La sindrome non indica una malattia, ma una costellazione di sintomi che il corpo manifesta come reazione a qualcosa al quale l’organismo reagisce con sofferenza.
Tale sindrome esiste solo a livello fisico, ma molte stesse donne della cui sindrome non ne soffrono affatto, dichiarano che si tratterebbe di fisime psicologiche che sarebbero espresse in maniera isteroide da donne fragili psichicamente.
Sindrome premestruale
Penso che nel caso ciò non sia per nulla indifferente. La costellazione di sintomi si manifesta in ogni caso con instabilità emotiva, nervosismo pronunciato a volte anche molto fastidioso, accompagnata da altri sintomi come, severa cefalea, dolori ai muscoli. Alcune donne anche dieci giorni prima dell’inizio ciclo mestruale cominciano a percepire uno scombussolamento irritativo, grande stanchezza e dolori sparsi nel corpo.
Solitamente i sintomi svaniscono con l’arrivo delle mestruazioni e solo in qualche caso soprattutto in coincidenza con l’inizio della menopausa possono protrarsi ancora per alcuni giorni.
Da molti anni la medicina ha potuto verificare che la sindrome premestruale è legata alle loro brusche variazioni dei livelli di estrogeni e del progesterone che sono rilasciati durante il ciclo mestruale.
Tali ormoni sono coinvolti anche nelle risposte dell’organismo allo stress.
In particolare, attraverso meccanismi ancora non perfettamente conosciuti, queste fluttuazioni ormonali interferiscono con il metabolismo di alcuni neurotrasmettitori cerebrali, come la serotonina, la dopamina e il gaba, uno dei più importanti neurotrasmettitorii inibitori nel sistema nervoso centrale dei mammiferi.
Alle fluttuazioni ormonali può attribuibirsi anche un seno ingrossato e anche una fastidiosa, ma provvisoria ritenzione di liquidi: un trascurabile squilibrio elettrolitico (dei minerali) nel sangue si possono evidenziare proprio durante il periodo premestruale.
La persistenza e la durata dei sintomi può essere assai variabile da donna a donna, ma, a volte, anche, da ciclo a ciclo mestruale nella stessa donna.
Il sintomo che sembra un comune denominatore tra le donne che lamentano tale sindrome, riguarda l’alterazione dell’umore: il tono umorale è connotato da irritabilità, nervosismo, esplosioni di pianto, insonnia, difficoltà di concentrazione depressione. Normalmente, vari tipi di male al capo disturbano non poco, di solito si manifestano livello occipitale e parietale, e il senso di vertigine e alcune palpitazioni non mancano.
La ritenzione idrica provoca un temporaneo aumento di peso e delle dimensioni del seno con un tormentoso senso di tensione. Anche gli arti, soprattutto le gambe e le caviglie, possono divenire gonfie.
Le variazioni nell’appetito possono essere frequenti. Un senso di gonfiore all’addome, stipsi e talora anche nausea e vomito può prendere il corpo con notevole fastidio.
Rimedi alla sindrome premestruale
Nelle forme più leggere possono essere sufficienti alcune semplici misure, come l’integrazione con un complesso vitaminico B e in particolare con il complesso B necessario alla sintesi di serotonina da parte dell’organismo, magnesio accompagnato da doppia dose di potassio per combattere i mal di testa ed eventuali crampi addominali e muscolari alle gambe e piedi e una diminuzione dell’assunzione di cloruro di sodio dovrebbe migliorare la fisiologia della ritenzione idrica.
Nel caso in cui i sintomi siano avvertiti come davvero insopportabili, lo specialista potrebbe ricorrere alla terapia ormonale, con l’assunzione di estrogeni orali. Esistono programmi terapeutici mirati ai sintomi che includono anche un diuretico.
Quando tra i sintomi c’è uno spiccato cambiamento dell’umore in senso depressivo possono anche essere prescritti farmaci antidepressivi serotoninergici (SSRI).
Può essere utile svolgere regolare attività fisica, dormendo un numero di ore adeguato ed evitando caffè e cibi stimolanti il sistema nervoso come quelli che contengono glutammato.
Sindrome di stanchezza femminile
Prove scientifiche tuttavia che dimostrino che gli ormoni sono unicamente responsabili di queste trasformazioni psicofisiche non sono di evidenza clinica.
La stanchezza quotidiana e il peggioramento prima del ciclo, non indica chiaramente la sindrome premestruale.
Alcune donne incominciano ad avere sintomi di stanchezza e di umore in primavera. Il cambiamento del clima, ma anche dell’assetto ormonico può stimolare la persona predisposta, verso stanchezza, disturbi del sonno e dell’appetito, (si mangia di più o di meno), con mal di testa e altro, In realtà, tale cambiamento climatico e facilmente ormonale, si intreccia con un stato di insoddisfazione psicologico di fondo che il corpo rivela in modo confuso.
Alcune donne in menopausa stanno meglio, altre peggiorano. Le modifiche ormonali sono spesso accompagnate da stress a causa della sensazione di essere sulla soglia di un periodo non più fertile o per la perdita del ruolo di madre, considerando che i figli lasciano la casa (sindrome del nido vuoto)- .
Il medico specialista in tutti i casi può decidere se un trattamento ormonale con estrogeni e progestinici possa essere di aiuto. Non trascurabile può essere l’idea di prendersi una pausa e di comprendersi meglio con l’aiuto di un clinico specialista nel settore psichico.
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