Bonus psicologico 2022: come funziona e a chi spetta

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Ad oggi, in Italia l’assistenza psicologica è ancora un lusso che possono permettersi in pochi: il sistema sanitario pubblico, infatti, è paralizzato e quello privato ha costi che sono inaccessibili alla maggior parte dei cittadini in necessità. Per questo motivo l’introduzione di un bonus psicologo previsto per l’anno 2022 è diventata un importante misura più necessari che mai. La pandemia, l’emergenza sanitaria, l’incertezza per il futuro e i conseguenti lockdown hanno gettato numerosi individui nello sconforto. Ansia, depressione e attacchi di panico sono solo alcuni dei disturbi più frequentemente diagnosticati negli ultimi due anni.

La condizione in cui versano gli italiani

Secondo una recente statistica citata da La Stampa, il 27,5% degli italiani desidera iniziare un percorso di terapia psicologica ma non può farlo per ragioni di sfavore economico. Per le stesse ragioni, il 21% dei cittadini ha dovuto interrompere a metà il proprio percorso di salute mentale. Questa misura, utile anche agli adulti, servirà soprattutto a giovanissimi e adolescenti: durante i lockdown, infatti, sono aumentati esponenzialmente gli atti di autolesionismo e gli episodi di tentato suicidio tra i più giovani.

Bonus psicologo 2022, ecco cosa c’è da sapere in merito

Un apposito emendamento ha confermato la proposta per un Bonus psicologo previsto a partire dal 2022: tale proposta dovrà essere prima inserita e poi approvata nella Legge di Bilancio relativa all’anno che sta per iniziare. Inoltre, è stata prevista già anche una cospicua dotazione finanziaria che si aggira intorno ai 50 milioni di euro.

Qualora tale proposta fosse approvata e introdotta, essa permetterebbe a molti cittadini di curare in modo appropriato i propri stati d’angoscia. Un aiuto davvero indispensabile che potrebbe essere erogato sotto forma di voucher da spendere direttamente presso un professionista accreditato. Questo sostegno economico sarà utile a quanti vorrebbero iniziare una terapia, ma non hanno abbastanza denaro per farlo.

Al momento, è bene sottolinearlo, non si hanno molti dettagli in merito alla misura che il governo ha deciso di destinare alla salute mentale della popolazione. L’emendamento è stato annunciato e illustrato da Caterina Biti, vicepresidente del gruppo del PD e da Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità. Le due sono state appoggiate dalle senatrici Elisa Pirro (M5S), Tiraboschi (FI), Anna Maria Parente (IV), Loredana De Petris (Leu), Maria Teresa Bellucci (FdI), Raffaella Marin (Lega) e il presidente dell’Ordine degli psicologi David Lazzari. Le sedute dallo psicologo, stando alle prime informazioni trapelate, dovrebbero essere incluse in una specie di piano di previdenza nazionale.

Bonus per la salute mentale: i requisiti

L’emendamento bipartisan presentato dalle democratiche Caterina Biti, vicepresidente del gruppo del PD, Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità, le senatrici Elisa Pirro (M5s), Tiraboschi (FI), Anna Maria Parente (Iv), Loredana De Petris (Leu), Maria Teresa Bellucci (FdI), Raffaella Marin (Lega) e il presidente dell’Ordine degli psicologi David Lazzari.

Il bonus funzionerebbe a due vie:

  • un bonus avviamento, finanziato con 15 milioni di euro;
  • un bonus sostegno, finanziato con 35 milioni di euro.

Il bonus avviamento consisterebbe in un aiuto di 150 euro destinato a persone maggiorenni a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale e che non hanno avuto accesso ad altre agevolazioni in materia di salute mentale. Non sono previsti limiti di reddito.

Il secondo aiuto, il bonus sostegno, dipenderebbe dall’ISEE:

  • 1.600 euro con ISEE fino a 15mila euro;
  • 800 euro con ISEE tra i 15 e i 50mila euro;
  • 400 euro con ISEE tra i 50 e i 90mila euro.

Per sapere come funziona il bonus psicologo bisognerà attendere sia la Legge di Bilancio 2022 che il decreto attuativo del Ministero della Salute.