Guardandoti intorno, sicuramente avrai l’impressione che esistano persone fortunate e persone meno fortunate. Dalla parte dei meno fortunati abbiamo persone che, con il passar del tempo, hanno visto i loro sogni infrangersi; parliamo di quelle persone che devono sudarsi tutto, ma proprio tutto. Al contrario, dalla parte delle “persone fortunate” ci sono quelle che hanno già la pappa pronta. Privi di preoccupazione, di pressioni, di stress… Sempre in questa categoria, abbiamo persone che (dall’esterno) hanno tutto e ce l’hanno facile! Magari sono cresciute in una famiglia molto benestante, oppure svolgono il lavoro dei sogni.
Pensiamo ai divi di Hollywood, alle star del panorama musicale o ai veri ricchi. Loro hanno fama, denaro e molta influenza. Appartengono indubbiamente alla categoria dei “più fortunati”. Eppure, anche queste persone soffrono. Ti fa strano vero? Sicuramente pensi che se fossi tu, posto in quella stessa situazione, quei soldi e quella gloria li sapresti sfruttare al massimo, sapresti goderti di ogni momento…! Saresti felice. Probabilmente è così ma non possiamo esserne certi. Lo saresti solo se hai già imparato a goderti la vita. Non mi credi?
I “soldi non fanno la felicità” e questo è palese. Basta dare un’occhiata ai fatti di cronaca per leggere di star in riabilitazione, di ricchissimi con problemi di droga, storie di overdose e suicidi. Se parliamo di una categoria fortunata, come mai si arriva a tanto? Certo, i problemi di abuso di sostanza sono trasversali e ad elevata frequenza nei ceti sociali medio-bassi. Ma perché sono così frequenti anche tra chi sembra avere tutto?
Anche se a causa della cultura intrinsecamente classista della nostra società siamo abituati a farlo, nessuno di noi dovrebbe parlare di “fortuna” basandosi esclusivamente sul potere d’acquisto di una persona. Sarebbe molto più saggio parlare di persone che sanno godersi la vita e persone che vivono schiacciate dalle proprie ferite.
In un documentario, Tiziano Ferro ha raccontato un frammento della sua storia da ex alcolista. Tiziano Ferro è un personaggio indubbiamente molto amato ma, altrettanto indubbiamente, non è esente da ferite emotive a causa delle quali, per lungo tempo, non ha potuto godere della vita. Invece di basarci su fattori come fama e gloria, dovremmo imparare a parlare di qualità della vita come valore soggettivo. Tu sai dare qualità alla tua vita?
Se fai queste 5 cose, sai vivere appieno la vita
Chi sa godersi la vita, sa farlo a dispetto di tutto, delle difficoltà e delle sfide. Soprattutto, chi sa godersi la vita ha imparato a vivere nel presente senza farsi schiacciare dai pesi del passato. Se ti rispecchi in questi cinque punti, di certo, sai goderti la vita.
Sei consapevole del tempo
Il tempo è il nostro bene più prezioso. Non si può recuperare una volta investito. Chi sa godersi la vita è consapevole di quanto sia prezioso il tempo. Se passa delle ore a guardare la sua serie tv preferita, lo fa perché è felice di investire così il suo tempo e non per sfuggire dai suoi pensieri e dai problemi. Se dice «sì» a una proposta, sa bene che con quel «sì» si è precluso altre opportunità, quindi non ha paura di dire «no» quando gli si chiedono favori!
Rallenti, osservi e rifletti
Se sai goderti la vita, anche tu hai imparato a rallentare, fermarti, riflettere e osservare. Saper riflettere è un privilegio per pochi. Prendersi consapevolmente un momento e fare il punto su ciò che sta accadendo è illuminante, soprattutto quando in ballo ci sono emozioni intense e contrastanti. Questa modalità ci consente di vedere più chiaramente cosa è veramente importante, cosa ci spinge a migliorare e cosa, invece, ci tiene intrappolati. Chi sa godersi la vita, non è esente da problemi, semplicemente sa osservarli nel profondo e trova il modo per affrontarli.
Prendersi del tempo per riflettere crea una maggiore consapevolezza di sé e ciò consente di guardare la vita con gli occhi di un osservatore obiettivo. Ci permette di notare i nostri pensieri e sentimenti e diventare consapevoli delle nostre storie interiori. Un osservatore obiettivo sa passare dal «reagire alla cieca» al rispondere in modo ponderato.
Esiste solo il tuo percorso
Nell’introduzione ti ho fatto presente che esistono delle disparità. Purtroppo questo è vero. Veniamo al mondo tutti con una dotazione diversa. C’è chi cresce in famiglie unite, supportive e benestanti e chi, invece, viene su in famiglie disfunzionali e magari senza molte possibilità economiche. C’è chi svegliandosi deve preoccuparsi solo dei vestiti da scegliere e chi, invece, alla sveglia, è sopraffatto da mille pensieri. Chi sa godersi la vita è consapevole di tali disparità ma non per questo si sente un martire, piuttosto vive come un eroe quotidiano. Non spreca le sue energie a disprezzare o sentenziare sul percorso altrui perché è molto concentrato sul suo cammino. Insomma, chi sa godersi la vita, è libero da invidie.
Ti concedi una seconda, terza, quarta… opportunità
Le difficoltà, il disagio, la frustrazione… sono vissuti comuni. Sono comuni anche per chi ha imparato a vivere pienamente la propria vita. Allora cosa cambia? Che chi sa godersi la vita sa che sono vissuti passeggeri e… inevitabili. Per questo è importante tentare e tentare ancora. È naturale sentirsi frustrati quando stiamo cercando di fare qualcosa di nuovo, qualcosa che per noi è difficile! Non parlo di grandi cose, le difficoltà si possono trovare anche nelle cose più “semplici”. Pensate un po’ a un bambino che tenta di imparare a camminare. Quel bambino cadrà mille volte e mille volte si rialzerà e ci riproverà… Chi sa godersi la vita, ha la genuina ostinazione di un bambino. Se fallisce un tentativo, sa che quel fallimento rappresenta solo un punto di inizio e non un tremendo epilogo.
Conosci la tua luce
Molti film basano la loro trama sulla ferita del rifiuto. Per farla breve, il protagonista, prima sfortunato e reietto, diventa poi amato o apprezzato per un suo talento nascosto. Vediamo la ragazza bruttina che dopo un po’ si trasforma nella sventola di turno o ottiene il lavoro dei sogni… Il reporter sfigato che punto dal ragno diviene poi un supereroe… Le storie di riscatto ci piacciono tanto perché ne vorremmo una tutta nostra.
La realtà è che il riscatto migliore non viene da fuori ma possiamo concedercelo noi! E chi sa godersi la vita, questo lo ha capito! Ha imparato ad apprezzarsi così profondamente che non vive la sua vita per ottenere quel riscatto… la vive per godersela. Perché sa che la vita è unica e ci sono un milione di cosa che possono concedergli tanta più felicità che essere riconosciuti (ma poi da chi?!) per un talento nascosto. La luce che hai dentro, è perfetta lì dove è. Non devi mostrarla a tutti per sapere che esiste. Chi ha imparato a godersi la vita, lo sa.
Quando passeggi armoniosamente al tuo fianco, ecco che le più belle praterie si dispiegano dinanzi ai tuoi occhi, perché avrai occhi per guardare e gambe per camminare e raggiungere le mete che hai sempre desiderato. Se hai voglia di iniziare finalmente questo tuo percorso di “riscatto personale”, ti consiglio di leggere il mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita», puoi trovarlo in tutte le librerie e su Amazon, a questa pagina. Ciò che leggerai tra le sue pagine parlerà di te… e ti stupirà.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
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