Quando si parla di benessere psico-fisico in ambito abitativo si pensa immediatamente alla relazione tra noi e l’ambiente. Questo è tecnicamente corretto, infatti è il focus della psicologia dell’abitare. Ma il temine benessere rimanda ad un concetto più ampio. In ambito ambientale ad esempio fanno a capo anche le sensazioni prodotti dai nostri sensi: vista, olfatto, tatto, udito e gusto. In questo articolo approfondirò il senso olfattivo.
L’olfatto è considerato quel senso che ci permette di conoscere la realtà circostante per mezzo delle sensazioni e delle emozioni che ci evocano gli odori e i profumi. Questo senso nell’uomo purtroppo viene trascurato. Grazie però agli studi recenti su questo senso ci hanno permesso di riscoprire numerose facoltà sensoriali. Le ricerche scientifiche hanno fatto sì di ricostruire la storia degli odori, il loro rapporto con la sessualità, al piacere, al significato simbolico.
L’uomo è in grado attraverso le narici di riconoscere oltre 10.000 odori e di esprimere altrettante sensazioni ed emozioni. Questo dato è importante perché un odore favorisce il nostro benessere o malessere ambientale.
La stimolazione olfattiva
Gli odori e i profumi che sentiamo appena entriamo in un ambiente ci trasmettono delle sensazioni utili per il nostro benessere psichico e per le nostre attività mentali. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la stimolazione olfattiva del sistema endocrino ha effetti immediati sulla corteccia cerebrale, in particolare sull’ippocampo e sistema limbico (emozioni).
Questi effetti sono in grado di determinare se un ambiente è armonico oppure disarmonico, in base alle nostre emozioni olfattive e ai nostri ricordi. Gli odori e i profumi sono strettamente collegati alla memoria. Ad esempio se annusiamo qualcosa di gradevole, noi la mangiamo, perchè l’odore che evapora è positivo, ci piace. L ’olfatto per questo ci dà la possibilità di analizzare la realtà, e capire se va bene o meno per noi.
Quando un bambino è piccolo al di sotto di anno di età per calmarlo da un pianto e per aiutarlo ad addormentarsi, talvota è utile appoggiare il suo pupazzo preferito con qualche goccia di profumo della mamma (meglio se privo di allergeni!). Questo lo rassicura e lo tranquillizza, perchè a livello simbolico percepisce la vicinanza della madre.
L’olfatto è un senso orientato al presente e alla sopravvivenza. La memoria olfattiva ci aiuta a ricordare se un luogo è stato negativo o positivo per noi, quindi ad agire e a pensare in modo difensivo o a mettere in atto comportamenti che ci aiutano a superare il disagio o ad aumentare il piacere.
Ad esempio i luoghi sanitari sprigionano odore di disinfettante, questo può aver un effetto negativo se in passato abbiamo fatto ricorso a cure mediche.
Poter stimolare questo senso ci aiuta a vivere d’istinto, cioè a capire se una determinata cosa ci fa davvero stare bene.
Aromaterapia: gli effetti degli oli essenziali
L’aromaterapia è una medicina alternativa così come la cromoterapia. L’aromaterapia è capace di produrre effetti benefici attraverso l’uso corretto di profumi e olii essenziali. Le stanze vengono profumate con diffusori, quindi noi percepiamo le essenze profumate per via area; oppure le essenze possono essere usate diluite nella vasca da bagno per un relax più piacevole. Un altro modo per usare gli olii essenziali sono i massaggi.
Gli olii essenziali usati hanno effetti differenti a secondo dell’essenza usata. Ogni olio essenziale attiva il sistema limbico (emozioni, relazioni e ricordi); inoltre ha effetti anche sulla coscienza.
In commercio esistono differenti marchi e essenze.
Ora vediamo le proprietà dei singoli oli: quali hanno effetti stimolati ed energizzanti e quali calmati e rilassanti.
- Vigilanza: è stimolata dai profumi del limone, verbena, rosmarino, mughetto, menta e timo. Ottimo da usare nella zona living o studio.
- Effetto rilassante: si ottiene con la profumazione di lavanda, pino, rosa, gelsomino, arancio, tiglio e melissa; ideale per un bagno o in camera da letto.
- Stimolare l’appetito viene usata la fragranza santoreggia, cipolla, aglio, ginepro; cucina;
- Rallentare l’appetito: si usa, invece, il profumo al mirto, canfora ed eucalipto; cucina;
- Effetto antidepressivo: ci sono le seguenti fragranze: il basilico, geranio, menta, limone, arancio, verbena, gelsomino e camomilla;
- Aumentare la concentrazione:è usata la menta e il mughetto; zona studio;
- Sonno e Insonnia: camomilla, lavanda, rosa, incenso; da usare in camera da letto;
- Ansia e stati ansiosi: camomilla, lavanda, rosa, incenso;
- Nervosismo: basilico, mandarino, mimosa, rasa, patchouli; da usare in camera da letto;
- Aggressività: sandalo, rosa, gelsomino, ylan-ylang, lavanda.
Oltre a queste profumazioni è possibile mescolare tra loro le diverse profumazioni creando effetti diversi o amplificando quelli già propri dei singoli olii.
(non esiste una ricetta precisa per combinare gli oli essenziali, quindi essendo soggettiva ognuno può provare a mescolare due o più oli e vedere quale fragranza risuona meglio in se stesso).
- Eros e sensualità: arancio, menta e pompelmo;
ylan-ylang, rosa e narciso; - Rinfrescanti e stimolanti: citronella, limetta e pompelmo;
melissa, lavanda e pino;
miele, mirra e cedro - Calmanti e armonizzanti: bergamotto, mandarino e arancio;
camomilla, lavanda, neroli;
sandalo, vaniglia e patchouli.
Articolo a cura di: Virna Tripodo, psicologa psicoterapeuta
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