Amare è non aver bisogno di te nè riempire vuoti che altri hanno lasciato

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
“Se ami una persona, lasciala andare, perché se ritorna, è sempre stata tua. E se non ritorna, non lo è mai stata.” Khalil Gibran

Nessuno di noi ha l’obbligo di alleviare la solitudine di altre persone. Chi cerca solo di “alleviare” o guarire i vuoti e i problemi degli altri finirà per tralasciare la propria crescita e la propria autostima.

Una cosa che ci piace sempre sentire nelle nostre relazioni è “ho bisogno di te”, “senza di te, sarei solo e perso”. Ebbene, frasi del genere devono farci pensare, perché in realtà possono nascondere altri concetti.

Le persone devono offrirsi al loro partner senza alcuna paura di restare sole e senza alcun vuoto che altri debbano “riempire”. Gli esseri umani non sono dei recipienti, ma organismi ed entità complesse in quanto a emozioni e bisogni, che vogliono solo poter crescere ed essere felici, da soli o in coppia.

Non avete l’obbligo di riempire vuoti che altri hanno lasciato

Quando una persona ha la necessità di trovare un partner per non sentirsi solo, in realtà commette un atto di autentico egoismo. Che ci crediate o no, questo tipo di comportamento è abbastanza comune.

Quando la solitudine è il riflesso dell’immaturità personale ed emotiva

È importante differenziare i vari tipi di solitudine. Pensiamo ad esempio agli anziani, persone che hanno condotto una vita affettiva piena e appagante con i loro cari, finché la vecchiaia, e spesso la mancanza di autonomia, non li ha portati a doversi trasferire in una casa di riposo.

La solitudine è un fatto che colpisce molte persone anziane, soprattutto quando devono affrontare la perdita di un coniuge o il vuoto procurato da figli assenti. Tuttavia, vi sono anche molte persone per cui la solitudine è il riflesso di alcune capacità non sviluppate, di un’immaturità di fondo che coinvolge il proprio equilibrio personale, l’autostima e la sicurezza.

Nessuno deve aver paura di sperimentare la propria solitudine, anzi è uno spazio che ci invita a scoprirci, ad essere noi stessi e a non dover obbligare gli altri ad occuparsi delle nostre insicurezze, a consolarci o a motivarci nei momenti in cui siamo giù di morale.

Chi teme la solitudine non apprezza se stesso, non si conosce e aspetta che gli altri offrano l’approvazione di cui ha bisogno per sentirsi bene. Le persone che hanno bisogno di essere rafforzate dall’esterno per essere felici possono diventare dominanti e tiranneggiare il partner. Si tratta di persone dal carattere infantile in cerca di stimoli positivi, di riconoscimento, dell’affetto altrui, ma, allo stesso tempo, si innalzano come personalità incapaci di offrire un amore reciproco.

Non voglio che tu abbia bisogno di me, voglio che tu mi scelga

È importante comprendere determinati termini che si riferiscono alle relazioni affettive e di coppia. Nella nostra società attuale continua ad avere molto peso “l’amore romantico”, un’immagine tratta dal classicismo e da un passato in cui erano popolari concetti simili a quelli che seguono:

  • L’amore come riflesso della passione e del bisogno di appartenere l’uno all’altro.
  • L’amore del “bisogno” vede la gelosia come riflesso di questo affetto, di questa necessità di controllare l’altra persona affinché rimanga sempre al nostro fianco.
  • Se l’amore è passione c’è spazio solo per gli estremi, per il “tutto o niente”. Non c’è spazio per qualcosa che sia solo mio o solo del partner, perché la coppia è un’unità indissolubile.

Come potete vedere, tutti questi aspetti portano al controllo assoluto da una o da entrambe le parti. Per questo motivo, è importantissimo comprendere e porre dei limiti a certi concetti.

Avere bisogno non è sempre sinonimo di una relazione sana. Chiaramente nel momento in cui amiamo qualcuno “ne abbiamo bisogno” nella nostra vita, ma tale necessità non deve mai andare a braccetto con queste idee:

“Ho bisogno di te per essere felice, perché se mi lasci, la mia esistenza non avrà più senso”. Questa frase implica che l’altra persona è incapace di stare sola e che proietta sul partner tutte le sue necessità personali. Lo obbliga, in qualche modo, a riempire i suoi vuoti.

Fate in modo di sostituire il concetto di “ho bisogno di te” con quello di “ti scelgo”, una cosa tanto semplice come cambiare le parole implica altre realtà molto più integre e sane. Scegliere una persona significa che una persona matura, felice con se stessa e che non teme la solitudine ne sceglie un’altra come compagno di vita, per crescere insieme senza sottomissioni, senza aver bisogno che qualcuno guarisca le sue ferite.

Le relazioni affettive sono, senza alcun dubbio, molto complesse. Ognuno di noi porta come bagaglio relazioni precedenti, con i loro fallimenti e le esperienze particolari che ne derivano. La cosa migliore è quella di iniziare nuovi progetti di coppia mettendo da parte il nostro passato, le paure e i vuoti che altri hanno potuto causare. Scegliete il vostro partner con l’entusiasmo di chi comincia a scrivere su una pagina bianca.

Cercate l’amore solo se siete davvero pronti, quando smetterete di avere paura della solitudine e vi vedrete come persone mature e felici. Solo allora sarete capaci di offrire il meglio di voi.

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