Come capire se una relazione è sbagliata? Come capisci se la tua relazione è sbagliata e l’uomo che con il quale stai – anche se ti piace – non fa per te? Quali sono i segnali importanti da considerare per non soffrire e soprattutto per non continuare a soffrire?
C’è un’esperienza che tutti viviamo e abbiamo vissuto
Quella di relazioni chiaramente e indubbiamente sbagliate che vanno avanti per anni senza che nessuno si sogni di chiuderle. Un attimo…Non intendo che tutti abbiamo questa esperienza in prima persona. Tutti, però, vediamo o abbiamo visto alcuni amici, parenti, conoscenti, vicini “invischiati” in questo genere di relazioni.
Spesso si tratta di rapporti di coppia e altrettanto spesso si tratta di rapporti si amicizia, di lavoro, di famiglia. Perché le relazioni sbagliate si possono instaurare in tutti gli ambiti e le scelte sbagliate che riguardano “partner” e rapporti si fanno in tutti i campi.
Quanti, per esempio, scelgono, “sbagliando”, l’azienda per la quale lavorare? Cioè un’azienda che non rispecchia i loro valori, i loro obiettivi, i loro ideali? E nella quale non si trovano bene? Non parliamo poi di soci incompatibili e poco onesti o di “cattive compagnie”. In tanti hanno sperimentato e addirittura “subìto” sulla propria pelle la relazione sbagliata di persone a loro molto vicine.
E’ pieno il mondo di persone che hanno avuto non solo un’infanzia o un’adolescenza d’inferno, ma anche una vita d’inferno a causa dei dissidi tra i propri genitori. O che hanno un’esistenza difficile per i dissidi tra i fratelli e le sorelle e i loro coniugi. Non è raro sentire dire da qualcuno che conosciamo: “Ah, se i miei si fossero lasciati al primo cenno di disaccordo, invece di andare avanti per anni insieme e male!”
Perché è importante capire se una relazione è sbagliata
Capire se una relazione è sbagliata è importante perché le relazioni sono importanti. Sono importanti, dal punto di vista pratico, biologico ed emotivo per la nostra sopravvivenza.
Per la qualità della nostra vita, per il nostro benessere psicologico e per il godimento pieno della vita. Sono cibo per la nostra emotività, per la nostra affettività, per la nostra realizzazione. E, se mangiamo del cibo buono, viviamo sani e in benessere, ma se assumiamo veleno, stiamo male e moriamo.
Lo stesso accade per le relazioni.
Con una differenza, apparentemente inspiegabile. Tutti noi, mediamente sani psichicamente, non assumeremmo mai volontariamente del veleno (uhm, ci sono delle eccezioni anche in questo, se pensiamo a chi ha dipende da alcune sostanze), veleno che siamo certi ci ucciderebbe.
Ma molti continuano a stare in relazioni che a poco a poco fanno loro del male. O fanno loro del male tutto in una volta. Perché molti non sanno riconoscere che una relazione è sbagliata, come e perché è sbagliata. Molte donne, ma anche molti uomini.
Come può accadere che alcuni non sappiano riconoscere una relazione sbagliata, anche se è la loro relazione, se la vivono giorno per giorno e se vi sono immersi fino al collo? Proprio per quello innanzitutto. Proprio perché la vivono e ci sono dentro non vedono quello che magari chi è al di fuori vede chiaramente. Sono mezzi ciechi, mezzi sordi.
Poi perché ammettere che la relazione che si vive è sbagliata significa ammettere una serie di altri aspetti della propria vita che probabilmente non sono graditi al 100%.
Per esempio significa ammettere che si è sbagliato a scegliere; che si è creato un legame forte con una persona sbagliata; che la relazione, che ha una importante parte nella nostra vita, è sbagliata e quindi, in parte, anche la nostra vita è sbagliata; che bisogna compiere delle scelte difficili e scomode e magari cariche di conseguenze; che il porto sicuro dove si era convinti di essere approdati non è per niente sicuro. Per cui, spesso si preferisce negare e non vedere e non sentire quel che è ben chiaro e forte e udibile.
Non solo; vi sono alcuni “convinzioni” che appartengono al sapere comune che impediscono di vedere la realtà dei fatti, semplicemente perché c’è ignoranza riguardo a quelli che sono gli aspetti di una relazione che funziona e al contrario ci sono una serie di miti-spazzatura che confondono le idee.
I “grandi classici” sono che nessuno è perfetto e nessuna relazione è perfetta e quindi ne consegue che bisogna per forza e comunque stringere i denti e nel contempo, a denti stretti, mangiare melma.
L’altro classico mito-spazzatura è che se c’è l’amore c’è tutto… Quindi se lui ti piace e lui ti dice che gli piaci, dovete per forza sopportarvi. Ma che bello!!! E poi certo, se ci si ama bisogna tollerarsi, considerando che l’amore, ovviamente, è sacrificio e rinuncia. Bisogna resistere! Ehssì, come no, certo. Nel mondo del romanticismo horror. Che però è tanto pervasivo. Cioè diffuso e radicato.
In ultimo, non dimentichiamolo, anche se spesso in tanti rifiutano di ammetterlo, milioni di miliardi di persone stanno in relazioni sbagliate, deludenti, frustranti, squallide per comodità, perché se ne approfittano. Perché nel pur chiaro disagio, hanno una serie di vantaggi secondari, collaterali.
Formano intere legioni le signore malmaritate a un buon partito – un uomo in vista, benestante e che se ne impipa di empatia e vera intimità – che ben se ne guardano da mollare il loro mondo che pare dorato all’esterno e all’interno è un immondezzaio. Così è spesso la realtà dei fatti, a osservarla obiettivamente.
Come capire se una relazione è sbagliata: 6 segnali importanti
Relazione o garbuglio?
Se tu hai il sospetto che vi sia qualcosa che non funziona come dovrebbe tra te e il tuo compagno o percepisci di essere infelice nella tua relazione o che potresti essere ben più serena e soddisfatta di quanto sei in realtà, già questo è un segnale importante che forse sei nella relazione sbagliata.
A dirla tutta se è così, probabilmente non sei in una relazione, ma incastrata in un garbuglio di sentimenti e di emozioni, di motivazioni e spinte contrastanti tra loro…E’ un garbuglio, il vostro, non un rapporto di coppia. E questo la dice lunga sulla qualità del rapporto.
In questo “garbuglio” non ti senti mai tranquilla, sicura, in pace e fiduciosa nel futuro della vostra relazione.
Ti senti un’estranea nella tua pelle e anche, metaforicamente, tra le braccia di lui. Senti che non ti stai realizzando né come donna, né come compagna, che molti aspetti di te, importanti e di valore, sono tenuti nell’oscurità e sono all’ombra.
Anche vicino – fisicamente – al tuo compagno o mentre vivete la vostra intimità o subito dopo, ti senti profondamente distante da lui, lo senti lontano. Ne senti la mancanza, ma non credi che sarà il suo esserti vicino a farti star bene. Non sei a tuo agio e hai l’impressione che nemmeno lui lo sia, per quel che lo riguarda.
Caratteristica del “garbuglio” rispetto a una relazione che funziona è che, in superficie, tutto appare “normale”, “comune” e funzionante. Ma sotto sotto non è così. Cioè voi avete una storia, certo, magari convivete o comunque vi frequentate con regolarità.
Avete una vita e relazioni sociali e famigliari condivise: quelle con amici, parenti, colleghi etc. Andate in vacanza insieme, condividete anche degli hobby, ma, di fatto, siete lontani, non vi capite, non avete uno scambio sincero, perché magari avete paura di confrontarvi tra di voi temendo che escano le “magagne” e di confrontarvi rispetto alla vostra vita di coppia.
Lui magari è pigro emotivamente e tira avanti pur di non togliere il velo e scoprire la verità. Tu aspetti tempi migliori e non ti senti abbastanza vicina a lui da confidargli le tue perplessità riguardo la relazione. Nessuno di voi ha la voglia e l’energia di scoprire le carte ed eventualmente di fare dei passi verso il cambiamento.
Avete rapporti sessuali più o meno regolari ma nemmeno il sesso serve ad avvicinarvi.
Di fatto avete paura di una reale intimità, fisica ed emotiva, perché temete di scoprire che le cose tra di voi non funzionano e non possono funzionare. Attenzione, perché questa paura non nasce dall’amore e dalla voglia di stare insieme, ma dalla pigrizia di prendere in mano la situazione “ingarbugliata”.
Uno di voi due o entrambi avete una sorta di mania del controllo che si “sfoga” sull’altro.
Vi interrompete a vicenda, sia quando vi confrontate su temi importanti, sia quando parlate del più e del meno, anche in pubblico; non avete particolare rispetto dei tempi, degli spazi e delle cose (oggetti e proprietà) dell’altro e in genere di quel che gli piace e che gli interessa, dei suoi bisogni; avete un atteggiamento “oppositivo”, “passivo-aggressivo”, “aggressivo” nei vostri scambi, anche i più semplici e apparentemente banali.
Cioè vi rispondete e vi parlate usando monosillabi, in modo polemico o provocatorio, evitando di guardarvi in faccia e soprattutto negli occhi, siete acidi, avete un atteggiamento di distanza sul piano fisico, se non di rifiuto. Vi state lontani, vi date di spalle, usate un tono di voce e un modo di parlare incomprensibile. Evitate il contatto visivo e quello fisico, a meno che non si tratti dei rapporti sessuali, sempre che ne abbiate.
Non rispettate uno i ritmi dell’altro, il suo stile di vita, non siete in sintonia e non siete sulla stessa lunghezza d’onda.
Se lui vuole vedere una trasmissione in TV tu lo critichi. Se compra un paio di scarpe dici che non ti piacciono. Lui non ha la pazienza di aspettarti fuori da un negozio o mentre guardi una vetrina e mette continuamente in discussione i tuoi gusti e le tue ambizioni.
Per sistemare una storia sbagliata che è un garbuglio spesso ci vogliono energie e volontà fuori dalla norma e il più delle volte si tratta di una missione impossibile.
Meglio fare un esame il più possibile obiettivo e proiettarsi nel breve (un anno), medio (5 anni) e lungo (10 anni) termine e prendere concreta coscienza della propria volontà di tollerare un tale livello di insoddisfazione per così lungo tempo.
Sicuri di voler restare in una situazione così negativa? Come sarà tra una anno? Tra 5? Tra dieci? Capire se una relazione è sbagliata serve a prendere decisioni che possono salvarti la vita e darti, tra le altre cose, un amore vero e sincero.
A cura di Ilaria Cardani, fondatrice rivista “la persona giusta”
Se ti è piaciuto questo articolo su, puoi seguirci su Facebook:
sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor, sul canale ufficiale Instagram: @Psicoadvisor