Tutta la vita andiamo alla ricerca del successo, illudendoci di poterlo trovare da qualche parte. Come uno scrigno magico, sepolto in un giardino. Ambire, cioè voler essere, voler diventare, è un ponte verso il futuro che influenza positivamente il presente. Peccato però che la parola ambizione oggi, per molti, non esprima un sano desiderio di realizzazione, ma sia divenuta un termine impregnato di eccesso, di smania. Un filo sottile separa ambizione e competizione, tanto che spesso i due concetti si sovrappongono: chi ambisce a qualcosa di importante spesso finisce per vivere in modo competitivo anche tutto il resto, portando molto stress nella propria vita.
Il progetto cioè non è più “libero”, ma carico di una gravosa responsabilità: bisogna realizzarsi ad ogni costo, con il massimo del successo e della visibilità, così da sentirsi persona speciale e vincente. O va così, o ci si sente dei falliti. Ora la vera domanda è: sei sicuro che sia importante avere successo per sentirsi bene?
Sai qual è il più grande successo della vita?
E’ poter essere se stessi e sentirsi orgogliosi di esserci riusciti. Anche le piccole cose possono riempirci di orgoglio; il problema è che siamo troppo focalizzati sugli altri per connetterci con noi stessi. Arrivare dove si vuole arrivare è una questione di mentalità: ci vuole una mentalità in espansione, non fissa. Non deve mai essere accompagnata da frasi del tipo: “non posso farcela” “ho paura di fallire”. Perché, che ci credi o meno, c’è sempre speranza, nulla è irreparabile. Non lasciare che gli altri spengano i tuoi sogni o ti tolgano la dignità. Non lasciarti vincere, perché il successo è semplicemente l’atteggiamento che assumi nei confronti della vita.
Una vita in «eterna corsia di sorpasso» richiede un pedaggio molto alto: ovvero altissimi livelli di stress e ansia
Sai perché concentri i tuoi sforzi nel cercare di non fallire? Sai perché ti viene l’ansia quando pensi di dover fare un colloquio o magari un esame? Per per evitare la vergogna, il giudizio degli altri. Eh si, purtroppo è così. A te non importa se l’esame andrà male, ti importa solo che chi è davanti a te ti giudichi una persona impreparata! E’ come dire, mi concentro sul non fallire, su non essere giudicata/o e non su quello che voglio veramente.
La mentalità vincente si acquisisce cambiando prospettiva: qualche esempio per rendere meglio l’idea
Quand’è che ha senso fare questo cambio di prospettiva? Beh, secondo me, ha senso farlo quando ci rendiamo conto che determinati pensieri, credenze, o stati d’animo, ormai sono diventati degli ostacoli per noi. Chiaramente, in questo caso, sarà necessario uno “sforzo” di consapevolezza e molta onestà per rendersi conto che certi nostri approcci alla realtà non ci fanno stare bene, e, in questo caso, abbiamo tutto da guadagnare a modificare il nostro punto di vista. Per esempio…
Vieni bocciata/o a un esame
Se ritieni di non aver studiato abbastanza o di avere impostato male l’esame, sarai in grado di migliorarti e di riprenderti. Se, invece, darai la colpa a fattori esterni, ad esempio al problema dell’ansia, alla sfortuna, all’incapacità di studiare, è facile che avrai difficoltà a ripresentarti a un esame
Il tuo partner ti ha lasciato
Eravate felici insieme…la tua vita era quasi perfetta. Poi succede che lui o lei ti lasci lasci… ti ritrovi sola/o. Se passi il tuo tempo a rimuginare sui sensi di colpa, su quello che avresti potuto fare per evitare ciò, inconsciamente stai dicendo a te stessa/o che non sei meritevole d’amore.
Se invece, da questa esperienza decidi di accettare il dolore senza colpevolizzarti, avrai buone possibilità di uscire da questo tunnel. Si, è successo a te, proprio a te anche se non l’avresti mai detto. Ma sei viva/o e hai una vita da vivere. Ce la puoi fare, ce la farai! La tua vita va oltre il tuo matrimonio e anche oltre questa separazione. Meglio che ti concentri su come puoi rendere la tua vita più gratificante magari rispolverando qualche sogno messo nel cassetto. Quel che è stato è stato…ora però ci sei tu e non vieni in secondo piano rispetto agli altri né i tuoi bisogni valgono meno di quelli altrui.
Come acquisire una mentalità vincente
Atteggiamento….da qui parte la mentalità vincente, dal giusto atteggiamento! E sappi che nessuno può donartelo, devi costruirlo con le tue sole forze. In questo paragrafo ti propongo una serie di modi di pensare che possono aiutarti a costruire una “mentalità vincente”.
Accetta la possibilità che puoi fallire
Perdere un’occasione o essere bocciati all’esame non è quell’evento catastrofico che credi. Fai tutto il possibile perché ciò non accada, ma impara ad accettare l’idea che puoi fallire. Se rimani rigida dei tuoi schemi disfunzionali di non voler fallire a tutti i costi, rischi di bloccarti, di non avere la lucidità necessaria per giocarti le tue possibilità. Questo può portarti ad avere ansia, a dissociarti, ad avere atteggiamenti disfunzionali perché sei bloccata emotivamente. E allora cadi pure ma poi rialzati e ricomincia; non arrenderti!
Se per esempio Leo Messi (cito questo calciatore perché sono una sua accanita fan), prima di tirare un rigore in un’importante partita, comincia a condizionarsi con pensieri del tipo: “Non posso sbagliare assolutamente”, “se sbaglio è la fine”, avrà buone probabilità che possa sbagliare.
Non farti condizionare dalle emozioni
I sentimenti non devono mai prevalere sulla ragione, e la ragione deve tenere sempre conto dei sentimenti. Per esempio, incontri una persona e gli dai un’appuntamento; non devi uscire con quella persona perché non ti piace stare sola a casa. Puoi uscire con questa persona se ci sono tutti i requisiti che ti portano ad approfondire una conoscenza. Solo così avrai più possibilità di incontrare la persona giusta; semplicemente perché hai pazienza e sai di poter meritare di meglio.
Non dare importanza al parere degli altri
Solo se credi in quello che fai, non diventerai mai schiava del giudizio della gente. Se il tuo intuito ti dice che stai nel giusto, impara a fidarti più di te e meno del parere degli altri. Potrai sbagliare ma il bello di tutto questo è che dovrai rendere conto solo a te stessa.
Non cercare la perfezione
Nessuno è perfetto, né tu, né gli altri. Impara a non essere troppo esigente né con te né con gli altri.
Rialzati se cadi
Impara a rialzarti se cadi, a non lasciarti abbattere dalle sconfitte. Nella vita i rovesci sono inevitabili, ma solo chi si dà per vinto è perduto. Che tu pensi di potercela fare o meno, avrai sempre ragione, diceva Ford. Se vuoi che altri credano in te, dovresti principalmente farlo soprattutto tu.
Se non ti ami, non andrai mai da nessuna parte. La mattina fai un bel sorriso allo specchio! Cerca di trovarti piacente, attraente…Sono sicura che non sei per niente male… Cura il tuo aspetto, modifica il tuo ambiente esterno. Ricorda, di sicuro c’è tanta gente fuori pronta a deluderti, ma poco importa anzi impara a fregartene. L’unica persona che non potrà mai deluderti sei solo te stessa/o…..devi solo convincertene.
Fai di questi suggerimenti il tuo credo e concentrati su ciò che sai di poter raggiungere… potrà essere un percorso un po’ lungo e un po’ faticoso, ma alla fine la ricompensa sarà grande. Da adesso abituati all’idea di essere una persona vincente!
Non c’è niente di sbagliato nel dare valore a se stessi e ai propri bisogni!
Dobbiamo solo imparare a farlo. Le consapevolezze sono le più belle conquiste che possiamo fare, talvolta arrivano spontaneamente con l’esperienza ma intanto gli anni passano e i rimpianti rischiano di accumularsi. Ecco perché le “nuove consapevolezze”, sono il tema centrale del mio libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», un manuale di psicologia che ti consentirà di vivere a pieno, acquisendo nuove consapevolezze. Puoi trovare il libro in qualsiasi libreria d’Italia o su Amazon, a questo indirizzo Ecco! Io, il libro che tanto cercavi l’ho scritto. Il resto sta a te ❤
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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