La famosa citazione di Platone “Non bisogna tenere in massimo conto il vivere come tale, bensì il vivere bene” dovrebbe certamente essere la massima sulla quale orientare la nostra esistenza. Non sempre siamo capaci di gestire bene il carico emotivo che la vita ci offre ma è anche vero che non ci proviamo nel modo giusto. Esistono al mondo persone in grado di gestire qualsiasi cosa, in grado affrontare la vita sempre a testa alta nonostante i disagi, nonostante gli stenti. Sono le persone emotivamente equilibrate. Una persona equilibrata, dunque, è in grado di valutare il proprio grado di benessere e di imprimere una direzione personale alla propria vita. È inoltre una persona che tende a stare bene sia con se stessa sia con gli altri.
Il potere delle emozioni
Le emozioni umane sono un fenomeno molto complesso e un campo di indagine immenso. Se qualcuno dovesse chiederci che cosa sono, sarebbe difficile rispondere. Sono pensieri, riflessi fisiologici, oppure impulsi comportamentali? Le esperienze emotive sono tutti questi aspetti insieme. Quindi perché è importante conoscere le proprie emozioni? Perché conoscere a fondo il modo in cui potremmo reagire di fronte ad una determinata emozione e che comportamento potremmo adottare, è il modo più adeguato per imparare a gestire le emozioni, soprattutto quelle che percepiamo essere più intense e quindi difficilmente controllabili.
Perché è importante essere equilibrati emotivamente
Gli esperti sostengono che ad ogni emozione corrisponde un certo accumulo energetico. Tale ammasso di energia deve essere in qualche modo liberato. Le persone emotivamente equilibrate sono coloro che riescono a prendere in mano le proprie emozioni, a gestirle, a non farsi trasportare dalla negatività. Chi è dotato di equilibrio emotivo vive meglio, in maniera più serena e soddisfacente. Le emozioni rappresentano la nostra forza, il nostro potere. Nel momento in cui riusciamo a gestire il fiume in piena dell’emotività, potremmo affrontare qualsiasi cosa.
Come si liberano le emozioni?
Non abbiamo mai dedicato tempo, spazio e attenzione a quell’emozione per cercare di capire cosa sia, quale sia il suo nome, quale sia la sua origine e quale sia il modo in cui si fa sentire; non l’abbiamo fatto perché eravamo troppo impegnati a nasconderla e a tenerla compressa in quell’angolino, dentro di noi, dove abbiamo cercato di relegarla.
Le emozioni per essere liberate devono essere espresse. Solo nel momento in cui un’emozione viene espresse l’individuo riesce a liberare quest’energia accumulata.
Quando tendiamo a reprimerci, a sopprimere le emozioni (che in qualche modo comunque sentiamo ma che non esprimiamo) quest’energia rimane dentro, ci si ritorce contro, provocando un senso di malessere generale che può portare anche a seri problemi, a vere e proprie patologie croniche (problemi cardio-circolatori, calcoli alla cistifellea, cistiti etc).
Dunque, quando verrà fuori, ne resteremo destabilizzati, impauriti e indifesi. Magari non riusciremo neanche a capire cosa stiamo provando o perché; questo ci mette nelle mani di ciò che proviamo permettendogli di controllare come reagiremo a ciò che stiamo sentendo e come lo comunicheremo agli altri, perché le emozioni non riguardano solo il rapporto che abbiamo con noi stessi ma anche con le persone a noi vicine e a cui vogliamo bene; non è forse vero che per poter esprimere agli altri come ci sentiamo (in modo funzionale) dobbiamo, prima, essere capaci di riconoscere e nominare ciò che stiamo sentendo?
Dove pensate che vada tutto ciò che cerchiamo di nascondere? Dove finiscono le emozioni che tentiamo di tenere sotto controllo senza farle emergere e vedere agli altri? Spariscono, forse? Magari fosse così semplice: magari bastasse non desiderare una cosa per far sì che essa smetta di esistere. Adesso siamo grandi. Non siamo più quel bambino o quella bambina: adesso non possiamo più lasciare che le cose si nascondano dentro di noi senza guardarle e senza farci i conti.
10 caratteristiche delle persone emotivamente equilibrate
Molte persone aspirano a vivere una vita emotivamente equilibrata, capace di affrontare le sfide quotidiane con resilienza e mantenere relazioni positive. Questo obiettivo, sebbene ambizioso, è assolutamente raggiungibile con dedizione e consapevolezza. In questo articolo, esploreremo un percorso pratico per diventare emotivamente equilibrati, fornendo strategie e suggerimenti che possono essere incorporati nella vita di tutti i giorni.
1. Sanno mettersi in discussione
Se da un lato, mantenere le proprie posizioni può essere sinonimo di carattere e fermezza dall’altro chi non cambia mai opinione quasi sempre non ha una mente lucida. L’elasticità mentale è importantissima, ammettere di aver sbagliato o cambiare parere su un argomento è sinonimo di intelligenza ed equilibrio.
2. Invece di reagire, rispondono
Le persone equilibrate riescono a fermarsi un attimo a pensare prima di reagire a una provocazione e sanno controllare il turbine delle emozioni che provano nei momenti difficili. Del resto fin da piccoli vi sarete sentiti dire di contare fino a dieci prima di rispondere a una provocazione per evitare una reazione violenta e ingiustificata. Le persone equilibrate sanno quando è il momento di fare qualche respiro profondo per ritrovare lucidità e mantenere vivibili anche le situazioni più difficili.
3. Accettano se stessi e chi li circonda
Ognuno di noi ha pregi e difetti (fisici e interiori). Le persone equilibrate emotivamente sono coloro che hanno imparato ad accettare se stesse, nel bene e nel male. Oltre ad accettare il proprio io le persone più equilibrate emotivamente hanno imparato ad accettare chi le circonda. Questo non vuol dire che condividono pensieri e modi di fare di chiunque, semplicemente hanno compreso che il mondo è saturo di diversità e loro nutrono profondo rispetto per coloro che pensano o agiscono in maniera differente.
4. Accettano le proprie emozioni
Anche quando stanno vivendo un brutto momento, le persone equilibrate non cercano di scacciare emozioni come la tristezza, la paura e la rabbia ma le accettano e le utilizzano come uno spunto di trasformazione e di cambiamento per migliorare la propria vita e per risolvere i problemi. Ad esempio, la rabbia può diventare positiva quando non è distruttiva e ci fa lottare per progredire.
5. Sono produttivi nel tempo che hanno a disposizione
Le persone equilibrate hanno imparato il valore del tempo. Ogni giorno sanno di avere a disposizione 1.440 minuti al giorno per svolgere le loro attività e sanno che devono sfruttarli nel miglior modo possibile. Sanno che il tempo perso non può più essere recuperato e che si deve dominare il proprio tempo per poter dominare la propria vita.
6. Hanno una mente creativa
Le persone equilibrate sanno liberare il potenziale creativo della propria menteproprio perché sono in grado di concedersi delle pause quando ne hanno bisogno. E’ proprio nei momenti di pausa e di sospensione delle attività quotidiane e della concentrazione che la nostra mente creativa entra in funzione e sopraggiungono intuizioni che possono aiutarci a risolvere.
7. Danno valore alla gratitudine
Le persone equilibrate danno valore alla gratitudine, sanno apprezzare gli altri e sanno riconoscere i loro pregi senza giudicarli. Nello stesso tempo conoscono il proprio valore e i propri limiti e per questo motivo hanno l’umiltà di ringraziare chi dà loro un aiuto. In generale, sanno essere grate al mondo e agli altri per le piccole cose belle di ogni giorno.
8. Fanno una vita regolare
“Mente sana in coropore sano” Difficilmente le persone che fanno una vita troppo irregolare (alimentazione, sport, ore di sonno etc.) riescono a raggiungere una condizione di equilibrio emotivo. Mente e corpo vanno di pari passo. Se il nostro organismo non sta bene, la mente, e con essa le emozioni, ne risente profondamente creando scompensi e problematiche nell’esprimere se stessi e nell’affrontare la vita.
9. Pianificano la loro giornata e stabiliscono degli obiettivi
Le persone equilibrate programmano la loro giornata senza stressarsi, rimanendo produttivi ma flessibili; se non riescono a realizzare ogni cosa esattamente come l’avevano programmata non la vivono come un problema. Sanno bene che a volte accadono delle cose che non consente loro di portare a termine ciò che si sono prefissati
10 Non temono di sbagliare
Sbagliare è umano. Anche chi è sicuro di sé sa di non essere immune agli errori: prendere posizione, portare avanti un progetto, fare alcune scelte significa correre dei rischi. Quando qualcosa va male, non c’è motivo di scoraggiarsi: le persone sicure sanno trarre insegnamento anche dalle loro cadute e dai periodi peggiori e usano ciò che hanno imparato per il futuro.
La vita è un bene troppo prezioso per lasciarlo nelle mani del caso
Può essere molto difficile riconoscere di avere una ferita interiore legata agli errori (spesso involontari o inconsapevoli) compiuti dalla figura di accudimento, quella che più di tutte avrebbe dovuto proteggerci, accudirci, accoglierci e insegnarci a diventare sicuri e forti.
Da bambini infatti, assorbiamo tutto ciò che ci viene detto su di noi come se fosse una “verità incontrovertibile” un dato di fatto solido e assodato che non potrà cambiare mai: “sei pigro”, oppure “sei un bambino cattivo” o altro, sono espressioni che il bambino assorbe e fa proprie senza avere la capacità di poterle mettere in discussione, né di comprendere che spesso si tratta di affermazioni imprecise e parziali. In tal nodo cresce diventando un adulto che è ancora – spesso inconsapevolmente – profondamente convinto di essere pigro o cattivo, e si comporta di conseguenza, dando per scontato che si tratti di una verità assoluta e immodificabile. Ma ora siamo adulti, meritiamo una vita fatta di scelte equilibrate e in armonia con i nostri bisogni!
È meglio assumersi la responsabilità del proprio presente e iniziare a rispettare i propri bisogni, le proprie ambizioni di felicità e benessere. Quando si lavora su se stessi, un ottimo alleato possono essere le emozioni. Sottovalutate, represse, ignorate… le emozioni sono stimoli neurofisiologici che vedono un gran numero di variazioni nel nostro organismo e, si sa, il nostro corpo è molto saggio.
Oltre a una componente fisiologica, le emozioni hanno una forte componente comportamentale, se ci pensi, dirigono le tue azioni, guidano le tue relazioni, limitano o esaltano la tua capacità intrinseca di prendere iniziativa, agire e motivarti! L’insicurezza ti rallenta, la paura ti paralizza, l’ansia ti inibisce. La rabbia ti fa scattare! Il dolore e le delusioni attivano dei comportamenti protettivi (…). Le emozioni scandiscono anche i legami che stringi, come ti fai trattare al lavoro, cosa sei disposto a subire (…). Insomma, orchestrano, da dietro le quinte, un gran numero di attività.
Presta ascolto alle tue emozioni e rispettale
Da bambini, i nostri genitori ci insegnano a leggere e a scrivere, capacità cognitive estremamente complesse per un bambino! Già a pochi anni dobbiamo imparare a distinguere dei simboli che lì per lì sembrano senza senso, dobbiamo imparare a replicarli con una penna, a impugnarla quella penna! Al contempo dobbiamo impararne ad associare un suono a ogni simbolo e poi a usare quelle lettere per comporre parole. Una sfida enorme che però siamo riusciti a superare!
Da bambini avremmo dovuto ricevere un’educazione emotiva che però è tardata ad arrivare: i nostri genitori in primis non l’hanno ricevuta! Come loro, siamo stati lasciati allo sbaraglio. Anzi, quelli più sfortunati tra noi sono stati addestrati a mettersi da parte, a ignorare i propri bisogni ed emozioni, a pensare che c’è sempre qualcosa di più importante di sé!
Esplora chi sei
Ciò che ti è mancato più di tutto è la leggerezza di esplorare chi eri prima che tutto quel caos emotivo ci piombasse addosso. Siamo stati tutti bambini speranzosi e pieni di sogni e fiducia. Crescendo, poi, esperienza dopo esperienza, rifiuto dopo rifiuto, invalidazione dopo invalidazione, ci siamo allontanati da noi stessi e siamo rimasti ingabbiati in un sistema che cerca all’esterno ciò che già è nostro e ci spetta di diritto.
Immagina una relazione in cui la fiducia scorre senza alcuno sforzo, in cui la sicurezza riesce a sopraffare ogni paura, in cui la comprensione è un gioco da ragazzi e soprattutto, è sempre costante e viva la percezione del valore personale. Ti sembra un sogno? Sappi che non lo è. È ciò che succede entro te stesso quando impari ad autoaccudirti e puoi farlo. Ho scritto un libro per aiutarti in questa grande e inestimabile impresa. S’intitola «il Mondo con i Tuoi Occhi» e puoi trovarlo in tutte le librerie o a questa pagina Amazon.