Amico d’infanzia, un tesoro emotivo dall’inestimabile valore

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Chi trova un amico, trova un tesoro… ma chi l’amico ce l’ha fin dall’adolescenza o addirittura dall’infanzia, ha trovato un tesoro di inestimabile valore. Il concetto di amicizia subisce una notevole evoluzione nell’arco della vita, acquistando valore con la crescita. Quando siamo bambini, sebbene investiamo molte energie nel rapporto con i coetanei, la dimensione dell’amico si limita al gioco e i punti di riferimento fermi sono le figure genitoriali.

Con la crescita la dimensione dell’amicizia acquista profondità, fino a raggiungere un’apice nell’adolescenza. Perché le amicizie strette in questo periodo sono così speciali? Proprio per il grado di profondità raggiunto, impossibile da eguagliare in età adulta.

Le amicizie di lunga data: un’eredità inestimabile della nostra giovinezza

Il grado di profondità che raggiunge un’amicizia in adolescenza, solo difficilmente sarà raggiunto in un’amicizia nata in età adulta. Le amicizie nate durante l’infanzia o durante l’adolescenza che sono protratte fin all’età adulta, possono contare su una maggiore complicità, confidenza e intimità.

I bambini ma ancora di più i ragazzi adolescenti, durante la crescita, hanno un costante bisogno di confrontarsi in modo aperto e diretto, hanno bisogno di condividere con gli amici ciò che stanno vivendo (compresi i momenti di incertezza). Di conseguenza, sono disposti a mettere in gioco parti importanti di sé investendole con pienezza nel legame di amicizia. La relazione, nata in questo periodo, assume un livello di profondità elevato che non potrà essere raggiunto con le amicizie nate in età adulta.

Le amicizie, durante l’infanzia, si caratterizzano per:

  • Ingenuità
  • Trasparenza
  • Condivisione del gioco
  • Confronto diretto e aperto
  • Esplorazione dell’ambiente
  • Crescita

Durante l’adolescenza, i ragazzi tendono ad avere stretti rapporti di amicizia con poche persone scelte accuratamente. Le amicizie si caratterizzano per:

  • Ricerca di intimità
  • Condivisione di incertezze riguardo sé
  • Confronto diretto e aperto
  • Condivisione di aspetti legati all’altro sesso
  • Incertezze su cambiamenti fisici
  • Confronto su aspetti di natura psicologica
  • Condivisione di intenti
  • Valori comuni

Nella vita adulta, le persone tendono a proteggersi senza mettersi davvero in gioco. Non vi è un confronto aperto e solo raramente vi è una condivisione trasparente delle proprie vulnerabilità. Durante la vita adulta, le amicizie diventano meno selettive e le cerchie si allargano.

Le amicizie di lunga data

Un adolescente ha la capacità implicita di usare l’amico come uno specchio e le preoccupazioni degli amici diventano l’opportunità di sviluppare una sensibilità morale (Sullivan 1953). Mediante l’altro si accresce -in automatico- la consapevolezza di sé e si sviluppa maggiormente l’empatia. In pratica, in questo periodo di sviluppo, siamo naturalmente proiettati all’altro.

Nell’adolescenza c’è una maggiore tendenza a partecipare a situazioni più rispondenti all’immagine di sé, ciò significa che un amico individuato in questo periodo avrà realmente maggiori affinità.

I ragazzi resistono maggiormente alle pressioni e sono più selettivi nelle loro scelte di appartenenza. Non entrano in gioco altri fattori che incidono maggiormente in età adulta, come i ruoli sociali e lo status. In età adulta, inoltre, spesso l’amicizia non è ricercata per il bisogno di confronto ma nasce per il bisogno di contrastare la solitudine o per mera compagnia.

Con il consolidamento delle amicizie in adolescenza, la persona trova un equilibrio tra i diversi stimoli proposti dalle tante persone frequentate (scuola, gruppo sportivo, teatro, altre attività extra-curricolari, figli degli amici dei genitori…).

Quando siamo adolescenti, inoltre, abbiamo una scaletta dei valori del tutto differente e questa incide molto sulla scelta e il consolidamento di un’amicizia. Per l’adolescente vi sono delle regole implicite da rispettare che, talvolta, sono dimenticate dagli adulti. Tali regole sono:

  • Rispetto degli impegni
  • Lealtà reciproca
  • Non giudicare l’altro (amico o membro del proprio piccolo gruppo di appartenenza)

Queste regole fanno sentire gli amici a proprio agio e li pongono nelle condizioni ideali per mettere in gioco ogni parte di sé. Queste regole implicite amplificano gli effetti descritti in precedenza.

Differenze con le amicizie nate da adulti

L’amicizia di lunga data ha incredibili vantaggi: da adulti la personalità si è già ben formata, il bisogno di confronto o di scoprire è calato. Per questo il livello di profondità, complicità e confidenza raggiunto dalle amicizie strette in età adolescenziale non potrà essere eguagliato dai rapporti nati in età adulta.

Di recente è stata osservata la tendenza degli adulti a stringere legami virtuali. Le amicizie sul web, infatti, renderebbero la persona più spontanea.

Per le persone adulte è più difficile mettersi in gioco e portare parti di sé nella relazione. La paura del giudizio è costante e il bisogno di apertura è inibito da molti altri fattori. Per l’adulto, più che mai, vige la regola della buona immagine, preservare una buona immagine ha priorità sulla profondità del rapporto.

Anche per questo che oggi, gli adulti, sembrano interagire soprattutto in modo virtuale, usando un display che possa fungere da filtro e protezione. Gli adulti riescono maggiormente a mettersi in gioco nella realtà virtuale dove sono protetti dalla distanza… In fondo, non ci si può sentire giudicati a distanza!

Poi vi è una regola universale da tenere ben presente: per avere un buon amico bisogna, innanzitutto, esserlo!

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