Come fare pace con se stessi

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La pace interiore comincia nel momento in cui decidi di non permettere a un’altra persona o un altro evento di controllare le tue emozioni” Gandhi. Nell’arco della vita combattiamo molte battaglie, per affermare chi siamo, per esprimere il nostro punto di vista, per ricevere il rispetto che sentiamo ci sia dovuto…

Ma spesso la battaglia che combattiamo più a lungo e più alacremente è quella contro noi stessi, e quello che non sappiamo fare poi è perdonarci ed accettarci.

Molti di noi imparano da piccoli, per i rimandi che arrivano dall’ambiente esterno, o durante l’adolescenza, ad avere un profondo senso critico rivolto a se stessi, a volte decisamente severo, se non spietato.

In realtà la pace con noi stessi è il requisito fondamentale di una vita serena, di un’energia spendibile nel raggiungimento di altri obiettivi, nell’accrescimento personale e nel godimento di quello che la vita ci offre.

Se siamo impegnati a giudicare noi stessi, concentriamo il nostro punto di vista non soltanto limitatamente su di noi, ma lo facciamo per giunta in maniera negativa, distogliendo l’attenzione da tutte quelle cose piacevoli e positive che ci sono nel mondo e che potremmo sentire a pieno se solo riconoscessimo anche le nostre caratteristiche positive.

Fare pace con se stessi non significa, infatti, essere portatori di un ego spropositato e decisamente privo di autocritica.

Fare pace con noi stessi vuol dire accettarci amorevolmente, senza combatterci ogni giorno, riconoscendo in maniera obiettiva i nostri limiti, spunto di miglioramento, e le capacità ed i pregi di cui siamo in possesso.

Le persone combattono se stesse in diversi modi

Criticando il proprio fisico, trovandosi mille difetti e aspirando ad un ideale irraggiungibile, trovandosi sempre e per sempre insoddisfatte.  Oppure si combatte una lotta con il proprio modo di essere, con il proprio carattere, dimenticando che ogni caratteristica ha il suo positivo ed il suo negativo.

Quella che chiamate testardaggine potrebbe essere in alcune situazioni la stessa caratteristica che vi porta ad essere determinati.

Altre persone si combattono mescolandosi ed invischiandosi in comportamenti non sani che le porteranno ad essere infelici come fumare, bere, mangiare in modo del tutto disordinato, ma anche immergendosi in relazioni tossiche e nocive che non rispondono ad un appagamento e ad un accrescimento di noi come persone attraverso l’altro.

Spesso il nostro dialogo interno è il termometro della nostra autostima, la misura della lotta che combattiamo contro di noi. Quante volte sbagliando vi siete trovati a rivolgervi parole come “stupida/o” oppure “che cretino” “che maldestro” “sono proprio imbranato”…

Sebbene sembrino piccoli segnali, queste parole scortesi nei vostri confronti sono come delle piccole goccioline che giorno dopo giorno alimentano la giara della disistima e, di conseguenza, dell’insoddisfazione che proviamo verso noi stessi e, di riflesso, verso la nostra vita.

Cosa possiamo fare allora per fare pace con noi stessi e ritrovare nuova linfa vitale per i nostri obiettivi?

1. Parla a te stesso gentilmente: usa le stesse parole che useresti con un caro amico, con la stessa indulgenza e la stessa accoglienza… anche tu le meriti;

2. Smetti di aspirare ad ideali impossibili: se i tuoi canoni di bellezza e successo si basano su ideali impossibili di perfezione, il fallimento sarà assicurato così come la tua frustrazione. Apprezza tutte le tue qualità;

3. Non paragonarti agli altri, la tua vita è unica ed irripetibile. Il paragone con gli altri, se non serve per ispirarci, spesso diventa motivo di tristezza.

La tua vita è unica ed irripetibile, il nostro percorso non è paragonabile a quello di nessuno, ma soprattutto quello che è il successo e la soddisfazione per noi è un concetto unico e singolare, quello che fa felice una persona potrebbe non essere motivo di realizzazione per te.

E ricorda: quando vedi la vita degli altri da fuori spesso sottostimi i loro sacrifici o semplicemente non sei al corrente dei problemi altrui, perciò quella che fai è un’analisi parziale;

4 Accetta la tua imperfezione. Nessuno è perfetto, e neanche tu puoi chiederti di essere infallibile, splendente e sempre sul pezzo. Novità: sei umano anche tu! Quindi perdona i tuoi difetti, i momenti di stanchezza, di cedimento ed i tuoi errori…fanno parte del percorso anche loro;

5 Impara a riconoscere in maniera obiettiva i tuoi pregi. Se è vero che sei imperfetto come gli altri, è anche vero che possiedi certamente delle capacità, dei pregi, delle passioni in cui riesci.

Non trovi la pace interiore riorganizzando le circostanze della tua vita, ma realizzando chi sei al livello più profondo“(Eckhart Tolle). Impara che ogni aspetto positivo di te stesso va conosciuto e valorizzato: ognuno di essi è una risorsa da usare nella tua vita, non sprecarla.

Fare pace con noi stessi è il fondamento imprescindibile di una vita appagante e sana, quando ci accogliamo per quello che siamo, perdoniamo i nostri errori e le nostre debolezze, acquisiamo la serenità necessaria per concentrarci sulla nostra crescita come persone, ma soprattutto possiamo apprezzare tutto quello che la vita ci offre, sentendoci appagati e felici di esistere.

Articolo a cura della Dott.ssa Anastasia Zottino. Riceve su appuntamento nel suo studio di Aprilia. Mail: anastasia.zottino@virgilio.it
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