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Home Psicologia Crescita personale

Come sfogare la rabbia senza nuocere agli altri

Ana Maria Sepe by Ana Maria Sepe
in Crescita personale
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sfogare rabbia
La rabbia che hai tentato di soffocare, nascondere, reprimere, è rimasta lì, dentro di te, e ti corrode lentamente.  Ma davvero non ci si può mai sfogare? E’ sempre necessario tenersi tutto dentro? Assolutamente no. Anche perché, a farne le spese, è poi il nostro equilibrio psicofisico.

L’energia repressa, infatti, si trasforma in una tensione negativa, implodendo con segnali evidenti che si manifestano nell’organismo: tra i più comuni vi sono tensione e irrigidimento muscolare, bruciori di stomaco e gastrite, disturbi del fegato, cefalea, infiammazione e prurito alle mani.

Esplodere, però, è possibile. Certo, in molti casi le convenzioni sociali impediscono di urlare il proprio disappunto davanti a qualcuno, ma esistono modi per far venir fuori la tensione che si prova, rimanendo, comunque, nell’ambito del politically correct.

Quando siamo nervosi, arrabbiati possiamo scaricare la tensione con attività fisiche: frequentare una palestra, praticare sport, partecipare al tifo della la propria squadra del cuore, lavorare manualmente, ecc. Se ci sentiamo contratti, “legati”, può essere utile farsi massaggiare, qualunque sia la tecnica usata, con un buon rilassamento.

Strategie per sfogare la rabbia, indicazioni dello psicologo

1) Distrarre l’attenzione

Scegli un bersaglio contro cui sfogarti: per evitare di farti male, o di distruggere qualcosa a cui tieni, puoi prendertela, ad esempio, con un vecchio giornale. Strappane le pagine e, mentre lo fai, puoi urlare con tutto il fiato che hai in gola. Va meglio?

A questo punto sei pronto per passare alla fase costruttiva, in cui utilizzare la carica positiva dell’energia che hai dentro. Prendi i frammenti delle pagine che hai strappato e ricomponili in nuove forme. Puoi anche servirtene per decorare con un fantasioso decoupage vecchi oggetti, che avranno così una nuova vita. E’ un modo efficace, e del tutto innocuo, per far sì che l’energia che ti preme dentro trovi una via di uscita, e non resti invece compressa in te, facendoti, un po’ per volta, implodere.

2) Prendere tempo

Quando sentiamo crescere la voglia di reagire, fermiamoci e respiriamo intensamente cercando di contenere la nostra reazione: basta per esempio uscire dalla stanza o prendere tempo con l’interlocutore prima di replicare.

3) L’umorismo

Per gestire bene la rabbia, molto utile è anche cercare di prendere le situazioni con una dose di umorismo,evitando però sia il sarcasmo che l’ira, atteggiamenti che possono facilmente ferire le altre persone. Oltre che agire sui comportamenti, la rabbia si può gestire anche attraverso l’esercizio fisico; non è un caso che alcuni recenti studi relativi al rapporto tra il corpo e la mente abbiano dimostrato che praticare sport, almeno 3 volte alla settimana, può aiutare a migliorare anche la salute della nostra mente e il nostro equilibrio psichico.

4) Programmare sedute di sfogo

Questa tecnica è utile per persone che si trovano a trascorrere molto tempo insieme e che non riescono comunque a parlare senza arrabbiarsi. Si tratta di programmare delle sedute in cui ognuno dei due si senta libero di esprimere la propria ostilità. Ecco alcuni passi pratici da compiere nelle sedute di sfogo:

  • Stabilire espressamente il momento e il luogo in cui potersi esprimere, facendo in modo che nessuno possa ascoltare casualmente quello che diciamo
  • Stabilire dei limiti di tempo per ogni seduta. La durata ottimale dovrebbe essere tra i quindici e i venti minuti
  • Non interrompere la persona che parla
  • Prendere la parola a turno ma decidere in precedenza la durata degli interventi (non più di quattro o cinque minuti)
  • Prevedere delle pause, da effettuare su richiesta del partner che ne sente il bisogno.

5) Fiori di Bach

Esiste anche un aiuto prezioso per consentire alla rabbia di venir fuori sotto forma di creatività e fantasia ed è rappresentato dal fiore di Bach Holly, che si può assumere nella dose di quattro gocce sublinguali, quattro volte al giorno.

….E infine

Le avete provate tutte e non riuscite a sfogare la vostra rabbia? A Forlì c’è la soluzione al vostro problema: la camera della rabbia è un capannone nelle colline di Forlì pieno di oggetti da distruggere. Il costo è di 35 euro all’ora e si ha a disposizione una mazza da baseball per sfogarsi. Quindi se lo yoga e la meditazione non funzionano più sapete dove rivolgervi.

E’ utile ricordare che le emozioni, di per sé, non possono essere giudicate: sono invece le azioni che possiamo compiere sull’onda di determinati stati d’animo a poter essere negative. Per questo lasciamo spazio a tutte quelle attività che ci consentono di canalizzare la nostra energia verso attività costruttive. Ne ricaveremo una sensazione di leggerezza mentale ed anche la salute del nostro organismo ne trarrà beneficio.

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Ana Maria Sepe

Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Admin del sito

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