscenze, competenze, esperienze, valori e credenze che sono diverse di quelle dell’altro, pertanto se vogliamo avere una relazione di coppia appagante, dobbiamo negoziare e a volte scendere a compromessi, altre volte essere più flessibili, disposti a mettersi in discussione, a uscire dalla propria zona di confort per modificare alcuni comportamenti e abitudini che non sono funzionali alla relazione.
Certo! Non è sempre facile, anzi, è molto difficile. Perché?
Forse perché l’impegno richiede sacrificio e rinunce che non siamo sempre disposti a compiere. I matrimoni duraturi si basano sull’impegno, su tutti quegli aspetti che si costruiscono nella quotidianità, nell’affrontare le piccole o grandi prove a cui la vita ci sottopone. Ci vuole impegno in tutte le dimensioni della nostra vita; da quella relazionale a quella psicologica, da quella lavorativa a quella affettiva e serve la volontà di accettarsi ogni giorno per quello che si è, nel rispetto reciproco delle proprie individuali.
Ciò che contraddistingue le coppie stabili da quelle instabili non è la presenza o assenza di conflitti, ma il modo in cui i conflitti vengono gestiti. Anche le coppie felici litigano, non sono preservate dalle difficoltà, il segreto però sta proprio nella capacità di entrambi di impegnarsi nella gestione delle difficoltà. L’amore non è dunque qualcosa che esiste, che dura, che resta. È piuttosto qualcosa che viene continuamente sfidato, scosso, messo alla prova. E che può continuamente rinnovarsi, rinascere. O, al contrario, attenuarsi, degradarsi, sparire.
Ricorda sempre…
Essere felici con il proprio partner non prevede l’uso di pozioni magiche; non serve delegare la nostra felicità a fattori e circostanze esterne… la formula per stare bene con chi si ama è dentro il cuore di ognuno di noi.
Non siamo fatti per accontentarci
I legami non sono come i mobili IKEA, non si possono semplicemente assemblare i pezzi e via, c’è bisogno di attenzione, cura e impegno. Il problema dei legami è che questo concetto di “cura” e “reciprocità” sono davvero in pochi a capirlo. Si tratta di perle rare dall’inestimabile valore. Ognuno meriterebbe una perla così nella propria vita ma sono difficili da riconoscere e attrarre… ecco perché poi finiamo per accontentarci. Eppure, gli affetti più sinceri e gli amore, non dovrebbero mai essere QUELLI CHE CI CAPITANO PER CASO, dovrebbero essere quelli che abbiamo scelto con consapevolezza e partendo da una sana autonomia emotiva (così da non rimanere invischiati in incastri). Se vuoi finalmente iniziare a darti in autonomia la considerazione e l’ascolto che meriti, ti consiglio vivamente di leggere il mio manuale di psicologia «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», puoi trovarlo in tutte le librerie o su Amazon, a questo indirizzo.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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