La perfezione non è degli esseri umani, e tantomeno delle coppie. Ma quel che conta è che un rapporto funzioni, e per questo è necessario un impegno costante. Una relazione infelice, infatti, non è un fulmine a ciel sereno. Prima che arrivi quella scarica di elettricità, sul rapporto si alternano nuvolette, nuvoloni neri, pioggerelline, tempeste, temporali, lampi, tuoni, fino allo scoppio più potente. Saper riconoscere se stiamo vivendo una relazione in cui non siamo felici può essere un primo passo per risolvere le cose, in un modo o nell’altro.
La questione dell’infelicità non è legata soltanto ai momenti di noia, ma anche alla possibilità che non ci sia più o non ci sia mai stato amore, o al fatto che si resti in coppia solo per paura di restare soli. Diversi esperti sono stati interpellati per condurre una ricerca a nome di «The Oprah Magazine» tesa a individuare i segnali utili a comprendere se una storia sta andando alla deriva. Ne hanno individuati 17, alcuni evidenti e alla portata di tutti, ma altri più subdoli, segnali che spesso riconduciamo alle circostanze e non a un momento di crisi della nostra relazione. La consulente di coppia Ronica Arnold Branson, per esempio, suggerisce come prima cosa di porsi delle domande esistenziali: “Se oggi fosse il mio ultimo giorno, potrei dire di trovarmi nella relazione in cui voglio essere? In cui merito di essere?”.
La lista dei 18 segnali
Una relazione può attraversare alti e bassi, ma ci sono momenti in cui potresti iniziare a chiederti se la tua relazione sta davvero funzionando. Riconoscere i segnali che qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto è il primo passo per affrontare eventuali problemi e prendere decisioni importanti. In questo articolo, esploreremo alcuni segnali comuni che potrebbero indicare che la tua relazione potrebbe non funzionare più!
1. Non c’è più nulla su cui discutere. Nei rapporti sani si litiga. Una normale dose di disaccordo mostra che si sta investendo sulla crescita della relazione e che il rapporto non è in fase di ristagno. Una coppia che non litiga si è rassegnata e non contempla la possibilità che la lite faccia sì che la relazione migliori.
2. La priorità viene data ad amici e famiglia di origine. Per quanto sia fondamentale trovare il tempo per gli altri affetti, preferire sempre stare con altri piuttosto che con il proprio compagno o compagna, è sicuramente indice che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Lo stesso vale quando arrivano belle notizie o ci capita qualcosa di divertente: se si corre sempre prima a condividerle con qualcun altro qualcosa non va.
3. Non passate insieme tempo di qualità. Un conto è la routine quotidiana, il mangiare o dormire insieme. Un altro l’organizzare regolarmente delle attività da fare insieme, come una passeggiata al parco, l’esercizio fisico insieme, una serata al cinema o una cena fuori. L’abitudine di prendersi cura dell’altro e di voler passare del tempo di qualità insieme è indice di buon funzionamento della relazione. È importante provare a ritrovare l’intimità e avere degli spazi anche quando si hanno figli, si è stressati o economicamente in difficoltà. Il rischio, quando non ci si impegna in questo senso, è allontanarsi.
4. State annegando nelle critiche. Se la sensazione dominante che provate è quella di fallimento, se vi sentite costantemente giudicati o se siete voi a criticare ogni respiro e movimento dell’altro, è bene che vi chiediate a che livello sia arrivata la vostra infelicità. Quello dell’insoddisfazione incessante è un vortice difficile da bloccare.
5. Non c’è gratitudine. La mancanza di riconoscimento reciproco degli sforzi, dei punti di forza e di apprezzamento di quello che l’altro fa quotidianamente è un segnale di infelicità. Soprattutto se ci si sente non ascoltati né visti, come se la propria presenza e il proprio impegno non facessero alcuna differenza. Questo crea malcontento e insicurezza, oltre a scarsa motivazione nel fare le cose.
6. Non avete più una vita sessuale. Il sesso non è necessariamente sinonimo di intimità, ma sicuramente è un modo per esprimersi all’interno della coppia e per mostrare il proprio desiderio e alimentarlo. Non fare sesso può essere indice di problemi più gravi: il disagio nell’intimità e la mancanza di connessione emotiva. Un matrimonio senza sesso può anche sopravvivere, ma non può sopravvivere una relazione senza comunicazione e intimità. Dunque, se non ci si sente più connessi emotivamente, è bene riconoscerlo e provare a correre ai ripari.
7. Non c’è niente di carino da dire sulla relazione. Se le cose da dirsi e i ricordi che vengono alla mente sono solo negativi, questo significa che le cose brutte stanno avendo la meglio su quelle belle. In questo caso forse non c’è più molto da fare: pensare costantemente alla propria infelicità porta solo maggiore infelicità.
8. Ci si sente soli. Questo evidenzia che non si sta ricevendo quello di cui si ha bisogno a livello emotivo. Il partner non deve rappresentare tutto il nostro mondo, ma sicuramente dovrebbe essere il nostro alleato principale. Il sentire di non far parte di una squadra è sintomo di infelicità.
9. Il disprezzo tra voi è costante. Se sminuire l’altro ed essere sminuiti fa parte della vostra quotidianità, è evidente che c’è un problema. Non devono esserci necessariamente insulti e derisioni, è rivelatoria anche l’insofferenza, gli occhi al cielo e le alzate di spalle. Siete in una relazione infelice se le sensazioni principali che provate o fate provare al partner sono quelle di sentirsi inutili e non amati.
10. Uno dei due sta facendo ostruzionismo. Il fatto di essere ignorati, di non avere risposte dal partner o di sentirsi ostacolati indica un rapporto malsano. Il partner si “spegne” per disimpegnarsi da qualsiasi discussione. Chi subisce questo atteggiamento prova un grande senso di inutilità.
11. State vivendo vite parallele. Le vostre vite non si intrecciano. Evitate di stare insieme, non sapete cosa fa il vostro compagno o la vostra compagna durante la giornata e probabilmente avete una storia con qualcun altro. E può anche darsi che a nessuno dei due interessi.
12. Serbate rancore. Consumate molte energie per essere arrabbiati e per non perdonarvi. Rimanete così bloccati nel passato e feriti, e tenete il partner a distanza attraverso questo meccanismo auto-distruttivo.
13. Incolpate l’altro di tutto. Accusando e attaccando sempre l’altro di tutto applicate un atteggiamento difensivo che impedisce a entrambi di ascoltare e cambiare. Avere sempre una giustificazione per tutto è un’altra forma di sabotaggio inconsapevole delle relazioni. Nessuno dei due cede o si prende responsabilità.
14. Litigate per cose insignificanti. Le discussioni scattano anche per le piccole cose: dal parcheggio alla pentola che è stata usata. In realtà questo indica qualcosa di più profondo, un’insofferenza che non riesce a emergere. Farlo senza sosta segnala la volontà di rendere la distanza sempre più abissale.
15. Siete sempre molto seri. Nessuno sorride, spesso vi ignorate e non mostrate affetto. A volte potrebbe dipendere da un problema sul lavoro o dalle preoccupazioni ma, quando diventa una costante, non ci sono più molte scuse.
16. Sognate di essere single. Non c’è niente di strano nell’avere qualche fantasia, non significa necessariamente che abbiate il desiderio reale di tradire. Ma, se si fantastica costantemente di essere single e si invidiano gli amici liberi e le potenziali avventure che vi state perdendo, le cose cambiano un po’. Probabilmente la vostra relazione non vi soddisfa e sarebbe meglio indagare.
17. Vi mancate di rispetto. “Nelle relazioni sane e felici c’è rispetto”, dichiara la consulente di coppia Ronica Arnold Branson a The Oprah Magazine. “Quando il tuo partner è offensivo e non ti rispetta, è un segno che qualcosa non va. Se lasci che la mancanza di rispetto prosegua e non dici nulla al riguardo, molto probabilmente continuerà”. Tutto questo crea e alimenta un ambiente relazionale malsano.
18. Comunicazione deteriorata. La comunicazione è la chiave di qualsiasi relazione sana. Se noti un calo significativo nella comunicazione con il tuo partner, potrebbe essere un segnale di allarme. La mancanza di conversazioni significative, la difficoltà nel comunicare i propri sentimenti o il frequente ricorso al silenzio potrebbero indicare un problema sottostante.
Cambiare è possibile?
Certo, occorre coraggio per dare una svolta alla propria vita, e dichiararsi apertamente che non ha senso accontentarsi, essere in balia di chi non ti apprezza: tutte hanno il diritto di provare un vero amore. Talvolta per cambiare è necessario toccare il fondo, e in quel momento l’abbandono diventa un istinto di sopravvivenza. Bisogna imparare ad ascoltarsi e notare malesseri e malumori. Sono tutte spie che ci dicono che stiamo soffocando la nostra emotività e che forse bisogna cambiare qualcosa.
E’ arrivato il momento di meritare il meglio dalla vita!
Purtroppo trovare il vero amore non è facile, ciascuno di noi porta nelle storie d’amore il proprio modo di essere, la propria capacità di vedere il mondo, le proprie fragilità, la propria storia. ciò che non dobbiamo smettere di fare è augurare il meglio a noi stessi, ecco perché non dovremmo mai accontentarci! Partiamo dal presupposto che l’amore fa stare bene, in caso contrario si tratta di un sentimento ben diverso, un qualcosa di differente che ci tiene intrappolati in una sorta di prigione e non ci permette di vedere la porta spalancata davanti a noi. Essere rifiutati non piace a nessuno ma restare aggrappati a un amore a senso unico ci impedisce di andare avanti. È la nostra ostinazione a tenerlo in vita.
Quindi, per superare un amore non ricambiato e smettere di soffrire è essenziale abbandonare la partita, lasciare andare le illusioni, arrendersi (non si può obbligare qualcuno a provare qualcosa che non sente), accogliere il dolore del rifiuto e tornare a investire su se stessi.vPerché non è che la tua vita si risolve così per magia. La magia ce la devi mettere tu. Sei tu la tua bacchetta magica. Solo tu hai il potere di brillare. E io cara lettrice o lettore, mi auguro che tu possa dire a te stesso: io non “VOGLIO” accontentarmi di un amore sbagliato!
Allora cosa fare? Impara a osservare le relazioni che stringi e soprattutto, impara a sintonizzarti con il tuo mondo interiore, su quelli che sono i tuoi bisogni inconsci che cerchi di appagare mediante gli altri ma che potresti benissimo soddisfare da te! Semplicemente, nessuno ti ha mostrato ancora come si fa. Quando veniamo al mondo, ci insegnano a leggere e a scrivere, ci insegnano la matematica, la storia, tutti apprendimenti importanti, per carità… ma si dimenticano di fornirci una buona educazione psicoaffettiva, che è il presupposto necessario per crearsi una vita felice. Se ti va di fare un “corso di recupero accelerato”, ti consiglio la lettura del libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce» (disponibile in tutte le librerie e su amazon, a questo indirizzo), troverai un bel po’ di risposte su come funziona il tuo mondo interiore e finalmente riuscirai a perseguire i due scopi fondamentali della vita: coltivare intimità e vicinanza e, al contempo, affermare la tua identità e autonomia.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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