Come cerca l’amore chi non crede di meritarlo

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Cercare l’amore può essere un’esperienza emozionante e gratificante, ma per coloro che non credono di meritarlo, può diventare una sfida avvincente. La bassa autostima e la mancanza di fiducia in se stessi possono mettere dei limiti nella ricerca dell’amore e nel creare relazioni sane. Tuttavia, è importante comprendere che tutti meritano di essere amati e di avere una relazione appagante.

Ad ognuno di noi è capitato di avere un amore tormentato o magari non corrisposto

Quante volte ci è capitato e di riporre tutte le nostre speranze in qualcuno che palesemente ci sminuiva o ci rifiutava? Se vivere un  amore non corrisposto può capitare a chiunque, occorre fermarsi e comprendere cosa sta accadendo, quando tendiamo a essere recidivi nel ripetere questo copione. In questo caso possono esserci alla base delle difficoltà di cui occorre occuparsi. Celentano cantava “per averti, farei di tutto”: ma si deve davvero sopportare qualsiasi cosa ed andare avanti, costi quel che costi? Non sarà che a volte il nostro agire non è una libera scelta, ma una forma di obbligo dettata dalle nostre convinzioni (false e dannose)? 

L’amore e il rispetto vanno a braccetto

Recintare la propria sofferenza significa rischiare che questa ci divori dall’interno. L’inganno della mezza mela ci porta a vedere come normali quegli amori a metà. In realtà a nessuno di noi manca nulla per sentirsi completo e nessuno di noi è parte mancante di nessun altro. Quando credi nella romantica storia dell’altra metà della mela, è più facile che tu possa cadere nella trappola della dipendenza affettiva.

Praticamente crei una forte dipendenza emotiva per stringere sempre più forte quel filo che tiene insieme le due metà, non capendo che una Relazione d’amore non è l’unione di due metà ma l’incontro di due Entità. Finché ti sentirai una persona a metà, alla ricerca dell’altra metà della mela, sarai sintonizzata/o sull’energia della mancanza e per Legge della risonanza/specchio cosa credi di creare ed attrarre?

Alla radice degli amori non corrisposti

Quando sboccia una relazione, la sua evoluzione o la sua involuzione non possono essere disgiunti dalla storia affettiva ed emotiva di entrambi i partner. L’incontro tra due persone è un alchemico percorso, frutto del passato di ognuno di loro, del loro presente individuale e di coppia e delle loro più segrete aspettative di vita futura. Numerose ricerche si sono occupate di studiare l’attaccamento nel bambino e di come lo stile formatosi nell’infanzia può andare ad influenzare le relazioni future da adulto.

Il momento dell’innamoramento e della scelta del partner comporta, infatti, una regressione fisiologica all’infanzia. Così le motivazioni inconsce che determinano la scelta delle diverse relazioni della nostra vita partono dall’uno o dall’altro delle seguenti ragioni:

  • una ferita che chiede di essere risanata attraverso l’amore del partner;
  • il desiderio di ritrovare i personaggi a cui appoggiarsi e che fecero parte di un periodo felice;
  • il desiderio di permettere alla parte bambina di trovare qualcuno uguale a sé o ad una parte di sé per dargli quello che si è desiderato avere e che in parte si desidera ancora;
  • il desiderio di vincere una battaglia a suo tempo perduta.

In pratica…l’amore non corrisposto è un amore che vive e si alimenta soltanto nell‘aspettativa. E’ anche un amore che si nutre di dolore, che appartiene a chi “ama” farsi del male. È anche l’amore di chi non ha conosciuto altri tipi di amore, di chi porta con sé il ricordo infantile del rifiuto e lo replica inconsciamente in età adulta. È un sentimento che pone una “conditio sine qua non” alla felicità, l’amore di chi crede che può essere felice solo se viene ricambiato e di chi ha bisogno di avere accanto una persona per sentire di avere un valore.

A volte ci troviamo a vivere un amore non corrisposto perché cerchiamo invano di rientrare di crediti non riscossi, ma lo facciamo in modo tale da rafforzare la nostra mancanza. Se ciò che abbiamo vissuto è la mancanza d’affetto, potremo avere la tendenza a scegliere persone che non ci vogliono, che non possono darci quello che tanto vorremmo. Perché in fondo è ciò che conosciamo e a cui siamo abituati, e non sappiamo com’è essere corrisposti e stare in una storia reale. In questo modo continuiamo a reiterare la stessa mancanza. Quindi occorrerà rafforzare la nostra autostima, riscoprire il nostro valore, imparare a costruire un rapporto reale e che possa davvero darci qualità e amore in cambio. Occorrerà esplorare perché la fuori le persone non sono tutte uguali. E se ce ne sono alcune che non fanno per noi, ce ne sono altre che invece potrebbero darci molto, dobbiamo solo darci la possibilità di conoscerle e farle entrare nella nostra vita.

L’ossessione verso partner impossibili

Secondo Héctor G. Barnés, è un meccanismo paragonabile alla legge del mercato: “Le risorse limitate hanno un valore più alto, quelle abbondanti più basso”. Così come una merce diventa oggetto di lusso quando non possiamo accedervi, le persone irraggiungibili assumono ai nostri occhi un valore sorprendente. Cosa c’è di più esclusivo di una persona impegnata sentimentalmente che non abbandonerà mai il proprio partner oppure più seducente di una persona oggetto del desiderio collettivo (un attore o il “più bello della classe”)?

C’è una sola strada: arrendersi, cedere e cominciare a occuparci di noi

Occorre avere chiara una cosa: tutti gli incontri che facciamo hanno un senso, anche quelli che ci fanno star male come capita quando ci innamoriamo di qualcuno che non prova i nostri stessi sentimenti. Più spesso di quanto crediamo, sono queste esperienze a essere fondamentali per la nostra crescita: l’amore non corrisposto ci mette a nudo, costringendoci a fare i conti con noi stessi.

Si può guarire da un amore non corrisposto?

Certo. Certo che puoi guarire. Come premesso, tu oggi soffri perché aspetti che quella persona possa completarti. Ritieni che se solo ti accogliesse, se solo ti amasse, tu saresti finalmente felice. Non abituarti alle briciole, non adattarti ad un amore non corrisposto, con l’idea che non possa esserci dell’altro, perché puoi avere molto di più. Sappi che non c’è nessun ideale da raggiungere, nessun principe azzurro da conquistare, nella convinzione che solo lui/lei potrà darci la vera felicità. Al massimo c’è un ritornare. Dove? Al nucleo più profondo di noi, fatto non solo di luci, ma anche di ombre.

Mio caro lettore o mia cara lettrice, quella che tu nutri e alimenti è un’idea irrazionale, la felicità che anali puoi rivendicarla a dispetto di tutto e di tutti, puoi cercarla dentro te stesso. Da dove iniziare? Imparando a conoscerti. Pochi di noi si conoscono davvero, nel profondo.

Investendo le proprie energie in un amore non corrisposto, in realtà, ti stai anche proteggendo. Proteggi te stesso dalla possibilità di vivere una storia d’amore vera, travolgente e piena di reciprocità. Per chi è abituato a dare, amare non spaventa ma ricevere amore sì. Ecco perché per te è più facile amare chi non ti ama, così non corri il rischio di essere, per una volta, quello che riceve. Alcuni di noi, infatti, si sentono molto più a proprio agio nel dare instancabilmente e non sono pronti a ricevere. Stai seguendo il tuo schema, quello del figlio messo da parte, che non fa rumore, che non dà fastidio o addirittura rifiutato.

Inverti la rotta. Tiratene fuori!

È il momento di guardarsi allo specchio, mettersi il vestito migliore e dedicarsi a sè. Ogni esperienza può insegnare qualcosa e in questo caso può essere davvero utile per fare i conti con se stessi. Le sensazioni negative che si provano possono essere il punto di inizio per esplorare i vostri bisogni più profondi, non respingerle

Mi piace pensare che ognuno di noi ha due immense dosi d’amore da donare. La prima dose è destinata a sé, ci spetta per diritto, è nostra. La seconda dose può essere donata agli altri. Non ti chiederò di smettere di amare chi non ti ama, sarebbe folle. Ma posso invitarti a donare a te stesso quell’amore che finora ti sei negato. A mollare la presa, e non c’è nulla di male nel farlo, anzi, dimostra che sai imparare dai tuoi errori e che preferisci perdere oggi per guadagnare qualcosa di meglio domani. Solo cosi potrai investire più energie in te stesso, nella splendida persona che sei…perché solo attraversando il dolore potrai evolvere verso la parte migliore di te.

Ricorda..

La persona dei tuoi sogni, la cui immagine hai proiettato sulle persone sbagliate, arriverà quando avrai imparato ad amare te per quello che sei. Dal presupposto dell’amore per se stessi nasce così l’opposto dell’amore non corrisposto: l’amore a doppio senso, quello dove esiste corrispondenza di intenti e di sentimenti, dove entrambi sanno dare e ricevere, amare ed essere amati.

Quanti di noi aspettano ancora di essere «trattati» con amore?

E non parliamo di un surrogato d’amore, quello indubbiamente l’abbiamo conosciuto. Molti di noi, purtroppo, non hanno mai avuto l’opportunità di accogliere un profondo amore incondizionato, quello fatto di accettazione, stima e validazione emotiva. No, questo legame amoroso in cui potevamo davvero esprimere noi stessi, non lo abbiamo conosciuto e ci appare quasi come una chimera. I legami che abbiamo stretto fino a oggi, più che basati sull’amore, vertono sui ricatti affettivi, sui compromessi, sugli obblighi morali indotti, sui sensi di colpa, sulla paura dell’abbandono… insomma su tante sensazioni sofferenti che niente hanno a che vedere con l’Amore. «Se fai questo, se mi appoggi, se sei abbastanza buono, silenzioso, ubbidiente, bravo, capace, intelligente… allora, forse, forse, allora sì, forse sarai amato».

Era questa la falsa promessa. Falsa perché l’amore non è fatto di «se sei…» o «se mi dai..». È fatto di vicinanza e accettazione. È fatto di tanti impliciti «tu vai bene così», «puoi esprimere te stesso perché hai un valore intrinseco!» Quel valore, non deve dartelo certo il legame, il legame deve riconoscerlo, deve fornire l’ambiente giusto per esprimerlo, per farlo sbocciare, fiorire…! Ecco, allora ripeto la domanda, quanti di voi stanno ancora aspettando di fiorire? Se sei tra questi, sappi che ho scritto un preziosissimo manuale che ti prenderà per mano e ti insegnerà a trattarti con amore. Il titolo? «d’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce» Il libro lo trovi in libreria oppure su Amazon a questo indirizzo

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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