Bisogna ubbidire alle emozioni o dominarle? La risposta non è certamente semplice ma come spesso si dice, probabilmente la verità sta nel mezzo.
Le emozioni condizionano fortemente la nostra vita e ogni singola scelta. Ti basterà pensare ai tuoi impegni di lavoro. Quanto sei allegra e impregnata di buonumore affronti tutto di buon grado, puoi giurare di farcela anche davanti alle sfide più difficili, puoi programmare di portare a termine tutto… e ce la fai!
Se sei triste, al contrario, affronti tutto con fatica, sei scoraggiata e non porti a termine i tuoi impegni. Eppure tu sei sempre la stessa persona…. cosa è cambiato? Possibile che un’emozione possa stravolgere tutto? Sì, è possibile.
Se lo permettiamo, le emozioni ci governano e non sempre ci sembra di avere scelta. Finiamo per diventare vittime di noi stesse, vittime delle nostre stesse emozioni.
“Sono solo le persone superficiali ad avere bisogno di anni per liberarsi da un’emozione. Un uomo che sia padrone di se stesso può porre fine a un dolore con tanta facilità quanto può inventarsi un piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle.“
dal libro “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde
Il peso della tristezza, l’angoscia della paura, il vuoto della noia, l’esplosività della rabbia, il sollievo della gratitudine, il brio della gioia… Tutti noi conosciamo queste emozioni ma in ognuno di noi si possono esprimere in modi diversi. Anche se il concetto di rabbia è universale, c’è chi la vive in modo aggressivo, c’è rabbia che implode, rabbia repressa… e ancora, c’è chi si lascia dominare dalla rabbia attuando atteggiamenti distruttivi e chi usa la stessa emozione come trampolino per l’azione. Lo stesso vale per la paura e le altre emozioni.
La regolazione delle emozioni è un processo che tutti noi dovremmo apprendere: le emozioni possono svolgere SEMPRE un ruolo funzionale, anche quando sono quelle emozioni che noi etichettiamo come brutte o “emozioni negative”.
Regolare il volume delle emozioni
Durante una discussione, siamo certamente più lucide se impariamo a “regolare il volume” delle nostre emozioni. Le emozioni ci guidano nell’interpretare il tono di voce, il linguaggio del corpo e le intenzioni.
Gli studi sulle emozioni hanno dimostrato che, se adeguatamente regolate, le emozioni favoriscono piuttosto che ostacolare le decisioni e le azioni umane, migliorando l’interazione sociale e il benessere individuale.
Allora come fare a sfruttare le emozioni per perseguire la strada del benessere e della salute mentale?! Con la regolazione emotiva. Ecco di cosa sto parlando: “la regolazione emotiva è l’insieme dei processi attraverso i quali l’individuo influenza le emozioni che prova, quando le prova, in che modo le prova e come esprime tali emozioni”. (Gross, 1999).
Regolazione (e dis-regolazione) delle emozioni
Sono state fatte infinite ricerche su come si evolve la regolazione emotiva di ogni singolo individuo. Le teorie più accertate affermano che tutto ha inizio nell’infanzia. Sono stati messi in evidenza i processi cognitivi, neuropsicologici e psicosociali attraverso cui ognuno di noi prova a gestire le proprie emozioni.
Ogni scuola di pensiero affronta la questione in modo diverso, esistono centinaia di miglia di tecniche atte a gestire le emozioni. Nella psicoterapia cognitiva comportamentale si usa l’EST, Emotional Schema Therapy, un approccio integrato alla regolazione emozionale che prevede l’utilizzo di tecniche di accettazione, validazione, mindfulness, gestione dello stress, auto-compassione e ristrutturazione cognitiva.
Tutto questo lo riporto per dirti che nel presente articolo non troverai il Santo Graal per guarire la tua disregolazione emotiva, il percorso è lungo e qui troverai solo dei semplici consigli che, spero, potranno esserti utili.
Nell’ideale, le nostre emozioni dovrebbero far fronte alle domande dell’ambiente in modo flessibile e adattivo. Insomma, le emozioni dovrebbero essere tue alleate, sempre, anche nella peggiore delle tue giornate!
3 modi per regolare le tue emozioni
Per molti di noi, il problema delle emozioni non è solo gestirle ma anche capirle e riconoscerle!
A volte finiamo per essere sopraffatti dalle emozioni senza neanche capire cosa sta succedendo!
Ecco perché i primi due passi per imparare a regolare le emozioni riguardano l’accettazione e la validazione. Superati i primi due scogli, la strada non è più in salita (o quasi!). In questo paragrafo ti riporto tre consigli per non lasciarti sopraffare dalle emozioni.
Per un attimo, sii spettatore della tua vita
Le emozioni sono lo specchio della tua valutazione soggettiva di ciò che sta accadendo. Per un attimo, prova a distaccarti e osservati come se fossi solo uno spettatore. Le emozioni (soprattutto le negative) possono essere regolate, sostanzialmente, razionalizzando sulla realtà.
Prova a cambiare punto di vista su ciò che è accaduto: osservati dall’esterno e cambia la tua valutazione sull’origine delle emozioni.
Valuta le conseguenze
Prima di sprofondare o di partire in quarta in preda alle tue emozioni, valuta tutte le conseguenze. Sforzati di trovare un modo funzionale per esprimere le tue emozioni. Se senti frustrazione e rabbia, prova a confrontarti con calma e raziocino con l’origine della tua frustrazione e poi, per sfogarla, fai qualcosa di costruttivo e funzionale come una corsa in centro!
In un caso estremo, se in preda alla rabbia vuoi metterti al volante e regolare l’accelerazione in base a ciò che ti porti dentro, concentrati, ancora una volta, sulle conseguenze.
Qualsiasi sia l’emozione provata, fermati, pensa e non smettere di farti domande. Parti da questa: cosa è meglio per te? Dove mi porterà l’assecondare gli impulsi dettati dalle mie emozioni?
Elabora e ti sentirai libera
Il diario, la scrittura di sé e l’autonarrazione sono forme di acquisizione di consapevolezza e di autoconoscenza che aiutano il benessere. Quando ti senti vittima di una valanga di emozioni, prova a scrivere e prova a elaborare ciò che sta accadendo. La consapevolezza rende tutto più leggero.
Non fuggire dalle emozioni!
Non fuggire dalle emozioni perché facendolo ti allontanerai da te stessa. Più cercherai di fuggire dalle tue emozioni e più queste prenderanno il controllo sulla tua vita.
L’accettazione emotiva è fondamentale e ti elimina delle pericolose limitazioni. Per esempio, hai paura di essere derisa in pubblico e per questo eviti ogni intervento in ufficio, all’università o quando sei tra la gente. L’emozione in questione è la paura.
Ciò che ti stai precludendo è la possibilità di emergere. Accetta la paura, prova a comprendere questa emozione e affrontala… fallo a costo di essere davvero derisa. Alla peggio cosa potrebbe accadere? Potresti essere criticata… è vero, ma ti sembra un rischio così tremendo?
Se qualcuno dovesse criticarti, puoi cercare di lenire la mortificazione provando a capire le ragioni che hanno spinto quel qualcuno a criticarti, se sono adeguate o meno, se sono utili o meno… Con l’analisi dei fatti, puoi attenuare e gestire ogni emozione. Ricordati solo di farlo con la giusta lucidità.
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Ingegnosa l’immagine delle meduse che circondano l’indivuduo in uno spazio aperto, come collegamento all’argomento. Non l’avevo mai vista e mi ha colpito: la trovo piena di significato esistenziale.