Disturbi d’ansia: regole d’oro per aiutare davvero chi ne soffre

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Prendersi cura di chi soffre d’ansia non è un compito facile. Anche se ogni esperienza personale è unica, ci sono aspetti molto comuni che riguardano gli atteggiamenti dei soggetti ansiosi, è a partire da questi che possiamo capire come aiutare chi soffre d’ansia. Nel disturbo d’ansia, parenti, amici e colleghi possono svolgere un ruolo importante; certo, l’ansia non può scomparire con un abbraccio ma un amico può fare la differenza.

Anche quando c’è una terapia in corso, l’aiuto delle persone care rimane fondamentale. Così come un amico può essere di supporto, potrebbe anche amplificare il disturbo d’ansia, quindi attenzione a comportarsi con cautela. Prima di vedere come aiutare una persona ansiosa, vediamo come evitare di danneggiarla:

  • Non fare pressioni su chi soffre d’ansia.
  • Non usare frasi come “devi uscirne…” – “devi agire…” – “sii coraggiosa…” “ci vuole forza di volontà per uscirne…” non solo è inutile ma può accrescere un senso di frustrazione.
  • Allontanarsi non è la soluzione, lo farai sentire solo può solo.
  • Non sostituirti al soggetto ansioso “Lascia stai, lo faccio io…”. In questo modo sottolinei la sua momentanea inefficienza. Piuttosto offriti da spalla e agite insieme.
  • Non forzare la mano: va bene proporgli di uscire ma cerca di stabilire dei limiti.
  • Assolutamente non minimizzare i suoi problemi!

Per approfondimento leggi anche “Persone ansiose, 10 consigli per imparare a conviverci”

Come aiutare una persona ansiosa, regole d’oro

L’ansia non è una scelta e chi ne soffre non è felice di soffrirne e sicuramente avrà provato a liberarsene.  Avere un disturbo d’ansia implica aver a che fare quasi tutti i giorni con la paura, l’evitamento e tutti i disagi che ne conseguono. Sapere di avere qualcuno su cui poter contare, che sia un amico, un familiare, o il proprio partner, può essere estremamente utile.

La compagnia di una persona cara può far sì che alcune situazioni potenzialmente stressanti siano vissute con un maggior senso di controllo, il che le rende meno minacciose e contribuisce quindi a ridurre i vissuti d’ansia. La cosa importante, però, è che queste persone sappiano cosa fare e cosa, invece, è meglio evitare.  Ecco alcune semplici regole che, nella nostra esperienza, si sono dimostrate una valida guida per facilitare la gestione dei problemi quotidiani di chi vive accanto a chi soffre di ansia

Informati

Se vuoi aiutare chi soffre d’ansia, impara a conoscere il problema, a capire i sintomi e gli eventuali inneschi. Documentati sul disturbo e impara a osservare i sintomi. Cerca di capire cosa sta succedendo e come l’ansia sta interferendo nella vita di chi è in preda all’ansia. La prima sensazione che prova chi soffre d’ansia è la paura, poi tensione e anche malessere fisico. Tra i sintomi fisici segnaliamo il ritmo cardiaco accelerato, palpitazioni, malessere, tremore, sudorazione secchezza delle fauci, dolore toracico, mal di testa, mal di stomaco, respirazione accelerata… ma anche problemi di natura gastrointestinali come diarrea e mal di pancia.

Attenzione ai pregiudizi: i sintomi fisici ci sono davvero e sono dettati dai messaggi che il cervello invia nelle varie parti del corpo; si tratta di messaggi nervosi che fanno lavorare in modo accelerato il cuore, i polmoni e altri muscoli. Nel soggetto ansioso, il sistema nervoso è in costante stato di allerta tanto che vengono rilasciati nel sangue i cosiddetti “ormoni dello stress”, tra questi l’adrenalina che agisce sul cuore, sui muscoli e in altre parti del corpo causando i diversi sintomi citati in precedenza.

Ascolta

Non avere fretta di elargire consigli. Ascolta e rispondi in modo rassicurante e non giudicante. Talvolta amici, partenti e colleghi non riescono a esercitare la giusta empatia e finiscono col peccare di superficialità, stai attento a non fare lo stesso errore: cerca di immedesimarti e “sentire” le difficoltà di chi soffre d’ansia.

Puoi iniziare una conversazione semplicemente dicendo “Ho notato che ti senti un po’ giù di recente, c’è qualcosa che posso fare per te?”. Dimostrati disponibile e interessato ad ascoltare ciò che le/gli sta accadendo. Non devi avere tutte le risposte ma solo essere un buon ascoltatore.

Non ridicolizzare le paure o i comportamenti 

È umanamente comprensibile perdere la pazienza e farsi sfuggire frasi come: “E’ la centesima volta che dici che ti sta venendo un infarto!”, “Come puoi credere di svenire se solo entri in un supermercato affollato?” Oppure tentare di fare leva sull’amor proprio rimproverando la persona di non “sforzarsi” a sufficienza, di non mettere la “buona volontà” per vincere i timori e riacquistare l’autonomia.

Questi atteggiamenti, non solo non servono a nulla, ma anzi suscitano risentimento, frustrazione, sensazione di incomprensione, demoralizzazione e, talvolta, reazioni di rabbia e aggressività. Chi è in preda all’ansia si sente veramente male ed è come se stesse veramente per avere un infarto o per svenire. Al di fuori della crisi, invece, si rende conto già da sé dell’assurdità delle proprie paure ma non è in grado di superarle semplicemente con la forza di volontà.

Offri supporto

L’ansia è un disturbo curabile. Esistono psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti che possono offrire il giusto tipo di supporto. Parlane con la persona ansiosa senza timore. Potete scegliere insieme uno specialista e puoi offrirti di accompagnarla/o al primo ascolto. Se chi soffre d’ansia rifiuta ogni tipo di trattamento, minacciare, supplicare o forzare può solo peggiorare le cose. Stabilisci dei confini con chi soffre d’ansia e tieniti informato sulle attività che potrebbero amplificare il problema.

Cerca di mantenere l’equilibrio

Avere un amico o un partner che soffre d’ansia può essere fonte di stress, quindi ricorda di prenderti cura di te stessa/o. E’ importante (e non è egoista!) continuare le tue attività. Non rinunciare alla tua vita ne ai tuoi interessi: coltivare interessi ti renderà più felice, serena/o e più predisposta/o ad affrontare nuove sfide. Se pensi che possa aiutarti, rivolgiti in prima persona a un esperto (psicologo, psicoanalista, psicoterapeuta) per cercare nuove risorse e nuovi strumenti per affrontare al meglio le problematiche quotidiane.

Come aiutare chi soffre d’ansia, in sintesi

    1. Documentati sul disturbo d’ansia.
    2. Incoraggia la possibilità di consultare un esperto.
    3. Mostra un supporto positivo e un comportamento sano.
    4. Valorizza i progressi sottolineando anche il più piccolo miglioramento individuale.
    5. Aiuta a fissare obiettivi (realistici) abbassando il tiro nei periodo in cui il problema si acutizza.
    6. Non dare nulla per scontato, non sai di cosa ha bisogno chi soffre d’ansia, quindi ascolta con attenzione le sue necessità e all’occorrenza non temere di chiedere.
    7. Fissare dei confini così da raggiungere il giusto equilibrio senza rischiare di forzare chi soffre d’ansia. I confini vanno, via via, ristabiliti in base ai progressi raggiunti.
    8. Niente sensi di colpa e niente atteggiamenti giudicanti.
    9. Continua le tue normali attività: coltivare interessi ti renderà più felice, sano e più predisposto ad affrontare nuove sfide.
    10. Chiedi supporto per te stesso, un esperto può fornirti nuovi strumenti per fronteggiare le problematiche.

Per concludere

E’ importante lavorare insieme e in sinergia per combattere il disturbo d’ansia. Assicurati che questa persona sappia di non essere sola in questo momento difficile. Mantieni le linee di comunicazione aperte e supportala quando  accetta di fare qualcosa, equilibrando le tue esigenze con il desiderio di aiutare il familiare o amico ansioso. Il sostegno della famiglia e degli amici può essere davvero un aiuto prezioso.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo
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