Tutti noi abbiamo un’idea di come dovrebbe essere una persona psicologicamente sana. Forse, una persona con personalità sana non dovrebbe essere incline alle dipendenze e non avere disturbi di personalità… oppure, più semplicemente, una persona sana dovrebbe essere felice e vivere una vita soddisfacente. Certo, le riflessioni su ciò che è sano e ciò che non lo è sono infinite e non mi prenderò la briga di affrontarle… tuttavia ci sono dei fattori impossibili da tralasciare che rendono una persona psicologicamente sana.
Personalità sana: quali sono le caratteristiche?
Ci sono dei fattori estremamente importanti ai quali, però, nessuno presta la giusta attenzione. Per avere una personalità sana, tutti noi dovremmo:
1) Essere in grado di contenere, contemporaneamente, due opposti nella mente
La nostra mente a volte tende a polarizzare opinioni, pensieri e sensazioni. Il pensiero non dovrebbe mai essere polarizzato: buono/cattivo, giusto/sbagliato, felice/triste… la perdita delle sfumature emotive trasforma il vissuto della persona in un diagramma di alti e bassi che caratterizza qualsiasi settore della propria vita.
Iniziamo dal modo in cui osserviamo noi stessi. Ti è mai capitato di pensare “sono tremendamente sbagliata!” oppure “sono un disastro…“? Ecco, stai cadendo nel pensiero polarizzato. La capacità di cogliere le diverse sfumature della vita non è da tutti ma è fondamentale capire che c’è del “buono” anche nelle situazioni peggiori.
L’ambivalenza del rapporto con i genitori
Un esempio pratico di questa capacità la possiamo testare nel rapporto con i nostri genitori. Se tu hai idealizzato tua madre, per te è una persona intoccabile che ha fatto molto per la tua educazione; il tuo idealizzarla, però, ti rende incapace di notare qualche suo fallimento e non ti dà modo di crescere e progredire in altre sfere della vita. Al contrario, se odi tua madre perché non è stata in grado di darti l’affetto che meriti, non è detto che la tua sia una cattiva madre… un modo coerente di pensare potrebbe suggerirti “i miei genitori mi hanno dato molto ma hanno anche fallito terribilmente su alcuni punti”.
Le riflessioni su se stessi e sulla vita non dovrebbero mai essere unidimensionali
Le idee opposte possono essere integrate nella propria mente così da fornirti una visione più REALE delle cose e delle situazioni che stai vivendo. L’integrazione di posizioni opposte ti darà modo di crescere e sperimentare un nuovo modo di vivere.
2) Essere in grado di gestire le emozioni nel vivo di una conversazione
Le emozioni fanno da filtro a ogni tua azione. Se stai chiacchierando e il interlocutore ti dice con “B”… c’è il rischio che tu capisca addirittura “Z” se stai usando un filtro emotivo sbagliato. La gestione delle emozioni influisce fortemente sulla comunicazione e sulla capacità che hai di gestire una conversazione di successo.
Un individuo con personalità sana è capace di gestire la rabbia o i sensi di colpa, senza lasciare che queste sensazioni possano fare da filtro alle proprie parole o al messaggio dell’interlocutore. Quando riuscirai a gestire una conversazione di successo senza le incomprensione dettate dai filtri emotivi, allora capirai di avere una forte struttura psicologica.
3) Essere in grado di fare introspezione: auto-consapevolezza e auto-accettazione
Credi di conoscerti bene? Di sapere perché fai delle scelte o perché agisci in determinati modi? Sai davvero ciò che provi nel profondo? Anzi… sai sempre perché ti senti triste, perché a volte ti senti più forte mentre in altre circostanze ti senti quasi una fallita? Sai davvero di cosa hai bisogno?
L’auto-consapevolezza è il trampolino di lancio verso il miglioramento e la crescita personale e il mezzo per raggiungere l’auto-consapevolezza è la capacità introspettiva. Chi ha una buona capacità introspettiva, difficilmente dovrà pentirsi di una sua scelta. La capacità introspettiva dovrebbe andare a braccetto con la self compassion, una sorta di auto-accettazione e auto-tolleranza.
Purtroppo non molti di noi sono dotati di una buona capacità introspettiva. Spesso ci sentiamo in colpa, proviamo vergogna e tendiamo a essere severi con noi stessi perché sappiamo di aver sbagliato ma non riusciamo a capirci davvero fino in fondo.
La capacità introspettiva, correlata a una buona auto-accettazione, ci consente di entrare in contatto con le nostre paure e con le nostre sofferenze, senza giudicarci. Quando abbiamo a che fare con noi stessi, partiamo dal presupposto che l’autocritica è l’approccio più efficace ma non lo è affatto! L’auto-accettazione ci consente di prenderci cura di noi stessi facendolo nel modo più giusto (e gentile) possibile.
4) Essere in grado di accettare i cambiamenti
Una personalità sana NON è rigida ma è FLESSIBILE e, all’occorrenza, persegue i cambiamenti che ritiene opportuno e in questo ambito, l’autostima è tutto. Da quanto tempo non esci dalla tua zona di comfort? E’ cattiva abitudine cercare di adattarsi a tutti i costi senza pensare che dei piccoli cambiamenti, operati su base quotidiana, possono migliorare di molto la qualità della nostra vita. Per essere in grado di accettare o operare cambiamenti, però, è necessario credere in se stessi. Una personalità sana ha fiducia in sé, ha una buona autostima e si sente abbastanza forte da uscire dalla propria zona di comfort, da sperimentare e affacciarsi a nuovi orizzonti.
Una personalità sana si sente a suo agio nella propria pelle e non ha paura di perseguire i suoi obiettivi perché riesce ad accettare errori e fallimenti. Una personalità sana riesce a sopravvivere a un fallimento senza cadere in depressione… anzi, senza cadere nella polarizzazione perché dalla sua ha un’autostima ben strutturata.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci su Facebook:
sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor, sul mio account personale o nel nostro gruppo Dentro la Psiche. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter. Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*.