Bastano 5 minuti al giorno per costruirti la tua felicità

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Ogni giorno investiamo molte energie per evitare situazioni spiacevoli e lottare contro esperienze interiori dolorose. Investiamo energie nell’elargire giudizi su noi stessi e per fare costanti comparazione con gli altri. Ci sforziamo per farci accettare dal prossimo quando in primis dovremmo lavorare e investire energie sull’auto-accettazione e l’auto-consapevolezza. L’auto-accettazione è un atto di grande flessibilità e apertura mentale, ci permette di conquistare e coltivare una buona armonia interiore, la base perfetta per l’amor proprio

Con l’Amor proprio possiamo bastare a noi stessi

Non sentiamo il bisogno spasmodico ne di sottolineare la nostra superiorità ne di compiacere l’altro. Non sentiamo il bisogno di controllare tutto e tutti perché abbiamo fiducia nelle nostre risorse. Non soffriamo il timore del giudizio perché noi per primi non giudichiamo severamente noi stessi. E’ vero, l’Amor proprio è il Santo Graal del benessere affettivo, è l’ingrediente che ci consente di vivere una vita appagante e stringere legami soddisfacenti.

Per una molteplicità di motivi, per molti di noi, l’amor proprio non è un processo naturale. Giorno dopo giorno ci sottoponiamo a una serie di auto-critiche che invece di aiutarci nella crescita esercitano un effetto distruttivo.

E se fosse possibile migliorare la propria vita interiore investendo solo 5 minuti di tempo al giorno? E se per essere felice, tutto ciò di cui hai bisogno è un pezzo di carta e una penna? Difficile da credere ma facile da provare sulla propria pelle.

Esercizio di Psicologia Positiva

La ricerca del dottor Martin Seligman, famoso per aver fondato la scuola di pensiero della psicologia positiva, ha dimostrato che concentrandosi e scrivendo alcuni dettagli della propria vita è possibile incrementare il livello di felicità a lunga durata.

Nella ricerca portata a termine dal team di Martin Seligman, i partecipanti hanno riferito di sentirsi più felici già dopo la prima settimana di esercizio. La felicità dei partecipanti ha visto un ulteriore incremento nei successivi mesi e, per alcuni partecipanti, l’intero approccio alla vita era sensibilmente cambiato. L’esercizio che ti porterà via meno di cinque minuti al giorno si chiama Tre Buone Cose e bastano solo carta e penna per portarlo a compimento.

Introspezione personale con l’esercizio delle Tre Buone Cose

Investiti 5 minuti della tua vita nell’introspezione positiva. L’esercizio è molto semplice da svolgere:

1. Ogni sera, annota tre cose buone che ti sono accadute

Puoi prendere nota di tre qualsiasi fattori, può trattarsi di eventi o evoluzioni interiori. Dalla grande meta della laurea, alla piccola soddisfazione di aver provato un piatto nuovo, dalla passeggiata distensiva al parco, ai progressi che hai fatto in un tuo progetto di crescita interiore. Non devi limitarti a pensarli, prendi carta e penna e metti tutto nero su bianco. Anzi, meglio usare una penna dall’inchiostro blu.

2. Scrivi il motivo per il quale hai scelto ciascuna di queste cose

La motivazione è importante, perché se si tratta di un progresso o di un traguardo raggiunto, dovrai ammettere con te stesso la tua capacità personale (l’autostima ringrazierà). Anche se l’evento segnato è merito di un altro serve, ti aiuterà a sviluppare gratitudine e aumentare le tue aspettative verso il prossimo così da predisporti solo a rapporti sani e gratificanti.

Puoi usare motivazioni anche molto semplici, per esempio, se tra le t “Tre ueCose Buone” vi era l’attività fisica, puoi segnare “andare in palestra mi ha fatto scaricare molta rabbia” oppure “mi piace prendermi cura di me stesso”.

3. Ripetete questo esercizio ogni sera

Alla fine di ogni settimana, rivedete quello che avete scritto, fatelo sempre di sera e senza sminuire i vostri successi. Fate un’analisi introspettiva della vostra vita. Stilate una lista delle priorità interiori e apprezzate le cose belle vissute negli ultimi sette giorni.

Perché l’esercizio delle Tre Cose Buone funziona?

La felicità è sulla bocca di tutti: ognuno di noi afferma di voler essere felice ma pochi faticano davvero per costruirsi una vita gratificante e felice.

Purtroppo la maggior parte di noi si sofferma sulle cose negative accadute, dimenticandosi che la felicità si trova in quelle positive. Si dà troppo spazio alle cose che non vanno, anche se si tratta di piccolezze, mentre le piccole gioie tendono a essere sminuite. Questa nostra tendenza dà vita a un bias negativo che, in quanto tale, non sempre corrisponde alla realtà.

Questo esercizio allontana ogni probabile nuvola nera e potrebbe essere utile in particolare a certi soggetti che hanno una tendenza intrinseca alla negatività. C’è chi sminuisce spesso se stesso e il suo operato, che non si riconosce meriti e che si nega delle gioie perché si reputa, inconsciamente, immeritevole. Poi c’è chi si lascia prendere dal pessimismo e ancora chi non regge il paragone con gli altri.

Questo esercizio consente di affermare, quotidianamente, la propria voglia di gioire. Ci fa rendere conto di quanto sia possibile contribuire agli eventi positivi che costellano la nostra via: non siamo impotenti, non siamo le pedine del destino o della sfortuna, abbiamo facoltà di scelta. Impariamo a crescere incrementando il numero di soluzioni possibili ai problemi quotidiani.

L’ottimista vede la rosa e non le sue spine; il pessimista fissa le spine e non riesce ad apprezzare la bellezza delle rose” Kahlil Gibran. Quando celebriamo le piccole gioie della nostra vita, alleniamo il nostro cervello alla positività, alleniamo la nostra mente a guardare le rose e ad apprezzarle prescindendo dalle loro spine.

Se ci portiamo un carico emotivo molto pesante, questo esercizio non sarà facile, almeno non lo sarà nei primi tempi. Scrivere e ricercare eventi positivi potrà causare disagio ma bisognerà perseverare. Prova a fare un tentativo, potresti scoprire di avere molta più forza interiore di quanto immaginate.

5. Non arrenderti!

Non arrendersi è la prima regola fondamentale per portare avanti qualsiasi progetto. La verità è che tutti abbiamo paura e nessuno dispone di una bacchetta magica. Quindi, sì, dobbiamo essere consapevoli che ci saranno delle difficoltà, delle battute d’arresto, di certo commetteremo degli errori. Ciò che possiamo fare è ripartire da lì, da quegli errori.

Senza colpevolizzarci, possiamo analizzarli e capire cosa vogliono spiegarci. Nessun errore ti grida «sei una frana!» a farlo sono i tuoi vissuti d’infanzia, quelli che ti hanno insegnato a tacciarti come un «fallito» o «buono a nulla».

Chi non crede in se stesso vive con il costante timore del fallimento. La verità è che non serve convincersi di essere invincibili, basta comprendere che siamo esseri umani, fallibili e senza per questo reputarci incapaci. Gli errori sono i nostri migliori alleati perché possono insegnarci qualcosa.

Dopo ogni battuta d’arresto, non arrenderti e ricomincia da te, da ciò che sai di essere oggi e non da quello che ieri ti hanno fatto credere gli altri. Come anticipato, l’idea che hai di te stesso l’ha “ereditata” dai tuoi genitori e dai loro modelli educativi. Oggi, puoi imparare a conoscerti per la persona stupenda che non sai ancora di essere!

6. Una lettura preziosa

Molto spesso sento dire che per cambiare basta la forza di volontà. Questa è la credenza più ingenua del mondo! Prova a svitare un bullone con la sola forza di volontà, finirai per farti solo male le dita! Il bullone lo devi conoscere, devi saperne il calibro e poi disporre di una chiave inglese e capire il verso giusto per svitarlo.

Ecco, per il cambiamento è così, solo che in gioco non c’è solo un verso e un calibro da decifrare… Devi conoscerti, hai bisogno di capire come funziona la tua mente e poi adoperare, uno a uno, tutti gli strumenti necessari per cambiare e svoltare nella vita. Nel mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ho raccolto molti strumenti, esercizi psicologi e teorie utili a comprenderti. Leggendo il libro scoprirai che, seppur complesso, sei una persona meravigliosa che aspetta solo l’occasione giusta per vivere la vita che merita!

Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia

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