Quando si inizia una nuova relazione tutto sembra roseo e perfetto e i difetti della nostra metà vengono percepiti come insignificanti. A causa di questa visione alterata della realtà non è sempre semplice rendersi conto di trovarsi in una relazione malsana, dannosa per se stessi e per la propria felicità. Quando si vive una relazione destabilizzante, il partner ci svuota e questo ci impedisce di crescere, di fare le cose che più ci piacciono; questo rapporto malsano diventa così parte della nostra identità che finisce per snaturare la nostra autenticità.
Cosa succede quando chiudiamo una relazione che arreca solo sofferenza?
Le relazioni malsane sono sicuramente quelle di cui è più difficile elaborarne la fine; in questo caso è come se dovessimo elaborare la fine di due relazioni, la perdita di due persone, totalmente in contrapposizione tra loro. Una caratteristica di questo genere di relazioni, infatti, è quella di cambiare drasticamente nel tempo: un idillio iniziale che lascia spazio a un vortice di solitudine, rabbia, colpa, paura in un secondo momento.
L’aspetto “complicato” della fine della relazione da accettare, in questo caso, è che c’è una parte di noi che resta saldamente ancorata a tutte le emozioni intense e meravigliose che abbiamo sperimentato all’inizio della relazione e, un’altra, probabilmente più consapevole, profondamente ferita da tutte le implicazioni negative che la relazione ha avuto per noi. Siamo come scissi, divisi in due e oscilliamo tra l’idealizzazione e la nostalgia della persona idealizzata che non c’è più e la rabbia nei suoi stessi confronti.
Quando la tua relazione sentimentale mina la tua stabilità emotiva
L’amore bugiardo è presente in molte più relazioni di quanto pensiamo. Forse è il tipo di amore che ci hanno insegnato. Magari l’abbiamo imparato sulla base di paure, illusioni e false credenze. Non sempre si ha la consapevolezza di essere coinvolti in una relazione che può solo farci soffrire. Lo è non voler cambiare la situazione per paura o dipendenza.
Tutti meritiamo di essere felici. Si può uscire da una relazione sbagliata. Il grande problema è che non sarà un cambiamento drastico e immediato. Occorre tanta consapevolezza, cioè acquisire la piena consapevolezza di cosa si cela dietro la persona che abbiamo amato per tanto tempo. Tanto per cominciare, è fondamentale rendersi conto di essere immersi in una relazione distruttiva…di avere la lucidità che colui o colei che dice di amarci sta distruggendo pian piano la nostra vera identità. Ma quando arriva davvero il momento di chiudere? Quando è che bisogna dire basta?
1. Quando cerca di cambiarti
Nell’amore tossico una costante è la volontà di cambiare l’altra persona. In pratica, il tuo partner desidera che tu diventi la compagna perfetta. Questo vuol dire, che il tuo partner non ti accetta per quella che sei. Quello che ama davvero di te è l’idea che tu diventi un giorno quella compagna perfetta che lui immagina.
2. Quando dipendi emotivamente da lui
Potremmo dire che questo è uno dei grandi mali del nostro tempo. La paura della solitudine, di non avere nessuno che ci ami, ci trasforma in dipendenti emotivi. A volte, dietro questo atteggiamento, si nasconde un’infanzia piena di carenze affettive e traumi che ovviamente compromette le relazioni future. La dipendenza emotiva, però, assorbe, consuma e confonde l’amore con una forte dipendenza, appunto.
3. Quando vuole possederti
Ecco un altro comportamento malsano che porta molti rapporti a divenire tossici. Possedere, significa non lasciare respirare, esasperare, controllare. Questo non è amore, è insicurezza. Nessuno ti possiede, non permetterlo mai. Siamo liberi e non dovremmo trovarci mai in questa situazione. Sappi che dietro a questa smania di possesso, non c’è amore….l’amore, quello vero si basa sul rispetto e sulla fiducia, ricordalo sempre.
4. Quando ti maltratta
Picchiare chi si ama, maltrattarla, non può avere sentimenti amorevoli. Per quanto una persona sbagli o abbia sbagliato, non merita la violenza fisica. Se il tuo partner ti maltratta, non solo fisicamente, ma anche verbalmente, allora sappi che si tratta di un amore tossico. Le differenze vanno discusse, nessuno deve essere sottomesso con la forza alla volontà altrui. Il rispetto deve esserci sempre.
5. Quando ti vieta di frequentare i tuoi amici
È comprensibile che nei primi mesi di un rapporto ci si allontani dai propri amici. Tuttavia, se questa situazione dura più di un anno, due o tre, allora qualcosa non va. Se il tuo partner ti costringe ad allontanare i tuoi amici, significa che non ha rispetto dei tuoi sentimenti, quindi non ti ama.
Una cosa che spesso trascuriamo è che le amicizie, se le coltiviamo, durano tutta la vita. Fai pertanto attenzione, perché se l’amore tossico ti abbandona, vorrai l’appoggio dei tuoi amici e forse loro non ci saranno più.
6. Quando smette di apprezzarti
Il disprezzo è un veleno nella relazione che mina le basi essenziali: rispetto e stima. Se il tuo partner comincia a disprezzare ciò che fai, l’amore è ormai giunto al capolinea: lui ti vede come inferiore, e non come uguale. È la fine della relazione, perché significa che ha smsso in modo definitivo di considerare il tuo punto di vista. Secondo lui, fai solo errori, dici solo cose sbagliate, pensi solo fesserie…..
7. Quando inizia a criticarti
Un atteggiamento subdolo che mina una relazione è la critica. Iniziano a dargli fastidio piccoli comportamenti, alcune tue abitudini diventano fastidiose….anche atteggiamenti, modi di fare diventano motivo di discussione. Perfino il semplice svolgersi delle funzioni vitali (il rumore del respiro, il tono di voce, etc) cominciano a diventare fonte di critica e fastidio. Appena se ne ha occasione, te lo fa notare: ti lancia accuse, battute, frecciate.
8. Quando non accetta i suoi errori
Essere perennemente sulla difensiva è la malattia di chi non ammette né accetta di considerare i propri sbagli, le mancanze, gli errori. Eh no: sono io la vittima, mica tu. Sei tu che sbagli, mica io. Va a braccetto con il disprezzo e la critica e affonda ogni possibilità di confronto onesto.
9. Quando non mostra più interesse
Altro segnale che indica una relazione malsana è l’ostruzionismo, cioè innescare un atteggiamento non collaborativo, disinteressato, distante dalle discussioni. I litigi sono uno strumento (sembra paradossale) per tentare di riavvicinarsi, ma se il tuo partner ti nega ogni possibilità di confronto di dialogo, vuol dire che ha perso interesse nei tuoi confronti.
Apri gli occhi!
Le tua mente ha un modo subdolo per giustificare le tue azioni, tanto che non avverti di aver fatto qualcosa di stupido o un errore. Gli psicologi la chiamano dissonanza cognitiva , ovvero mentire a se stessi. Se non ammetti di trovarti nella situazione in cui stai mentendo a te stessa circa la relazione sbagliata che stai vivendo, passerai il tuo tempo a giustificare il tuo continuo impegno nel tenere vivo un rapporto che non ti realizza.
Non avere paura di ammettere di essere coinvolta in una relazione tossica. Esattamente come si commettono errori di vario genere, si può inciampare in vincoli dannosi quasi senza accorgersene. Sii consapevole di ciò che succede e cerca di imparare dai tuoi errori.
PRENDI LA TUA DECISIONE
Chiudere una relazione non è mai semplice, per quanto sbagliata possa essere. Non è una situazione facile da affrontare da sola e può richiedere un cammino lungo e doloroso che è meglio affrontare con il supporto di chi ti vuole bene. Alla fine però ti sentirai sollevata e saprai di avere fatto la cosa giusta. Quando tutto il mondo intorno a te sembra crollare, fai un passo indietro e chiediti: “Cosa voglio io veramente?”. La risposta la conosci solo tu e ti darà un immenso sollievo e conforto conoscerla. Non avere fretta, ogni insegnamento richiede tempo. Come dice il famoso filosofo J.P. Sartre “L’importante non è ciò che hanno fatto di noi, ma ciò che facciamo noi stessi di ciò che hanno fatto di noi“
Analizza come ti fa stare una relazione
Fai i conti con i tuoi sentimenti. Un rapporto, di qualsiasi natura, non dovrebbe turbarti o farti stare male. Un’amica, un familiare, o un partner, dovrebbe essere mosso dall’intento di valorizzarti e farti stare bene. Nell’ideale, anche in un rapporto di lavoro dovrebbe regnare stima reciproca, il punto che il collega di lavoro non sei tu a sceglierlo… mentre sei tu a prenderti la responsabilità di decidere se continuare a frequentare parenti, amici o fidanzati.
Le discussioni e gli attriti possono esserci, è normale, tuttavia gli scontri che iniziano con “Tu hai sempre…” oppure “Tu non hai mai…” sono generalizzazioni atte ad accusare e innescare sensi di colpa, non servono certo a trovare un punto di incontro. Analizza come ti fa stare una relazione, cerca di essere vigile sul rapporto così da catalizzare un cambio di rotta o capire se è giunto il momento di allontanarsi. Allontanarsi non significa rompere per sempre o dichiarare guerra all’altra persona, semplicemente prendersi del tempo per sé e mettere una distanza di sicurezza.
Nelle relazioni, così come in tutti i rapporti umani, si è tutti sullo stesso livello, ciascuno con le proprie specificità, ma mai diversi o inferiori. Nessuno può ritenersi “umanamente” superiore a qualcun altro e quando questo accade, quando si tende a prevalere sull’altro, invadendone lo spazio vitale, è indice di un rapporto non sano.
Possiamo fare molto per noi stessi
Qualunque sia la nostra condizione, possiamo scoprire percorsi di vita e di consapevolezza che ci possono rendere donne e uomini migliori, pienamente consapevoli e realizzati, orientati verso uno scopo e arricchiti di senso.
Se oggi provi tanta rabbia e rancore, ti stai solo proteggendo… ma per te stesso, puoi fare ben altro! Fin da bambini, ci insegnano a non deludere gli altri, a essere ubbidienti e addirittura a non dar fastidio. Crescendo, orientiamo la nostra vita su ciò che possiamo fare per gli altri, dimenticando che sono molte le cose che potremmo fare per noi stessi. Dentro di te, hai inestimabili risorse emotive e questo è un dato certo. Quando tieni a qualcuno, cosa fai? Te ne prendi cura, gli dedichi attenzione e stima… quindi, la tua capacità d’amare non è affatto messa in dubbio. Allora perché non provi a dedicare un pizzico di quelle attenzioni a te stesso?
Perché continui a spostare i tuoi pensieri sull’altro, quando potresti dedicarli a te? Se nelle parole che hai letto in precedenza hai trovato delle verità che ti hanno toccato da vicino, sappi che puoi venirne a capo! E’ uscito il mio nuovo libro libro «Il mondo con i tuoi occhi». È un viaggio introspettivo che ti consentirà di trasformare le tue ferite e la tua attitudine difensiva in un’inattaccabile amor proprio. Già, perché l’armatura che più di tutte può difenderti (dalle umiliazioni, dai torti, dalle delusioni e dalla rabbia…) è proprio l’amor di sé. Ti prometto che, quando avrai letto l’ultima pagina, avrai la considerazione di cui hai bisogno. Mollerai la presa e smetterai di affannarti dietro a persone o cose che ti tormentano. Puoi preordinarlo su Amazon a questo indirizzo o trovarlo in tutte le librerie a partire dal 29 ottobre.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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