Come riconoscere e preservare i rapporti positivi

| |

Author Details
Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Le relazioni che creiamo e intratteniamo con gli altri vanno considerate come dei veri e propri tesori. Quando i rapporti sono sani, aperti e di reciproca soddisfazione, arricchiscono le nostre vite ben al di là dei beni materiali.

Ma gli scambi interpersonali sono fragili e richiedono cura. Anche quando sembrano forti e consolidati, non vanno mai dati per scontati. Coloro che si dimostrano capaci di creare e preservare rapporti positivi godono di solito di carriere di maggior successo e di vite personali più appaganti.

L’obiettivo del nostro presente

Per stare bene con se stessi è fondamentale che le persone ci rispettino, circondarsi di persone che ci facciano stare bene sia in campo sentimentale, sociale che lavorativo. Dicasi lo stesso con i familiari. Contare su rapporti positivi fomenta la nostra crescita e protegge anche la nostra salute, tanto fisica come emotiva, e persino il nostro equilibrio personale. A tale scopo, è necessario saper identificare i 4 pilastri che costruiscono questi vincoli.

4 pilastri su cui poggiano i rapporti positivi

1. Costruire un attaccamento sano

Un vincolo o un attaccamento sano è quello che ci permette di essere noi stessi e, a sua volta, di contare su un rapporto affettuoso. È importante saper differenziare i tipi di attaccamento che costruiamo sia con i nostri amici sia con i nostri partner e familiari:

Attaccamento basato sulla fiducia:

è il vincolo più sano e consigliabile. In questo attaccamento la fiducia è la parola d’ordine, nessuno teme di essere tradito né di provare gelosia. Si può dialogare con rispetto, ci si ascolta e si è capaci di costruire spazi comuni in cui tutti vincono e nessuno perde.

Attaccamento ansioso:
ci si trova dinanzi all’attaccamento più nocivo e pericoloso. Sono quei rapporti in cui è sempre latente la paura e l’autonecessità. Esiste la paura di essere abbandonati, è necessaria costante attenzione e continuo riconoscimento da parte degli altri. Arriviamo a controllare gli altri fino all’estremo, invadendone gli spazi personali, limitandone i diritti e le libertà fondamentali in quanto persone.

Attaccamento distante:
si tratta del polo opposto. In questo caso c’è indifferenza, non esiste comunicazione né preoccupazione nei confronti dell’altra persona. È una freddezza dolorosa che provoca una grande sofferenza, soprattutto a livello affettivo.

Attaccamento prevaricante:
si tratta di un comportamento aggressivo prevalentemente verbale; è tipico della persona che tiene conto esclusivamente di se stesso e della propria gratificazione. Calpesta i diritti altrui, ritiene di essere sempre nel giusto, attribuisce agli altri la responsabilità dei propri errori , svaluta l’altro, è rigido, inflessibile rispetto alle sue posizioni, o meglio, non distingue le opinioni dalla realtà oggettiva e tenderà a dare per assolute e giuste solamente le proprie. L’obiettivo generale  è  “averla vinta a tutti i costi!!”.

2. Soddisfare le necessità fondamentali delle persone che vivono nel nostro cuore

Le persone hanno necessità fondamentali. Tenete in conto che mantenere una relazione non consiste nel dare tutto in cambio di nulla:

  • Abbiamo bisogno di essere rispettati e valorizzati
  • Abbiamo bisogno di reciprocità: se ti do affetto e ti aiuto ogni giorno, spero che anche tu faccia lo stesso
  • Abbiamo bisogno di contare su persone delle quali possiamo fidarci
  • Abbiamo bisogno di essere noi stessi e di non sentirci giudicati né puniti
  • Abbiamo bisogno di persone che ci supportino, che ci donino affetto, conoscenza, nuove prospettive, nuove situazioni di apprendimento.

3. Abilità per saper rimediare e proseguire

Pensiamo, ad esempio, ai rapporti di coppia. Sono vincoli che dobbiamo costruire ogni giorno, in cui dobbiamo negoziare, giungere ad accordi, perdonare ed essere perdonati.

In tutti i rapporti ci sono “intoppi”, momenti di difficoltà personali in cui contare su qualcuno che sa rimediare, invece di mettere muri, è una cosa speciale. C’è chi non sa cedere, capire o mostrare un’empatia adeguata. Queste persone non dispongono di un’adatta saggezza del cuore capace di costruire rapporti positivi.

Per avanzare, le persone hanno bisogno di essere consapevoli dei propri errori, di capirli e poi integrali per ottenere apprendimento. Sul piano dei rapporti accade lo stesso. Ogni difficoltà o malinteso è un’opportunità per la comprensione; sono l’affetto sincero e la volontà di rimediare a costruire un rapporto autentico.

4. L’autenticità nei rapporti positivi

Le persone autentiche sono i veri pilastri dei rapporti significativi che popolano il nostro cuore. Una persona autentica possiede le seguenti caratteristiche:

  • Sa rispettare gli spazi personali e sa costruire spazi comuni
  • Non mente né si dimostra in modo diverso. E’ sempre sincera con noi e mostrerà sempre un’empatia molto vicina
  • E’ una persona che conosce se stessa, che non ha carenze che sperano vengano soddisfatte da altri.
  • E’ una persona matura che ha integrato il suo passato e che vede il presente con libertà e entusiasmo.

Ricordate, le persone che vivono nel nostro cuore sono regali che dobbiamo saper custodire e a cui prestare attenzione.

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sugli argomenti che salvaguardano la tua crescita emotiva, puoi seguirmi sulla mia pagina di facebook “Psicoadvisor“, aggiungermi su Facebook. Vuoi commentare e condividere con noi le tue esperienze? Iscriviti al gruppo di Psicoadvisor “Dentro la psiche“. Per ricevere ogni giorno i nuovi contenuti sulla tua posta elettronica, iscriviti alla news letter di Psicoadvisor: clicca qui per l’iscrizione