Un legame di coppia gratificante non è sinonimo di relazione sana e costruttiva; a volte si può essere ingabbiati in relazioni disfunzionali che creano tensioni e sofferenza. Un amore sano non accade dal nulla ma si costruisce giorno per giorno con impegno, adattamento al cambiamento e una certa quota di fatica emotiva. Un amore sano non è tuttavia un sentimento individuale dato una volta per tutte, ma una dimensione interpersonale dove lo stato interno di ognuno è regolato e influenzato mediante la relazione stessa che ha con l’altro.
Cos’è l’amore?
La società ci impone le sue regole sull’amore e finiamo per credere che quando finisce la passione finisce anche la relazione. In realtà le persone che vivono in una coppia affiatata e che resiste alle prove del tempo non hanno ceduto a questo stereotipo: hanno scoperto che l’unione si basa sul senso dello stare insieme.
L’amore è diverso dall’innamoramento
L’innamoramento è psicofisiologicamente un’emozione, vale a dire una reazione mentale e fisica a uno stimolo. Provoca reazioni neurofisiologiche e modificazioni somatiche (aumento dei battiti, del ritmo del respiro…), e altera i comportamenti dell’individuo. Quest’emozione è molto intensa, ma di breve durata, ed è, infatti, diversa da quelle modificazioni emotive durevoli ma di bassa intensità che sono invece i sentimenti. L’amore è un sentimento, ovvero un affetto molto profondo che rende stabile una relazione di coppia.
Come si caratterizza un amore stabile?
È vero, non è sempre facile capire se stiamo vivendo una relazione che fa bene alla nostra vita, perché siamo spesso esposti a rapporti disfunzionali e un po’ ci abbiamo fatto l’abitudine, facendo l’errore di valutarli come “normali”. Ma quando si vive una storia che infonde un profondo benessere, la differenza si sente e si percepisce. Ecco come capire se il rapporto che vivi è sano e in grado di dare valore alla tua vita.
Rispetta dei limiti
Prima di tutto, non si deve pensare che l’amore, o quello che crediamo sia tale, debba vincere sempre o essere incondizionato. Come tutti i sentimenti, come tutte le sfide che si accettano, anche lo stare in coppia deve mantenere ben chiari dei limiti non valicabili che siano rispettosi di entrambe le parti. Il rischio che altrimenti si corre è di perdersi, di farsi e fare del male. Quindi non cediamo alla poesia che l’amore vince su tutto, dipende dal tutto e dal prezzo che si paga in termini personali.
2. Non ci sono compromessi
Nella coppia sana non ci si mette in condizione di degradare se stessi, non si accettano compromessi che ci rendano subalterni o portino sofferenza (accettare tradimenti, maltrattamenti, giochi sessuali che non piacciono etc). Non è questo l’amore che può far crescere e progettare un futuro comune. Non ci sono gradini superiori o inferiori da salire o scendere rispetto all’altro. Non esiste un podio in amore, se ci si sente meno o più rispetto all’altro allora non siamo più nel terreno di un amore stabile. Se la nostra autostima ci fa sentire inadeguati, magari vivendo sempre con la paura che l’altro/a se ne accorga e ci lasci, allora la relazione che stiamo costruendo non ha fondamenta sane e bisogna correre ai ripari.
3. Migliora la qualità della vita
Quando la nostra storia d’amore è stabile, il nostro stato mentale è in armonia con il nostro mondo interiore L’amore, così come romanticamente lo inseguiamo, risponde a molti dei nostri bisogni fondamentali e viverlo migliora la qualità della vita, influenzando anche la salute. Si tratta anche di equilibri neuro-chimici che si instaurano nel nostro cervello. L’amore stabile stimola al cambiamento, aiuta a rompere cicli non funzionali, ci rende più capaci di rispondere e accettare sfide e conquistare mete importanti. Rende più entusiasti, energici e, perché no, belli. Chi vive in maniera equilibrata il suo essere in amore, ha dalla sua molte più energie di quante pensava avere.
4. Si sta insieme nel mondo
Amare sano è anche saper stare insieme ma dentro il mondo. Non isolarsi in legami simbiotici che non permettono a nessuno di entrare, ne di uscire dallo spazio ristretto della coppia. Dopo i primi periodi, che sono normalmente più di stretto e intenso legame, quasi simbiotico, la coppia deve entrare nel mondo e presentarsi come tale a quello che incontra. Un legame troppo esclusivo non è segnale di salute per la coppia. Se ci si guarda intorno e non si vede più nessuno, perché amici, parenti, colleghi sono stati allontanati, bisogna fermarsi, si sta superando un limite molto delicato.
5. Non si è gelosi
La coppia equilibrata sa vivere le sue emozioni con moderazione, sa cosa è la gelosia ma non soffoca l’altro/a con timori e paure. Non ha bisogno di controllare ogni passo dell’altro perché si è saputa costruire un buona base di fiducia.
Il fantasma del tradimento, la paura per chiunque si avvicini alla relazione, visto come nemico/a pericoloso/a deve farci interrogare su cosa sta succedendo. La gelosia che vive solo di se stessa, spingendo al controllo e alla paranoia non è una alleata ma una patologica nemica che deve portare a chiedere aiuto.
6. Si lascia spazio al partner
Amare vuol dire anche poter far a meno dell’altro/a in alcuni momenti, lasciare spazi qualora servisse, non restare insieme solo per paura della solitudine. La stessa paura che potrebbe spingere a tradire per avere sempre un “amore di scorta”. La coppia stabile se la caverebbe bene anche se non fosse una coppia, il sentimento che lega le due parti sostiene e accoglie ma, in condizioni di normalità, non è solo una fuga nella coppia contro la paura di essere uno.
Ciò che in un amore stabile fa la differenza è in un certo senso l’obiettivo con cui, inconsapevolmente, ci si lega l’un l’altro. In un amore sano i due partner si affidano reciprocamente aspetti della propria interiorità ed emozionalità traendo da questo energia e forza interiore per crescere e progredire lungo il proprio percorso di realizzazione personale. In un amore sano, potremmo dire, le individualità di ognuno vengono arricchite e migliorate dalla dimensione di coppia in un continuo scambio tra queste due dimensioni: in un amore sano l’individuale nutre la coppia e viceversa.
7. Semplicemente si vuole stare assieme
Molti vogliono una storia per sentirsi più sicuri, altri per aumentare la propria autostima, alcuni per non sentirsi soli…e per tanti altri svariati motivi. Ma di fondo quello che ci porta a continuare a stare assieme, è perché insieme si sta proprio bene. Perché abbiamo capito che l’altro porta un valore incommensurabile, unico e prezioso nella nostra esistenza e che non siamo mai stati così felici e sereni con un partner. E questo basta per andare avanti e per continuare a ribadire il nostro amore, giorno dopo giorno.
Amore sano e amori sbagliati
Nelle relazioni di coppia sbagliate è frequente che invece i partner si leghino per perpetuare inconsapevolmente modalità di relazione disfunzionali ma abituali che, per quanto causa di sofferenza, forniscono paradossalmente maggiori rassicurazioni perché familiari prevedibili e, come tali, in grado di confermare l’identità e l’auto percezione che si ha di sé stessi. Basta pensare, per esempio, a coloro che si innamorano di persone violente non di rado già vittime di padri o altri familiari con un simile problema nella propria famiglia d’origine.
Per questi motivi un amore sano ha in realtà poco a che vedere anche con gli stereotipi con cui viene banalizzato l’amore romantico delle favole: non può esistere il “vissero tutti felici e contenti” non perché la felicità non sia di questo mondo, ma perché non è mai data o raggiunta una volta per tutte, ma continuamente cercata, persa e ritrovata in un incessante percorso che chiamiamo vita.
Perché finisce l’amore?
Cosa è accaduto di così tragico da portare all’atto finale? C’erano delle possibilità che non abbiamo visto e che, di conseguenza, abbiamo trascurato? Avremmo potuto fare qualcosa in più? Le storie talvolta finiscono. È triste, terribilmente triste. Ma è così. Perché accade che si incontri un’altra persona, che si abbia voglia di ricominciare tutto da capo, che ognuno decida di andare per la propria strada. Il che non vuol dire che la passione non sia stata grande o che non si sia stati sinceri mentre la si viveva e si diceva «ti amo». Perché accade, appunto. Accade che ci si sbagli. Accade che ci si illuda. Accade che si confonda la passione con l’amore.
E succede che non si è pronti a lasciare chi non ci vuole più nella sua vita! Che fare?
Potrei dirti di iniziare un nuovo hobby o riscoprire passioni dimenticate, potrei dirti di chiamare un vecchio amico, passare del tempo nella natura… Queste sono tutte attività costruttive, ma solo tu sai cosa ti piace e cosa può farti stare bene.
Quello che invece mi sento di suggerirti è di non dimenticare.. di trovare la forza e il coraggio di affrontare la sofferenza. Piangi tutte le lacrime che ti senti di dover versare, esprimi tutta la rabbia e i sensi di colpa, e trova il tuo modo di raccontare la storia passata dall’inizio alla fine, per poterle così dare una sorta di chiusura narrativa e creare nuovi equilibri e opportunità di vita.
Ogni giorno, scegli di fare qualcosa per te stessa, che sia un piccolo gesto o un’attività che richiede ore, non importa, ciò che conta è iniziare a dedicarti quelle attenzioni che un tempo ti sono state negate, quei riconoscimenti che meriti da una vita. Ciò che conta è che inizi a destinarti quella prima dose d’amore. La meriti. Sii consapevole che l’amore a cui aspiri è già presente dentro di te, anche ora, devi solo afferrarlo e sentirlo. Usalo per scrivere le pagine della tua vita.
Una lettura preziosa
Puoi ricostruire il tuo “dopo” sfruttando il tuo dolore, ascoltando le tue paure e la rabbia residua di tutte le ingiustizie subite, di quei riconoscimenti mancati (…). Puoi ricostruire il dopo ripartendo dai tuoi bisogni, ascoltandoli e rispettandoli (e facendoli rispettare!). La fase di ricostruzione può segnare l’origine della tua nuova vita. È l’occasione preziosissima di riscoprire se stessi. A questo proposito ti consiglio caldamente di leggere il mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita», un testo estremamente introspettivo, che ti guiderà alla scoperta di te e alla ricostruzione di un legame magico e profondo, quello con te stesso. Ogni pagina ti insegna a rivendicare il tuo valore di persona completa, amabile e degna di stima. Perché sì, si nasce due volte: la prima è lasciata al caso ed è quando vieni al mondo, la seconda si sceglie, ed è quando impari a volerti bene. Se hai voglia di ricominciare a volerti bene, è il libro giusto per te. Puoi trovarlo in libreria e a questa pagina Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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