Quando i bisogni emotivi di un bambino non sono soddisfatti durante l’infanzia, lo sviluppo della personalità verrà modellato in modi specifici. E’ vero, l’esperienza di ognuno di noi è diversa. Ognuno ha avuto la sua infanzia. Tizio ha avuto una mamma emotivamente assente o indifferente, un’altra persona ha potuto avere una mamma depressa che ignorava anche i suoi bisogni, mentre una terza persona ha potuto sperimentare l’infanzia con una mamma narcisista o una mamma con stile di attaccamento evitante…. Le variabili sono tante ma molte ipotesi affidabili possono essere fatte sull’effetto di tutte queste esperienze.
Queste ipotesi hanno un valore inestimabile e ti faranno capire come la tua infanzia ha formato la tua identità attuale e come la tua infanzia ancora condiziona i comportamenti che assumi su base quotidiana. Partiamo da un preconcetto: la maggior parte dei genitori non è consapevole di star trascurando emotivamente il proprio figlio. Tutti i genitori credono di essere buoni genitori. Entro certi limiti di condotta, mi piace pensare che non esistono “cattivi genitori” o “buoni genitori“.
Mi piace credere che esistono solo genitori più consapevoli e genitori meno integrati. Alla mancata consapevolezza del genitore, si aggiunge un aggravante, l’ignoranza. Che nessuno si offenda! Per ignoranza intendono la mancata conoscenza dello sviluppo emotivo nell’infanzia.
Scarsa conoscenza, il fattore aggravante
Nessun genitore vorrebbe trascurare il figlio ma l’idea che un bambino di sei mesi possa già sentire paura o rabbia, non meno che tristezza e dolore, fino a qualche tempo fa era considerata assurda. Oggi, molte mamme (purtroppo) continuano a strillare in casa o assumere atteggiamenti giustificati con la frase “tanto è piccolo, che vuoi che capisca”. Niente di più sbagliato! Certo, forse i bambini certe cose non le capiscono ma le sentono. Possono percepire stati d’animo e assorbirli.
A influenzare lo sviluppo emotivo di un bambino (che si porterà fino all’età adulta) non è solo il modo in cui la mamma approccia al bambino ma è anche come i genitori interagiscono tra loro e con l’ambiente esterno.
Una mamma ansiosa, che quindi approccia al mondo in modo timoroso, insegnerà al bambino che il mondo è un posto che fa paura… In questo articolo, però, voglio soffermarmi sulle carenze emotive affettive riconducibili al rapporto diretto madre – figlia (o madre figlio).
Bambini non amati, 10 effetti sulla vita da adulti
La prolungata assenza di sintonia emozionale tra genitori e figli impone al bambino un costo enorme in termini emotivi. Il bambino è inconsapevole dello scotto da pagare ma il conto si presenterà ancora più salato in età adulta. Analizziamo insieme quelli che sono gli effetti più comuni di questa disarmonia emozionale.
1. Paura di fallire
A nessuno piace fallire, naturalmente! Per una figlia non amata, però, ogni insuccesso è vissuto come una “battuta d’arresto”, come una “catastrofe”. In queste persone, gli insuccessi definiscono l’autostima. Ogni insuccesso, in fondo, è la prova tangibile che non meriti niente, che non meriti amore. Così, la fine di una storia d’amore non è vissuta solo come una separazione ma come un gigantesco fallimento.
Una “persona sicura” riesce ad affrontare i fallimenti con razionalità: il pensiero che consegue un fallimento è costruttivo. Una bambina trascurata emotivamente, da adulta, dopo un insuccesso non riuscirà a “leccarsi le ferite” e consolarsi in autonomia… Più probabilmente si auto-accuserà e sarà severa con se stessa.
2. Estrema sensibilità
“Non è facile essere me stessa” “Sei troppo sensibile”. Quante volte ti hanno ripetuto questa frase? Anche se non ne sei consapevole, la paura del rifiuto domani il tuo mondo. Vorresti essere accettata e soprattutto apprezzata da tutti così puoi offenderti in caso di leggerezze altrui. Come te lo spieghi questo atteggiamento? In genere queste persone razionalizzando dicendo “io faccio molto per gli altri, sono precisa e mi aspetto che gli altri facciano lo stesso con me… quando ciò non succede, resto delusa… è normale rimanerci male”. Beh… fai attenzione a ciò che è “normale” e impara a discriminarlo da quelli che sono i retaggi di una ferita passata.
3. Rapporti conflittuali madre – figlia/figlio
Una figlia trascurata emotivamente, da adulta, si potrà far dominare dal genitore molto facilmente. La mamma, in molti casi, anche quando il figlio o la figlia è ormai adulta, continua a generare confusioni, insicurezze e crea un tumulto interiore. Si vanno così a instaurare rapporti conflittuali madre – figlia, caratterizzati, talvolta, anche da un ambivalenza (rapporto odio-amore).
4. Attaccamento insicuro, evitante o dipendente
“Meglio che ci lasciamo adesso, tanto la nostra storia comunque dovrà finire”. L’attaccamento sicuro è caratterizzato da un sentimento di fiducia e sicurezza nei confronti del genitore. Se questo legame di fiducia non si instaura, si avranno forti ripercussioni nella sfera sentimentale da adulti. Si tratta di tremendi meccanismi che ereditiamo dalle nostre mamme. Meccanismi che applichiamo nel quotidiano nella nostra vita sentimentale. Meccanismi che ci spingono a instaurare relazione sbagliate e a ripetere gli stessi modelli.
5. Mancanza di fiducia
“In me c’è qualcosa che non va. Sono sbagliata. Sono fatta male.” Il bambino che cresce in sintonia con la madre, apprende ben presto che ella soddisferà i suoi bisogni di nutrizione, protezione, contatto fisico, rassicurazione negli stati di tensioni. Se questa fiducia non si instaura, il bambino si sentirà non meritevole d’amore. Il bambino non riesce a capire che la mamma può avere dei suoi conflitti irrisolti, piuttosto crede che è lui la causa delle mancanze del genitore. La mamma è buona ma è lui a non meritare amore, è lui sbagliato. Il bambino crescerà fino a diventare adulto insicuro, con la paura di essere abbandonato e soprattutto con la convinzione di non valere abbastanza.
6. Alessitimia, bassa intelligenza emotiva
L’empatia è quell’abilità che consente alle persone di entrare in sintonia con i propri e gli altrui stati d’animo. Al contrario, l’Alessitimia implica l’incapacità o l’impossibilità di percepire le proprie e le altrui emozioni. Se sei cresciuta con una madre emotivamente assente, ahimè, probabilmente non hai una buona capacità introspettiva. Riesci a capirti davvero? Riesci ad accedere ai tuoi stati interiori? Un bambino emotivamente trascurato, da adulto, avrà sorprendenti difficoltà a descrivere i suoi sentimenti e ad accedere ai suoi stati interiori.
7. Somatizzare ogni malessere emotivo
Già! Come se non bastassero i tumulti interiori… i bambini oggetto di trascuratezza emotiva, da adulti, avranno una forte tendenza a somatizzare i malessere inespressi. Questo si riconduce all’alessitimia. Molte affermate teorie riferiscono che le malattia psicosomatiche nascano dall’incapacità di esprimere e riconoscere le emozioni, nonché i propri stati interiori.
L’ammutinamento emotivo fa sì che le emozioni disturbanti, invece di salire a galla, allo stato consapevole, trovano un’immediata espressione in una sorta di linguaggio organico. In altre parole, se le emozioni non vengono convalidate, dovranno pur “manifestarsi” in qualche modo e lo fanno attraverso disturbi psicosomatici. Prima di essere accusata da qualche lettore diffidente, cito qualche autore di tale teorie: Paul MacLean (1949, 1954, 1977). Jurgen Ruesch (1948). Marty e de M’Uzan (1963). Emanuel Sifneos (1972).
8 e 9. Sentimenti di solitudine e isolamento emotivo
“Non credo di appartenere a questo mondo”. “Mi sento diversa”. Poiché non riesci accedere ai tuoi stati più interiori e a capire le tue emozioni, ti percepisci come diversa. Se non riesci a riconosce le tue emozioni e non riesci ad accedere ai tuoi stati interiori, come puoi trovare nell’altro similitudini con te? Certamente ti sentirai diversa. Non riconosci negli altri tratti di te stessa perché non riesci a guardare a fondo dentro di te.
10. Scegliere amici tossici o partner sbagliato
Nelle relazioni sentimentali il bambino che ha sviluppato un attaccamento sicuro sarà in grado di dare e ricevere amore poiché ha interiorizzato entrambi i ruoli: come la madre ha dato tutto per lui, ora egli nella coppia è pronto a dare e al tempo stesso sa ricevere cure e amore da questi, senza che ciò pregiudichi il suo senso di indipendenza e di autonomia.
Purtroppo, spesso, una bambina non amata, da adulta non sa ricevere amore perché non ha imparato cosa significa davvero essere amata.
Noi tutti, nell’instaurare nuove relazioni, cerchiamo qualcosa di “familiare” perché ci basiamo sulle esperienze vissute. Una bambina non amata, da adulta, non ha le nozioni giuste e, prima di affrontare un rapporto di coppia, dovrebbe attraversare un percorso di rieducazione emotiva. Talvolta questo avviene spontaneamente, (se ti leghi a una persona con stile di attaccamento “sicuro”) altre volte, invece, si tende a ripetere un modello disfunzionale.
L’accordo implicito in coppia che crea la nostra gabbia
Nella coppia, la cosa non viene palesata ma c’è un accordo implicito che recita più o meno così: io soddisferò i tuoi bisogni inconsci e tu soddisferai i miei. Questo accordo non dovrebbe esserci ma è ciò che capita a tantissime coppie. Nell’ideale, ognuno dovrebbe soddisfare da sé i propri bisogni e con l’altro, persegue unicamente il desiderio di condivisione e unione. Solo così è possibile il vero appagamento perché solo in questo modo sarà possibile perseguire i due scopi fondamentali della vita: appartenere (e quindi coltivare vicinanza affettiva con l’altro) e affermarsi (e quindi coltivare la propria autonomia emotiva).
Allora cosa fare? Impara a osservare le relazioni che stringi e soprattutto, impara a sintonizzarti con il tuo mondo interiore, su quelli che sono i tuoi bisogni inconsci che cerchi di appagare mediante gli altri ma che potresti benissimo soddisfare da te! Semplicemente, nessuno ti ha mostrato ancora come si fa. Quando veniamo al mondo, ci insegnano a leggere e a scrivere, ci insegnano la matematica, la storia, tutti apprendimenti importanti, per carità… ma si dimenticano di fornirci una buona educazione psicoaffettiva, che è il presupposto necessario per crearsi una vita felice. Se ti va di fare un “corso di recupero accelerato”, ti consiglio la lettura del libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce» (disponibile in tutte le librerie e su amazon, a questo indirizzo), troverai un bel po’ di risposte su come funziona il tuo mondo interiore e finalmente riuscirai a perseguire i due scopi fondamentali della vita: coltivare intimità e vicinanza e, al contempo, affermare la tua identità e autonomia.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Autore del bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita» (tradotto in 5 lingue) e del nuovo «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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