6 cose che devi lasciare andare se vuoi essere felice

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

La felicità è una meta ambita da tutti, ma spesso ci troviamo a perseguirla nel modo sbagliato. Ci aggrappiamo a pensieri, emozioni, relazioni o abitudini che, invece di portarci gioia, ci appesantiscono e ci allontanano da una vita serena. Il primo passo per raggiungere la felicità è lasciar andare ciò che non ci serve più, ciò che ci impedisce di crescere e di sentirci liberi.

6 cose che devi lasciare andare se vuoi essere felice

Ecco sei aspetti della nostra vita che, se lasciati andare, possono trasformare profondamente il nostro benessere emotivo e mentale. Ogni punto sarà analizzato in dettaglio, con esempi pratici e suggerimenti per liberartene in modo consapevole.

1. Il bisogno di controllo: abbracciare l’incertezza

Perché ci aggrappiamo al controllo?
Il bisogno di controllo nasce spesso dalla paura dell’ignoto. Vogliamo sentirci sicuri, sapere cosa ci aspetta e avere la certezza che le cose andranno come desideriamo. Questo atteggiamento, però, crea un’illusione: la vita è imprevedibile per natura, e cercare di controllarla in ogni aspetto è una fonte costante di stress e ansia.

Gli effetti del controllo sulla felicità
Quando cerchiamo di controllare tutto, mettiamo un peso enorme sulle nostre spalle. Ogni deviazione rispetto ai nostri piani può sembrare un fallimento. Questo atteggiamento ci porta a perdere di vista il momento presente, poiché siamo sempre proiettati verso ciò che “potrebbe accadere” o “dovrebbe accadere”.

Come lasciar andare il controllo

  • Pratica la consapevolezza: La mindfulness può aiutarti a vivere nel presente e ad accettare l’incertezza come parte naturale della vita.
  • Concentrati su ciò che puoi controllare: Focalizzati su ciò che è nelle tue mani, come le tue reazioni, i tuoi pensieri e le tue scelte.
  • Accetta l’imperfezione: Riconosci che non tutto andrà come previsto e che va bene così. La vita è piena di sorprese, alcune delle quali possono rivelarsi meravigliose.

2. Il rancore verso il passato: liberarsi dalle catene emotive

L’importanza di lasciar andare il passato
Aggrapparsi a eventi dolorosi del passato è come portare una zavorra invisibile che appesantisce ogni passo. Che si tratti di un’ingiustizia subita, di un errore commesso o di una perdita, rivivere continuamente queste esperienze non ci permette di andare avanti.

Il peso del rancore
Il rancore consuma energia emotiva e mentale. Ti trovi a ripensare a ciò che è accaduto, alimentando sentimenti di rabbia, tristezza o amarezza. Questo non solo influisce negativamente sulla tua salute mentale, ma può anche compromettere le relazioni attuali.

Strumenti per lasciar andare il passato

  • Pratica il perdono: Perdonare non significa approvare ciò che è accaduto, ma scegliere di non lasciare che ti condizioni ulteriormente.
  • Scrivi i tuoi pensieri: Tenere un diario può aiutarti a elaborare i sentimenti legati al passato e a rilasciare le emozioni negative.
  • Concentrati sul presente: Ogni giorno è un’opportunità per costruire nuove esperienze positive. Non lasciare che il passato rovini il tuo futuro.

3. Le aspettative irrealistiche: trovare la libertà nell’accettazione

Il problema delle aspettative
Le aspettative ci spingono a fissare standard per noi stessi e per gli altri. Sebbene possano essere utili per motivarci, quando diventano irrealistiche, si trasformano in una fonte di frustrazione e insoddisfazione. Aspettative elevate possono includere la ricerca della perfezione o l’idea che tutto debba andare esattamente come previsto.

Come le aspettative danneggiano la felicità
Quando le aspettative non vengono soddisfatte, possiamo sentirci falliti o delusi dagli altri. Questo ci porta a vivere con un costante senso di insoddisfazione, impedendoci di apprezzare ciò che abbiamo e ciò che siamo.

Modi per lasciar andare le aspettative irrealistiche

  • Sii gentile con te stesso: Riconosci che nessuno è perfetto e che va bene commettere errori.
  • Focalizzati sul progresso, non sulla perfezione: Celebra ogni passo avanti, anche se piccolo.
  • Sii flessibile: Le circostanze cambiano, e le aspettative dovrebbero adattarsi di conseguenza.

4. Le relazioni tossiche: scegliere di circondarti di positività

Cosa rende una relazione tossica?
Le relazioni tossiche sono caratterizzate da dinamiche dannose, come manipolazione, giudizio, mancanza di rispetto o sostegno. Queste relazioni possono esistere in qualsiasi ambito: con un partner, un amico, un familiare o un collega.

L’impatto delle relazioni tossiche sulla felicità
Le relazioni tossiche drenano energia emotiva e minano la tua autostima. Ti fanno sentire intrappolato, ansioso o non abbastanza. Continuare a investire in queste relazioni può impedirti di costruire connessioni sane e appaganti.

Come lasciar andare una relazione tossica

  • Riconosci i segnali: Impara a identificare i comportamenti tossici e il loro impatto su di te.
  • Stabilisci confini: Proteggi il tuo spazio personale e il tuo benessere, comunicando chiaramente i tuoi limiti.
  • Allontanati con consapevolezza: Anche se difficile, a volte è necessario tagliare i legami per il tuo benessere. Circondati di persone che ti supportano e ti valorizzano.

5. La paura del fallimento: trasformare gli errori in opportunità

Perché temiamo il fallimento?
La paura del fallimento è radicata nel desiderio di evitare il dolore, il giudizio e l’umiliazione. Spesso ci blocchiamo per il timore di non essere all’altezza o di deludere gli altri.

Gli effetti della paura sulla tua vita
Questa paura ti paralizza, impedendoti di prendere rischi o di esplorare nuove opportunità. Ti fa vivere nella zona di comfort, limitando il tuo potenziale di crescita e realizzazione personale.

Come superare la paura del fallimento

  • Rivaluta il significato del fallimento: Consideralo un’opportunità per imparare e crescere, non un segnale di sconfitta.
  • Fai piccoli passi: Inizia con obiettivi più piccoli per costruire fiducia in te stesso.
  • Accetta l’incertezza: La vita è fatta di successi e fallimenti, entrambi indispensabili per crescere.

6. Il confronto con gli altri: abbracciare la tua unicità

Perché ci confrontiamo con gli altri?
Viviamo in un mondo in cui siamo costantemente esposti alle vite degli altri, soprattutto attraverso i social media. È naturale confrontarsi, ma spesso questo confronto ci fa sentire inadeguati o insoddisfatti.

Gli effetti negativi del confronto
Quando ti confronti con gli altri, perdi di vista ciò che rende unica la tua vita. Ti concentri su ciò che ti manca, invece di apprezzare ciò che hai. Questo atteggiamento può portare a bassa autostima, invidia e infelicità.

Come smettere di confrontarti con gli altri

  • Focalizzati su te stesso: Concentrati sui tuoi obiettivi e sui tuoi progressi, non su quelli degli altri.
  • Pratica la gratitudine: Ogni giorno, rifletti su ciò per cui sei grato nella tua vita.
  • Limita l’uso dei social media: Riduci il tempo trascorso sui social per evitare confronti inutili.

Lasciare andare non significa rinunciare o perdere qualcosa

Significa liberarsi di ciò che ti impedisce di vivere pienamente. È un atto di coraggio e di amore verso te stesso. Ogni passo che fai per lasciar andare il bisogno di controllo, il rancore, le aspettative irrealistiche, le relazioni tossiche, la paura del fallimento e il confronto con gli altri ti avvicina a una vita più leggera, autentica e felice.

Inizia oggi: scegli uno dei sei punti e impegnati a lavorarci sopra. La felicità non è un obiettivo lontano, ma una condizione che puoi coltivare giorno per giorno.

La felicità non riguarda solo grandi ambizioni e grandi successi. Felicità è anche riuscire a vedere ogni giorno la magia delle piccole cose

Anche io ho cercato la felicità nei posti sbagliati. Per esempio per un certo periodo miravo ad obiettivi molto grandi peccando molte volte anche di presunzione. Tutto questo mi procurava insoddisfazione e delusione. Ora invece guardo le cose che faccio come un’opportunità per cercare di migliorare di giorno in giorno. Trovo più soddisfacente impostare un obiettivo raggiungibile, mi focalizzo sul raggiungimento di piccoli traguardi, come fare una piccola passeggiata anziché scrivermi in palestra. Mi sono iscritta tante volte in palestra perché mi piace fare attività fisica ma non ci andavo mai! E questa cosa mi creava frustrazione!

Ho sempre fallito nelle diete perché pretendevo di perdere subito qualche chilo. Ora mi limito a mangiare meno dolci e a cenare entro le 18. Da quando ho perso l’ossessione di perdere peso ho iniziato a dimagrire. Ora cerco di non strafare, ho capito che Il vero segreto è vivere tranquillamente con ciò che si ha, star bene con sé stessi apprezzando le piccole cose di tutti i giorni. Come tutte le persone che hanno finalmente capito che la vita non va sprecata, ho iniziato a dare valore al mio tempo, ho capito che per essere felice dovevo eliminare tutte le mie zavorre. Provaci anche tu, non perderti nell’infelicità, non accontentare e non accontentarti solo perché ti hanno abituato alle briciole! Accontentarsi e accontentare è dare un sostituto alla felicità. Accontentare declina il verbo perdersi: perdere di vista chi sei e la direzione del tuo andare verso una vita gratificante.

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Non aspettare che siano gli altri a farlo. Non aspettarti considerazione dall’esterno. Hai presente quando vedi un bambino andare per la prima volta in bicicletta sotto gli occhi ammirati dei genitori? Il bambino dice «guardami, mamma, guarda quanto sono bravo». Molti adulti vivono bloccati in questa modalità. «vi prego, mondo! Nota quanto sono bravo». Questo arresto è legato a carenze nel passato. Nessuno può tornare indietro e darti la considerazione e la comprensione che non hai mai avuto quando più ne avevi bisogno. Quel bisogno, però, ora è rimasto intatto e ciò che posso fare è darti i mezzi per soddisfarlo da solo. Perché tu puoi farlo.

Puoi guardare a te stesso come farebbe un genitore fiero e orgoglioso di ciò che sta diventando il suo bambino. Puoi e anzi, meriti di essere considerato, stimato e amato. L’unico inconveniente è che gli altri inizieranno a notarti solo quanto tu noterai te stesso. Gli altri, inizieranno ad amarti davvero solo quando tu inizierai ad amarti. Ma come si fa ad amarsi? Ecco un’altra cosa semplice, proprio come camminare e parlare. Ti spiego come compiere questa grande impresa nel mio ultimissimo libro «Il mondo con i tuoi occhi». Ti prometto che, quando avrai letto l’ultima pagina, avrai la considerazione di cui hai bisogno. Mollerai la presa e smetterai di affannarti dietro a persone o cose che ti tormentano.  Il libro lo trovi su Amazon a questo indirizzo oppure in tutte le librerie.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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