Abbondanza o carenza emotiva: dare o togliere valore alla propria vita

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.
“L’abbondanza non è qualcosa che acquisisci, è qualcosa con cui sintonizzarti”
-Wayn Dyer-

Cos’è l’abbondanza? L’abbondanza rappresenta la propensione ad orientarsi verso quello che abbiamo, piuttosto verso quello che ci manca. Si tratta di un sentimento di completezza che dipende dal nostro stato interiore e non ha nulla a che vedere con una somma ingente in banca e ad una vita dedita agli eccessi. L’abbondanza, in realtà, è la condizione primaria per ottenere ciò che vogliamo e avere immensa gratitudine per ciò che possediamo.

Rappresenta uno stato interiore, un sentimento motivato dal fatto che possediamo tutto ciò di cui abbiamo davvero bisogno. Per connettersi con questo stato bisogna essere in grado di valorizzare ed apprezzare tutto ciò che abbiamo; è importante dare significato a ciò che possediamo e provare gioia per tutto ciò che la vita ha da offrirci.

Carenza e abbondanza

Spesso siamo ossessionati da ciò che ci manca invece di essere consapevoli di ciò che abbiamo, siamo quindi incentrati principalmente sulla carenza e mancanza.

La carenza, entro certi limiti, è però fondamentale per sperimentare il sentimento di abbondanza; infatti chi ha ricevuto dei “no” nella vita è più predisposto a ricevere l’abbondanza, poiché ha sperimentato il senso di vuoto, di qualcosa di incompleto e così ha imparato a dare molto valore a ciò che riempie.

Per il nostro benessere è fondamentale controllare e razionalizzare quei pensieri che ruotano intorno alle carenze percepite piuttosto che all’abbondanza sperimentata, questo si rende necessario per evitare che i pensieri volti alle carenze (soprattutto se vissute nel passato) crescano come “erbaccia” sovrastando la nostra emotività.

Non è per nulla semplice, poiché nella nostra società siamo abituati a vivere quasi in un costante stato di mancanza, per via della disuguaglianza: ci può mancare il lavoro, un partner, un entrata fissa mensile, e soprattutto viviamo in un futuro incerto, ed è difficile pensare al concetto di abbondanza come facente parte della nostra vita.

Tuttavia comprenderne il vero significato delle nostre reali mancanze può essere molto utile. Comprendere il significato di ciò che appartiene al dominio delle mancanze e delle abbondanze, può essere utile soprattutto da un punto di vista motivazionale, questo lavoro introspettivo può aiutarci a vivere la vita quotidiana in modo più saggio.

Mostrare gratitudine ed apprezzamento per ciò che siamo e ciò che ci circonda, ci avvicina sicuramente all’abbondanza.

La gratitudine e il benessere psicologico

Nella psicologia positiva la gratitudine è definita come “l’apprendimento di ciò che è prezioso e significativo per se stessi”. Lo psicologo Emmons identifica due componenti della gratitudine:

  • il riconoscimento che ci sono delle cose buone nella vita
  • il riconoscimento che la fonte di ciò, si trova anche al di fuori di se stessi.

Sperimentare gratitudine può avere ricadute molto positive per la nostra psiche. Esercitare la gratitudine, in fondo, significa “imparare qualcosa”, significa apprendere ciò che è prezioso e significativo per noi e fissarlo ben in mente. Tale apprendimento presenta molteplici benefici:

  • migliora il benessere e favorisce la felicità
  • migliora i modo di affrontare la vita e i suoi problemi, lo stress, e le difficoltà
  • riduce le emozioni tossiche che derivano dai confronti sociali ,psichici

Chi è grato si concentra sulla benevolenza degli altri, sul contributo positivo che gli altri danno alla propria vita. Le ulteriori ricadute positive sul benessere psicologico sono:

  • riduce il senso di ansietà
  • riduce l’attaccamento alle cose materiali che generano insoddisfazione, bassa autostima e infelicità.
  • aumenta l’autostima
  • migliora le relazioni sociali
  • facilita il raggiungimento di obiettivi personali
  • promuove la salute fisica
  • riduce il materialismo e aumenta l’autocontrollo.

Come imparare ad essere grato? La gratitudine è un emozione che può essere coltivata.

L’abbondanza si costruisce con un lavoro interiore

Siamo abituati a vivere “nell’economia della carenza“, sono tante, infatti, le cose che ci mancano: una casa, l’ultima marca del cellulare, un viaggio che non ci possiamo permettere.

Viviamo una vita mantenendo un basso profilo, vivendo un quotidiano che troppo spesso non ci piace, tutto questo accresce una sensazione di sfiducia nel prossimo, nella vita, nella società… ma soprattutto in noi stessi. Abbiamo sfiducia nelle nostre possibilità e potenzialità e così facendo ci neghiamo la possibilità di essere qualcuno di migliore e avere qualcosa di meglio; il pessimismo ha la meglio su tutto, e non crediamo di poter riuscire a cambiare la nostra vita ed essere felici.

Questa mentalità ed atteggiamento ci allontana sempre di più dal concetto di abbondanza, proviamo delusione, impotenza di fronte a delle situazioni, senso di ingiustizia, tutte convinzioni limitanti.

Ecco alcuni modi per ottenere abbondanza nella propria vita e allontanare le convinzioni limitanti. Intendiamoci, le diseguaglianze ci sono e anche le ingiustizie, tuttavia dobbiamo essere in grado di assimilarle e continuare a muoverci verso il nostro benessere. Come fare?

Osserva i tuoi pensieri

Che pensieri hai? Di scarsità? Derivano da sentimenti come la paura, l’ansia, più pensiamo che non abbiamo abbastanza, più ci preoccupiamo ed andiamo in ansia e abbiamo paura, siamo stanchi e commettiamo degli errori. Questo ci porta ad essere senza energia e speranza. Per poter veramente cambiare dobbiamo avere energia.

Respira

Quando stai pensando al peggio e stai già immaginando pensieri catastrofici, fermati e respira. Il corpo si rilasserà e fermerà il flusso di pensieri.

Esprimi gratitudine

Esprimi gratitudine per tutto ciò che hai , la casa, gli amici, un lavoro, o semplicemente per il sole che splende nel cielo, di grazie a te stesso con questo piccolo e semplice esercizio si può cambiare in modo radicale il proprio stato d’animo e le proprie emozioni.

Focalizzati

Concentrati su ciò che vuoi e non sulla mancanza, ti porterebbe solo a deprimerti e a sentirti inadeguato e infelice.

Pratica un sano distacco dalle notizie negative

Evita notizie negative e, notiziari terrorizzanti, che parlano di crisi, informati sì, ma con cautela e senza sovraccarico di paure. Essere informati va bene, ma non trascorrere intere ore davanti a notizie devastanti e di distruzione, porta solo a far crescere la nostra paura e alimentarla, conducendoci ad una disperazione per qualcosa che non è ancora accaduto a noi.

Lamentarsi non cambierà le cose

Il lamento è una tipica tendenza in cui incorriamo tutti, è difficile resistere alla tentazione, perché abbiamo bisogni di essere compresi, ma la lamentela non è un modo opportuno e soprattutto non porta a nulla.

Riorganizzati: sii ordinato e organizzato

Quando non organizziamo la vita ed impegni si ha come la sensazione di essere ancora più confusi. Per essere riconosciuti nel nostro valore dobbiamo trattarci come persone tali, e solo organizzando il mondo esterno riusciamo a sistemare il nostro mondo interiore.

Condividi

Ciò che dai ti ritorna , condividi insieme agli altri apprezzamento e sostegno. Nulla ti rende ricco dentro quanto a gioia di poter condividere con gli altri.

Sostieniti

Introduci nuove abitudini nel tuo percorso e ricordalo a te stesso mettendo post con affermazioni positive e mantieni vivo il focus del cambiamento.

E non dimenticare che la pazienza è la virtù dei forti, per coltivare l’abbondanza ci vuole tempo e costanza. Vivere nell’abbondanza, infine, è una scelta che compiamo ogni giorno prima di alzarci dal letto, e tu cosa scegli di fare?? Stai dalla parte dell’abbondanza o della carenza?

La vera ricchezza non deriva dall’abbondanza dei beni materiali, ma da una mente serena” -Maometto-

Marta Laugeni, psicologa
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