La critica è la forza degli impotenti

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre. Platone

Non tutte le critiche sono costruttive, a volte la critica non veicola informazioni proattive, utili per migliorare, ma si limita a distruggere. Chi mette in atto una critica di questo genere desidera applicare una patina negativa sui pensieri o le azioni di qualcuno.

A volte sentiamo critiche e giudizi che sono fatti senza alcuna intenzione costruttiva. Per qualche oscura ragione, ci sono sempre persone che proiettano la loro negatività e le loro insicurezze, giudicando e criticando ciò che facciamo. È spesso solo una forma di disapprovazione, un modo per invalidare azioni e comportamenti per il semplice piacere di farlo!

Eppure le critiche  possono creare un effetto negativo profondo e duraturo sull’autostima e, anche a distanza di anni, influire sull’opinione di sé e sul modo di reagire agli eventi. Winston Churchill paragonò la critica al dolore fisico e non sbagliò di molto, dato che un recente studio ha dimostrato che le esperienze di rifiuto, le critiche e l’umiliazione vengono elaborati nella stessa area cerebrale che processa il dolore fisico.

Chi sono le persone pronte a criticare?

A volte è difficile capire noi stessi, e questo rende ancora più difficile decifrare le cause delle sensazioni che proviamo. Una persona matura che ha vissuto abbastanza a lungo e ha ricevuto tante lezioni dalla vita, non critica, ma aiuta; non fa pressioni, ma tende la mano.

Pertanto, le persone che tendono a criticare e giudicare a destra e sinistra, senza preoccuparsi dell’effetto delle loro parole, sono quelle che non hanno raggiunto la maturità sufficiente e pensano di sapere tutto e di essere in possesso di una verità assoluta. Ma nel fondo nascondono:

Bassa autostima

Questa persona non si accetta e non si ama, quindi difficilmente accetterà gli altri. Per questo motivo attacca con critiche e opinioni malsane, lo scopo è quello di portarci al suo stesso livello.

Tendenza alla proiezione

Jules Renard, uno scrittore francese, affermò che “criticare è dire di qualcuno che non ha le qualità che noi crediamo di possedere”. Infatti, le critiche distruttive derivano di solito dalle proiezioni delle peggiori qualità della persona che, non riconoscendole in se stessa, le proietta sull’altro. Per approfondimento vi consiglio la lettura dell’articolo:  “Cosa spinge certe persone a criticare gli altri, le proiezioni psicologiche”

Scarsa autocritica

Una persona che si conosce bene sa quali sono i suoi difetti, e non osa criticare così facilmente perché di solito è più empatica. Tuttavia, la persona che critica costantemente pensa di essere perfetta, crede di avere il diritto di giudicare gli altri. Questa persona vede la pagliuzza nel vostro occhio, ma non la trave nel proprio.

A questo proposito, uno studio realizzato presso le università di Nebraska e Wake Forest, ha rivelato che le persone che criticano costantemente nascondono spesso una profonda infelicità. I risultati di questa ricerca mostrano invece che le persone che valutano positivamente gli altri sono felici, cordiali, entusiaste ed emotivamente stabili.

Al contrario, chi tende a fare critiche negative mostra comportamenti più antisociali, un elevato grado di narcisismo e la tendenza a soffrire di depressione ed essere emotivamente instabile. Pertanto, la critica negativa non danneggia solo chi la riceve, ma anche chi la fa.

Ci possiamo liberare dalle critiche e le opinioni negative?

Viviamo in società, siamo esseri sociali, i rapporti con gli altri ci nutrono e ci permettono di crescere. Tuttavia, quando interagiamo con qualcuno lo facciamo solo attraverso determinati ruoli. Ad esempio, i nostri genitori ci conosceranno nel nostro ruolo di figli, il nostro partner con il ruolo di amanti e i colleghi ci vedono come professionisti.

Ma noi siamo molto più di questi semplici ruoli, siamo più complessi e ricchi, con molti altri aspetti che le altre persone non conoscono. Il nostro “io” è enorme, e la maggior parte delle persone intorno a noi ne conosce solo una piccola parte. Allo stesso modo, la nostra storia è molto ricca, e non viene raccontata solo attraverso i fatti, ma anche attraverso le emozioni che abbiamo vissuto in quei momenti.

Pertanto, dobbiamo sempre considerare che le critiche e i giudizi che esprimono su di noi, sono sempre limitati e passano attraverso la visione che la persona ha di come dovremmo comportarci. Ciò nonostante, non siamo obbligati a seguire il loro schema, soprattutto se questo ci toglie valore e sminuisce il nostro “io”.

Naturalmente, dato che siamo abituati a costruire la nostra immagine a immagine e somiglianza degli altri, in un primo momento potrebbe essere difficile non ascoltare le critiche e i giudizi negativi, ma impareremo poco a poco, fino a raggiungere un punto in cui potremo guardare indietro e sorrideremo al pensiero di esserci preoccupati per queste voci maliziose.

Considerate che la vostra autostima e la fiducia in voi stessi sono le più potenti armi che avete. Quando ricevete un giudizio positivo queste diventano più forti, mentre la critica distruttiva ottiene esattamente l’opposto: le distrugge. Pertanto, è importante che scegliate con cura i giudizi che andranno a costruire il vostro “io”.

Tre regole d’oro per evitare che le critiche negative vi danneggino

Allo stesso modo in cui non accettereste che qualcuno scegliesse per voi gli abiti che indossate tutti i giorni, non dovete permettere che qualcuno riempia il vostro armadio mentale con i suoi stereotipi, opinioni e giudizi. Vivere secondo gli standard di altri ci fa solo perdere la nostra identità e, in ultima analisi, ci causa insoddisfazione e frustrazione. Ricordate che le persone più infelici sono quelle che si preoccupano esageratamente di quello che pensano gli altri.

Prima regola

Ricordate, siete unici, e non potete aspettarvi che gli altri comprendano il vostro viaggio se non hanno avuto l’opportunità di percorrere il vostro sentiero. Nessuno può dire che avete sbagliato, perché anche le persone che hanno vissuto situazioni simili, lo hanno fatto dal loro punto di vista, con la loro gamma di esperienze, obiettivi e paure, non con i tuoi.

Seconda regola

Voi siete molto più di questa critica, dal momento che ogni parere si riferisce sempre ad una parte limitata del vostro “io”, ma in realtà siete molto più di questo. Accettare questa etichetta e indossarla, significa limitare il vostro potenziale e consentire che distruggano la vostra autostima, senza fare nulla per impedirlo.

Terza regola

Non cercate di piacere a tutti, ci saranno sempre persone che vi criticano, ma è importante che le loro opinioni non vi influenzino. Dovete imparare a liberarvi dalla necessità di accontentare tutti, perché solo così potrete trovare la vostra strada e mantenervi fedele a questa nonostante le critiche.

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