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Home Psicologia Crescita personale

Come smascherare e difendersi da un ricattatore emotivo

Ana Maria Sepe by Ana Maria Sepe
in Crescita personale
2
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“Quando temiamo qualcuno è perché a questo qualcuno gli abbiamo concesso del potere su di noi.” Ecco,l’aforisma di Herman Hesse rende appieno il concetto di ricatto emotivo. Poi ci sono le classiche frasi come per esempio
“Un giorno capirai quello che stai facendo”, “se mi amassi davvero non lo faresti” oppure “Fai pure ma se avrai dei problemi non mi chiedere aiuto” che possono essere considerati chiari esempi di ricatto emotivo.

Ebbene sì, in diverse occasioni quasi tutti noi siamo stati dei burattini i cui fili erano mossi da altri; per mano dei nostri genitori, dei nostri amici o per amore. Alcuni ricatti emotivi sono innocui, altri possono nuocere gravemente al rapporto e al benessere psicofisico della persona che ne è “vittima”.

Vittime incosapevoli e consapevoli del ricatto emotivo

In qualsiasi tipo di rapporto, può succedere che una delle due persone può ricorrere consapevolmente o inconsapevolmente a strategie che gli consentono di ottenere ciò che desiderano: solitamente si tratta di ricerca di vicinanza, attenzioni, favori…

A volte è molto facile riconoscere il ricatto emotivo, tuttavia ci sono circostanze in cui è complicato in quanto tutto accade in modo molto sottile o meglio dire subdolo. A volte, purtroppo, anche sapendo che siamo vittime di una chiara manipolazione la accettiamo per paura delle conseguenze o semplicemente perché la persona che la mette in atto è qualcuno che amiamo e non vogliamo fargli del male. Quante volte per esempio, un genitore ci ha costretti a rimanere a casa perchè ha inscenato un malessere? Questo avviene quando il genitore usa la forza viva del legame per fare leva su di noi e piegarci al suo desiderio.

Per approfondimento leggi “Relazioni tossiche in famiglia, come liberarsi”

Perchè diventiamo facile preda?

In generale, la manipolazione è il tentativo di controllare ciò che dice, fa e sente un’altra persona violandone i diritti. Il ricatto emotivo in particolare, consiste nell’utilizzare emozioni e sentimenti a questo scopo. Significa fare leva sui punti deboli della persona, mettere il dito nella piaga per ottenere ciò che si vuole.

Per approfondimento leggi “La trappola del ricatto emotivo”

Il ricatto emotivo viene di solito associato a persone egoiste, subdole e contorte. Questa prospettiva è rassicurante perché ci offre una spiegazione semplice (c’è un bene e un male, un bianco e un nero), ma in realtà, chiunque è in grado di manipolare un altro. Infatti, il ricatto emotivo viene spesso utilizzato dalle persone che più amiamo.

Quando la manipolazione raggiunge gli estremi si trasforma in aggressione, una forma di abuso psicologico che può lasciare tracce profonde nella nostra personalità, minando la nostra autostima e generando sentimenti intensi di frustrazione, rabbia e/o impotenza. Ovviamente, prima mettiamo fine a questa situazione e meglio sarà.

Forme più comuni di ricatto emotivo e come possiamo difenderci

Forma di ricatto emotivo: Pressione o minaccia

Questa è la forma più diretta ed evidente di manipolazione e l’altra persona dice che se non facciamo ciò che ci chiede ci sarà una punizione. Questa forma di ricatto emotivo è destinato a provocare paura nella vittima, assicurando che ci saranno dure conseguenze che ci colpiranno emotivamente. Nei rapporti di coppia la frase tipica è “se fai così ti lascio.”

Come difendersi?

Mostrando alla persona che non temiamo la sua minaccia e che siamo pronti ad affrontare le presunte conseguenze senza crollare. Spesso, quando il ricattatore vede che non cediamo alle pressioni si rende conto che la sua strategia è inutile e l’abbandona. Ad esempio, un partner manipolatore può dire, “ti amo, ma sono anche libero di fare quello che voglio, se questo fa sì che mi lasci, io non posso farci niente.”

Forma di ricatto emotivo: Senso di colpa

Si tratta di una forma di ricatto emotivo più sottile, ma molto diffusa. In sostanza, si cerca di farci credere che siamo persone cattive, se non obbediamo. La frase tipica utilizzata dai genitori è: “con tutto quello che ho fatto per te è così che mi ripaghi”, mentre nel rapporto di coppia si suole dire: “se non lo fai è perché non mi ami più.” Lo scopo di queste affermazioni è quello di farci sentire in colpa, convincerci che ci comportiamo male.

Come difendersi?

Facendo capire al ricattatore che non cadremo nella sua rete. È necessario fargli capire chiaramente che non pensiamo di essere una persona cattiva solo perché non ci pieghiamo ai suoi desideri. Ditegli che anche voi avete dei bisogni, dei desideri e dei sogni, e avete tutto il diritto del mondo di tentare di realizzarli. Ricordate che continuare a stare vicino ad una persona solo per pietà o senso di colpa non è una sensazione piacevole e alla fine finirà per danneggiare entrambi.

Forma di ricatto e motivo: Regali

Questa è una delle forme più subdole di ricatto emotivo e anche una delle più difficili da individuare, perché la persona utilizza regali e promesse per ottenere ciò che vuole. L’esempio classico è il genitore che promette al bambino un regalo se riceve una buona pagella o un partner che ricorre ad una montagna di regali quando vuole che l’altro si pieghi alla sua volontà.

Come difendersi?

Facendogli capire che lui è libero di fare i regali che desidera, ma che questo non gli dà il diritto di prendere delle decisioni sulla vostra vita. Ricevere un dono non significa che dovremmo metterci in balia del ricattatore. Va ricordato che nelle relazioni equilibrate, una persona deve dare per la pura gioia che provoca tale atto, se l’altro si aspetta qualcosa in cambio è come se stesse tentando di comprare il vostro amore o l’obbedienza.

Presa di coscienza e distacco emotivo

Distaccarsi emotivamente da certe persone è la migliore la cura, anche se non è facile.  Ricordate, non è la solitudine che fa star male (anche se ne siamo convinti) ma è la ferita ed il senso di abbandono ed è li, nel profondo di queste leve, che dobbiamo andare a lavorare per maturare guarire e conoscere l’animo umano.

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Ana Maria Sepe

Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Admin del sito

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Comments 2

  1. Alessandra says:
    7 mesi ago

    E una frase come “hai libero arbitrio con me, ma ricorda che tutto questo ha una conseguenza” è manipolatoria? È una minaccia?

    Rispondi
  2. Alessandra says:
    11 mesi ago

    in un rapporto di amicizia frasi come: “se sei davvero mia amica come dici, fai così”, “se mi vuoi bene, fai così/torna la persona che mi piace tanto”, “mi stai deludendo,pensavo mi volessi più bene di così” e simili…possono essere considerate manipolazione?

    Rispondi

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