Nella vita di ciascuno di noi si verificano momenti di difficoltà, insuccessi e perdite. È nella natura delle cose! E, per quanto ci sforziamo, spesso queste circostanze sono inevitabili. Di fronte a queste situazioni le persone reagiscono in modo diverso, tanto che uno stesso evento può rappresentare uno stress per uno e non per un altro. Ti sei mai chiesto perchè? Al di là di possibili fattori puramente individuali, una plausibile spiegazione alle nostre “reazioni” è data dalla nostra personalità. In effetti ciò che ci identifica e ci rende unici è la nostra personalità.
La personalità, intesa come differenze individuali nei modelli di pensiero, sentimenti e comportamenti, si forma nel corso della vita e determina i nostri atteggiamenti e le nostre decisioni. Capire le caratteristiche che ci definiscono può aiutarci a rilevare i nostri punti di forza e di debolezza e pertanto migliorare il nostro benessere e il nostro equilibrio emotivo.
Le caratteristiche della personalità che ci definiscono
Come già accennato, i tratti di personalità sono le caratteristiche che ci definiscono. Possono includere qualità, temperamento, emozioni, competenze, talenti e modelli abituali di comportamento. Nel corso degli anni, la ricerca sulla personalità ha generato centinaia di teorie nella speranza di misurare e definire con precisione la personalità ma il modello delle cinque dimensioni della personalità, meglio conosciuto come “Big Five”, è quello che ha prevalso.
Il suo creatore, Lewis Goldberg, è uno dei ricercatori più importanti nel campo della psicologia della personalità. Con il suo lavoro ha ridotto i 16 fattori di personalità proposti da Raymond Cattell a sole cinque dimensioni primarie, che da allora sono state utilizzate in campo psicoanalitico. Inoltre rappresentano la base di molti degli studi scientifici sulla personalità.
Cinque grandi fattori per l’analisi della personalità, secondo Goldberg
È pertinente notare che ciascuno dei tratti di personalità nel modello rappresenta un punto tra due estremi. Ad esempio, l’estroversione può rappresentare un intervallo tra l’estrema introversione e l’estrema estroversione. La gente comune si trova da qualche parte tra le due gamme estreme di un tratto o di una dimensione nella vita reale.
Di seguito è riportata una spiegazione dettagliata del modello dei cinque tratti della personalità dei Big Five e di come possono aiutarci a comprendere meglio le persone e i loro comportamenti. I cinque tratti principali della personalità sono identificati con lettere maiuscole e sono anche noti con il nome di “fattori principali”. Le lettere formano l’acronimo “OCEAN”.
Apertura a nuove esperienze (Fattore O)
Questo è il primo e il più importante tratto nel modello OCEAN di valutazione della personalità; si riferisce al nostro grado di disponibilità a cercare e vivere nuove esperienze. Le persone più aperte alle esperienze sono più creative e fantasiose. Poichè non sopportano la routine, sono sempre alla ricerca di nuove idee. Si distinguono per la loro grande curiosità intellettuale, che li spinge ad approfondire un’ampia varietà di argomenti. Tuttavia, in alcune occasioni quella passione per la novità può portarli ad assumere comportamenti rischiosi o addirittura dar luogo a problemi e conflitti a causa della loro costante opposizione alle convenzioni sociali.
All’estremo opposto ci sono coloro che sono chiusi al cambiamento. Queste persone tendono a sentirsi più a loro agio all’interno della loro zona di comfort, amano seguire meticolosamente le proprie abitudini e godersi le cose più semplici. Preferiscono gli ambienti familiari alla novità e sono più attaccati alla tradizione. Tendono a sviluppare un pensiero più rigido e hanno difficoltà a trovare soluzioni originali quando i problemi richiedono un cambiamento nel pensiero convenzionale.
Responsabilità (Fattore C)
Questo tratto si riferisce alla capacità di autocontrollo, alla misura in cui ci concentriamo sui nostri obiettivi e quanto siamo disciplinati nel raggiungere i piani che ci siamo prefissati. Le persone con un alto grado di responsabilità hanno una grande capacità di concentrazione. Riflettono prima di prendere una decisione e amano finire tutto ciò che iniziano. Inoltre sono puntuali, scrupolose e coscienziose. Tuttavia se portano all’estremo questo tratto della personalità rischiano di diventare eccessivamente perfezioniste e persino dipendenti dal lavoro.
All’altro estremo ci sono coloro che vivono in uno stile “laissez faire” ovvero minimizzano le azioni al minimo indispensabile.. Di solito sono persone più disattente nei loro compiti, non hanno scopi di vita così ben definiti e sono molto più informali. Il loro problema principale è che tendono a lasciare molti dei loro progetti nel mezzo poiché di solito non hanno l’autocontrollo e la tenacia necessaria per portarli a compimento. Queste persone di solito non sono molto ambiziose e non sono brave a pianificare, quindi spesso possono dare l’impressione di non essere abbastanza coinvolte in qualsiasi sfera relazionale
Estroversione (Fattore E)
Questa dimensione della personalità indica il grado con cui ci apriamo alle relazioni con gli altri e come operiamo nei contesti sociali. Hanno la capacità di relazionarsi con il prossimo e gestire le situazioni sociali. Essere in situazioni sociali dà loro più energia e coraggio per portare a termine i loro obiettivi.
L’estremo opposto è l’ introversione , che non significa necessariamente timidezza sociale ma piuttosto indica una preferenza per la condivisione in piccoli gruppi e ambienti chiusi. Queste persone sono generalmente riservate, non amano esporsi e non amano le situazioni in cui c’è caos e molta gente. Di solito sono più riflessive e, sebbene abbiano pochi amici, stabiliscono legami affettivi molto stretti. Se possono scegliere, scelgono ambienti piccoli e familiari e preferiscono ascoltare piuttosto che parlare.
Cordialità (Fattore A)
Il fattore “A”: gentilezza ha a che fare principalmente con la capacità di entrare in empatia. Le persone che mostrano risalto in questo fattore di personalità sono rispettose, tolleranti e modeste, disposte ad aiutare gli altri quando ne hanno bisogno. Di solito sono anche persone molto empatiche e assertive nelle relazioni interpersonali; mostrano una grande capacità di comprendere i bisogni e i sentimenti delle altre persone.
All’estremo opposto ci sono le persone che hanno sviluppato un atteggiamento più egocentrico. Queste persone possono avere difficoltà a connettersi con gli altri e non sono molto assertive nelle loro relazioni interpersonali. In effetti, tendono ad essere più arroganti e meno sensibili, al punto da essere spesso percepiti come più ostili o addirittura intimidatori.
Nevroticismo (Fattore N)
Il nevroticismo è l’ultimo e ancora un altro importante tratto del modello dei Big Five dei tratti di personalità. Alcune delle caratteristiche importanti del nevroticismo sono l’instabilità emotiva, il broncio e l’infelicità. Le persone con alti livelli di nevroticismo sono facilmente irritabili e sperimentano frequenti attacchi di ansia, tristezza e sbalzi d’umore. Pertanto, il nevroticismo è anche la capacità di una persona di contrastare lo stress in situazioni complesse o difficili.
Il nevroticismo può anche portare a molti problemi psicologici tra cui molto stress. Chi ha un punteggio alto di nevrosi, è molto probabile che soffra di depressione, rabbia, frustrazione e molti altri comportamenti negativi. Un punteggio alto denota inoltre egocentrismo, irritabilità e insicurezza. Possiamo trovare esempi di persone con punteggi alti di nevroticismo nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, se una persona urla a una cameriera per troppo zucchero nel caffè o per non aver ricevuto l’ordine in tempo.
Non ci sono tratti “buoni” o “cattivi”
Il BIG FIVEl può essere un utile strumento per fare un primo inquadramento di una persona e orientarsi sulle sue caratteristiche principali. Ma questo non è sufficiente per pensare che la personalità di un individuo possa essere ridotta a 5 tratti distintivi. Infatti, questo modello non coglie le piccole sfumature: abitudini, gusti e stravaganze che lo rendono unico. In effeti, vi sono infinite gradazioni tra i poli estremi di ogni tratto e non esiste una personalità più giusta di un’altra; semplicemente il combinarsi tra questi fattori genetici, unito alla nostra esperienza di vita, ci rende unici. La consapevolezza di sè e delle nostre attitudini è il primo passo per indirizzarsi verso la strada giusta in qualsiasi contesto sociale.
La valutazione della personalità attraverso il modello Big 5 può avvenire mediante la compilazione di questionari; molte versioni semplificate sono disponibili anche online.
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