Le parole hanno un peso e degli effetti sia che vengano dette, sia che vengano taciute. La durata e la qualità dell’amore di coppia sono fortemente influenzate dall’abilità dei partner di scegliere le parole giuste, i momenti giusti in cui dirle e momenti in cui è giusto tacere. Infatti, molti dei problemi nei rapporti di coppia derivano dal nostro modo di comunicare. In effetti, una volta che si sono aperte delle ferite, è difficile ricucirle. Come risultato, le persone si allontanano progressivamente fino a quando diventano due estranei e l’amore svanisce.
Ci sono delle frasi che non si dovrebbero mai dire
Frasi che una volta espresse non si possono più tirare indietro. Parole che possono ferire e che alla lunga potrebbero incrinare il rapporto a due. La buona notizia è che il miglioramento nella comunicazione può evitare questi inutili attriti. E per raggiungere questo obiettivo, è meglio eliminare alcune frasi classiche dal nostro vocabolario, specialmente quando gli animi sono piuttosto riscaldati.
12 frasi che dovresti evitare di dire al tuo partner
Quando si sta insieme da un po’ può capitare di avere una confidenza tale da spingersi oltre con le parole. Può accadere nell’intimità, nella vita di tutti i giorni e, ovviamente, quando si litiga. Ci sono cose che non andrebbero mai dette al partner perché fonte di tensioni e litigi anche importanti. Analizziamo insieme alcune tra le più importanti e cerchiamo di capire perché non andrebbero mai dette e come comportarsi a riguardo.
1. “Tu sei il solito…” oppure “Non fai/dici mai…”
Queste frasi sono molto comuni e, a volte si dicono inconsapevolmente, per abitudine, ma in una discussione di coppia possono essere fatali perché l’altra persona le prenderà alla lettera e, ad essere sinceri, si tratta di frasi eccessive. Così, quando si vuole sottolineare qualcosa, è meglio usare solo la frase: “a volte tu…”.
2. “Il mio/la mia ex non faceva così…”
Quando facciamo questo tipo di confronti, ci concentriamo su “qualcosa che il nostro partner non ci da”. Qualcosa che “ci manca”. Tuttavia, la persona amata non è un pezzo di puzzle che deve completarci! Necessità di riconoscimento, amore, assicurazione: sta a noi stessi darci ciò di cui abbiamo bisogno. Proiettando le nostre ansie sul partner, dimentichiamo di risolvere i nostri problemi reali e ci dimentichiamo di noi stessi, poiché dimentichiamo di amare davvero una persona … per quello che è.
3. “Devo sempre spiegarti come si fa”
Anche se, apparentemente, questi comportamenti possono essere letti come delle gentilezze, in realtà, se messi costantemente in atto, possono essere vissuti dal partner come una squalifica delle proprie capacità, ma anche come un possibile terreno fertile per la creazione di dinamiche di dipendenza.
4. “Se mi amassi veramente faresti…”
L’amore non è una merce di scambio, l’amore maturo dà senza aspettarsi nulla in cambio, perché nel processo del dare trova la soddisfazione. Inoltre, questa frase è un chiaro tentativo di manipolazione emotiva che non porterà a nulla di buono nel rapporto. In effetti, non si tratta di amore bensì di un ricatto d’amore. E’ solo l’espressione di un bisogno egoistico. E’ solo un modo per alimentare sensi di colpa in chi ama.
5. “Non mi succede niente!”, “Non ho niente!”
In un rapporto di coppia, può accadere di vedere l’altro, assorto o accigliato, oppure di sentire lui o lei con un tono della voce non usuale e quindi, ecco che il/la partner chiederà se c’è qualcosa che non va. Molto spesso la risposta che si ottiene è: “Non ho niente, tutto bene.” Se si vede lontano un chilometro che siamo irritati, è meglio che esprimiamo quello che proviamo o semplicemente diciamo che siamo arrabbiati e che preferiamo parlarne più tardi. Quando una persona che ci ama ci chiede cosa c’è che non va, è perché si preoccupa per noi e vuole aiutarci. Negare ciò che si sente è come evitare intenzionalmente chi ci ama.
6. “È tutta colpa tua”
In un rapporto è difficile trovare il colpevole perché, in un modo o nell’altro, entrambi hanno il loro grado di responsabilità per quanto è accaduto. Dare la colpa a una sola persona significa non solo ignorare la propria responsabilità, ma anche lavarsi le mani rispetto alla soluzione. In questo modo, il rapporto non durerà a lungo.
7. “Lascia stare, è meglio che lo faccio io”
Questa frase è destinata a denigrare l’altro e fargli vedere che i suoi sforzi non sono abbastanza per te. Tuttavia, in un rapporto di coppia è importante percepire che l’altro ci apprezza, quando uno dei due calpesta l’ego dell’altro continuamente, la rottura potrebbe essere dietro l’angolo.
8. “Non mi capisci”
Affrontare una discussione con lamentele, critiche e accuse non è funzionale. È normale che si abbia bisogno di uno sfogo, ma la discussione non deve avere questo obiettivo, perché oltre a non portare ad una risoluzione, l’altra persona si sentirà attaccata e non potrà offrirci supporto emotivo; Spesso l’altra persona non ci capisce, è normale, ma dobbiamo ricordare che siamo complicati e a volte anche noi non sappiamo quello che vogliamo. Invece di incolpare il tuo partner dicendogli/le che non ti capisce, cerca di spiegargli/le ciò che provi.
9. “Fai proprio come tuo padre (o tua madre)”
Questa frase viene quasi sempre utilizzata per evidenziare i tratti negativi della famiglia d’origine, quindi sarebbe meglio non usarla mai, specialmente se il tuo partner non ha dei buoni rapporti con la persona con la quale lo paragoniamo. Inoltre, ricorda che per quanto negativi possano essere i rapporti, queste frasi sono percepite come un attacco esterno che può portare la persona ad assumere una posizione difensiva contro di te. Dopo tutto, il tuo partner ha trascorso molti anni con i propri genitori e, in un modo o nell’altro, è legato a loro.
10. “Per me va bene qualsiasi cosa”
Che si tratti di organizzare le vacanze, o ancora di scegliere cosa fare il fine settimana, può capitare a volte di accettare passivamente le scelte dell’altro. Questa modalità comunicativa, se a prima vista può rappresentare una buona soluzione per evitare i conflitti, in realtà, è estremamente pericolosa, dal momento che può nascondere un’eccessiva dipendenza nei confronti del partner o generare in chi accetta passivamente un senso di insoddisfazione.
11. “Con tutto quello che ho fatto per te”
È sicuramente una frase infelice perché giudicante e poco costruttiva. Sottolinea la devozione verso il partner e l’essere sempre a disposizione. È per lo più femminile e ha a che fare con lo stereotipo della donna crocerossina e materna. Con queste parole si cerca di far sentire in colpa l’altro, ma quel rimprovero non sortirà nessun effetto positivo. Anzi. Potrebbe creare un senso di colpa o addirittura una ripicca. Chi usa questa frase che ha in sé un grosso giudizio, è possibile abbia accumulato nel tempo aspetti negativi. La soluzione è confrontarsi di volta in volta quando qualcosa non va. In questo modo il confronto diventa costruttivo e non fa accumulare nessun tipo di pesantezza. Se invece vado avanti e sopporto in silenzio, rischio poi di esplodere
12. Non ci sei mai quando ho bisogno di te
Una delle cose che spesso si rimproverano al partner è quella di non avere le giuste attenzioni. Nella maggior parte dei casi, questo messaggio arriva all’atra parte distorto. Ciò può far male perché il partner vivrà sempre la cosa come un accusa e non invito ad avere più coccole. Sarebbe quindi opportuno far veicolare il messaggio in modo diverso. Così, infatti, si eviteranno liti o tensioni e magari si otterrà persino quanto si desidera.
Modifica le frasi per renderla efficace
Le frasi esposte nel paragrafo precedente possono essere modificate così da cambiarne l’effetto che hanno sull’altro: sarà più predisposto all’ascolto e non lo farà mettere sulla difensiva. Per fare qualche esempio:
- “tu non mi capisci” ➡️ “non riesco a farmi capire da te”;
- “tu non mi ascolti” ➡️ “quando parlo sento di non essere ascoltato”;
- “devo fare tutto da sola/o” ➡️ “avverto della stanchezza e avrei bisogno di aiuto, possiamo venirci incontro?”
- “tu non prendi mai delle decisioni” ➡️ “mi piacerebbe prendere delle decisioni insieme”;
- “non ti importa niente di me” ➡️ “mi sento trascurato/a e per questo sto male”.
Con queste piccole accortezze la frase avrà un tono diverso, e non farà sentire l’altro sotto accusa.
Spesso ci aspettiamo che l’altro ci legga nel pensiero ed indovini i nostri bisogni insoddisfatti
In ogni crisi di coppia c’è una inevitabile componente legata alla chiusura nei confronti dell’altro, una scarsa voglia di ascoltare, di comprendere, di cambiare le proprie idee, di adeguarsi. Così, se una coppia in crisi non si ascolta più accade che ognuno proceda un po’ per proprio conto. Comunicare meglio significa mettere in atto strategie per rendere l’altro ben disposto ad un ascolto aperto ed empatico. Ma sarà importante che anche noi ci poniamo nello stesso atteggiamento.
Ricorda una cosa: non si può non comunicare. Tutto ciò che facciamo comunica qualcosa; anche stando in silenzio comunichiamo. Non conta solo quello che diciamo, ma anche come lo diciamo e soprattutto quello che facciamo.
Una lettura preziosa
Sai che la comunicazione verbale rappresenta solo il 7% degli scambi che medi con gli altri? Ciò significa che il 93% degli scambi si verificano al di sotto della soglia di consapevolezza. Nella vita siamo consapevoli di ben poche cose. Sai perfettamente come ti chiami, quando sei nato, dove hai studiato e persino qual è il tuo cibo preferito, tuttavia, difficilmente sei consapevole del perché sei attratto da un certo tipo di persona. Difficilmente sai perché ti metti in determinate situazioni, oppure perché hai voglia di cambiare la tua vita ma finisci per fare sempre le stesse scelte. Se vuoi essere più consapevole della tua vita, delle tue scelte e soprattutto, se vuoi conoscerti davvero, sappi che ho scritto un vero e proprio manuale di psicologia (accessibile a tutti!) che ti offre strumenti imperdibili. S’intitola «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ed è già un bestseller 2022. Lo trovi in tutte le librerie e online su Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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