Come cambia la tua vita quando lasci andare queste 10 cose

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Ti ritrovi mai a vivere una forma di insoddisfazione e ti chiedi cosa ti manca? La domanda “Come posso essere felice?” è molto comune perché molto spesso, anche ottenendo ciò che si desidera e raggiungendo performance più che soddisfacenti, non si raggiunge una felicità duratura. E sai perché succede? Perché nella nostra società abbiamo associato la conquista di certe cose all’idea di felicità! “Sarò felice quando farò quel viaggio, quando troverò un compagno, quando avrò una casa tutta mia, quando guadagnerò di più, quando uscirà la nuova stagione della mia serie preferita…”.

Nella ricerca della felicità esistono innumerevoli ostacoli

Uno di quelli più complicati da sorpassare siamo proprio noi stessi. Viviamo pensando continuamente a ciò che ci manca, senza renderci conto di tutto ciò che, in realtà, abbiamo in eccesso e che non lascia spazio per il resto In realtà, spesso, la causa della nostra infelicità si trova a monte, ossia nell’abitudine di crearci aspettative su di noi, sugli altri e sulla vita in generale. Anziché vivere in modo aperto e libero il nostro percorso di vita, partiamo dall’idea di come sarà o di come dovrebbe essere e, così facendo, limitiamo l’opportunità di sperimentare come effettivamente potrebbe essere per noi.

Possiamo pertanto dedurre che siamo noi a scegliere come pensare e come reagire alle situazioni della vita, e questo ha una grande influenza sul modo in cui ci sentiamo poi in generale. Se assumiamo questa prospettiva, possiamo capire che essere felici è una decisione personale che prendiamo ogni giorno.

10 cose da sacrificare per essere Felice

Essere felici è importante, ma non perché dobbiamo esserlo sempre. Non apprezzeremmo la felicità se non provassimo anche il resto del pacchetto emotivo. Un po’ di rabbia, un po’ di paura, un po’ di tristezza… Ogni emozione contribuisce all’arcobaleno della nostra vita. Come la gran parte di persone, probabilmente anche tu vivrai una vita fatta di routine, di schemi mentali e comportamenti che provocano in te stress, sconforto e frustrazioni.  Questo mio nuovo articolo non è altro che la naturale evoluzione di un percorso fatto di rispetto e amore verso te stesso. Un percorso che ti condurrà inevitabilmente alla felicità e alla pace interiore.

Durante questo percorso ci sono abitudini che devi imparare a lasciati alle spalle, così facendo permetterai a te stesso di essere più sereno e di vivere la vita con la felicità che meriti. La vita è bella e la gioia è più semplice da conquistare di quanto tu possa immaginare. Ecco cosa devi sacrificare per essere felice.

1. Lascia andare il bisogno di aver ragione a tutti i costi

Il bisogno di avere sempre ragione nasce dalla mancata accettazione di sé. Così, per compensare, vuoi che gli altri ti concedano quell’ancestrale riconoscimento di cui hai bisogno. Quando discuti con un amico, desideri che la controparte riconosca le tue ragioni non per il tema affrontato ma per te stesso… ogni discussione, così, diventa una questione personale. Mentre lavori su te stesso e ti svincoli dal bisogno di approvazione altrui, chiediti questo: preferisci aver ragione a tutti i costi, alzare la voce, prenderti una dose di rabbia… oppure essere gentile?

2. Lascia andare il bisogno di avere tutto sotto controllo

Questo bisogno è la prima causa di ansia. Accetta che semplicemente NON puoi controllare tutto. Amici, partner, familiari, conoscenti… lasciali vivere, lascia che facciano le loro esperienze, i loro errori e soprattutto che abbiano un loro punto di vista. Se hai schemi mentali rigidi, rompili! Prova a diventare più flessibile ma non tentare di imporre i tuoi schemi al prossimo: vivrete male entrambi.

3. Lascia andare il bisogno di cambiare le persone

Mi riferisco soprattutto ai tuoi genitori. Impara ad accettarli e a perdonargli qualcosa. Ricorda, i genitori non si scelgono, si accettano…. Al contrario, il partner sei tu a sceglierlo. Non scegliere un partner con il desiderio di cambiarlo! Sei tu a scegliere le persone di cui circondarti.

4. Lascia andare il bisogno di incolpare qualcuno

Molte persone finiscono per incolpare gli altri dei propri insuccessi. Niente di più deleterio. Questo atteggiamento non ti consente di crescere. La rabbia ci porta a pensare che ci sia sempre un responsabile quando nella realtà dei fatti, sei tu l’artefice del tuo destino. Pensi che qualcuno ti abbia rovinato la vita? Se è così, è perché sei vittima del passato.  Certo, io non conosco la tua storia. Non so ciò che ti hanno fatto passare. Ma se leggendo hai pensato “loro non hanno voluto fare meglio!” allora sei ancora in alto mare e hai saltato lo step dell’accettazione e della comprensione.

5. Lascia andare il passato

Questo è il sacrificio più difficile. Molte persone si ancorano al passato per paura di mettersi in giorno. Si tratta di un meccanismo inconsapevole che limita la crescita emotiva e preclude ogni felicità. Esperienze passate ti hanno lasciato sicuramente qualche ferita ma sappi che queste non guariranno da sole e soprattutto non guariranno se tu continuerai ad alimentarle con dispiaceri quotidiani. Lavora su te stesso, lavoro in sinergia con te stesso! Non remarti contro.

6. Lascia andare il bisogno di impressionare gli altri

Anche questo nasce per una mancata accettazione di sé. Finisci per fare cose che neanche ti piacciono solo per sembrare grande agli occhi degli altri. Una soddisfazione davvero effimera se pensi che quando investi tempo ed energia in qualcosa, quel tempo e quelle energie non sono rimborsabili. Nessuno ti restituirà il tempo perso a compiacere gli altri. Nessuno ti restituirà le energie spese a fingerti qualcosa che non sei.

Una mia cara amica, decise di fare bungee jumping solo per avere alcune foto da mostrare agli amici, così da far vedere a tutti quanto fosse figa. Peccato che quel giorno era terrorizzata e tutto avrebbe voluto fare eccetto che saltare…. Insomma, se un’attività, una parola o un gesto, non rispetta la tua vera natura, non farlo!

7. Lascia andare le dipendenze

Una dipendenza non può mai essere positiva per la tua vita. Che sia la dipendenza dal gioco d’azzardo, che sia una dipendenza affettiva… qualsiasi forma di attaccamento annulla ogni prospettiva di crescita. Interrogati sulla tua relazione d’amore. Sei ancora innamorato del tuo partner? Se l’amore è finito, non aver paura di lasciarlo andare.

C’è una bella differenza tra amore e dipendenza affettiva. L’amore fa crescere, fa sognare, regala gioia e felicità…. la dipendenza affettiva ti imprigiona in acque stagnanti dove regna una felicità illusoria che ti impedisce di raggiungere una reale maturità emotiva.

8. Lascia andare la rabbia

La mente è uno strumento superbo, se usato correttamente. Usato male, tuttavia, può avere effetti distruttivi.“ – cit. Eckhart Tolle. Se hai un temperamento rabbioso, scava nel tuo passato… nel tuo inconscio deve esserci un torto subito inespresso. Medita su questo: non potrai mai essere felice se nutri rabbia.

9. Lascia andare critiche e giudizi

Le critiche che muovi a te stesso, solo raramente sono costruttive: ammettiamolo, spesso sei il peggior giudice di te stesso. Forse non sei morbido nelle critiche anche quando si tratta di giudicare il prossimo. Sappi che giudicando il prossimo distogli l’attenzione da ciò che non ti piace in te. Un modo per sfogare le tue frustrazioni spostandole sugli altri. E’ inutile dirti che anche in questo caso freni la tua crescita emotiva e ti precludi ogni possibilità di essere felice.

10. Lascia andare il bisogno di autocondannarti

Impara a comprenderti e conoscerti. Impara a concediti una nuova opportunità, un’occasione nuova ogni giorno. Ogni giornata che vivi dovrebbe essere, per te, un’altra opportunità che vale la pena di esplorare. Una nuova manciata di tempo da sfruttare per capire te stesso e per esplorare l’ambiente che ti circonda.

La felicità non riguarda solo grandi ambizioni e grandi successi. Felicità è anche riuscire a vedere ogni giorno la magia delle piccole cose

Anche io ho cercato la felicità nei posti sbagliati. Per esempio per un certo periodo miravo ad obiettivi molto grandi peccando molte volte anche di presunzione. Tutto questo mi procurava insoddisfazione e delusione. Ora invece guardo le cose che faccio come un’opportunità per cercare di migliorare di giorno in giorno. Trovo più soddisfacente impostare un obiettivo raggiungibile, mi focalizzo sul raggiungimento di piccoli traguardi, come fare una piccola passeggiata anziché scrivermi in palestra. Mi sono iscritta tante volte in palestra perché mi piace fare attività fisica ma non ci andavo mai! E questa cosa mi creava frustrazione!

Ho sempre fallito nelle diete perché pretendevo di perdere subito qualche chilo. Ora mi limito a mangiare meno dolci e a cenare entro le 18. Da quando ho perso l’ossessione di perdere peso ho iniziato a dimagrire. Ora cerco di non strafare, ho capito che Il vero segreto è vivere tranquillamente con ciò che si ha, star bene con sé stessi apprezzando le piccole cose di tutti i giorni. Come tutte le persone che hanno finalmente capito che la vita non va sprecata, ho iniziato a dare valore al mio tempo, ho capito che per essere felice dovevo eliminare tutte le mie zavorre. Provaci anche tu, non perderti nell’infelicità, non accontentare e non accontentarti solo perché ti hanno abituato alle briciole! Accontentarsi e accontentare è dare un sostituto alla felicità. Accontentare declina il verbo perdersi: perdere di vista chi sei e la direzione del tuo andare verso una vita gratificante.

Per sentirti sempre a tuo agio nella vita, hai bisogno di attribuirti il giusto valore

Per aiutarti in questa grande impresa, ho scritto un nuovo libro, s’intitola «d’Amore ci si ammala, d’Amore si Guarisce». È la carenza d’amore che ha ridotto a brandelli la stima che avevi di te… ma è l’amore che oggi scegli di dedicarti che può guarirti…perché come ho scritto nell’introduzione al mio libro: “Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso”. Il libro puoi acquistarlo in libreria o a questa pagina Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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