Autoguarigione: come accelerare la guarigione del corpo

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
La mattina, quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro. (Thich Nhat Hanh)

Il cervello è capace di creare tutte le condizioni necessarie nel rilevare, affrontare e risolvere i disturbi corporei? anche i più gravi? Sembra proprio di sì e sembra che questo fenomeno possa essere attivato mediante meccanismi immunitari ed adeguate secrezioni.  Quando si affronta una malattia, oltre a seguire le direttive ed i consigli dei medici che vi hanno in cura,  è fondamentale fare tutto ciò che è in nostro potere per facilitare la nostra guarigione. Non bisogna mai pensare o accettare di essere senza potere o soltanto una vittima della malattia.

Non dobbiamo pensare che l’unica cosa da fare sia subire trattamenti, operazioni o prendere lunghe liste di medicinali.  Anche noi possiamo influenzare, potenziare e velocizzare la nostra guarigione, diventando reattivi e partecipi  e facilitando la capacità naturale del nostro corpo di rigenerarsi. L’autoguarigione è una facoltà innata in tutti noi.

Purtroppo, quando uno si ammala, per qualsiasi malattia sente un senso di smarrimento, di panico e soprattutto di paura. Questa paura da vita a tutta una sequenza di processi nel nostro corpo che sono controproducenti alla guarigione. E’ bene ricordare sempre che una malattia è una risposta del nostro corpo ad un disagio mentale, un disagio nella vita o dello spirito.

La volontà come processo di autoguarigione

Per questo motivo è vitale risvegliare il nostro potere naturale di “contribuire” al nostro processo di guarigione. Per essere sani, energetici e vibranti dobbiamo bilanciare il corpo, la mente e lo spirito. Dobbiamo avere buona cura dei nostri corpi ed un modo positivo di pensare di noi stessi e della nostra realtà. Allora troviamo la gioia nel vivere!

Nessuna medicina può darci questo se non prendiamo parte attiva nel nostro processo di guarigione. Oltre a seguire alla lettera le raccomandazioni del dottore di fiducia bisogna aggiungere la pulizia mentale e fisica; l’eliminazione dello stress e l’incremento della qualità del sonno, la disintossicazione dell’organismo e la rieducazione del sistema immunitario, una dieta sana ed esercizio fisico, anche se moderato.

Inoltre, per attivare la capacità di autoguarigione bisogna essere, prima di tutto, muniti della volontà di farlo, disposti a capire il messaggio che il  corpo sta inviando. La malattia è venuta dal nulla e può tornare nel nulla….. nel frattempo può darci anche l’opportunità di intraprendere un’evoluzione personale.

Sul podio dei disturbi del nostro tempo, oltre allo stress e agli attacchi di panico, un posto d’onore è occupato dall’esaurimento. Una persona che sta vivendo uno stato di esaurimento è preda di un vero e proprio impoverimento energetico.

È molto importante capire quando questo sta accadendo e fermarsi, rispettare le fase di recupero del corpo

Quando lo si vuole, si deve imparare a dire di no agli inviti, gli impegni. Il riposo ci spetta di diritto, non va considerato né una perdita di tempo né una forma di pigrizia.

Ippocrate (460-377 aC) riconosciuto come il fondatore della medicina diceva: “Il medico cura, la Natura guarisce”. Il Medico amministra il trattamento, la Natura produce la guarigione. Vediamo  come possiamo aiutare la Natura (il nostro Meccanismo di Autoguarigione) a guarirci.

Come attivare i processi di auto-guarigione

William Braud ha delineato cinque principali passaggi base per attivare i processi di auto-guarigione e attivare le naturali forze riparatrici del corpo che ha adottatto e modificato alla luce delle nuove scoperte:

  • Siediti o stenditi in un posto tranquillo.
  • Spegni il cellulare, togli tutto ciò che stringe il corpo come anelli, cinture, bracciali, ecc.
  • Chiudi gli occhi e respira profondamente e lentamente facendo attenzione alla pancia che si gonfia e si sgonfia. Dopo qualche minuto si sarà in uno stato di profondo rilassamento fisico e mentale che porta il cervello allo stato Alfa.
  • Focalizza l’attenzione sul respiro lasciando fluire i pensieri. Dopo una diecina di respirazioni espandere l’attenzione a tutto il corpo, come se si stesse respirando con tutto il corpo, come se ogni cellula stesse respirando. Visualizzare immagini mentali sempre più vivide e dettagliate del corpo in perfetta salute, pieno di luce bianca vitale che spazza via dal corpo la malattia rappresentata da macchie e particelle scure.
  • Evocare e lasciarsi coinvolgere da emozioni positive.
  • Termina premendo con entrambe le mani sul centro del petto, a metà tra lo sterno e la gola, dove risiede la ghiandola timo Non deve essere forte, ma premete finché non diventa più morbido. Comincia a dare una serie di colpetti come a bussare. Allo stesso tempo, respira gonfiando il petto e la respirazione successiva la pancia, e così via. Questo esercizio stimola la ghiandola endocrina timo ad attivarsi. La PNEI dimostra come il sistema immunitario e il sistema endocrino siano profondamente legati.

La vera guarigione

Platone affermava che non è possibile guarire solo il corpo a prescindere dalla conoscenza della mente e dell’anima, mentre Eraclito sosteneva che l’armonia nascosta è più forte di quella manifesta. Non dobbiamo mai dimenticare che, in caso di guarigione, il merito è solo della natura e della forza di guarigione interna che ognuno possiede dentro di sé. Noi possiamo solamente evitare di ostacolare questo processo naturale.

Mentre la medicina ufficiale etichetta l’effetto placebo come un processo di autosuggestione, l’auspicio è quello di poter approfondire, conoscere in fondo questo promettente ambito di ricerca e svelare gli intimi e meravigliosi segreti dell’autoguarigione. “Ho bisogno di tempo per me” è una frase bellissima e va usata ogni volta che il corpo ce lo chiede.